[LIBRI] Press play on 80s, la recensione (con intervista all'autore)

 

Argento Vivo Edizioni ci porta in libreria questo nuovo tuffo nel decennio magico.
La copertina non lascia dubbi: ci sono tanti miti di quell'epoca, da Hulk Hogan a Lamù, da Terminator a Kenshiro.
Press play on 80s è, in 150 pagine, un excursus molto personale (ma assolutamente generale: vedrete) che l'autore compie nei suoi/nostri anni Ottanta.
Ho fatto quattro chiacchiere con Tommaso Consortini, anche perché... in questo libro ci sono finito anche io!



In sette grandi capitoli (generazioni, animazione, giocattoli, film d'azione, videogiochi, wrestling e considerazioni finali) Tommaso ripercorre il suo vissuto, che coinciderà sicuramente con quello di tanti di noi.
Press play on 80s inizia con una potente citazione dal film Conan il barbaro, e subito dopo l'autore si pone il più onesto degli interrogativi: ha senso un altro libro sugli anni Ottanta?
Sì, ha perfettamente senso se scritto così, con emozioni personali, tic e ingenuità generazionali in cui potersi riconoscere, una marea di ricordi.



Mi è piaciuto come Tommaso, tra ironia e scrittura molto amichevole e alla mano, non si risparmi pensieri mai banali come l'aver probabilmente edulcorato e mitizzato gli anni in questione: un qualcosa che ci siamo chiesti spesso anche noi.
Press play on 80s ce lo dimostra, tra disavventure quotidiane e esperienze in cui ritrovarsi (quanti, dopotutto, non hanno sognato il Castello di Grayskull come regalo di Natale?).
Ogni capitolo ha una serie di sotto-sezioni, tanti quanti sono gli argomenti che stanno a cuore all'autore.
La vita di Tommaso non è assolutamente dissimile a quella di tanti altri che hanno vissuto quel magico periodo; ma Press play on 80s può essere apprezzato -e tanto- da chiunque: come giustamente si osserva, siamo in un pieno revival, e l'opera è capace di coinvolgere tutti.
E io sono coinvolto personalmente, dicevo, perché quando si parla di cartoons, e nello specifico di Lamù, e ancora più nello specifico della sigla di questo anime, ecco cosa spunta tra le note:



Ho avuto modo di raggiungere l'autore per fargli qualche domandina!
Miki - Tommaso, chi sei?
Tommaso - Un over 40 che divora manga e comic book da oltre 25 anni, grande appassionato di film action, anime, videgiochi e action figures. Mi piace anche correre, andare in palestra, e girare un po’ con la moto… insomma mi intrattengo!

Miki - come mai l'esigenza di raccontare questo decennio?
Tommaso - Molto prima di scrivere Press Play on 80s avevo letto alcuni libri sugli Anni 80 e spesso, nel bel mezzo della lettura, mi era capitato di pensare: “cavolo! Anch’io mi sono trovato in quella situazione ma... l’ho vissuta diversamente! Sarebbe bello poterlo raccontare un giorno!”.
Ci ho rimuginato sopra quasi due anni, poi mi sono deciso a buttare giù qualche idea e sono partito come un fiume in piena: nel frattempo gli Anni 80 stavano tornando sempre più di moda…

Miki - nel tuo libro, hai preferito un racconto molto personale, ricco i momenti vissuti in prima persona: quanto sono importanti per la tua formazione gli Ottanta?
Tommaso - Un racconto molto personale, hai assolutamente ragione.
Non credo di esagerare se dico che gli Anni 80, nel bene e nel male, hanno contribuito per un buon 80% o forse anche un 90% a fare di me ciò che sono adesso: potrà sembrare strano ma tante cose importanti della vita le ho imparate proprio in quel decennio così fuori dagli schemi.
Adesso che sono padre mi rendo conto di quanto sia stato fortunato a crescere in un’epoca che mi ha insegnato a sognare e a lottare per far avverare quei sogni: è un aspetto che, con sfumatture diverse, affronto a più riprese nel libro.




Miki - siamo nell'epoca revival '80-'90: durerà ancora? Perché si sta vivendo questa cosa?
Tommaso - Gli Anni 80 hanno già dato, nel senso che il meglio di quel revival lo abbiamo visto: a breve entreremo nella parabola discendente e il fenomeno andrà a esaurirsi (senza comunque scomparire del tutto) nel giro di qualche anno, diciamo in coincidenza delle ultime stagioni di Strangers Things e di Cobra Kai.
I vecchi marchi e franchise sono stati tutti riproposti e omaggiati, gli Anni 90 al contrario stanno scalpitando e già si comincia a intravedere qualcosa di valido: dubito però che l’impatto sarà altrettanto dirompente.
Le mode sono cicliche ed è innegabile che i social abbiano avuto un ruolo fondamentale per il ritorno di questi decenni “ruggenti”: tuttavia alla base non c’è tanto la nostalgia quanto l’oggettiva difficoltà nel creare qualcosa di nuovo che sia accattivante e duraturo. In un mondo sempre più veloce e dai contenuti “usa e getta”, le granitiche certezze del passato sono di colpo diventate molto appetibili.



Miki - Un motivo per cui i lettori del Moz O'Clock dovrebbero proprio leggere Press play on 80s.
Tommaso - Vado controcorrente: se cercate un libro che rimpianga gli Anni 80 non dovete leggete Press Play on 80s. Se invece volete avventurarvi in un viaggio un po’ folle, scoprire da dove arrivano i quarantenni di oggi e in cosa consiste la preziosa eredità che si portano dietro dall’infanzia e dall’adolescenza, allora ho il cavallo giusto per voi!

Press play on 80s è un libro di Argento Vivo Edizioni, ordinabile on line a questo indirizzo (LINK), oppure in qualsiasi libreria (distributore Fastbook); arriverà a brevissimo anche su Amazon.
I fan i Diabolik e di tanti fumetti italiani apprezzeranno anche la copertina, disegnata dall'artista Giuseppe Di Bernardo!

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48 commenti:

  1. Libro interessante, una "controstoria" di un decennio ricco di ricordi, miti, icone...
    Forse l'interesse andrà scemando per le masse, ma ci saranno sempre nicchie di nostalgici che ne terranno vivo il ricordo. Del resto ci sono ancora tanti misteri "pop" da risolvere. 😉

    La prima domanda l'hai fatta coi polsi legati dietro la schiena? 😂

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    1. Ahahah, in effetti mi sono sentito Ginko! :)
      Vero, io penso ormai che il calderone sia stato riaperto e quindi ormai gli anni '80-'90 ci saranno per sempre!

      Moz-

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  2. Nessun decennio nella storia ha potenzialità paragonabili a quelli che furono gli anni Ottanta. Vero che Sessanta e Settanta hanno segnato un'epoca, ma gli Ottanta hanno, xcome dire un sapore più vintage. Forse è una questione anagrafica non so. Magari i Gen-Z diranno lo stesso degli anni 00

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    1. Gli anni 80 sono stati molto felici e goduti ecco perché sono più ricordati e ammirati dei 60 e 70, no non è certo per questione di età anche molti ragazzi che non li hanno vissuti li ammirano.
      Faccio parte della generazione detta 00 i millenials nata ai primissimi dei 90 e posso solo che sognare di avere fatto parte degli 80, i 90 e 00 che ho vissuto hanno fatto oggettivamente schifo e non posso essere paragonati a quello splendente decennio.
      Certo solitamente si ricorda e ci si affeziona al decennio dell'infanzia o dell'adolescenza o quello più vissuto bene ma per quanto si hanno dolci ricordi in certi periodi se questi periodi oggettivamente non sono stati belli non posso essere valutati uguali e migliori.
      La società è la bellezza della vita sono morti dai 90 in poi.
      W gli anni 80!!

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    2. Io amo molto anche gli anni '60 e '70... ma gli Ottanta, e primi anni '90, avevano proprio tutt'altro fascino.
      Il futuro, le icone, tutto...
      Rivaluteremo anche i tardi anni '90 e i primi 2000... oggi comunque non c'è più qualcosa che lasci il segno...

      Moz-

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    3. Già sta avvenendo da un po' sempre perché sono stati migliori di adesso per quanto brutti.

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    4. Oggi non sono malissimo, secondo me il brutto è stato in passato... 💪🔥

      Moz-

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    5. ..... perché ne salviamo le poche cose decenti che c'erano viste adesso sono buone.

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    6. Ma forse lo facciamo pure con gli anni Ottanta e Novanta, come premette anche Tommaso nel libro e come abbiamo avuto modo di dire anche qui varie volte. Solo che forse, oggettivamente, le cose belle all'epoca... erano di più!! XD

      Moz-

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    7. E questo che intendo però togli i novanta con il bello non ci stanno.

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    8. Eppure ti potrei citare tantissime cose belle degli anni '90, specie ovviamente della prima metà.

      Moz-

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    9. Concordo con te Moz, gli 80-90 sono il periodo più bello secondo me :)

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    10. Yes!!
      Ne parleremo a breve, peraltro, proprio di questo specifico argomento^^

      Moz-

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    11. Musicalmente parlando, nei primi anni 90 sono usciti album tra i più significativi di molti autori... E anche come film, buona roba... Mentre in televisione arrivavano Twin Peaks e Friends.

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    12. Ma certo, gli anni '90 sono fondamentali per tantissime cose!! 🤩💪

      Moz-

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    13. I primi dei 90 erano sullo strascico degli 80 erano basati su quelli.
      Twin Peaks e Friends sono una burla rispetto a quelli degli 80 sinceramente di Twin Peaks è degna la sigla la trama è tra le più banali e comuni il telefilm non è così eccezionale è decisamente sopravvalutato più per adolescenti.
      Chi cercava e cerca il vero mistero, lo psichedelico e il brivido serio si guardava e si guarda altro.

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    14. Mi sa che non hai guardato nemmeno un minuto di Twin Peaks, se asserisci questo... Ahahahah!! 😅
      Forse ti sei fermata solo alla sigla.
      Guarda, ci sta che possa non piacere, ma il tuo giudizio dimostra che non hai visto niente, o peggio non capito, l'opera... 🤦🏻‍♂️

      Moz-

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    15. Spiacente contraddirti, Cieloblu, ma credo tu ti stia sbagliando o confondendo con un altro titolo, dato che Twin Peaks è stato un fenomeno innovativo che ha cambiato il modo di fare televisione.

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    16. Anche perché vorrei sapere cosa potesse guardare, nel 1991, la gente che cercava veri brividi, horror, psichedelia ecc... 🤦🏻‍♂️😂

      Moz-

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    17. Visto e rivisto.
      È ossannato dagli americanizzati non è certo tra i telefilm che hanno fatto la storia e da preservare.
      Già che sia incentrato su un'adolescente con tante scene adolescenziali quindi immature e infantili non è indirizzato certo agli adulti dai mica potete dire che i quarantenni e i sessantenni se lo guardavano, per darti la risposta si guardavano Hitchcock per lo più i pensionati e i trentenni e i quarantenni le primissime serie di X-Files finché non divenne una pagliacciata, quando sbarcò da noi dai trentanni in su non era gettonato era come sulla moderna scia di Harry Potter principalmente per bambini(questo) e ragazzini famosissimo ma non per adulti invece come fantasy per grandi c'è Il Signore degli Anelli ma entrambi non sono conosciuti e apprezzati da chi è ancora molto più grande come gli anziani.
      Intendo che Twin Peaks era stato una grossa novita` in quegli anni come X-Files ma non può essere definito magnifico e universale già dalla seconda serie scema sempre di più e da quella perse magnetismo e negli Usa parecchi spettatori.
      Sarà perché non sono americanizzata e non ho avuto il lavaggio del cervello e non trovo tutto ciò che è loro divino.

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    18. I bambini i ragazzi di oggi manco lo conoscono perché oggi non è ricordato per il motivo che appunto non è così stupendo già parecchi
      trentenni e quarantenni manco ne hanno mai sentito parlare mentre ancora adesso molto spesso vediamo in tv e in internet, nei giornali e nei libri scolastici e sentiamo alla radio parlare di Hitchcock infatti pure tra i giovanissimi ignorantissimi qualcuno lo conosce se a questi rari informati gli chiedete se conoscono lui o Twin Peaks diranno lui perché pure a scuola ne gliene parlano e viene citato nella storia del 900.
      Non Twin Peaks.

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    19. Non sarai americanizzata... ma sembra che tu non abbia idea di cosa stia dicendo.
      Cioè, sembra proprio che parli di tutt'altra cosa.
      X-Files nasce proprio sulla scia di Twin Peaks, con uno dei suoi attori tra l'altro.
      Nella seconda stagione l'interesse scemò per via della rivelazione dell'assassino; ma già nel finale della seconda stagione gli ascolti risalirono totalmente.
      Scene adolescenziali? Sì, se ci sono storie che riguardano liceali, ma non sono preponderanti: non starai confondendoti con il coevo Beverly Hills? 😂🤦🏻‍♂️
      Inoltre, mi sa che non sai che esiste DOPO la serie anche un film, e poi ancora una terza stagione (2017) e lì ti sfido proprio... ahaha!
      Non bisogna essere americanizzati, bisogna amare il cinema e la TV e essere onesti.

      Moz-

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    20. Hitchcock è un regista, che ha fatto VARIE opere, Twin Peaks è un'opera.
      Dovresti usare termini di paragone appropriati.
      Ma stai completamente sbarellando, spero te ne renda conto...

      Moz-

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    21. Stai sbarellando tu dicendo che io non conosco cose che so ho letto anche in giornali di quegli anni che perse drasticamente ascolti perché si era ridicolizzato ;)
      Sei così un geniaccio da non capire che come qualità e originalità non compete minimamente con i veri geni in qualunque formato e termini cerchi di girarlo nessuna scusate, non vale.
      Perché lo adori mica dobbiamo dire che è la pietra miliare della tv le spiegazioni che ho scritto sopra fanno capire perché invece non lo è dillo a un critico cinematografico le tue convinzioni ti ride in faccia, dillo ai semplici inesperti però intelligenti capaci di analizzare la TV e il cinema ti sorridono dispiaciuti e compatiti delle tue fissazioni.
      Ti ripeto oggettivamente non è come lo descrivi ci sei troppo fissato e lo esalti troppo vedendoci qualità che non ha.
      Ti scaldi troppo per cose non necessarie. E dovresti lasciare dire pacificamente le opinioni altrui.

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    22. Probabilmente Cieloblu avresti preferito un thriller puro, senza contaminazioni di vicende secondarie degli altri personaggi. Le vicende secondarie invece ci sono poiché il titolo della serie li contempla, e il caso Palmer è soltanto la manifestazione più palese del Male che permea quella cittadina.
      Poi citi Hitchcock, quindi converrai che un film è tanto più avvincente quanto più riguarda personaggi nei quali lo spettatore può immedesimarsi: ne ho visti pochi ma per esempio in tutti i film con James Stewart lui si ritrova coinvolto per caso in un delitto/giallo, non è un investigatore... Allo stesso modo in Twin Peaks gli adolescenti che dici tu rappresentano gli spettatori giovani che vogliono risolvere il caso.

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    23. Cieloblu, o chi per te (che ripeto: si sa chi sei), te lo dico chiaramente: NON sto dicendo questo perché TP mi piace. Direi cose analoghe anche per LOTR che non amo.
      Si chiama oggettività della cosa.
      Critici cinematografici? Hanno decretato Twin Peaks 3 come MIGLIOR FILM di quell'anno, bada bene, manco serie, ma film.
      Informati.
      Sei tu da compatire, sei tu a cui ridere in faccia, ti stai mostrando RIDICOLA dicendo cose che non stanno né in terra, tra registi, serie successive e quant'altro.
      Informati, studia, e bene.
      E non permetterti mai più questo tono con me, soprattutto, da un profilo anonimo.

      Moz-

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    24. Invece mi va bene che ci sono ci stanno benissimo in ogni genere altrimenti non vanno avanti il monotematico non funziona da nessuna parte e nei gialli, negli horror e negli psichedelichi sono perfetti e necessari quasi fondamentali sono i cardini del genere che li rendono più intricati.
      Ecco cosa dico gli spettatori ADOLESCENTI si rispecchiavano in Twin Peaks perché la fascia destinata era quella.
      Non è così studiato, intenso e maturo per gli adulti con ragionamenti e vicende più sviluppate e intricate tipiche dei veri telefilm più belli e di maggiore originalità e profondità e maggiore consistenza.

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    25. Moz sei ridicolissimo e svalvolato sei l'unico qua dentro che dà di matto addirittura mi dici non ti permettere mai più, sei proprio matto!

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    26. Allora Cieloblu, senti, proverò a essere gentile nonostante i tuoi palesi trollaggi e nonostante le tue offese da un profilo anonimo.
      Dunque.
      La questione non è che mi piaccia o meno Twin Peaks.
      Facciamo finta che non mi piaccia.
      Il problema è che tu dici delle cose completamente sbagliate, a prescindere, dimostrando di non conoscere la materia (cinema e televisione) e rendendoti ridicola.
      Twin Peaks, piaccia o meno come prodotto, e piaccia o meno quel che sto per dirti, è giudicato -proprio dai critici che dovrebbero ridermi in faccia- il prodotto che ha cambiato la serialità televisiva.
      X-Files che citi, viene da TP.
      Inoltre, fu la prima volta che un regista cinematografico si cimentò con la televisione.
      Il pubblico erano gli adolescenti? Non mi risulta.
      Era, anzi, una sorta di parodia in salsa oscura delle luxury soap e della televisione stessa, coi suoi meccanismi.
      La seconda stagione ebbe un calo, ripreso alla grande (gli ultimi due episodi sono ancora quanto, dicono gli esperti, di più shockante si sia visto in TV).
      Non serve essere "americanizzati", tanto che i francesi Cahiers du Cinema hanno decretato la terza stagione (che secondo me non conosci, meno ancora delle prime due) come miglior film del 2017.
      Sono cose che bisogna riconoscere in quanto oggettive.
      Che piaccia o meno, ripeto: non stiamo parlando di gusti personali.
      Se poi a te non piace, se vuoi criticarlo per degli aspetti che A TE non piacciono, è un conto.
      Ma frasi assurde come quelle di cui sopra (peraltro con offese) non sono cose oggettive.
      Quindi, torna coi piedi sul pianeta Terra e comincia a capire cosa è un tuo giudizio personale e cosa invece un'oggettività critica.
      Poi, smetti di offendere (ridicolissimo, svalvolato, matto... queste cose le dici a qualcun altro non a me); e comincia a vedere Twin Peaks, se vuoi, perché mi sa che conosci solo la sigla.

      Moz-

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    27. Allora, senti, proverò a essere gentile nonostante i tuoi palesi trollaggi e nonostante i tuoi attacchi e provocazioni.
      Dato il fatto che sono Cieloblu non sono un profilo anonimo.
      Dunque.
      La questione non è che mi piaccia o meno Twin Peaks.
      Facciamo finta che mi piaccia.
      Il problema è che tu dici delle cose completamente sbagliate, a prescindere, dimostrando di non conoscere la materia (cinema e televisione) e rendendoti ridicolo.
      Sono cose che bisogna riconoscere in quanto oggettive.
      Che piaccia o meno, ripeto: non stiamo parlando di gusti personali.
      Se poi A TE piace, se NON vuoi criticarlo per degli aspetti che A TE piacciono, è un conto.
      Ma frasi assurde come quelle di cui sopra (peraltro con attacchi) non sono cose oggettive.
      Quindi, torna coi piedi sul pianeta Terra e comincia a capire cosa è un tuo giudizio personale e cosa invece un'oggettività critica.
      Poi, smetti di comandare (E non permetterti mai più questo tono con me)... queste cose le dici a qualcun altro non a me); e comincia a staccarti dalla massa di Twin Peaks, se vuoi, perché mi sa che conosci solo la sigla.

      Usando le tue stesse parole da egocentrico che vuole avere sempre ragione e ascolta solo se stesso forse capisci un pochino.

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    28. Non voglio avere ragione, e non fare queste bambinate (ah, il tuo profilo è comunque anonimo: non rimanda a nessun account, non è cliccabile: genia!).
      Non voglio avere ragione, ti sto spiegando come stanno le cose, anche per salvarti dal renderti ridicola di fronte agli altri.

      Rileggi bene tutto quello che hai scritto e capirai che hai detto delle cose completamente soggettive spacciandole per oggettive, mettendo di mezzo fantomatici critici e giudizi del tutto personali facendoli passare come verità.

      Mi raccomando, rileggi sopra e sforzati un poco.
      Buonanotte.

      Moz-

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  3. Caspita, quindi sta finendo la stagione del recupero anni '80? In effetti il ritorno di Bayside School sembra quasi aprire la nuova stagione del recupero..del decennio successivo.
    Io inizio a rimanere un po' perplesso, oramai non è più questione di stuzzicare la nostalgia, la realtà è che non si hanno più idee, anche perché per sostenere la produzione di massa di fumetti, serie tv ecc...si raschia il fondo del barile!
    Detto questo, complimenti a Tommaso per il suo libro!
    (Sì, copertina bellissima)

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    1. Eh... il recupero dei 90 c'è già da qualche anno dagli statunitensi che però li confondono con gli 80 non sanno differenziarli nell'abbigliamento, nella mentalità e del modo di vivere infatti molti loro film e telefilm ambientati nei novanta paiono raccontare gli ottanta.

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    2. Io la vedo in altro modo.
      Secondo me, innanzitutto, la stagione '80 non sta per finire anzi sta entrando nell'apice: i Masters tornati in pompa magna nei negozi e nel 2021 anche (doppiamente!) su Netflix; Cobra Kai che ha sbancato tutto solo due mesi fa e si appresta ad avere terza e quarta stagione; Stranger Things in arrivo con nuovi episodi.
      Siamo nel clou.
      Ma, penso anche, che siamo nel clou dei '90 e forse è proprio come dice Cieloblu: sono un calderone perfetto, un unicum ormai, '80-'90... è il NOSTRO momento finalmente^^

      Moz-

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  4. Che il personaggio più grande si addirittura Baron Karza devo prenderlo come un suggerimento alla lettura o come indizio di qualcosa? :)

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    1. Ahaha beh, de I Micronauti si parla eccome :D

      Moz-

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    2. Sai, l'autore della copertina è uno dei più grandi collezionisti italiani di Micronauti, non è proprio riuscito a trattenersi appena gli ho detto nel libro parlavo di Baron Karza e co.... :D

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    3. Eheh! Grande Giuseppe e viva i Micronauti! 🧡

      Moz-

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    4. Un giocattolo tipico degli anni '80, importato dalla GIG.
      https://it.wikipedia.org/wiki/Micronauti

      Moz-

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  5. Grande decennio. Io ero veramente piccolo, ma ogni volta che saltano fuori quei ricordi mi emoziono... come un bambino :D
    Il libro sembra davvero molto interessante, e lo aggiungo volentieri nella mia lista ;)

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    1. Sarà felice il buon Tommy, davvero^^
      Anche io mi emoziono sempre a leggere cose così... incredibile!!

      Moz-

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  6. Infatti sono rimasto ovviamente contento della citazione :)

    Secondo me, e me ne sto accorgendo avendo a che fare con tanti giovani, quel mood anni '80-'90 appartiene inconsciamente e archetipicamente a tutti^^

    Moz-

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  7. Lo vorrei leggere.A proposito di anni 80 ho scoperto di recente la serie I Goldbergs e mi stà piacendo tantissimo.Anche se è ambientata negli usa tante cose c'erano anche da noi.Ne hai mai parlato???

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    1. Yes, ne parlai a suo tempo, quando arrivò su Italia 1 per la prima volta.
      Ho visto le prime stagioni, ma vorrei recuperarla tutta... è un modo molto particolare per raccontare gli Ottanta^^
      Quanto al libro: non te ne pentirai se vorrai leggerlo!

      Moz-

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    2. io non mi sono neanche accorta quando l'hanno trasmessa da noi questa serie,me ne ha parlato un'amica e ora la sto guardando in streaming.

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    3. Controllo se c'è su timvision!

      Moz-

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