[cinema] Star Wars - Il risveglio della Forza, la recensione

Chiunque se ne sarà accorto: è uscito il nuovo episodio della grande saga di Guerre Stellari, il primo targato Disney dopo l'acquisizione del brand da parte di Topolino.
Chiunque se n'è accorto perché come per i matrimoni gay in America e come per l'attentato a Parigi, anche in questo caso si poteva modificare la foto-profilo di Facebook e inserire la famosa spada laser di Star Wars.
Io non sono mai stato un fan dell'opera; ho solo speso centinaia di euro giocando al flipper ispirato all'Episodio I.
Ma la diffusione del pop è dovere del Moz O'Clock, e quindi ho sguinzagliato Gabriele che ha visto per noi Star Wars - Il risveglio della Forza.


Un film che è sì Star Wars ma è anche aggiornato all'oggi.
Un omaggio alla prima trilogia (gli episodi IV, V e VI) ma declinato in parte allo stile dei film per ragazzini.
Insomma, anche un po' Hunger Games, o meglio: ricalibrato per un pubblico sì di fans storici o potenzialmente nuovi, ma ricordandosi che nel frattempo i ragazzi si sono appassionati a certe cagate young adult.

Personaggi principali quindi modellati su questo genere, con il classico bastardello che diventa buono e la tizia tosta&dura che si addolcisce con due paroline.
Pertanto meno complesso dei precedenti Star Wars, che presentavano trame più intriganti e intricate (l'Impero, la Ribellione, i Sith...) rispetto a un settimo capitolo con pochi protagonisti e qualche altro personaggio di contorno (spesso inutile) messì lì quasi per coprire le voragini di un tema banalotto.

Ecco, la trama: la ricerca di Luke Skywalker (sempre Mark Hamill) da parte di questi nuovi ragazzini protagonisti, che fanno i bulli da space-fantasy.
Certo, qui i nostalgici si esaltano di certo: ricordi del passato, vecchi volti (Leila e Ian Solo, sempre Carrie Fisher e Harrison Ford) e il ritorno del Millennium Falcon.
Altre cose non vengono spiegate del tutto e probabilmente lasciate per il futuro (ricordiamo che qui inizia una nuova trilogia e si alternerà a altri tre film di approfondimento).

Non un film impegnativo, quindi, ma uno Star Wars che abbassa l'asticella del target di riferimento.
I nuovi attori spacconeggiano un po' troppo forse anche per rendersi fighi agli occhi del nuovo pubblico.
Però non è un film che annoia, anzi scorre bene e veloce.
Belle le scene per la regia di J.J. Abrams (che aveva già rimesso mano a Star Trek), e molto belli anche i combattimenti.
Il film supera abbondantemente la sufficienza ma forse da uno Star Wars ci si aspetta di più, specie se è atteso da molti anni.
(Gabriele Colantoni & MikiMoz)