[PENSIERI] la mia percezione degli anni '90


Ieri sera su Italia 1 è iniziata la celebrazione di un decennio particolare, l'ultimo dei "periodi belli" prima della vera modernità.
90 Special, che ha furoreggiato sui social (trovate qui la mia recensione dello show), pur con diverse sbavature e qualche "errorino" (Le Lollipop sono nate nel 2001, e Classe di Ferro è iniziato nel 1989...), ci costringe ancora a fare i conti con quel che è: siamo in piena retronostalgia, che piaccia o meno.
E così vi beccate questo post absolutely nineties!

Io ho già avuto modo di raccontare i miei anni '90, sia in bene (click) che... meno (click), e così tanti di voi che hanno partecipato al mio tag (che in primavera tornerà con gli anni '70!), e ho già spesso e volentieri trattato argomenti di quella decade.


Ma cosa sono gli anni '90?
Come li ho percepiti io?

Per me gli anni '90 "fighi" durano fino al 1996. Poi inizia già un lento percorso che guarda più ai pietosi anni 2000 che al passato.
Non so perché: ma cambia la musica, cambiano i colori (che si fanno più cupi), cambia la moda.
È che forse fino al 1995-1996 ancora si sentiva la forte, fortissima, influenza del periodo precedente.
Non si esce vivi dagli anni '80, si suol dire. Cosa resterà di questi anni '80, si canta.
E infatti, per me gli anni '80 hanno allungato i loro tentacoli pop fino alla prima metà del decennio successivo, che pure era in continua mutazione: ma era la metamorfosi degli anni '80.

Nel mondo televisivo, poi, ricordiamoci che molti dei prodotti che amiamo e che abbiamo visto negli anni '90 (film, ma soprattutto telefilm e cartoons) venivano dall'epoca precedente.
Per me, dunque, è quasi strano distinguere nettamente gli anni '80 dai '90, e infatti considero come periodo d'oro quello che va dal 1983 al 1996. Fossi nato prima, lo spettro si allargherebbe, ma all'indietro: mentre per la fine dei '90 la percezione sarebbe analoga.

Insomma, per me gli anni '90 sono wrestling, basket, rap.
Murales, cortili delle scuole. Giochi di ruolo, manga, cinema.
Scout e campeggi, concerti, uscite pomeridiane e al sabato sera.
Boyband e girlband, pizzerie, pub, falò, paranormale, porno.
Skateboard, rollerblade, snowboard, bicicletta.

Voi come percepite gli anni '90? Che ricordo avete di quel decennio?
Anche per voi c'era ancora una certa influenza degli anni '80?

89 commenti:

  1. Come già detto, sono stati anni mitici anche per me.. daltronde avevo dai 16 (1990) ai 26 anni, l'età migliore forse..anche se pure oggi non sto affatto male!

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  2. Come avevamo già avuto modo di commentare, anche io considero la decade d'oro: 1986-1996, anno più e anno meno, la decade più bella, quella con caratteri simili. La decade che abbiamo vissuto da bambini e poi da ragazzini semi adolescenti. Invece gli ultimi anni del decennio '90 sono stati più simili al 2000.

    Perché dico questo? Intanto a fine anni '90 prendeva piede Internet, che ha progressivamente cambiato la nostra vita. Ma prendiamo l'intrattenimento tv per bambini e i giocattoli: tra fine anni '80 e i primi '90 abbiamo avuto tanti cartoni animati che veicolavano giocattoli e viceversa. Passando il 1996, i cartoni animati hanno perso progressivamente importanza, se ben ricordo. Sono iniziati a venire meno certi miti 'pop'. Pensate che nel 1997 Junior Tv, ormai JTv, conosceva la sua fine con due prodotti di alto livello: la seconda serie dei Gi-Joe (arrivata in Italia tardissimo e quindi fuori tempo proprio perché stavano cambiando usi e costumi dei bambini) e Street Fighter Victory, che certo era meno violenta graficamente dei Cavalieri dello Zodiaco, ma con una trama matura e più elaborata dei Cavalieri (che in fondo era: combatti combatti combatti). Da fuori esportavamo prodotti che erano troppo 'alternativi' rispetto a ciò che avevamo prima: pensate agli Extreme Ghostbusters, una serie oggi dimenticata che invece secondo me andrebbe recuperata, perché per l'epoca era tremendamente innovativa (troppo, per un pubblico che fino all'anno prima si gustava ancora i vecchi 'The Real', che guardacaso furono poi ripescati). Il fenomeno Power Rangers? E' stato l'inizio della fine, perché gli altri programmi simili (compreso il famigerato show delle Tartarughe Nonja) sono stati un flop e gli stessi Power Rangers sono declinati tristemente.

    Lo stesso Topolino ha cambiato ed è andato in crisi dopo la metà degli anni '90, nel momento in cui la pietra miliare Paperinik New Adventures, paradossalmente, aumentava il pubblico di fruitori di prodotti Disney.

    Anche i film Disney hanno perso il mito, anche se bene o male le pellicole rimanevano di qualità.

    E i Lego? A metà anni '90 la serie Pirati è finita, quasi un avviso ai naviganti.

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    1. Vero: si può dire che il 1998 inizia a segnare la fine; internet comincia ad arrivare nelle case (io l'ho avuto dal 1999) e tantissime cose cambiano.
      Jtv (di cui parleremo a breve) ebbe il picco "anime" ma anche la sua fine.
      I Power Rangers furono gradualmente sbarcati in orari diversi (dapprima la mattina, poi alle 4 di notte).
      Topolino del 1998 lo ricordo ancora con piacere (ottimo apparato redazionale, rubriche sportive e reportage) ma poi la lenta discesa (e infatti ho smesso totalmente di leggerlo per anni e anni).
      I film Disney dopo Notre Dame per me persero completamente appeal, e le cagate 3d odierne non è che aiutano.

      Moz-

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    2. Mi riapproprio anche di questo mio commento, mentre cerco disperatamente la chiosa :D

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  3. Ho visto il programma ieri sera ed è stato bello constatare che anche i più grandi dello spettacolo come Fiorello e Jovanotti hanno dato un gran contributo alla riuscita della puntata.
    Loro sono l'evidente, positivo frutto di ciò che si è vissuto in quegli anni.
    Ciao e buona giornata!

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    1. Sì, anzi possiamo dire che ieri la prima parte del programma è stata condotta da Fiorello; la seconda da Jovanotti... e la terza dai conduttori reali XD

      Moz-

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  4. Gli anni 90 hanno visto la "morte" della mia comitiva. Più o meno siamo lì, verso la metà del decennio come dici; fino a USA '94 ho chiari ricordi che il gruppo c'era! Poi sembra tutto un volere anticipare il nuovo millennio, per fare cosa poi?
    Dei primi anni 90 ho bei ricordi musicali, poi tutto diventa veloce, con mode usa e getta... Coetanei che si ostinano ad andare in discoteca senza accettare compromessi, o che decidono di appartenere a una certa élite sociale per il solo fatto di essere stati a una cena dei Lions o avere conoscenti tesserati al Golf Club...
    Seconda metà del decennio 90 che ho vissuto anche da infognato nell'università, tormentato da un amore non corrisposto che ho coltivato inutilmente per tre anni...

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    1. Eh, gli amori non corrisposti si vivono come un limbo. Poi, quando capisci, si vede il tempo perso. Amen, serve anche questo.

      Vero: gli ultimi anni '90 sembrano una corsa verso il giro di boa del nuovo millennio.
      Ahaha, fa ridere la cosa dei Lions: sono andato a mille dei loro eventi senza mai percepire questa cosa elitaria XD

      Moz-

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  5. Il mio pensiero è che il nostalgismo ha rotto il cazzo

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    1. in questa particolare fattispecie intendo il nostalgismo come l'autofellatio dei falliti che credono che il mondo si sia fermato dopo la fine della loro infanzia

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    2. Devi fartene una ragione: siamo in piena riscoperta del passato proprio dopo... la corsa al futuro.
      Strano, però, che ti abbia rotto il cazzo... non tratti tu stesso RETROgaming sul blog? :)

      Il nostalgismo che citi credo sia più una cosa passata che questo che viviamo oggi, perché questo di oggi è il nostro (intendo della mia generazione) che comunque sta vivendo il futuro e guarda a esso :)

      Moz-

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    3. ho risposto a questa tua domanda superficiale e sarcastica in uno dei miei post e mi rincresce constatare che tu non lo hai letto.

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    4. Non è né superficiale né sarcastica, almeno non più del tuo ribadire quel tuo concetto qui, più volte :)

      Non rincrescerti, non è che posso leggere ogni post di tutti, nemmeno tu puoi leggere tutti i miei...
      Se me lo linki, corro a vedere :)

      Moz-

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    5. Veramente io sono serissimo. Il post è questo, comunque, e lo hai pure commentato:

      http://exvideogiocatore.blogspot.it/2017/12/nostalgia-nostalgismo-e.html

      Prevedo comunque di farne un altro, più incentrato sul narcisismo di certa gente ossessionata da sé che usa la propria infanzia idealizzata come punto di contatto per creare legami piuttosto deboli con altra gente troppo presa da se stessa.

      È per questo che mi girano i coglioni se qualcuno prova a commentare "CHE NOSTALGIA, EX VIDEOGIOCATORE! HO LA BRUSCHETTA IN UN OCCHIO!" nel mio blog. Fortunatamente non lo fate!

      Comunque negli anni 90 dilagava il nostalgismo per gli anni 70 e si procede più o meno per ventennio per cui negli anni 2020 preparati al nostalgismo per gli anni 2000.

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    6. E allora perché dici che non ho letto il tuo post, se lo ho anche commentato? :D

      In ogni caso, crearsi punti di contatto con altri (legami deboli, perché? Mica è per forza così...) in base alle proprie passioni, è ciò che fa l'uomo da sempre.
      C'è chi lo fa su un fumetto, chi sulle auto; chi col dopolavoro facendo il manovale prendendo la birra al bar, chi guardando la sua squadra del cuore al circolo della Juve.
      E chi parla di videogames (retro o attuali). È narcisistico a prescindere, l'avere un blog, secondo me.
      Altrimenti non staremmo qui, né io né tu.
      Io come argomento ho la cultura pop tutta, ma non disdegno chi ha la retronostalgia che pure mi attira. Non ci vedo nulla di male, fino a quando non diventa un'ossessione (ma anche la figa, il calcio, il retrogaming e la birra possono diventarlo).

      Moz-

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    7. si può commentare un post senza leggerlo, e il fatto che cominci con "non hai il dono della sintesi" mi fa intuire che dopo un po' ti sei rotto i maroni. Oh, ci sta eh.

      Quindi semplifico: quando ho scritto che non sopporto il nostalgismo quello che voglio dire è che a me ha rotto il cazzo di come prenda sempre più piede questo farsi i pompini a vicenda vivendo in un passato idealizzato. Mi posso essere stufato di questo continuo crogiolarsi in quanto era bella l'infanzia, quasi a sottintendere che adesso faccia tutto schifo?

      E non è che mi sto riferendo al tuo blog (sennò non lo leggerei) ma a una tendenza generalizzata che parte dalle pagine facebook "Hai avuto un'infanzia felice se..." e arriva a 'sto programma che chiaramente, con il paio d'anni di ritardo tipico della televisione, va a capitalizzare su una tendenza che è in voga da mò.

      Il resto del tuo commento non sono riuscito a capirlo.

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    8. Io sul tema mi ero già espresso con un lunghissimo commento :) proprio da ex.

      Il succo: la nostalgia del passato è la nostalgia di quando si era felici (da bambini alla fine si era felici) perché magari nel presente non c'è un motivo concreto di felicità. Nostalgia e nostalgismo hanno confini molto labili, anche se - giustamente - uno non deve crogiolarsi nella nostalgia, ma cercare di trovare la felicità nel presente e pianificare un futuro felice.

      Poi che ci si riesca o meno..va beh :).

      "più incentrato sul narcisismo di certa gente ossessionata da sé che usa la propria infanzia idealizzata come punto di contatto per creare legami piuttosto deboli con altra gente troppo presa da se stessa".

      Questo non è nostalgismo: è semplicemente narcisismo. Narcisismo nel quale mi sento anche io chiamato in causa. Narcisismo che si manifesta nell'effetto nostalgia, ma anche in altre cose, come sottolinea l'attento Moz.

      Ma attenzione, l'uomo in sé è egoista e preso da se stesso, salvo apprezzabili eccezioni.

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    9. Videogiocatore: ma come, ahaha, ti ho risposto anche più di una volta nel tuo post, ovvio che l'avessi letto tutto (al di là della lungaggine, ch'è una tua caratteristica).

      Il nostalgismo c'è sempre stato: solo che oggi vi sono pagine FB. Anche mia madre e mio padre, per dire, ripensano spesso a giocattoli e programmi della loro infanzia: credo sia normalissimo. Si è stati bene, si era felici.
      Noi che abbiamo vissuto gli anni '80 e '90 eravamo anche ricchi e abbiamo visto i MITI sorgere (vedi mie risposte più in basso).

      Oggi c'è questa effettiva retromania, che non è più girellismo spicciolo tipico di dieci anni fa. È un fenomeno sociologico che mi piace affrontare, tutto qui :)

      Il resto del commento: siamo tutti narcisisti avendo un blog, perché ci facciamo leggere. Altrimenti scriveremmo su un diario segreto chiuso dal lucchetto (una cosa così anni '80 XD). Quale che sia il nostro argomento, ci facciamo pompe a vicenda perché ci siamo creati una rete. Anche il muratore che alle 17 stacca e va a bersi una birra gelata al bar si fa i pompini a vicenda con la sua rete di interessi :)

      @Riccardo:
      esatto, era quello che intendevo.
      E poi, appunto, tutti abbiamo nostalgia di un'epoca passata, perché eravamo senza responsabilità troppo grandi. Se ci aggiungiamo che per noi (parlo del 90% dei lettori qui presenti, vedi quanto sono narcisista XD) quel periodo è coinciso con la nascita di fortissimi miti, dei mostri (vedi commento con Pier, qui sotto) allora la risposta l'abbiamo già :)

      Moz-

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    10. Il muratore e i suoi amici che si fellatiano a vicenda parlando di calcio fregna auto e politica ci possono pure stare. Il muratore e i suoi amici che frignano per il passato parlando dei giocattoli che avevano e di quanto era bello invece per me sono contro natura.

      E niente, we agree to disagree. Quanti stereotipi però.

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    11. Eh, ma appunto: i blogger di cultura pop parlano di quello.
      Se mi mettessi a parlare degli acquisti culo a mandorla milanisti, sarebbe contronatura.
      Non lo sarebbe se parlassi del glorioso Milan di Gullit e Van Basten :)

      Moz-

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    12. Mi pari uno che alla domanda "che ore sono?" risponde "per me un espresso macchiato grazie"

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    13. Forse sei tu che non poni una domanda chiara, allora XD
      Chiedi cosa vuoi sapere e ti risponderò senza problemi ;)

      Moz-

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    14. Scusate se mi intrometto... 😊
      Exvideogiocatore che cosa c'è di "contro natura" nel ricordare con gioia il passato? Ripeto, "ricordare con gioia" non "ricordare frignando"... perché a me sembra che qui nessuno stia frignando o si stia disperando per i tempi felici che abbiamo vissuto... li stiamo solo ricordando, con gioia ppunto!

      E ti dirò di più... io sto cercando in ogni modo di rendere speciale questi primi anni della vita di mia figlia e se lei un giorno riprenderà con gioia e sì, anche con nostalgia, a questi anni io ne sarò felicissima perché vorrebbe dire che io ho fatto bene il lavoro di mamma... così come miei genitori (e la "cultura" dell' epoca) hanno fatto a suo tempo con me.
      Io non ci vedo niente di patetico in questo.

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    15. Infatti, io per primo sono grato ai miei genitori.
      Non mi hanno fatto mancare nulla, mi hanno viziato quel tanto che basta senza che diventassi viziato.
      Ho vissuto benissimo gli anni '80 e '90^^

      Moz-

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    16. Vedo che vi sentite chiamati in causa, non fatelo: io in realtà mi incazzo principalmente con il nostalgismo di un altro noto blog in cui la claque frigna sul serio, ma nel senso che fanno a gara a chi dice chi piange di più per la minima stronzata. Anch'io come Benedetta sono genitore (ho un bimbo di 4 mesi e mezzo) e vedere miei coetanei magari pure con famiglia, che si vantano del fatto che comprano ai figli i giocattoli che piacciono a loro stessi perché sotto sotto non sono cresciuti del tutto, per me è davvero contro natura.

      Poi pure io gli anni 80 e 90 li ho vissuti benone eh, ma rimpiangere come fa certa gente il

      E chiaramente la mediaset su sta gente ci specula. Oh spero di essere stato chiaro almeno stavolta, altrimenti gliela dò su, come si dice al Vecchio Paese: vi voglio bene a tutti ma proprio non ci capiamo, come cantavano i Soerba (MITICI!!!!11!! ANNI NOVANTA!!11!!! HO LA BRUSCHETTA NELL'OCCHIO!!1!)

      Comunque tu moz più che viziato sei vizioso: lo sapevi che l'ex marito della pornostar Stormy Daniels (a cui Trump ha cacciato 130.000 dollari per tacere sulla loro fugace storiella) si chiama "Michael Moz"?

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    17. Argh, manca un pezzo. dicevo "rimpiangere come fa certa gente il passato, specie ora che son papà, mi pare molto scortese nei confronti dell'ex videogiocatore junior, per usare un eufemismo".

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    18. Io ho capito perfettamente cosa intendi! 😊 Anche io ho vissuto magnificamente quegli anni ma, specialmente da quando sono mamma, sto vivendo altrettanto magnificamente questi e non tornerei indietro per niente al mondo!
      Però è anche vero che è bello ricordare quel periodo...
      Ricordare il passato e ciò che ci ha resi felici in quegli anni (come fa Miki nei suoi post) è una cosa positiva perché riporta alla mente ricordi piacevoli... rimpiangerlo e frignare perché quegli anni, adesso, non ci sono più (come NON fa Miki nei suoi post! 😉) , invece, è assolutamente controproducente perché provoca angoscia e tristezza!

      Su una cosa però non sono d'accordo! 😊 Io credo proprio di essere una di quelle mamme che compra un sacco di giochi alla propria bimba (proprio perché, oltre a piacere a lei, piacciono anche a me), che passa le ore a giocare con lei e che, forse, si diverte addirittura più di lei! Non so se è perché, come dici tu, sotto sotto non sono cresciuta del tutto (e, a mio avviso, non c'è niente di male a restare sempre e comunque un po' bambini), però ci divertiamo davvero tanto e non ci vedo niente di male o di "contro natura" nel fare tutto questo...

      Complimenti per la recente paternità e un abbraccio forte forte al tuo bimbo! 😍

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    19. Ok, adesso il discorso è più chiaro: non ho capito a quale blog si fa riferimento ma non fa niente... proprio perché qui tutto si fa tranne che frignare del passato :)
      Lo ricordiamo, a volte lo riesploriamo proprio. Quando, nel 2006, nacque il Moz O'Clock, l'intento mio fu proprio mettere nero su bianco le mie passioni e i miei ricordi, che altrimenti alla lunga rischiavo di perdere. Ma non ho mai disdegnato il presente, perché la cultura pop e i ricordi si estendono a oggi, anzi... è giusto che sia così, visto che ci fanno star bene :)

      P.s. anche io giocherei molto, non ci vedo nulla di strano. C'è gente che lo fa coi videogames (non mi riferisco a Ex Videogiocatore, ma in generale), gente che colleziona Barbie e via dicendo :)
      Secondo me la cosa contronatura è proprio un'altra: crescere per forza, togliendo quel che la società pensa sia da bambini. E quindi abbiamo poi adulti infelici che hanno seguito passivamente i dettami di una società assurda. Per fortuna oggi sembra non essere più così...

      Moz-

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  6. Secondo me dipende tutto dall'età che avevi. Probabilmente se fossi stato bambino/ragazzino come me nei tardi anni '90 - primi anni 2000 guarderesti con nostalgia a quel periodo, come faccio io! :)
    Anche se ci vestivamo malissimo. Però su questo voi degli anni '80 non ci potete sicuramente dire niente :P

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    1. Eh, guarda: i vestiti anni '80 avevano comunque uno stile preciso, idem quelli '90. Ma il 2000 è stato un'accozzaglia, non c'era una linea precisa...
      Sicuramente fossi nato dopo guarderei con nostalgia alla mia infanzia, ma penso che ugualmente capirei che l'epoca 2000 non ha questa "forza" come le decadi precedenti (riconosco difatti la forza pop di anni '60 e '70, pur non avendo vissuto queste epoche!) :)

      Moz-

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  7. Anni sicuramente da ricordare.
    Saluti a presto.

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    1. Senza ragionare a blocchi, quindi non per forza tutta la decade^^

      Moz-

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  8. Ho partecipato al tuo tag sugli anni '90 e quel che avevo da dire più o meno l'ho detto. Se guardassi alla superficie, direi che gli anni '90 sono stati un decennio bomba... viaggi in mezza Europa, in Messico, nel Pacifico, l'estate a Los Angeles... una soddisfacente vita professionale, una relazione lunga e importante. Eppure tutte le cose che si sono davvero incise in me, quelle che contano sul serio, appartengono a periodi più lontani indietro nel tempo. Per questo il mio blog è tipicamente retro-orientato.

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    1. E credo che non sia per un nostalgismo modaiolo e/o sciocco di chi non accetta il "dopo".
      Semplicemente erano periodi più felici e più belli, oggettivamente più ricchi sotto tanti profili.
      per questo li celebriamo.

      Moz-

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  9. Sai che non ci avevo mai riflettuto in questi termini? perché sì, hai ragione, gli anni '90 sono stati la continuazione in salsa pop degli anni '80, e per questo che siamo affezionati anche al quel periodo ;)

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    1. Sì, erano gli anni '80 trasformatisi: dal fluo e pastello di quella decade ai colori accesi e dark dell'altra, ma il concetto restava uguale^^

      Moz-

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  10. Non posso dire che non mi piaccia la retronostalgia e la celebrazione degli anni passati. Però è un po' troppo. Alla lunga mi sembra solo che manchino idee nuove e si guarda al passato cercando di scavare e trovare qualcosa che risulti nuovo. È interessante per certi versi, è noioso per altri, ovvero quando si arriva all'esagerazione (moda, programmi dal passato, telefilm, musica e videoclip) che sembra una persecuzione. Io ho vissuto gli anni 90 da bambino, e li ricordo con piacere, come un pezzo della mia vita piacevole, perché è stata piacevole la mia infanzia, ma un po' distaccato dal mondo esterno, in parte perché ero piccolo, in parte perché ero a modo mio già all'epoca XD

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    1. Sicuramente la celebrazione retro non deve affossare il futuro.
      Ma il punto è: che futuro c'è?
      Forse non esiste nulla di così POTENTE, almeno in questi giorni, tanto da ricorrere a sequel e remake.
      I miti, per una serie di fattori particolari, sono sorti proprio nella nostra epoca. Oggi è difficile che ve ne siano, e se ce ne sono si tratta di miti effimeri perché nascono e muoiono su piattaforme velocissime (internet).

      Moz-

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    2. Secondo me però è una questione di domanda e offerta: accontentarsi ed estasiarsi di fronte a ciò che è passato (fermo restando che nel bene o nel male non va dimenticato, per dirti e per allargare il campo, io amo i film e le serie tv storiografiche) porta ad un appiattimento della ricerca e della creatività. Perché mai io dovrei sforzarmi se riesco a vendere qualcosa già vista? I miti alla fine sono quelli che crei.

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    3. È un discorso a più livelli e risposte.
      Ci provarono già, una decina di anni fa, a fare qualcosa di retronostalgico e fallì.
      Non era tempo.
      Il problema è che i miti del passato hanno ancora qualcosa da dire, dopo anni.
      Esempio: Twin Peaks, ritornato dopo 26 anni e ancora una volta oggettivamente ha distrutto la tv, mangiando su tutto e tutti e proiettandosi al futuro. Una forza così grande da oscurare il resto, pur bello. Perché?
      E posso farti altri esempi, eh.
      Per dire: si riuniranno le Spice, ovvio che avranno ancora da dire (per anzianità) rispetto alle altre girls della musica.
      Ma non mi sembra che la musica non stia andando avanti, così come la televisione.

      La questione è che negli anni '80 e '90 abbiamo creato dei MOSTRI (in senso positivo) così potenti, così forti, che la loro eco non può essere inscatolata a lungo, anche e soprattutto perché hanno ancora tanto da poter dare/dire.

      Ultimo esempio: Uan di Bim Bum Bam. Perché tutti ricordiamo lui e non i pupazzi anni 2000 (tipo Ziggy, sempre Italia1) o quello di Rai2?
      Eppure mica schifiamo questi ultimi, ma tutti vorremo rivedere Uan. I bambini che videro Ziggy se lo sono già scordato.

      Moz-

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    4. Michele Moz il fatto è che bisogna vedere cosa proponi, immagino che non è che se prendi la prima cosa del passato DEVE piacere a prescindere. Ad esempio Twin Peaks: non l'ho guardato ma immagino abbia mantenuto la stessa qualità indifferentemente dall'essere un ritorno dopo 30 anni.
      Oppure Uan. È normale che non tutto può sopravvivere nel corso degli anni, la memoria alla fine è quasi limitata.

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    5. Ecco: ma appunto, come mai ricordiamo -al di là di averli seguiti o meno- maggiormente cose dagli anni '90 in giù rispetto a quelle da fine anni '90 in poi?
      Mica non ci han provato, a far sorgere nuovi miti (il mercato ne ha bisogno), ma sono cose effimere.
      Oggi tutto ha la durata di un talent. Jovanotti e Pezzali, anche loro -come i Beatles!- sono frutto di costruzione a tavolino, eppure sopravvivono ancora oggi, immortali.
      Possiamo dire lo stesso di tanti altri? Cosa è cambiato?
      Perché oggi i miti non attecchiscono più, ma durano solo poche stagioni dove vengono spremuti (e i loro fan con loro)?^^

      Moz-

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    6. I motivi sono 2 secondo me.
      Il primo è la costanza. Se riesci a mantenerti costantemente nel tempo, superi le ere e gli anni (un po' come i blog, se sei costante vai avanti, vedi la crescita più o meno costante). Jovanotti ad esempio ha fatto sempre musica seguendo comunque lo stile contemporaneo. Ma poteva anche floppare e sparire, in quel caso ci vuole un colpo di chiul. Ma anche lui si è dovuto adattare al secondo punto ovvero i tempi diversi. Oggi è tutto più veloce e niente ha tempo di attecchire. E chi vuole restare sulla cresta deve seguire la moda (vedi Bruno Mars che si ritrova in un video anni '90) ma può pure scegliere di non farlo e perire (come succedeva negli anni '90 con quelli degli anni '80 per fare un esempio). Di base però il paragone è poco fattibile visto che 20 o 30 anni fa non avevi a disposizione tutto lo scibile come adesso, per cui io stesso posso essere portato a spostare la mia attenzione.

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    7. Sicuramente la costanza premia(va). Parlo al passato per un motivo: oggi non può esistere. Oggi il mercato ti butta alla prima cosa sbagliata. Jova ha fatto album che han venduto poco rispetto ai precedenti, così come altri grandi artisti, eppure resta un grande.

      Moz-

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    8. (ti posso dire che Jovanotti non mi è mai piaciuto? Così per dire XD)

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    9. Ahaha, ciao Pier guarda come mi diverto^^

      Moz-

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  11. Concordo gli anni 80 (ma anche 90) io sono del 76 sono la nostra vera e felice giovinezza. Senza pensieri o problemi seri. Per questo rimarranno eterni per noi. Sono nate cose mitiche che hanno cambiato il nostro modo di vedere le cose. Abbiamo visto passaggi tra vecchia generazione (vhs, hatari, telefono fisso) verso la nuova generazione (CD, chiavette, web, cellulari ect ect) siano completi amico dire. Conosciamo il vecchio forse anche più fermo modo di vivere antico e quello futitisco delle nuove generazioni.

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    1. Forse il vero problema sta proprio nell'estrema velocità di questo nostro presente (o futuro?).
      Anche noi avevamo videogiochi, arcade, sale giochi e console, ma per anni -pur con enormi migliorie- si era rimasti in una dimensione specifica e umana.
      Oggi i cabinati sono spariti, zero aggregazione, e la solitudine masturbatoria di un pc o una play fa perdere il senso di "uscita" e di amicizia.

      Moz-

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    2. Questo come risultato sull'elissione che l'uomo sta facendo/subendo su se stesso. Sebbene qualcuno se ne accorga siamo troppo pochi per fermare la moltitudine. Il punto di non ritorno ( il punto di baricentro umamo) con internet l'abbiamo superato.

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    3. Eppure, ti dirò, vedo ragazzini odierni (certo, parlo della provincia e non della metropoli) che stanno uscendo di nuovo in bici, in giro, e fanno cose che mi ricordano ciò che facevo io.
      Forse non tutto è proprio... perso :)

      Moz-

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    4. Bhe c'è sempre una resistenza. Tipo noi^^ e tipo loro^^ al sistema.
      Come in Matrix è come in guerre stellari.

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    5. Ahaha, beh allora che retro sia, se è la chiave per resistere a un sistema al collasso^^

      Moz-

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  12. Un altro articolo molto interessante Miki... di questo argomento ne potremmo parlare per ore.
    Dal punto di vista "pop" non mi esprimo perché ripeterei solamente quello che tu e Ricky avete già scritto e con cui mi trovo assoluta d'accordo.
    Quello di cui invece vorrei parlare é il LATO UMANO dei primi anni 90, quando ci si ritrovava in piazza e non in chat, quando tra amici ci si salutava con un bacio e un abbraccio e non con una emoticon... oggi, invece, gli abbracci sono considerati quasi una "violenza"!.
    Anche all'interno del nucleo familiare tutto era diverso... si trascorreva più tempo insieme e ci si coccola a di più. Adesso, invece, sono tutti convinti che i bambini debbano essere abituati all'indipendenza (fisica e psicologica) fin dai primi mesi di vita e che troppo contatto fisico con la mamma li faccia crescere viziati e insicuri. Ma ti rendi conto? Che cosa c'è di più bello per un bimbo che i baci e gli abbracci della mamma? E poi ci lamentiamo della freddezza e della poca sensibilità dei ragazzi di oggi e del fatto che sempre più spesso si isolano davanti ai videogiochi... ma come possono dare affetto e amore al prossimo se loro stessi non lo hanno prima ricevuto dai genitori?
    Quello che voglio dire è che si è perso quel "CONTATTO FISICO" con le persone che é fondamentale per lo sviluppo del carattere e della "socialità" di una persona.

    Io non mi vergogno a dire che Sophia dorme ancora nel lettone con me e che durante la notte (e anche durante il giorno!) la abbraccio e la sbaciucchio di continuo? Le farà male? Io non credo proprio...

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    1. No, infatti: fai benissimo.
      Guarda, la nostra generazione è quella a cavallo tra passato futuristico e futuro vero. Noi abbiamo avuto i videogames, anche da affossarcisi ore e ore, ma uscivamo anche fuori col pallone e in bici.
      Per di più, come ho detto sopra a Anna, c'erano le sale giochi e i bar, e il videogame era aggregazione, non solo isolamento.

      Io per lavoro ho avuto a che fare con diverse generazioni di ragazzi (alcuni dei quali oggi hanno anche superato i 20 anni). Cosa posso dire? Che si va a "ondate" e trovo i tredicenni di oggi un po' più simili a noi (in giro, fisicamente) anche se fanno i conti con cellulari, app, miti fugaci di internet.

      Moz-

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    2. Esatto... hai utilizzato una parola azzeccatissima: aggregazione!
      Forse è quella che scarseggia tra i ragazzi di oggi... anche se forse, come dici tu, stanno tornando ad essere un po' più simili a noi! 😊

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    3. Guarda, per tre anni ho gestito un centro di... aggregazione giovanile, un lavoro che mi è piaciuto molto e che avrei continuato a fare se avessi potuto. Mi ha fatto constatare che comunque, telefonini e diavolerie isolanti a parte, siamo tutti uguali.
      Anche noi, coi primi videogames, potevamo sembrare dei rincoglioniti agli occhi delle generazioni precedenti...^^

      Moz-

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  13. Guarda, per vicende personali io ho una percezione degli anni 90 molto diversa e personale, quindi non mi esprimo :-)
    Un abbraccio.

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    1. Ecco, ma infatti io premetto sempre di essere stato fortunatissimo, perché se da un lato ci sono miti oggettivi e piaceri oggettivi che sono sorti, è pur vero che bisognava goderseli^^

      Moz-

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  14. Beh direi che questo nuovo programma può tranquillamente collegarsi a quello che ci siamo detti sotto al mio articolo sulla creatività artistica!

    Degli anni '90 ricordo le briciole, essendo nato nel '96. Sono più esperto del primi anni 2000 XD

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    1. Esattamente.
      La retromania è forte e chiara, dopo il girellismo del passato (un po' malato) e un approccio retro di qualche anno fa andato a monte.
      Io ho una teoria a riguardo: questo avviene, con successo, ora, perché la mia generazione ORA ha potere d'acquisto.

      Moz-

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    2. Giustissimo. Ora sono i trentenni a spostare il mercato e le società lo sanno benissimo.

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    3. Esatto. E il "sentimento ludico" non è più visto come una cosa da ritardati, anzi finalmente si è capito che chi cresce "a forza" è poi un adulto triste.

      Moz-

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  15. Io vorrei che si andasse avanti, senza questo continuo guardarsi indietro.
    Può essere pericoloso rimanere imbrigliati nella nostalgia del passato.
    Ho visto il programma solo perché aspettavo Lorenzo.
    L'ho trovato brutto e ripetitivo, senza fiato.
    Con un Savino sottotono e succube di Fiorello, che si trovi un programma tutto suo quest'ultimo, tra l'altro. Senza essere un vampiro a casa d'altri.
    Comunque, il mio periodo preferito restano gli anni dall'86 al 92. Gli anni della mia gioventù furiosa in quel di Milano. Senza eguali. Inimitabili.

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    1. Fiorello è andato lì come favore a un amico e si è ritrovato a oscurarlo, ma era un rischio calcolato.
      Vero: 90 Special ha molte cose da migliorare, nel ritmo e nella proposta.
      Vedremo cosa succederà la settimana prossima.

      Moz-

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  16. Anni '90 decisamente in salita. Tanta mia positività seguita da tante batoste, con un bilancio finale da urlo. Direi quindi gli anni della maturità psicologica, della crescita. Un bel vaffa... ci starebbe bene, soprattutto adesso guardando indietro 😅
    Mi sento derubata di tutta la bellezza che avevo in testa e che avrei potuto vivere.
    Marina

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    1. Uh, quindi tutta l'energia avuta... poi è stata persa?
      Posso capirlo, succede. Ma quell'energia è ancora da qualche parte, pronta a riesplodere: in fondo tutto torna, anche gli anni '90 :)

      Moz-

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    2. Non è andata persa, perché alla fin fine mi sono fatta le ossa. Solo che ho dovuto affrontare cose che altri miei coetanei nemmeno si sognavano! Sul riesplodere ci conto, anche perché sono una persona che coltiva 😉
      I sogni non si abbandonano mai 😆
      La nostalgia cmq Moz distrugge, e non serve a niente; per questo guardo sempre avanti 😎
      Marina

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    3. Esatto, hai detto una frase bellissima: la nostalgia (ma forse è nostalgismo) distrugge. E questo servirebbe a capire che non serve a nulla vivere nel passato.
      Buona riesplosione di energia :)

      Moz-

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    4. Concordo. Vivere nel passato non serve a nulla.

      Marina

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  17. Gli anni migliori perché ero in piena adolescenza, quindi avevo un minimo di cognizione di causa ed ero più consapevole del tempo e delle scoperte che stavo vivendo e facendo, ed avevo gli ormoni a palla.

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    1. Ahaha, sul finire dell'epoca concordo per gli ormoni a palla... da basket, calcio, tennis, rugby XD

      Moz-

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  18. Per me ha coinciso con il periodo dalla 4° elementare al diploma, quindi giovinezza ed adolescenza svernata in tutti i 90'. E si, tanta roba...

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    1. Eh: elementari, medie e superiori, come per me. Tutto lì, concentrato :)

      Moz-

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  19. Ho così tanti ricordi degli anni ‘90 che non saprei dove iniziare.

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  20. I '90 per me sono stati gli anni dell'infanzia e della pre-adolescenza, con un misto di cose belle e brutte. Una cosa che ricordo bene è il catechismo: una tortura incredibile.

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    1. Ahaha, il catechismo era praticamente come la scuola. Un altro obbligo.

      Moz-

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  21. Ho bei ricordi dei miei anni 90'. Mi dispiace che li ho vissuti attendendo troppo il 2000. Forse potevo godermeli di più.
    Comunque, come dicevo nel post dell'altro tuo blog, per un po' voglio star lontano dalla retronostalgia degli anni 80 e 90. Se ne parla troppo in questo periodo, non ne posso più :I

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    1. Anche io attendevo troppo i 2000 anche perché è il decennio in cui ho compiuto diciotto anni. Con il senno di poi li avrei attesi di meno!

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    2. @Marco: beh, mi sa che questo è solo l'inizio, sai?
      Prevedo una retromania totale per almeno altri 5 anni, in crescendo :)
      Non è più la moda che si sgonfia, ora è proprio la riscoperta di classici moderni!

      #Inneres: questo fatto del 2000 (il futuro) ci ha sempre giocato un brutto tiro... Se negli anni '70 e '80 era qualcosa da attendere perché ci sarebbero state le macchine volanti (era ancora fantascienza), già nel 1997 era dietro l'angolo e chissà cosa ci aspettavamo: poi è arrivata la merda :)

      Moz-

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  22. Concordo sul declino anche se per me è partito un po' prima (autunno '94).

    Mi sono perso questo programma, vedrò di cercarlo in rete. Nel frattempo do una letta alla tua recensione.

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  23. Sì, per me i primi anni '90 sono ancora una continuazione degli '80. La metà anni '90 sono gli anni '90 veri, ma già dal 1999 si respirava una voglia di 2000, di futuro, immaginando chissà cosa.
    Se ci penso oggi, salverei giusto un po' il periodo 2004-2006, ma era già tutto molto molto piatto e impersonale, per me...

    Moz-

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  24. Anche tutti i cambiamenti tecnologici hanno mutato tutto, è vero. Alcuni veramente troppo invasivi, hanno portato a una graduale vita online senza più fisicità.

    Moz-

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