[PASSIONI] noi, la cultura geek e gli altri


Fumetti, cartoons, giochi, giocattoli, videogames.
Un calderone che possiamo chiamare cultura geek.

Ultimamente mi avete scritto che non è sempre semplice -o non lo è stato- condividere queste passioni pubblicamente. Paura di essere derisi, di non essere presi sul serio, di essere considerati sfigati, di essere addirittura emarginati.
Ho ripensato alla mia vita e a queste passioni: ecco la mia storia, e forse anche la vostra.

DA BAMBINI

La questione è semplice: fumetti e cartoni animati, ma anche giochi in generale, sono considerati un prodotto per bambini o ragazzini.
Oggi tutti sanno che non è più così, ma l'equazione -ormai insita atavicamente nei pensieri- resta dura a morire.
Quando eravamo piccoli tutto era concesso, in questo senso. Anche perché questi prodotti sono tecnicamente associati allo svago (quando non alla leggerezza tout-court).

SI CRESCE

La mia generazione è stata presa nel mezzo: siamo cresciuti con i primi miti (ossia tutto ciò che torna oggi dopo trent'anni), veri titoli che si imprimono nella cultura popolare diventando fenomeni di costume.
Passando già alle scuole medie, ricordo che venivo bonariamente preso in giro per la mia passione su Batman (amavo la serie a cartoni, capolavoro dell'animazione seriale), su Diabolik o sulle opere Disney. Oggi quella stessa gente mi scrive per avere opinioni proprio sui Bat-prodotti. E quella stessa gente ovviamente nel segreto della loro casa "guardava ancora" i cartoni, ma non lo ammetteva pubblicamente.
Ma erano altri tempi, e cosa puoi aspettarti da una cittadina religiosamente chiusa dove anche i cani hanno "Pio" per secondo nome? Quindi, ci sta.

E VENNE DRAGON BALL

La svolta si ebbe con l'ondata manga della seconda metà anni '90.
Una nuova passione che -complici storie un po' audaci o violente- si inserì poco a poco nell'immaginario collettivo, fino a diventare moda. Da quel momento leggere fumetti e guardare cartoni era accettato, ma non rientrava ancora nella normalità: era una passione artistica, particolare. Cool se eri fico, nerd se eri sfigato.
Quando Italia1 trasmise Dragon Ball (e poi Dragon Ball Z) ogni paura cadde e anche i trentenni di allora (oggi sarebbero ultraquarantenni, in relazione) divennero appassionati senza più vergogna. Di un prodotto meramente indirizzato ai ragazzini.
Ed era lo stesso periodo del boom PlayStation, dove sorsero nuovi miti apprezzati anche da chi era grandicello. Le barriere non esistevano più.


IL 2000

La passione divenne normalità (addirittura moda, ossessione) nei primi anni 2000.
Tarantino piazza una sequenza animata giapponese nel suo Kill Bill mettendo così in scena l'ultimo atto della pantomima dei vergognosi-accusatori.
Un prodotto cult, alto cinema, che fa dell'animazione un elemento importante e la sdogana del tutto.
"Miki, hai visto Kill Bill? C'è una sequenza manga (sic!) è fichissima, geniale!" mi disse un amico che fino a qualche tempo prima mi guardava con sorrisetto beffardo se avevo con me un fumetto. Era fatta.
Ora gli sfigati erano coloro che non seguivano fumetti e cartoni, giochi e videogiochi.
Se passavo con un albo di Diabolik per mano, c'era sempre qualcuno che mi chiedeva "è porno?", come a dire "se leggi un fumetto, è perché deve essere porno per forza; l'utilità è che puoi farciti le seghe, mica leggerlo davvero!", ma nemmeno rispondevo più: erano gli altri a sotterrare questa gente in difesa della cultura geek.

OGGI

Superata le fasi sfigata, modaiola e fenomeno di costume, oggi la cultura geek è una cultura come un'altra.
Certo il nerd è sempre un po' osteggiato (vivi e lascia vivere, vero, ma certe volte si rasenta l'autoemarginazione) e chiunque ha scoperto che si possono leggere fumetti e guardare cartoon ma nel frattempo laurearsi, lavorare, fare sport, divertisti in giro.
C'è un mercato apposito che si è ormai bilanciato, e vedo in giro ragazzini dalle medie al liceo che parlano di fumetti vecchi e nuovi senza alcun problema.
Ai miei tempi sarebbe stato impossibile, o quantomeno strano. Oggi, per fortuna, è la normalità.
Lo testimoniano show com The Big Bang Theory, che scherzano sull'argomento.

Io, che non ho mai nascosto le mie passioni geek (tanto da averci basato il blog stesso), ho vissuto ogni periodo quasi da spettatore esterno perché per me tutto andava avanti comunque, mentre per gli altri si trattava di trasformazioni sociali.
Certo, è bello vedere che nelle aule ci si scambi Spider-Man o Naruto in tranquillità, e ripenso che sarebbe stato bello poterlo fare anche ai miei tempi.
La ricompensa, però, l'ho ottenuta quando un amico mi ha detto: "beato te che ai tempi della scuola ti sei divertito e hai coltivato le tue passioni; guardavi film, leggevi fumetti e via dicendo. Ti sei divertito, noi recuperiamo a fatica".
Oggi non siamo più attaccabili, perché la gente che non legge fumetti è la stessa che guarda Uomini e Donne e ascolta Despacito o vive solo di calcio.

141 commenti:

  1. Leggere i fumetti, o seguire il calcio, anche da grandi, non è un delitto se si ha un cervello che funziona bene e segue anche le vicende del mondo. Tu hai un cervello sveglio, sei in gamba, e se ti appassionano i fumetti va benissimo! Ci sono persone che amano il modellismo, per es. Quindi avere una passione è positivo e poi molti fumetti oggi sono anche e soprattutto per un pubblico più adulto penso a Dylan dog (correggimi se sto dicendo un'eresia). Diabolik ed anche ad altri fumetti anche di super eroi che col tempo sono cambiati ed hanno preso vita in modo più complesso. E poi chi non legge volentieri ancora oggi i vecchi Alan Ford o Paperinik?

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    1. Ma infatti, è tutto qui: è la differenza tra normalità e nerdismo.
      Se vivi SOLO di questo, c'è qualcosa che non va (fermo restando che ognuno è libero di fare quel che vuole). Io leggo tranquillamente fumetti per tutte le fasce d'età, ovviamente col tempo non mi attirano più gli shonen manga (oggi non leggerei mai Naruto o simili) ma perché ci ritrovo sempre le stesse formule.

      Moz-

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    2. Che male ci sarebbe a vivere solo di tali passioni se queste ti portano anche il pane a casa? Credo che gestirei una libreria molto meglio di come fa la media dei librai "di paese", che se gli chiedi un libro che non hanno, non solo non propongono di ordinartelo, ma nemmeno sanno di che autore stai parlando! Idem per un'edicola, una fumetteria...

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    3. Non intendevo quello, ma vivere in moto totalizzante e autoghettizzante, ad esempio parlando sempre e solo tecnicamente (ciò ti farebbe escludere da qualsiasi situazione, anche se parli di calcio). Insomma, a livelli pro si parla con appassionati come noi, a livelli medi e blandi con chiunque, altrimenti è ovvio restare esclusi... perché incompresi! :)

      Moz-

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    4. Allora sì. Se uno fa il fissato, l'emarginazione se la costruisce da solo. Già l'argomento magari è di nicchia... Né è un buon modo per fare proseliti parlarne da saccenti: meglio prestare un albo, o vedersi un episodio assieme...

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    5. Esattamente, questo intendo :)
      Sono prodotti pop, quindi restiamo pop!^^

      Moz-

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  2. Post interessantissimo...

    Io premetto che la differenza la fa sempre il punto di vista del fruitore di un prodotto (oltre al divertimento che prova nel fruire di un determinato prodotto). Una sera, a 30 anni, posso guardare Bad Taste: certo il giorno dopo non mi metto a girare su una macchina scassata a sparare alle teste delle persone facendo schizzare il cervello e facendo strane facce, tra il divertito e il disgustato. Parimenti la sera dopo posso guardare qualche puntata dei Power Rangers: ovviamente non mi metterò il giorno dopo a girare con una tutina colorata facendo strane mosse. In entrambi i casi avrò visto qualcosa di divertente e di spensierato, senza necessità di dover arricchire il mio bagaglio di conoscenze o di dover fare riflessioni e pensieri indotti dalla visione. Altra differenza: da piccolo dopo una puntata dei Power Rangers, giocavo fingendo di essere un Power Rangers. Da grande finisce lì: il giorno dopo c'è il lavoro o altre cose.

    Ma ciò che conta è come si fruisce di un determinato prodotto: anche una storia di Topolino destinata a un pubblico di bambini è sempre scritta da un adulto e se l'adulto la legge, lo fa mettendosi in un'ottica da adulto, cercando magari di capire come l'autore è arrivato a quella storia, perché Paperino si comporta in un modo piuttosto che nell'altro. Nella maggior parte dei casi poi c'è sempre un secondo significato che il bambino non recepisce, mentre l'adulto sì. Allo stesso modo se a 30 anni guardo una puntata dei Power Rangers, non lo faccio per la trama, ma guardo cose che a 12 anni non consideravo: la differenza tra il girato giapponese e americano, i salti di location, i dettagli e così via. Ma mi diverto come mi divertivo a 12 anni, però per motivi diversi.

    Venendo invece agli esempi concreti: alle scuole medie il biasimo era per la visione di Sailor Moon ("prodotto da femmina") e Power Rangers ("prodotto da bambini), nonché iniziava il biasimo per la lettura di Topolino. Topolino è poi diventata lettura scandalosa, da rogo, negli anni successivi :D. Ovviamente tenuto nascosto il fatto che continuo a prenderlo ogni settimana, quando lo prendo in edicola lo nascondo sempre in mezzo alla Gazzetta dello Sport e al Corriere di Rimini...a casa ho poi recuperato negli anni tanti cartoni animati e serie che guardavo da piccolo...poi sì, alcune, come le Tartarughe Ninja, non le ho proprio considerate.

    In conclusione c'è da dire che secondo me l'essere geek non è fonte di biasimo: il problema è che l'essere geek se lo può permettere chi ha una media o alta posizione sociale. Essere sposati, con figli, avere lavori remunerativi, una bella macchina, un giro di amici al top. Piu' questi parametri vengono soddisfatti, più la bizzarria (cioè le passioni "geek") sarà premiata. Prendiamo Miki: ha comunque un'intensa vita sociale che fa da contraltare alle sue passioni "geek".

    Il problema è che l'essere "geek" fin da giovani ha tolto risorse importanti per raggiungere quegli obiettivi che contano in una vita: una compagna, il matrimonio, mettere su famiglia, il lavoro remunerativo che è sempre conseguenza dell'abilità di una persona, perché chi è più bravo più guadagna. Allo stesso tempo l'essere "geek" comporta riempire degli spazi che non si riescono a riempire con la normalità.

    Perché diciamolo tutto, in molti siamo come Leonard di Big Bang Theory (che poi è un nerd diverso, visto che ha un lavoro importante e guadagna molti dindi), ma Penny esiste solo nella fiction...e poi quando ci troviamo di fronte una ragazza, non abbiamo gli argomenti giusti. Perché giustamente a una ragazza non gliene frega un cazzo della differenza tra il Paperino di Guido Martina e quello di Carlo Panaro. Contano i parametri sociali, conta l'esteriorità.

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    1. Ric, commento altrettanto interessante il tuo.
      Dunque, l'approccio con chi ci interessa non deve riguardare per forza le nostre passioni: mi spiego.
      Magari la ragazza che ti piace è appassionata di danza classica e dovrebbe quindi solo parlarti di quella cosa (di cui a te non fottencazzo, giustamente).
      Ma non è così: certo, se approcci con qualcuno che considera la cultura geek roba da menomati, non credo possa piacerti a prescindere.
      Idem se ti piace qualcuno che non fa altro che ascoltare musica latinoamericana o spagnoleggiante-cafona. Per me questa gente nasce e muore lì, non vorrei averci nulla a che fare più del dovuto (al massimo, se posso, le sfrutto in qualche modo).

      Una ragazza che ti piace guarderà una serie tv, magari: parli di quello davanti a una bella birra e due rutti.

      Non so, magari dipende anche dagli ambienti: all'università incontri gente più aperta, quindi anche ragazze che probabilmente leggono fumetti.

      Io non ho alcuna posizione sociale, le mie passioni geek non hanno bisogno di contraltare come fossero un punto negativo. Anzi, io sono questo, e MAGARI! arrivassi a lavorare con questo :)

      Moz-

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Diciamo che il mio era un discorso generale (con tutti i rischi che possa diventare un discorso generalizzante): è chiaro che esistono ragazze che leggono Topolino o Spiderman, così come quelle che valutano una persona nel suo complesso, accettando magari anche quelle passioni "geek" che ha.

      Però sono eccezioni che confermano la regola, secondo me.

      Dall'altro capo della questione ci siamo noi: l'essere "geek" tende a far pendere la bilancia verso gli aspetti negativi.

      Dipende quanto siamo "geek" e quanto questo bilancia la nostra corrispondenza ai parametri sociali.

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    4. Non so, e ti dico che non mi sono mai trovato in situazioni così.
      Ho amici con passioni molto diverse dalle mie ma magari loro un giorno vedono un film con me e un altro vado io a fare qualcosa con loro, ma ovviamente che sia divertente anche per me.

      Non mi sono mai ritrovato in situazioni negative... Poi tu parli spesso di ragazze: non è che ti sono sempre piaciute quelle che insomma, più di tanto non ci arrivano, e guardano solo alle stronzate? XD
      E' impossibile che ALMENO UN FILM in comune di cui parlare non lo abbiate.

      Io le persone così le scarto a prescindere, perché non potrà esserci nulla tra noi... :p

      Moz-

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    5. No no assolutamente, sono una persona che può parlare di (quasi) tutto :D. Ma comunque spesso nella mia vita mi sono sentito un Ufo :D

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    6. Ma se tu avessi altre passioni, pensi sarebbe lo stesso?
      Se sì, allora è una mera questione di carattere e attitudine.
      Non è il fumetto a cambiare le cose, potresti essere appassionato anche di moto o di pesistica... :)

      Moz-

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    7. Esatto, hai centrato il punto. Il carattere e l'attitudine sono influenzati da ciò che facciamo e dei prodotti di cui fruiamo.

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    8. Dici?
      Io non credo: se hai un carattere remissivo, anche avendo come passione la lotta greco-romana resteresti così, sulla porta.
      I prodotti di cui fruiamo rispecchiano i nostri gusti, ma non la nostra personalità: altrimenti tutti i lettori di Topolino sarebbero in un modo, tutti gli appassionati di auto in un altro e così via...
      E' la mia opinione, eh^^

      Moz-

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    9. In effetti noto che una delle (poche) differenze tra noi è la tua forte combattività mentre io sono terribilmente remissivo :D

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    10. Ma io sarei combattivo anche se amassi auto, moto, figone bambolone con zero cervello.
      Credo sia il carattere, quindi non sono i fumetti a rendermi meno remissivo XD

      Moz-

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    11. Non lo so, non è detto :D ma qui dopo ci addentriamo troppo in temi ot :D

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    12. Beh ma sarebbero temi giusti che ampliano l'argomento, quindi no prob!

      Moz-

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    13. Qui viene sollevato un punto importante: tendo a circondarmi di personalità che mi vanno a genio, che mi fanno sentire accolto e adeguato... Non per questo ne deve derivare una convergenza di passioni! Allora per contraltare posso parlare a ruota libera di mie passioni con Miki sul blog ma se c'incontrassimo mi manderemmo a cagare dopo 10 minuti perché emergerebbero personalità che sappiamo essere diverse?
      Cioè possibile che non esistano personalità affini con qualche passione "poco popolare" in comune?

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    14. Ma certo che esistono: io stesso ho amici (quindi personalità affini) con passioni similari (ma comunque non si tratta di cose poco popolari, eh: si tratta di fumetti! quindi cultura popolarissima XD)
      Ho anche tanti amici che non leggono fumetti e abbiamo altre passioni in comune, oppure nessuna, ma stiamo bene lo stesso assieme^^

      Moz-

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    15. Nel mio caso non ho amici (che frequento) che leggono, anzi collezionano fumetti... O se lo fanno sono gusti con poco in comune, oppure lo facevano da giovani.
      Ho qualche amico che se può si vede Star Trek, altra mia passione, ma non sia mai discutere e commentare un episodio, per le ragioni più varie: la moglie si scoccia a sentirci, sono meno ferrati di me...

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    16. Ahaha, ma allora quando è fatevi una birra solo voi, solo tra uomini e fan. La moglie a casa a stirare, voi a parlare di Star Trek ;)

      Moz-

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    17. Difficile che gli sposati escano senza consorte, se non per andare a lavoro. Almeno quelli che conosco io.
      Io e la mia compagna viceversa apprezziamo se si organizza qualcosa anche senza coinvolgerci entrambi per forza, proprio per poter parlare liberamente con amici più esclusivi che della coppia.

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    18. Oddio, mi state descrivendo situazioni infernali XD
      Significa che da sposato non è più possibile farsi una birra con un amico? no dai... XD

      Moz-

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    19. Ti giuro che ho vari amici che dopo sposati fatico a vedere, e sempre con famiglia al seguito, tassativamente!
      Tanto che oramai ci vediamo soltanto a battesimi, funerali...
      Oramai frequento o amici/amiche single, a volte anche per uscite a due, o coppie che ho conosciuto già tali, e che appunto raramente esce uno senza l'altra...
      Gli amici che si sono sposati dopo avermi conosciuto sono spariti dalla mia vita "tangibile" e con essi anche il dibattere su tante passioni comuni, sia "di massa" che "di nicchia".

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    20. Madonna, che brutta cosa.
      Capisco gli impegni nuovi che una famiglia ti può dare, ma perché cambiare così radicalmente? :o

      Moz-

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    21. Ecco, ora forse ti spieghi perché molta gente si rifugia su Internet... Chi resta escluso da un amico che si è "accoppiato", e a volte anche i due stessi della coppia dopo aver fatto terra bruciata attorno e tra loro è rimasto soltanto il dovere di crescere i figli.

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    22. Il problema è che spesso spariscono gli amici fidanzati..non sposati.

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    23. Vabè ma avete solo due o tre amici? O sono io che vivo nel paese dei balocchi? XD

      Moz-

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    24. Personalmente non sono mai stato elemento di aggregazione.
      Poi non si tratta di quanti amici uno ha, ma con quanti ti trovi bene a parlare di certe cose, e questo viene meno nel momento in cui subentrano altre priorità come una famiglia propria.

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    25. Beh, capisco che la famiglia assorba molto, ma ho amici sposati che non è che siano spariti del tutto.
      Certo, magari quello che prima era un film a settimana diventa un film ogni due mesi, ma insomma... poi si conosce anche altra gente, nel frattempo^^

      Moz-

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    26. Beh diciamo che da me gli over 30 celibi iniziano a scarseggiare XD.

      No va beh comunque la mia era una considerazione generica XD

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    27. Mi sa che io vivo proprio nel paese dei balocchi: quasi ogni sera giochiamo a frisbee dai 20 agli aver 30 XD

      Moz-

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    28. Magari è paese dei balocchi dal tuo punto di vista, può darsi che qualcuno gioca a frisbee perché non ci sono molte alternative che lo soddisfano.

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    29. Ma no, è semplicemente per passare una serata "free" di fronte al bar, con magari un cocktail fresco e due risate.
      Insomma, niente di che ma nemmeno nulla di distruttivo (le alternative sono sempre le stesse: cinema, sagre, locali, passeggiate al mare, cene...)

      Moz-

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    30. Mi permetto di dire la mia su questa simpatica discussione. Io non sono sposato ma convivo, ammetto che l'interesse per uscire è decisamente calato tanto che ormai esco veramente di rado con gli amici ma non per mancanza di tempo ma perché non rientra più nei miei interessi primari. C'è un ma... posso ritenermi fortunato perché la mia compagna ha le mie stesse passioni, dai videogiochi ai fumetti (è l'autrice degli articoli su Berserk, Georgie e altri sul mio blog), quindi non ho alcun tipo di freno e con lei posso parlare davvero di tutto, anzi è l'unica che capisce davvero il mio punto di vista, mi trovo meglio a parlare con lei di queste cose che con i miei amici nerd. Ogni tanto ovviamente mi fa piacere vedere gli amici ma ammetto di non sentire la mancanza delle uscite al sabato sera.

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    31. Ahhh! Ma quindi fu un suo articolo, il primo che commentai da te sul blog! Pensa tu :)
      Comunque, più diventiamo saggi (leggi vecchi) meno ci piace cazzeggiare in giro come un tempo... è normalissimo^^

      Moz-

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    32. Ebbene si! Non avevi notato che non era firmato da me?

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    33. Eh, mo chi si ricorda 😂😂😂

      Moz-

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  3. Moz anche io per un bel po' mi son vergognato di condividere le mie passioni come telefilm o cosmetica ma per una ragione che ha anche una sua logica: quando hai una passione, ne sei in qualche modo inghiottito per cui tendenzialmente ti ritrovi a parlare frequentemente di quella che la sua passione; ma se io non condivido i tuoi hobby, inevitabilmente come spendi il tuo tempo libero mi può sembrare inutile, o peggio. Penso sia anche naturale, ma penso che comunque vergognandoci non riusciremo ad attirare a noi persone che possono o che già condividono i nostri interessi.

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    1. E' un pensiero contorto ma ci sta: ho capito cosa intendi.
      Però è come ghettizzarsi, ed è il motivo per cui non amo le fiere del fumetto, spesso covo per i nerd sfigati (davvero!) che qua possono sbizzarrirsi.

      Comunque, non sono d'accordo su una cosa (e rispondo anche a Riccardo qui sopra): non è che avere delle passioni ci rende robot che parlano solo di quelle! XD

      Moz-

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    2. parli con uno che parla di tutto :D

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    3. E allora??
      Dov'è il problema??

      Moz-

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    4. "oh guarda quello compra Topolino"

      "eh, ma a 34 anni vive con i suoi e non è fidanzato-sposato. Non è cresciuto".

      Ecco un esempio :D

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    5. Io non mi capacito di come sia possibile che ci sia ancora gente che fa questa equazione.
      Questo è.
      Io vedo Topolino in mano a chiunque, dai ragazzini fino a miei coetanei o oltre.
      E' un fumetto come tanti, non è che sia indice di immaturità.
      Ma poi, torniamo al discorso, la gente che ti dice ciò... quali passioni ha?
      Immagino che la cosa più intelligente che ha fatto nella vita sia stata ballare il latino -e ho detto tutto-.
      Magari saranno sposati, magari con figli, ma anche magari già divorziati o con la moglie che fa loro le corna coi negri.
      Insomma, se il problema è la guerra, attaccali anche tu! Nessuno è perfetto, e spesso chi deride per primo è perché ha da nascondere molto più di te^^

      Moz-

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    6. Ci sono fan spassionati di qualunque hobby che parlano/guardano/leggono solo di quello purtroppo (per loro).

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    7. Beh, appunto, sono problemi loro. Non si lamentassero se poi noi bulli je meniamo XD

      Moz-

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  4. Io guardo Naruto durante la pausa pranzo a lavoro... nella saletta riunioni... col 60 pollici dell'azienda... a tutto volume

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  5. Riflessione più che giustificata la tua, personalmente comunque non ho mai avuto "problemi" con la cultura geek, alle superiori tutti vedevano Dragon Ball, raramente si veniva presi in giro, in ogni caso sempre adorato fumetti, cartoni ed altro, ma ovviamente molte volte non ho sventolato a tutti le mie passioni ;)

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    1. Sì, Dragon Ball davvero è stato importantissimo in questo processo.
      Da lì si aprì un mondo per tutti...^^

      Moz-

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  6. Secondo me quella del geek, nerd, otaku e via di questo passo sono tutte etichette standardizzate e stereotipate.
    Ho interessi che rientrano in queste categorie così come molti altri che con essa non ci azzeccano nulla.
    Non mi sono mai interessato all' hardware dei computer ed ai cellulari, schifo Lego ed affini e mi piace il calcio.
    Amo i libri e la letteratura, ma non la considero un'attività elitaria e non mi pongo su un piedistallo o mi sento superiore rispetto a chi guarda Bonolis o la De Filippi.
    Vivo ciò che mi piace per quello che è.
    Sull'essere essere accettato o meno sono sempre stato multitasking quindi bene o male qualche argomento in comune con gli altri lo ho sempre trovato.
    Certo, nessuno dei miei amici legge libri, così come a me difficilmente mi sentirai disquisire di moto, auto, Mojito e l'ultima serata nel locale più in, ma sono normali differenziazioni caratteriali.
    Forse perché nato in un contesto in cui tutti guardavamo tv a iosa e cartoni animati sia maschili e femminili, ma nessuno mi ha mai fatto pesare la mia passione per i fumetti o per i videogiochi.
    Forse il caso o la "scelta" che prima o poi scegliamo di fare quando vogliamo accompagnarci a qualcuno, si è rilevata giusta nel mio caso.
    Mai sopravvalutare le nostre passioni e mai sminuire quelle degli altri.
    Forse è per questo che comunque riesco ad avere rapporti cordiali anche con chi parla solo di vagine , mare e discoteche varie.

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    1. Un commento in cui mi ritrovo molto.
      Infatti, tornando alle risposte di sopra, non è che io stia sempre a parlare di fumetti e via dicendo.
      A me piace uscire, divertirmi, andare a pranzi/cene e via dicendo.
      Le mie passioni sono importanti ma non totalizzanti: certo, le affinità nelle amicizie e negli amori contano. Ovvio che non potrei mai spartire più di tanto con chi considero un minorato mentale (sì, io avoglia che mi pongo sul piedistallo, anche perché quella stessa gente lo fa con te).
      Ma ho moltissimi amici con le loro passioni (nobili, non per forza cose sciocche) che sono diversissime dalle mie e ci sto benissimo assieme :)

      Moz-

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  7. Bel post, l'argomento è interessante e merita più di due righe a proposito. Più tardi o appena ho un momento dico la mia. Da buon nerd XD

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  8. Ciao, vedo che anche tu sei alle prese con gli stereotipi con questo interessante articolo. Come sai non è da molto che conosco la cultura geek ma rovo che non ci sia nulla di male nel coltivare il fanciullino che è in noi. Ciò che mi spaventa è la sistematica distanza che misurano taluni dalla realtà. A mio avviso sta lì il discrimine. Se scoprissimo che il fumetto protegge da programmi spazzatura come uomini e donne e come molti altri che potrei citare, allora avremmo trovato la panacea. Ma non è così purtroppo. Ora vi lascio che vado a giocare alle Barbie :)

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    1. Il tuo commento è interessante perché porta a trattare due punti:
      il fanciullino e il nerdismo.
      Nel primo caso, anche se mi definisco eterno dodicenne e via dicendo, non è che sono legato a queste passioni in quanto cose da bambini.
      Solo negli stereotipi i fumetti e i cartoni sono ancora cose da ragazzini, ma non è così.
      Certo è vero che la mia infanzia è stata felice e ho conosciuto tantissimi prodotti fighi, che tuttora amo e coltivo perché mi hanno fatto stare bene.

      Il nerdismo: è vero, la distanza con la realtà. Se le passioni diventano totalizzanti allora per me c'è qualcosa che non va. Cercheremo solo gente come noi, isolandoci dal mondo. Autoisolandoci.

      Moz-

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    2. Sai, io al "fanciullino" attribuisco grande importanza. In ognuno di noi risiede questa parte che è capace di meravigliarsi per le piccole cose, di apprezzare la dimensione del gioco senza giudicare e giudicarsi....dote inestimabile. In tutti c'è ma non tutti sanno farla vivere.... :)

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    3. Ecco Elena coglie un punto che ho provato a spiegare nel mio lunghissimo commento :D

      "Ciò che mi spaventa è la sistematica distanza che misurano taluni dalla realtà. A mio avviso sta lì il discrimine".

      E' proprio quello che dico io. Nel senso che la realtà è quella formata dai parametri sociali: stato civile, professione, reddito, più altre cose esteriori.

      Più una persona è lontana da questi parametri, maggiormente sarà oggetto di biasimo.

      Poi va beh, leggere Topolino è motivo di biasimo comunque XD, ma meno accentuato se si risponde bene agli altri parametri sociali.

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    4. Elena: sì, per carità. Tutti dovremmo dar spazio al fanciullino. Ma non sempre i fumetti sono da fanciullini^^

      Riccardo: ma questa storia di Topolino io fatico davvero a comprenderla, addirittura nasconderlo sotto altri quotidiani... manco a dire che lo hai rubato! Non ci arrivo con la testa, proprio :o

      Io non ho una posizione sociale forte, non ho un reddito buono, il mio stato civile è celibe vita natural durante... eppure non è che sono oggetto di biasimo.
      Né nella religiosissima città pugliese dove risiedo, né nel montanaro paesino di 5mila anime dove vivo... XD

      Moz-

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    5. O forse non ci dai peso, ma anche io nella maggior parte dei casi non ci do peso :D

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    6. Potrebbe essere, ma me ne accorgerei no?
      O forse sono totalmente scemo XD

      A parte gli scherzi, a me non dice niente nessuno. Tu se noti (ma non ci dai peso) significa che qualcosa ti viene detto...
      Qua la gente entra di continuo in camera mia, prende film fumetti ecc, non credo sia un complotto per prendermi in giro!! :o

      Moz-

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    7. Ecco la frase magica: "Sono i parametri sociali a dare forma alla realtà". Se ci scostiamo da quei parametri, siamo isolati nelle nostre passioni!

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    8. Ma allora varrebbe per tutti! :D

      Moz-

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    9. Se la realtà è che a una certa ora c'è "Il segreto" su Canale 5, ma a quell'ora ti vedi una puntata dei Masters su DVD, ti isoli nella tua passione... Non fai ciò che per la massa è una regola e non si criticano a vicenda. Hai visto qualcuno finora dare dell'idiota a uno che cerca Pokemon per strada? Io no, perché è un gioco che spopola... Però se mi notano che faccio un gioco retro sullo smartphone, l'appellativo di sfigato è già sulle labbra di qualcuno. Non so se sto rendendo l'idea...
      Tu dici "fottitene", io ci provo ma rimane il fastidio, anche se la mia tale passione non sottrae nulla alla libertà altrui, cosa non sempre vera da parte di chi ne coltiva altre, tipo fare tifo da stadio dentro casa, girare in auto con lo stereo a palla...

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    10. Guarda, sinceramente non credo che qualcuno possa darti dello sfigato per un retrogame sullo smartphone. Cioè, qua non succede, eh.
      Io do dello sfigato a chi mi si avvicina e mi si mette a parlare a mitraglietta di cose che conosce solo lui, o di cose del tipo "la spada di He-Man è più forte di quella dei Thundercats?" in modo ossessivo-compulsivo XD
      Anche io giro in auto con lo stereo alzato, se ci sono canzoni che mi gasano ^^

      Moz-

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    11. Allora lo "sfigato" lo conosco anche io: stai parlando con uno, lui s'intromette e attacca a parlare di... Supercar! Poi, vabbé, sostiene che i fumetti di Superman sono arrivati dopo i film con Christopher Reeve... insomma hai capito il retaggio culturale... >_<

      Canzoni in auto con lo stereo alzato: l'ho trovato piacevole soltanto con alcune sigle di cartoni animati, tipo Capitan Harlock, Gundam, Daitarn III, Lupin III Planet-O...!

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    12. Ah poi i fanatici che vogliono dire e dire... e dicono stronzate, beh, quelli fanno tenerezza^^

      Moz-

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    13. In realtà a giudicare da quel che leggevo un anno fa su facebook chi cerca pokèmon con il cellulare veniva preso il giro, era uno sfigato "ma pensare alla figa no?" era la frase tipica di questi soggetti.

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    14. Il primo mese sì: poi le stesse puttanelle che davano degli sfigati a queste persone, lo hanno preso in mano (il cellulare) e battevano ovunque (per cercare i Pokémon)^^

      Moz-

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  9. Ehi, non insultare Deeee spaaa sito però ;)

    Non c'è niente che detesti quanto quella canzone cazzo!

    CervelloBacato

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    1. La canzone o chi la ascolta??

      Moz-

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    2. La canzone... anche perché vuoi o non vuoi siamo tutti costretti ad ascoltarla xD

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    3. Purtroppo sì, anche la radio ci impone cosa sentire.

      Moz-

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  10. Mah, la categorie non mi sono mai piaciute come le ossessioni e i collezionisti.

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    1. Ahia, allora non ti piaccio.
      Non sono una categoria né un ossesso, ma sono un collezionista :D

      Moz-

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    2. Appunto il collezionista diventa ossessivo e dipendente ... sai quando è troppo è troppo si perde il controllo parlo in generale.
      Perdonami non volevo offendere ma solo esprimere quello che penso, ne ho di amici così....

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    3. No, ma la mia era una battuta eh!
      Io sono collezionista ma penso di non essere ossessivo... cioè, la vivo bene, in tranquillità :)

      Moz-

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  11. Anche io confesso di vergognarmi quando compro topolino

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    1. "vergognarsi" di Topolino può essere anche un po' figlio del gusto per il proibito che ti da quella spinta per continuare a prenderlo ogni settimana.

      Una sorta di atto di rivolta fasullo (praticamente auto-imposto a livello inconscio) contro le convenzioni sociali!

      Un po' come "Colpo Grosso": nessuno lo avrebbe visto se non per sbirciare pierinisticamente le "minne" delle ragazze xD

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    2. Colpo Grosso era sia per le minne sia per tutto il resto: tra pop e trash :D
      Topolino non è per le minne, ma per Minnie :p

      Moz-

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    3. Intanto, tra i programmi italiani di seconda serata, Colpo grosso è stato esportato all'estero, i format di Maurizio Costanzo e Marzullo no!

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    4. Ahaha, veramente eh! :D

      Moz-

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    5. perchè per come la si voglia girare è un prodotto per bambini

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    6. Ma lo è anche Dragon Ball allora, eppure tutti lo guardavano senza problemi^^

      Moz-

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  12. Anche io ho "dovuto" smettere di guardare Sailor Moon e Dragon Ball e mi sono state "strappate" le Barbie all'età di dodici anni. La coerenza veniva poi fuori quando a Carnevale dovevo vestirmi per forza (ovviamente da principessa o da ape) ma io non volevo perchè mi sentivo "grande". Adesso ho veramente tanto da recuperare... a cominciare da The Big Bang Theory :-D

    saluti dalla Lola

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    1. Ti dirò una cosa, cara Lola: a me TBBT fa cagare a spruzzo :P
      E' brutto dover smettere di fare qualcosa, ma per fortuna abbiamo tutto il tempo per recuperare^^

      Moz-

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    2. Ahahahah invece a me hanno sempre detto che è molto bello, vivo intorno a gente che mi cita di continuo le puntate 😂
      È vero, abbiamo sempre il tempo :-)

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    3. Io ho visto la prima stagione e non mi ha colpito per nulla...^^

      Moz-

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    4. https://www.facebook.com/Leggotroppifumetti.it/photos/a.277718519349249.1073741828.251812658606502/306166719837762/?type=3&permPage=1

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    5. Così veritiera quella vignetta :D. In effetti ok le evoluzioni del personaggio, ma poi..a quel punto era meglio chiudere la serie con un bel finale. Ma ovviamente "la vacca" va munta finché si può.

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    6. Purtroppo è ciò che succede al 99% delle serie...

      Moz-

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  13. io sono abbonato a topolino da quando in edicola non vendono più Sukia, Cimiteria, Lando, il Tromba ecc cioè i pornazzi in cui nascondere Topolino alla cassa :D

    seriamente: in questo periodo essere nerd è di moda, però ho un po' di nostalgia per quando eravamo emarginati sociali, le ragazze ti schifavano e ti rifugiavi ne "L'uomo ragno" che si cuccava Mary Jane sperando un giorno di essere morso da un ragno radioattivo per ottenere la tua rivincita sui Flash Thompson del tuo mondo.

    Oggi invece essere nerd è di moda, i film Marvel/DC li vedono tutti, tutti seguono TBBT (prodotto sopravvalutato IMHO) e altre 10.000 serie tv in contemporanea (io più di 1-2 alla volta non ci riesco!), è stato sdoganato anche il fumetto e Peter Parker è ricco da fare schifo! Epperò le ragazze ti continuano a schifare e non ti resta nemmeno più il fumetto in cui rifugiarti xD

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    1. Ahaha, il tuo commento mi ha fatto ridere :)
      E' vero che eravamo più fighi prima, rispetto a oggi che è una moda. Oggi tutti nerd e Sheldon (non dico Cooper perché Cooper è un altro, non quella checca lì XD)

      Moz-

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    2. Commento da incorniciare Andrea :D

      (io invece sono appassionato spettatore di Big Bang Theory e amo entrambi i cooper :D)

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    3. Oddio, sarà che io ho sempre considerato Parker uno sfigato, anche oggi che c'ha i soldi :p

      Moz-

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    4. TBBT la seguo anch'io, le prime stagioni erano "divertenti" il giusto (anche se alla fine sotto la patina nerd trovavi un tf dalle dinamiche molto anni '90 in cui non succedeva mai un kaiser).

      Poi entrano le femmine e rovinano quel microcosmo che comunque funzionava e tutti da nerd emarginati un po' autistici diventano tanti "rocchini".

      Toh, perfino Raj (RAJ!!!) ha due ragazze in contemporanea!

      Insomma, sono dei traditori della patria! come il protagonista di "40 anni vergine" per amore di una scopata vende tutte le proprie action figure e tradisce i propri ideali :( :( :(

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    5. Spero che almeno abbia fatto cilecca :p
      A me TBBT non piace davvero...^^

      Moz-

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    6. ri-d'accordissimo con Andrea: Amy e soprattutto Bernadette hanno alla lunga guastato la magia dello show

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    7. Non conosco le zoccolette di cui blaterate^^

      Moz-

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    8. ahahhaahh. Comunque ci sono episodi di Big Bang Theory che sono veramente spassosi.

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    9. Sicuramente, ci mancherebbe. E' che non mi prendono le sitcom con gli sfondi finti^^

      Moz-

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    10. La puntata con Wozniak e l'apple II, oppure quando Sheldon ha le manone da Hulk, ad esempio.. 😆

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    11. La puntata in cui Sheldon è malato ed assistito da Penny, oppure quella in cui viene istruito sul sorriso da circostanza da esibire a fronte di un successo professionale di Rajesh..ne abbiamo diverse :D

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    12. Tanto non mi viene voglia :p

      Moz-

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    13. non devi distrarti da Twin Peaks che mi dovrai spiegare tutta la serie 3 :P

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    14. Ahaha, ti giuro che sarà complessa da spiegare XD

      Moz-

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  14. Comunque io sono conosciuto In ufficio come un vero nerd (sara' per le magliette che porto, esempio oggi avevo una dell'Atari...) ma nessuno mi dice nulla, anzi mi chiedono pareri di informatica, di cinema, anche di fumetti! Per il resto voglio essere un nerd fino a 100 anni, per far avverare il nome del mio blog 😆

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    1. E fai bene! :)
      Anche io sono spesso richiesto per consigli comic-tele-cinematografici, è una ficata^^

      Moz-

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  15. Sono d'accordo con te, a me la gente che odia i fumetti e i cartoni mi fa venire addosso un'odio che divento più cattiva dei vegani nordcoreani (e anche dei vegani estremisti)!!! Per fortuna però molte persone che conosco amano i fumetti e i cartoni, specie nella mia facoltà. Si è infantili per altre cose, trovo peggio la gente che va ad ubriacarsi in discoteca e che guarda Uomini e Donne (che sono gli stessi che odiano i cartoni, lo so x esperienza personale). Però non toccarmi Despacito è_é (cmq ok che non ti piace, in fondo de gustibus) , capisco che il reggaeton non è che sia questo capolavoro per testi e musiche, ma almeno distrae e rende allegre molte persone (e conoscono anche altri nerd che lo ascoltano quel genere, che si è truzzo però mette allegria :D ). La gente che odia i cartoni e i fumetti (e non quelli che semplicemente non ne sono appassionati e guardano altro) per me è feccia, depressa e triste. Alcuni vogliono escludere le persone solo perché sono diverse da loro (sì, purtroppo è successo). Che poi alla fine sono loro i più infantili.
    Io di cartoni ne ho visti tanti, da quelli davvero infantili come Hamtaro (me lo sto rivedendo tutto xké era il mio cartone preferito da piccola, ma ha un sacco di episodi, una cosa pazzesca! Devo ammettere però che l'ho rivalutato, riguardando gli episodi vecchi, più ispirati di quelli nuovi che mi ero persa da piccola e che sono "flanderizzati"), Bear o la Pimpa, sia quelli per tutte le età come Ducktales o Gumball a quelli per adulti (che nel cervello dei cretini e delle sceme rimbabiti a rialiti scio' non esistono) come i film di Satoshi Kon, Mononoke o alcuni cartoni europei davvero inquietanti.
    W i cartoni, i fumetti, il disegno, la lettura, la musica, ma anche la compagnia delle persone (quelle simpatiche e sensibili!)
    Per me le persone normali sanno coltivare sia la fantasia che la realtà allo stesso modo. Chi sarebbe da aiutare è chi rimane chiuso in casa 24 ore su 24 a vedere serie tv, oppure chi non ha fantasia e pensa solo a fumo, sesso, droga e alcol.
    P.S.: scusa lo sfogo lunghissimo ma quando ci vuole ci vuole!!!! Sono peggio dei vegani quando mi incavolo e qualcuno mi tratta male perché mi piacciono i cartoni e i fumetti. Che gli/le cambia, scusa?
    Un bacio <3
    P.s: gli effetti di despacito sulla gente...dovrebbero fare gli effetti di despacito su Miki Moz :D
    VEGANO VEGANO NORDCOREANO MANGIATI SEMPRE QUEL GATTO PERSIANO (sulle note di despacito)

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    1. A me pare assurdo che esiste gente che addirittura odi queste cose.
      Possono non piacere, fare schifo (anche a me ci sono fumetti e cartoni che fanno schifo) ma odiarli e odiare la gente che li guarda... mah.
      Hai ragione, sicuramente è gente repressa che ha qualcosa da nascondere nella vita.

      Moz-

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    2. Lo sai già che non mi serve un nickname - ma sono vegananordcoreana inside24 giu 2017, 20:23:00

      Eh anche a me...ti giuro, stento ancora a crederci O_o dai, cavolo, non puoi escludere una persona dal tuo giro di amici xké le piacciono i cartoni.
      L'unico che capisco che odia i cartoni era quel personaggio di "Chi ha incastrato Roger Rabbit?"...perché un cartone gli aveva ucciso suo fratello, ma almeno quella è finzione!!!
      Di persone amiche a cui non piacciono (e non interessano) cartoni e fumetti ne ho 2 o tre, ma comunque sono persone normali che se vedono un cartone non è che fuggono via correndo o urlando insulti, se lo godono anche se hanno altri interessi prioritari.
      Sulla cosa di nascondere non ci avevo pensato, però sull'essere repressi sì. Comunque per me qualsiasi cosa, se a grandi (over)dosi, può diventare infantile...che sia la discoteca, la filosofia, i cartoni o il riparare macchine! I fissati sono sempre infantili. L'equilibrio è la chiave ;)
      Però...non ti ho mai chiesto che cartoni ti fanno schifo? Io non sopporto The Cleveland Show, certi episodi dei Griffin e poi cose tipo hentai, yuri e yaoi (che non guarderei MAI) o i cartoni prescolari interattivi (tranne il Circo di Jojo, che era fatto con la plastilina ed era molto carino da vedere per quel motivo!). Cartoni che invece non sono sta gran cosa per me sono: Spongebob (anche se alcuni episodi però sono esilaranti!), Pokèmon (sempre la stessa minestra, però mette allegria ogni tanto) e alcuni film commerciali come il terzo seguito dell'Era Glaciale? Però ecco, questi ultimi tre che ti ho citato non meritano odio, li trovo solo troppo decantati ;)
      Ciao :D

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    3. Ma infatti io non conosco nessunissimo che scappa via per un cartoon. Ha qualcosa che non va.
      Io se vedi in tv Uomini e Donne, cambio canale (certo, penso che sia da minorati guardarlo, eh). Ma cambio canale anche coi cartoni che non mi interessano (di fatto, ne vedo quasi zero).
      Spongebob visto ogni tanto, Pokémon non rientra nella mia fascia d'età e L'Era Glaciale mi sa che ho visto il primo^^

      Moz-

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    4. Nickname no grazie24 giu 2017, 21:30:00

      Infatti è una paranoia strana O_o
      Uomini e donne non li vedi? BRAVO BRAVO BRAVO [cit.]
      I cartoni che fanno ora in tv, beh, alcuni mi piacciono, altri no, ma ci sono troppe repliche e si possono vedere benissimo su internet
      I primi due dell' Era Glaciale mi erano piaciuti, ma rimasi delusissima dal terzo, mi aspettavo una cosa epica stile toy story 3, invece aveva una trama esile. Dovrei rivederlo x rivalutarlo, magari ora mi piace. Invece ho rivisto La principessa e il ranocchio della Disney e l ho trovato stupido e sgradevole, troppe battuti su culi e cose simili, pensavo meglio. Un cartone che mi ha fatto piangere da.morire è stato UP, pensavo dal trailer fosse una roba buttata sul ridere, invece è tristissimo.
      Mi piacciono anche i primi due di Madagascar e il film sui pinguini, il terzo Madagascar mi deluse tranne per la svolta finale, ma mio padre era partito dalle risate e una mia amica l aveva pure trovato fighissimo.
      Ora mi placo (come le hit di Enrique Iglesias che hanno il ciclo di vita del winner taco).
      Besos <3

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    5. Mh, diciamo che non conosco molto di questa animazione moderna computerizzata.
      I film che citi, tranne UP, non li ho visti se non indirettamente (spezzoni in tv ecc...).
      Sono rimasto sul classico^^

      Moz-

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  16. Io per fortuna ho vissuto dal 2000 in poi la fase geek e nerd, quando già eri un po’ più accettato. Ricordo comunque che alle superiori (2007- 2012) ero quello strano che guardava troppe serie tv, fenomeno esploso dopo che ho finito il liceo grazie all’arrivo di siti come Netflix. Soprattutto dalle ragazze venivi visto come un coglione sfigato se guardavi una serie, mentre oggi loro stesse si fanno le maratone delle serie tv su Netflix lol.

    Siamo più accettati di una volta noi nerd, per fortuna. Col tempo credo andrà sempre meglio e anche l’autoemarginazione si ridurrà solo al singolo soggetto timido/insicuro e che l’intera categoria non ne risentirà più (o comunque poco e niente).

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    1. Eh, questo ti fa capire tante cose: molta gente lo fa PER MODA. Solo questo.
      Ci vorrebbe qualcuno che dicesse a quelle ragazze che sono sfigate, adesso, e farle sentire inadeguate :p

      Vero quel che dici, per quanto io non mi sia mai sentito nerd. Però è vero che l'emarginazione riguarda il singono e non una categoria :)

      Moz-

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  17. Ho percepito la cosa come un problema nel momento in cui mi sono sentito "isolato" in tali passioni. Forse la creazione di appositi siti web, la presenza assidua in forum dedicati ad argomenti altrimenti impossibili da generare confronti di persona, è stata una mia necessità di trovare altri con gli stessi interessi, assieme all'offrire un servizio online prima inesistente.
    Non mi sento "nerd" perché è un termine nato dopo di me, il termine "geek" l'ho letto su questo blog per la prima volta... Siamo "vittime" di certe passioni impopolari, nel senso che almeno per me davanti a una pizza sento più facilmente parlare di calcio o di Aldo, Giovanni e Giacomo, piuttosto che di Braccio di Ferro, Jeeg Robot o Twin Peaks con medesima voglia da parte degli interlocutori di approfondire l'argomento. Al massimo è un "lo leggevo, lo seguivo da piccolo...", "vedevo qualche puntata...", mentre di una partita giocata mesi o anni prima saprebbero dirti pure chi era l'arbitro, di un vecchio film con Boldi ricordano tutte le battute e se le ripetono volentieri a ogni occasione...
    Siamo accomunati da passioni "sane e tranquille", come quelle della "massa" ma siamo isolati per goderne assieme. La cosa un minimo disagio me lo crea: spesso ascolto le discussioni invece che esserne mattatore... Invece su Internet a volte riempio decine di righe su uno dei "nostri" argomenti, e mi sento un po' più "persona di questo mondo".

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    1. Io faccio una distinzione: prendiamo ad esempio Twin Peaks, che citi.
      So che posso parlarne approfonditamente solo con pochi amici che con me lo seguono e davvero gli ricapano pure i peli. So che posso parlarne approfonditamente su gruppi e blog adeguati. Non vedo perché, durante una pizza tra amici, debba parlare approfonditamente di Twin Peaks.
      Il citare frasi di Boldi (io so a memoria quelle di De Sica del primo Vacanze di Natale, per dirti) non è oggetto di esclusione, perché possiamo intavolare un discorso su Boldi, sulla commedia all'italiana o noi stessi citare altri film e frasi a memoria (che ne so, di Lino Banfi).
      Tutti sono isolati nel godere al 100% le proprie passioni, vivibili appunto solo entro cerchie ristrette.
      Anche chi parla di calcio lo fa al bar dello sport.

      Io mi seccherei se durante una pizzata tra amici vari la gente mi parlasse in modo ossessivo anche di Twin Peaks, per tutta la sera. Potremmo toccare quell'argomento, ma anche raccontarci cosa succede per il mondo... :)

      Moz-

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    2. Certamente! Non dicevo che bisogna trascorrere la serata a parlare solo di una tale cosa. Quello al limite si fa uscendo in due perché ci si deve confidare qualcosa di personale. Però non ci vedrei nulla di strampalato se mi si chiedesse di uscire o mi si telefonasse per parlare di una qualche passione "da nerd", tipo "mi sono imbattuto in quel fumetto, se ricordo bene tu lo leggi, puoi dirmi qualcosa in più?" O anche durante un'uscita tra amici, dove capita che si formino più gruppetti di conversazione...

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    3. Ma questo è ovvio: io stesso ricevo mail con domande o richiesta di pareri, oppure ricevo messaggi da amici che mi chiedono consigli.
      Credo sia normale: anche io chiederei a chi ne sa più di me se, magari, mi servisse un elettrodomestico, un computer, una mano a montare qualcosa o informazioni su fumetti e cartoon che non conosco^^

      Moz-

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    4. Appunto, sono argomenti che tiri fuori "apposta", non escono spontaneamente come invece accade con qualcosa di più associato alle "masse".
      Se io una sera chiedessi: "Che ha fatto il Bari oggi?" non si limiterebbero a dirmi il risultato, ma inizierebbero a parlarne prima con me e poi tra di loro...
      Se invece chiedo: "Qualcuno di voi sta seguendo Twin Peaks?" oppure "Organizziamo una serata a vederci due-tre ore di vecchi cartoni animati?" risposte secche e non parte alcuna discussione di curiosità, come se ci fosse altro di più importante da dire.

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    5. Beh, sì, ma se chiedevi di Twin Peaks nel 1991 era come parlare del Bari, eh! :D
      Dipende sempre da quale argomento diventa "di tendenza" nella massa... a volte succede anche per le cose geek (come Dragon Ball)

      Moz-

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  18. Ciao Moz,il fumetto in genere non mi "Acchiappa"ma ancora di meno il calcio e la Tv generalista di oggi,ma come fai tu,bisogna sempre difendere le proprie preferenze.
    Felice domenica,fulvio

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    1. Grazie mille, Ful!
      Sì, alla fine non facciamo niente di cattivo ed è giusto difendere le cose che amiamo^^

      Moz-

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  19. Io ho iniziato a seguire Star Wars che avevo 5 anni, poi c'erano i cartoni animati (anche quelli "proibiti" come potevano essere Ken Shiro, Saint Seiya, Batman, Occhi di gatto, I 5 samurai...) che seguivo sempre e infine i manga (quando uscì Sailor Moon nel 1990 ero l'unica a girare coi primi manga!), quindi ti posso capire benissimo quando dici che venivi un tantino discriminato.
    Però sai, io me ne sono sempre fregata alla grande dei giudizi altrui e mi sa che, a giudicare dal tuo post, ho fatto bene :-)
    Geek a oltranza!
    Un abbraccio, Franny

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    1. Ma guarda, discriminato è un parolone.
      Erano gli anni delle medie, dove devi fare le cose "da grandi" e quindi via i cartoons (ma io ero appassionato anche di basket e altre cose, per dirti). Mi prendevano in giro bonariamente, davvero mai nulla di serio legato a questo argomento per fortuna, anzi ricordo che poi anche i miei compagni comunque vedevano le novità animate^^

      Per cartoon proibiti intendi che erano per più grandicelli?? :)

      Moz-

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  20. Onestamente non mi sono mai preoccupato di cosa la gente possa pensare di quello che leggo o guardo. Qualunque impressione possa dare continuerei a leggere e guardare le medesime cose.
    E poi una mia collega di Biologia è messa peggio di me: appassionata di Star Wars, Sherlock Holmes, film della Marvel... :)

    Una questione analoga è venuta fuori a un incontro del gruppo di lettura della mia biblioteca (a cui però non ero presente, quindi me l'hanno raccontato): c'è stato chi si lamentava delle scelte altrui in campo horror e sf (perciò inadatte a un gruppo di lettura). Una persona che porta regolarmente contributi religiosi e storie di donne dalla vita piena di sofferenza. Insomma ognuno ha le sue passioni, no? A me piace leggere di mostri e alieni, a te di miracoli e drammi femminili. Cos'è più incredibile: la vita su altri pianeti o un miracolo (ottenuto pregando divinità minori come padre Pio, poi...)? Cos'è più perverso: leggere di mostri assassini o delle vite di donne sciagurate?
    Le etichette vengono date agli altri, mai che qualcuno faccia una riflessione su se stesso e lo schifo che poi sentenzia.

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    1. Beh, ma è semplice: tutti pensiamo che facciamo la cosa più fica, la cosa migliore.
      Poi i cattolici sono convintissimi di ciò, quindi sei andato a beccare la categoria più doom XD

      Moz-

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  21. Non so perché qualcuno dovrebbe temere di parlare di sé e dei propri gusti. Se si è un po' "geek" non si nuoce a nessuno. Piuttosto dovrebbero preoccuparsi quelli narcotizzati dai videogames, inclusi i padri di bambini che padri sono solo biologicamente.

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    1. Almeno nel mio caso non è timore ma disagio dall'effetto che ottengo. Hai presente quando un bambino mostra con entusiasmo un suo disegno o un suo giocattolo e riceve indifferenza? Più o meno la sensazione è quella.

      I "padri" che citi ci sono anche loro, magari più che dietro ai videogiochi stanno dietro alle slot machine di bar e tabaccherie, spendendo decine di euri anche arrivando a indebitarsi accampando scuse anche gravi, tipo "Si deve operare mia figlia all'estero ma senza soldi non ce la faccio!" Poi scopri che la figlia sta benissimo e lui spiantato a lobotomizzarsi in un bar.

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    2. Luz: i videogames addicted tendono in effetti a isolarsi XD
      Ahahah!

      Gas: dipende anche a chi mostri il tuo disegno, restando nella metafora.
      Ho molti amici a cui fotte niente di fumetti, non vado a mostrargli la mia collezione... così come a me non me ne frega niente delle loro auto e moto XD
      Davvero greve la cosa che hai raccontato, delle bugie per le slot :o

      Moz-

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    3. Ovviamente se non ricevo manifestazioni d'interesse verso un argomento non lo sto a riproporre... Però la prima volta devo pur chiedere per farmi un'idea se c'è dialogo o meno... A quello mi riferivo.

      Non essendo tipo che presta soldi se non a miei amici o parenti fidatissimi (né sono abituato a chiederli se vogliamo dirla tutta), e non a conoscenti o parenti di amici che improvvisamente fanno i "simpatici"; sono stato soltanto spettatore di un paio di queste richieste, avanzate a due miei amici in città diverse. Sempre la stessa scusa: bisogno di soldi per un/a figlio/a da curare, e poi sono stati visti a spendere quei soldi (chiesti anche ad altri...) alle maledette "macchinette".

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    4. Ahhh... io credevo amici che già avevi, non eventuali nuove conoscenze :)
      Certo, nel caso siano nuove conoscenze, io chiedo cosa piace e dico cosa piace a me... anche in base a questo ci sono affinità. Se mi trovo davanti un buzzurro che mi dice che segue solo Amici-Uomini&Donne-Temptation Island, so già che insomma... non devo esserci per forza amico, non c'ho molto da spartire XD

      Moz-

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    5. E certo che sono nuovi amici, o comunque persone i cui gusti non avevo ancora sondato su quell'argomento :) ! Dato che i vecchi amici hanno messo la fede al dito... :D

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    6. Ahaha beh, okok, ci sta! :)
      Ma se vedi che la questione è incompatibile, io direi di lasciar perdere^^

      Moz-

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