Forse questo è un sogno,
forse un mare
dove perdersi per ritrovare
le ali nel cielo...
(Ballata, Litfiba 1987)
POST A PAROLACCIA ZERO
Ricordate questo post? Vi avevo parlato di un mio sogno ricorrente. Quello del centro storico, della piramide di vetro con giochi di specchi e del negozietto.
Ecco. Non è certo l'unico sogno ricorrente che faccio.
Oltre al solito a tema scolastico (l'altra notte ho sognato che mi mancavano diversi esami per la laurea che già possiedo, come se non riuscissi a raccapezzarmi...), ce ne sono altri due similari a quello di cui vi parlai nel maggio scorso.
Se ne avete voglia, seguitemi in questa avventura nello sconfinato regno onirico.
Il primo: mi trovo in un albergo, bellissimo. Più che cinque stelle, per dirvi.
Gli alberghi su di me esercitano un sinistro fascino molto particolare, ed è già in programma un post apposito.
Ma nel mondo di Morfeo questo albergo che vedo è labirintico, ha degli spazi bellissimi ed altri molto cupi, come delle cripte.
Vedo
un ambiente luminoso, sembra l'esterno di una piscina coperta. Se vado
lì, dai vetri, guardo qualcosa al di là, cioè dentro, ma che non riesco a
raggiungere nemmeno con la voce. La forma di questa stanza è ottagonale.
Poi succede che,
girovagando, scopro come questo hotel abbia un ingresso ancora più
bello ed elegante. Una lunga scalinata, porte scorrevoli, un reception
fighissima. Solo che nessuno sembra accorgersene, e tale parte non viene
mai utilizzata.
Ok, si vede che ho giocato troppo con Royal, President e L'Etoile.
Il
secondo: c'è una cascina in campagna. L'ambiente è crepuscolare,
brumoso. Questa masseria è isolata, e per accedervi si deve
prendere una strada che esce dalla via principale. La casa ora non è più
importante, ma è importante quello che c'è dietro. Altri terreni, prati
color verdone e zolle fangose. E un'altra strada, in salita. Similare a quelle, lunghe e desolate, che conducono ai cimiteri fuori paese.
Solo che ad un certo punto il percorso si anima: l'ambiente smette di essere cupo per divenire quello pomeridiano di una giornata primaverile. Sembra una festa, di quelle popolari, anche se non c'è tanta gente né molto rumore. Alla fine di questa strada v'è una chiesa, intestata a una santa che nella mia visione nottura deve essere famosa. La chiesa è un mix tra monastero medievale e chiesa da Italia meridionale. Quindi il tetro che incontra il bianco mediterraneo.
Entro nella chiesa, ed è come se fossi in un'attrazione da luna park: sembra di stare su un carrello che ti porta alla visita guidata di questo piccolo santuario. Vi sono un'infinità di statue e mosaici o dipinti dai toni votivi e sacrali. Opere che, quando esaltano aspetti troppo crudi o mistici della religione, mi incutono una sorta di timore misto a ribrezzo (non nel mondo di Morfeo ma in quello reale).
Quindi cerco di non guardarle, cerco di evitare di ripassare con lo sguardo dove so che v'è qualche cristo troppo in croce che gronda sangue col volto contratto dalla sofferenza del martirio.
Ora il posto sembra essere quasi una clinica. Ha i colori di un ospedale anni sessanta. Bianco, forse con qualche riverbero sul verde acqua. E queste oscure pennellate di acido dovute agli elementi cattolici.
Poi si scende per un corridoio, come un tunnel. E' di forma trapezoidale ed è illuminato da fioche lampade poste al centro del soffitto.
Alla fine del percorso, da un lato si accede ad una libreria, cui non mi è mai permesso di avvicinarmi troppo a ciò che contiene, né al suo guardiano -che pare un impassibile androide-. Difatti l'invisibile "carrello" su cui sembra che io stia viaggiando vira di colpo, e mi trascina all'altro lato, dove c'è una splendida veranda, ma che è offuscata dall'imponenza della chiesa e dalla sua ombra, e che apre sul lato destro ad una vista malinconica su un paesaggio indefinibile. Qui, su questa veranda, vi sarà un banchetto, almeno così sembra. Una festicciola, che sarà sempre composta, mai troppo rumorosa.
La Santa potrebbe offendersi, è pur sempre un luogo di culto.
E io nei sogni sono poco blasfemo.
PANINO DEL BANCHETTO SULLA VERANDA
-un panino morbido;
-maionese;
-salame ungherese;
-pomodoro;
-scamorza affumincata.
Con l'aiuto di Morfeo e della Santa si prepara quasi da sé. Accompagnate il pappamento con un succo d'arancia.
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Le forme geometriche sono considerate archetipo che dall’inconscio collettivo esprimono necessità di un ordine, e la consapevolezza dell’uomo rispetto a tale ordine.
RispondiEliminaSognare forme geometriche oppure osservarle è uno stimolo alla necessità di dare un senso alla propria vita, focalizzarsi sulla propria interiorità, ritrovare uno scopo, una serenità, un ordine naturale..
Oddio con sto pulcino pio!!!! >.<
RispondiEliminaChe poi non è orribile,finchè non lo senti più di una volta di seguito!Però come chiave del mondo...avrei qualcosa da dire :P
Io coi sogni ricorrenti ho finito tempo fa...nell'ultimo che mi ricordo ero in una casa bianca, una villa sul mare, tantissime stanze, che quasi mi perdevo, fino ad arrivare ad un balcone con una vista mozzafiato.
E un'altra cosa....parlami di sti giochi sugli hotel...sono curiosa :)
@Sandrino:
RispondiEliminanon sapevo sta cosa delle forme geometriche... beh, allora cerco sempre il mio sistema, come dice la canzone :)
@Around:
penso tu sia una delle poche che ci ha fatto caso, al Pulcino Pio XD
Il tuo sogno è speranzoso.
Il gioco Hotel era famoso dalla fine degli anni 80 e per tutti i 90, by MB ora Hasbro.
Una sorta di Monopoli.
Moz-
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@Ispy:
RispondiEliminabeh non lo sono sempre, diciamo che una volta ogni due mesi circa faccio questo tipo di sogno, sempre uguale.
I sogni lucidi mi hanno sempre affascinato, l'essere onironauta può essere figo ma anche pericoloso, secondo me...
Per il resto, lascio libero il mio cervello... :)
Moz-
aaah, già....dimentico che non sei avvezzo ai videogiochi :P
RispondiElimina@Around:
RispondiEliminainnanzitutto ti dico che forse davvero sei stata l'unica a leggere... fino in fondo il post! Ahaha, è un esperimento che ripeterò, dunque.
Poi: di Hotel esiste anche la versione online, identica a quella da tavolo! XD
Moz-
RispondiEliminaSai che è curiosa questa cosa?! Intendo il fatto che una volta ogni due mesi fai la stessa tipologia di sogni... potrebbe avere un nesso con le tue abitudini quotidiane, magari qualcosa che ha a che vedere con le immagini ripetitive dei videogiochi..
A me non capitano quasi mai questi sogni, generalmente preferisco quelli lucidi. Secondo me chi è in grado e sa sognare quel che vuole, può rifugiarsi nel proprio mondo quando crede. Allora diverrebbe inutile dire: "vorrei volare" - può essere un desiderio temporaneo dato che la notte si è in grado di gestire il proprio sogno, eppure volare. Per me un desiderio può essere realizzabile nel giro di qualche ora... ;) ti pare poco??
PS: In radio c'è un dodicenne
In radio c'è un dodicenne
E il dodicenne Moz
E il dodicenne Miki
E il dodicenne Moz
E il dodicenne Miki
:D
Sally
@Sally: ahaha, ok, allora anche tu hai visto il Pulcino Pio.
RispondiEliminaIn ogni caso sì, è vero, verissimo quel che dici. Sogno le stesse cose (o immagino di sognarle uguali ma sono diverse e sono ricordi di sogni che si sommano, chissà) perché dev'essere una cosa che viene dalla routine.
Così come sotto esami sogno cose scolastiche (mi mancano interrogazioni, o devo fare ancora molti esami e non posso laurearmi ecc), questo tipo di sogni scaturiscono certamente da qualcosa che vivo ciclicamente.
Moz-
A me non sfugge MAI niente....ti avverto ;)
RispondiEliminaAd Hotel non ho mai giocato, nemmeno alla versione da tavolo...e mai visto se non alla pubblicità...mi son persa tanto??
@Around:
RispondiEliminabeh, è una versione più semplice (e coreografica) del Monopoli, in puro stile anni 80/90
A BimBumBam negli anni 90 facevano il gioco gigante di Hotel, a cui partecipavano dei ragazzini! :)
Moz-
Sai perchè fai questi sogni?!?:P perchè mangi troppe piadine!mauhauahaauh...xD Hai provato a dividerli in sezioni ed interpretarli?xD
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@Anas:
RispondiEliminaahaha, può essere!
Tra poco sognerò i Cocoon a forma di piadina che mi invadono l'esistenza! XD
Ho provato ad interpretarli? Sì, forse.
Ma io sto bene con me stesso, per ora. Sento che non mi dicono niente come "attento, pericolo in vista!" :)
@Ispy:
è una sorta di variante del sogno che faccio io, ma ora, con l'esame fatto e il relax (spero) all'orizzonte, e con Jane Eyre dei miei coglioni che se ne va affanculo per sempre, spero di non farne per mesi :)
Moz-
Miki non solo i tuoi sogni sono ricorrenti ma hanno degli elementi simili: il labirinto indica generalmente la propria mente, cmq è abbastanza ovvio qui... ci sono zone di luce e zone d'ombra, che appartengono all'inconscio e non puoi esplorare facilmente!
RispondiEliminaLa stanza che sembra una piscina - l'acqua è l'elemento delle emozioni, dell'emotività - non la puoi raggiungere "neppure a voce"... questa la dice lunga eh!! voi maschietti avete sempre qualche disagio nel sondare le acque dell'emotività... siete a vostro agio più nella razionalità!
L'ingresso bellissimo che nessuno vede è il tuo intimo: quel bellissimo giardino nascosto ai più, che - per scelta o per destino? - nessuno (ancora) ha saputo scoprire... ma se "nessuno sembra accorgersene" non significa che qualcuno, un giorno, non abbia voglia di prendere da un'altra strada ed imbattersi da quell'altro ingresso! ;-)
ps l'altro sogno voglio studiarlo un pò... se permetti mi riservo qualche giorno per pensarci su, perchè è più impegnativo ed interessante!
baci a te al pulcino PIO! XOXO
oh shit: ho dimenticato di dirti che la nuova vesta grafica è stupenda, molto autunnale, come anche la tua immagine... mi piace moltissimo! :-)
RispondiElimina@Scarlett:
RispondiEliminainnanzitutto grazie per ciò che dici della grafica, giro i complimenti a Sandro visto che è (sempre) lui il creatore grafico delle head.
Sul sogno: sì, evidentemente ancora nessuno scopre l'ingresso bellissimo... beh, speriamo succeda presto. Altrimenti me lo godrò io :)
Aspetto l'analisi dell'altro sogno!!
Moz-
Ebbbbaaasta con 'sti complimenti, che non sono nessuno! :P
RispondiEliminacome promesso, ti scrivo qualcosa sul secondo sogno: ci ho pensato su un pò, perchè sapevo già della tua fobia/impressione per statue, crocefissi e icone sacre... quindi (come ti dicevo nell'altro post) può darsi che tu abbia mescolato delle cose che ti spaventano, sotto stress: come le statue delle sante (tu sai già in che punto NON devi girarti a guardare, perchè sai già che ti spaventeresti) oppure le "cliniche" e i paesaggi "cimiteriali" che sanno di "morte"... e questo argomento per l'eterno 12enne Miki non è molto piacevole! :-)
RispondiEliminainfine passi dentro ad un tunnel - quindi ancora qualcosa che ti fa pensare ad una clinica: malattia e morte - e davanti a te ti ritrovi ad un bivio: o i libri oppure la festicciola. O la conoscenza o la beata ignoranza...
e cosa sceglie il 12enne Miki? sceglie di non morire mai, di essere immortale... ;-)
ps che ne pensi? cazzeggio allo stato puro, oppure c'è un fondo di verità?
solo tu puoi saperlo!
@Sandrino:
RispondiEliminabeh, sei mio amico, altro che nessuno ;)
@Scarlett:
la tua interpretazione mi piace un sacco.
Scelgo di essere immortale, forse è vero.
Per inciso, a quella festa non partecipo: mi sveglio sempre prima che arrivi la gente. Ma forse è meglio così, perché è una festa malinconica e resa lugubre dall'ombra del santuario. Che poco più in là, custodisce la conoscenza.
A cui non mi è mai permesso troppo di avvicinarmi. Come fece Dio con Adamo e Eva.
Il sistema ci vuole ignoranti. Ma io sono disposto a cogliere e mangiare la mela. E a lavorare con sudore, e a partorire con dolore :)
Moz-