[FUMETTI DIMENTICATI] Magical B.T. (Hirohiko Araki)


A un certo punto, in Italia, si aspettavano i nuovi albi de Le Bizzarre Avventure di JoJo.
Erano i primi anni 2000 e l'autore, Hirohiko Araki, conobbe nuova fama nel nostro paese.
Ecco che la Star Comics fece dunque uscire albi speciali e monografici dedicati a opere minori e one-shot di questo rinomato mangaka.
Dopo un episodio autoconclusivo presentato in una raccolata del 2001, l'anno seguente la casa editrice perugina diede alle stampe i restanti cinque capitoli di Magical B.T.!

Cinque "casi" che trattano le avventure del misterioso ragazzino B.T., un illusionista cinico e spietato, freddo calcolatore e capace delle azioni più assurde.
B.T. vive con sua nonna in una grande casa, colleziona svariati oggetti tra il vintage e lo storico e ha un solo grande amico del cuore: il coetaneo Koichi.

Nessuno tranne Koichi conosce il nome completo di B.T., e nessuno -nemmeno Koichi- sa cosa passi per la mente di questo ragazzo.
Si va dal punire due bulli a un campeggio, fino a rubare un teschio di dinosauro.
Passando per due sadici nazisti che si divertono a torturare i due protagonisti, fino a un episodio basato sulle gelosie dell'amore.
Il gran finale è riservato tutto a Manabu, un ipotetico antagonista per B.T. dalla genialità sguaiata e con una famiglia di simil-zingari che prende possesso della casa di Koichi.


Tutte le storie sono state pubblicate in Giappone nel 1982, e conservano quella piacevole sensazione di manga retrò, accompagnata già dallo stravagante stile dell'autore, modaiolo e plastico.
Araki mette in scena cinque episodi con continui plot-twist, dove il genio di B.T. riesce sempre a prevalere, peraltro spesso in modo eticamente scorretto.
Anche quando le cose non vanno come previsto, B.T. escogita al volo dei piani di riserva capaci di ribaltare la situazione a suo vantaggio. Magari usando qualche piccolo trucchetto di magia.


Magical B.T. (conosciuto in patria come Cool Shock B.T.) è un fumetto che ha gettato le basi per qualche personaggio della futura saga di JoJo, ma che riesce comunque a essere onesto e piacevole (ancora oggi) anche preso per quel che è: una serie che avrebbe potuto, a mio avviso, anche diventare un anime. Ma B.T. è stato dimenticato così, assieme all'altrettanto valida Gorgeous Irene dello stesso autore.
Peccato, ma in fondo va bene anche così.

18 commenti:

  1. Non conosco quelli famosissimi, figuriamoci quelli dimenticati. Quindi ti lascio solo un saluto. Adios

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  2. Aspetta, spiegami la storia dei nazisti! :D E anche come punisce i bulli.
    Non si può dire che le trame siano prive di fantasia.
    Per me è comunque un manga ipersconosciuto:D

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    1. La storia dei nazisti: B.T. e il suo amico sono a pesca.
      Vengono avvicinati da un signore gentile, che si rivela un fanatico neonazi: col suo complice, trasforma quella zona in un campo di concentramento e torture. Inizialmente operava sugli animali, ma trovandosi due ragazzini, decide di agire su di loro.
      B.T. riesce a mettere fuori gioco entrambi i nazi, e alla fine deruba anche il capo.
      I bulli: due bulli (uno è succube dell'altro) si divertono a tormentare la gente in un campeggio estivo. B.T. riesce a fare in modo che uno accoltelli l'altro, semplicemente sfruttando una vaga verità (di fatto non mente, ma evita di specificare il momento di un episodio successo: in questo modo uno dei due bulli crede che ci si riferisca ad altro e accoltella l'amico).

      Moz-

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  3. No, niente, mi dispiace. Non credo di averlo mai visto manco sui banconi della fumetteria che frequentavo quegli anni.
    Concordo sullo stile di disegno e infatti mi piace. I temi crudi però al momento non mi attirano.

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    1. Oddio, non è poi così crudo, eh.
      È una crudezza mitigata e comunque simpatica, per come ragiona B.T. :)

      Moz-

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    2. Aspetta, se il tuo standard è Berserk, la crudezza qua diventa soggettiva. 😁

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    3. Ahahah! No comunque non è crudo tipo sangue ecc... è quella crudezza simpatica nel vedere un protagonista stronzetto (ma adorabile)^^

      Moz-

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    4. Ahahah 😁
      Ok ok, ho capito.
      Tra nazisti e zingari, ero finito fuori strada 😅

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  4. Non l'ho mai sentito in effetti.
    In verità non ho una grande attrattiva per JoJo quindi non seguo molto Araki.
    Sono cmq dispiaciuta che certi gioiellini vengano persi.

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    1. Vero: a volte le opere prime di grandi maestri, per quanto grezze e imprecise, nascondono grandi idee...^^

      Moz-

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    2. Anche nei primi dischi di giovani cantautori spesso è così. Poi si standardizzano...

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    3. Esatto: infatti le perle grezze sono molto molto belle, e anche tutte da scoprire (musica, cinema, fumetto, narrativa ecc...)

      Moz-

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  5. Sono certo di non conoscerlo, eppure a pensare "dove l'ho visto? dove l'ho visto?" ... Sguardo cattivo a parte, per me somiglia non poco a Remì!

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    1. Ma sai che il volto assomiglia davvero?
      Poi, invece, il tratto in sé di Araki deve moltissimo ai personaggi di Tetsuo Hara...

      Moz-

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  6. Non ricordo di averlo visto.
    Sereno giorno.

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