[SIGLE TV] Come le lucciole (Amico Mio)

 
 
Tra le serie tv italiane che hanno avuto una impressionante fortuna, si ricorda con piacere Amico Mio.
Era la storia di Paolo Magri (Massimo Dapporto), un pediatra di Roma al centro di vicende che riguardavano giovani ospiti della clinica dove il dottore prestava servizio.
Nel cast fisso, Adriano Pantaleo, giovanissimo attore napoletano che in quegli anni conobbe molta fortuna prendendo parte a film (Ci hai rotto papà) e trasmissioni tv (Il Grande Gioco dell'Oca).

Le musiche erano firmate da Nicola Piovani: celebre era la sigla conosciuta col nome Come le lucciole:

Come le lucciole 
le stelle brillano sulla città;
a sera splendono e mute aspettano

il sole che verrà
sopra gli alberi
su strade e vicoli,
come un miracolo scintillerà;
dietro le nuvole
c'è sempre un raggio che sfavilla già...

Come i giocattoli

i sogni cullano l'oscurità,
e insieme agli angeli
nel buio giocano con i pensieri...

Come le favole
che ci raccontano

le storie di miseria e nobiltà,
dietro le nuvole
c'è sempre un raggio che sfavilla già...

Una sigla rimasta veramente nel cuore di molti, un brano che sembra quasi un canto ebraico e che si apre a suoni da fanfara.
Ricordo che chiedemmo al professore di musica di poterla suonare con la diamonica, e lui ci accontentò ricavandosi le giuste note.
La portammo anche al saggio di fine anno.
Era il 1993: Amico Mio ebbe così tanto successo che dopo la prima serie andata in onda su Raidue, venne "acquisito" dalla Mediaset, che nel 1998 ne mandò in onda nuove puntate, seppur con un cast parzialmente rinnovato.

Chi di voi guardava questa fiction?
Chi di voi ricorda la canzone
Come le lucciole?

44 commenti:

  1. Mi spiace mai sentita, la serie so che c’era ma non l’ho mai guardata.
    Buona domenica

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  2. Anch'io, come Max, ricordo la serie di nome, ma non credo di averla mai guardata.
    Piuttosto, mi permetti una divagazione nostalgica?
    Ma esiste ancora la diamonica??? Quanto l'ho odiata. Fui la prima a portare a scuola la tastiera a pile e a convincere la mia insegnante a farmela utilizzare, perché avevo poco fiato. Di lì a qualche mese la acquistarono quasi tutti, e credo si faccia ancora così.
    Comunque la conservo ancora intatta.
    Incubo. 😉🖤

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    1. Ahaha! Da noi o diamonica o flauto.
      Potevamo scegliere a inizio della prima media, e la maggioranza scelse la diamonica: non male, ammetto. Perché potevi imparare le stesse note da suonare su tastiera.
      C'era anche chi, come te, portava la tastiera :)

      Moz-

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  3. Ho guardato a serie ma la canzone l'avevo rimossa. Ma Pantaleo che fine ha fatto?

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    1. Pantaleo ha continuato a lavorare in tv, ora è un po' che non lo vedo ma ebbe un ruolo fisso in una fiction di Raiuno (più stagioni).

      Moz-

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  4. Ciao! :) Questa serie non la conoscevo, sicuramente perché sono nata nel 1996 e dopo non hanno più trasmesso le repliche.

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    1. Forse hanno dato le repliche della sola serie mediasettiana, non ricordo nemmeno io...

      Moz-

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  5. Non ricordo ne' sta celebrata fiction, tanto meno la sigla.
    Devo ammettere che ho altro nel cuore (ma ce l'avrò un cuore?!)

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  6. Ce l'ho presente ma non l'ho mai seguita...
    Diciamo che è una serie che ha avuto la decenza di non durare all'infinito come "Un medico in famiglia", "Che Dio ci aiuti", "Don Matteo", "Montalbano", "I Cesaroni", ... Quindi capace che prima o poi la recuperi e veda.

    Ti consiglio piuttosto un articolo su "Lui & Lei", la serie tv, non "Le situazioni...".

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    1. Sai che amavo Lui & Lei? Non perdevamo una puntata, a casa... :)
      Vero, Amico Mio è durata il giusto: le altre che citi non è nella lunghezza, il problema: è che per alcune (Cesaroni, UMIF...) si perde costantemente qualità a ogni giro.
      Purtroppo lo stesso è avvenuto con Distretto: sempre meno fondi, aveva sempre meno idee realizzabili.

      Moz-

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    2. Io l'ho rivista di recente, potremmo fare un articolo a quattro mani...

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    3. Assolutamente sì! :)

      Moz-

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    4. Altri tempi... Le serie per più anni tranne "la piovra" non le facevano. Oggi giorno non ci sarebbero 14 puntate per una sola serie, le avrebbero fatte su più serie, e sarebbero arrivati fino al matrimonio di Spillo 😰😂

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    5. Aaha, vero, sicuramente! :D
      In Italia non abbiamo mai una programmazione certa di una serie: continua fino a che va bene, poi si interrompe lasciando storia e storie in sospeso...
      Benvenuta/o a bordo!^^

      Moz-

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  7. Ok la canzone, però quante lacrime a vedere questa serie? Tante :)

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    1. Infatti, era davvero una serie da fazzolettini a gogo... :o

      Moz-

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  8. Ma sai che la sigla l'abbiamo cantata anche a scuola? Molto carina. Ciao Miki, ottimo post.
    sinforosa

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    1. Ehehe, sai che mi aspettavo un commento simile?
      Tipica sigla che poi negli anni è diventata qualcosa da proporre a scuola^^

      Moz-

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  9. Ricordo la sigla e credo d'aver visto anche qualche puntata della serie, ma non mi si è accesa nessuna lampadina. Probabilmente l'ho vissuta senza eccessive emozioni, come invece si arguisce dal tuo entusiasmo nella stesura del post. 😀

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    1. In realtà sono più legato alla sigla che alla serie in sé, che forse iniziai a vedere anche in ritardo^^

      Moz-

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  10. Niente 🤦🏻‍♀️nel 1993 stavo dai nonni in Calabria e la rai non pigliava, manco a mazzate. Nel 1998 mi sono trasferita a roma e nella prima bettola non c’era la tv 😬😬😬in poche parole, ignoro Amico Mio e le Lucciole 😞

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    1. Ahaha, praticamente hai vissuto senza tv! :o

      Moz-

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  11. ho evitato accuratamente di riascoltarla..perchè è troppo triste..una musica struggente.
    me la ricordo eccome.
    come ricordo Amico mio.era triste ma era fatto davvero bene.soprattutto se paragonato alle fiction odierne..

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    1. Ha il pregio di essere tristissima ma poi, nella musica, anche allegra.
      Non so perché, però, per tutti noi è sempre e comunque triste.

      Moz-

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  12. mmmmmmm
    Nienteproprionienteproprio

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  13. Ehm........... chi?
    Stavolta sono completamente impreparata. Esisteva davvero?

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    1. Yesss, ed ebbe anche un grande successo^^

      Moz-

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  14. La sigla l'avevo completamente rimossa, mamma mia che angoscia che era! Si spiega tutto.
    La serie la ricordo bene, c'erano bambini ma non era molto per noi, era piuttosto triste. Ricordo bene il tema sulla bimba anoressica, mi faceva impressione. O Spillo che non voleva essere dimesso per non tornare all'orfanotrofio (era anche in Io, Speriamo Che Me la Cavo, con Fantozz-- ehm, Villaggio).
    Però le risate non mancavano, con l'attore mulatto con parlata romana che andava quegli anni, stava anche in Rimini Rimini o in uno di quei film, in una scena che richiamava Indovina Chi Viene a Cena.
    Qui ho conosciuto Favino. Quando poi è diventato famoso, dicevo a mia madre "oh, quello di Amico Mio" ma lei non si ricordava manco la serie 😆

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    1. Sì, Adriano Pantaleo in quegli anni era OVUNQUE.
      Tra l'altro, gran film Io speriamo che me la cavo.
      Vero: Amico mio aveva diversi attori oggi noti. Favino, la Pandolfi, la Capotondi.
      E tanti altri già noti...^^

      Moz-

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    2. Aspetta aspetta chi era quell'attore mulatto ahahah idolo totale

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    3. Non so come si chiama ma è vero che appariva un po' ovunque! :)

      Moz-

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    4. Salvatore Marino!
      Era in Abbronzatissimi, non Rimini Rimini 😁

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    5. Chissà se recita ancora! :)

      Moz-

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  15. Mai vista e manco la sigla mi dice nulla.
    Strano.
    Ci Hai Rotto Papà, invece, lo adoravo, l'avrò visto una decina di volte all'epoca di Tele +.

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    1. Stupendissimo, quasi da farne una retrospettiva^^

      Moz-

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  16. Serie iperfamosa
    e come tante altre cose cult di quel tempo, mai vista :D.
    Comunque ammetto che la fiction italiana può non piacere, ma ha prodotto successi per anni e anni.
    Proprio quelle serie che citava gas75, ad esempio.

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    1. Esattamente: e diciamo pure che spesso è superiore a tanta cacca che importiamo dagli USA, ma che pare figa proprio perché proviene da lì...

      Moz-

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    2. Le serie americane (anche quelle più blasonate) hanno gli stessi meccanismi e topos narrativi, così come quelle italiane hanno le loro.
      Solo che le serie americane appaiano sempre bellissime, quelle italiane roba da vecchietti :D

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    3. C'è anche differenza di budget enorme.
      Comunque è anche vero che in America cose come Romanzo Criminale non ce le hanno^^

      Moz-

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  17. Per me e la mia Famiglia era un appuntamento fisso. Era un misto di commedia (con il personaggio di Spillo che ne combinava di tutti i colori) e una serie drammatica (anche per i temi trattati). Anche lo stesso Spillo contribuiva ai momenti drammatici. Questa serie insieme a Caro Maestro (con Marco Columbro protagonista) erano davvero, davvero un appuntamento imperdibile nelle serate in cui ero piccolo. Che ricordi meravigliosi...

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    1. Caro Maestro lo amavo, e in effetti l'ho seguito molto più assiduamente rispetto allo stesso Amico Mio.
      Bello quando la tv era fatta di appuntamenti e serate, in un certo senso contribuiva a regolare un po' il nostro tempo :)

      Moz-

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