Arriva anche in Italia Big Sky, la serie targata ABC tratta dal romanzo The Highway.
E arriva sulla nuova piattaforma Star di Disney+, con i primi due episodi (di sedici: gli altri saranno caricati a cadenza settimanale).
Una serie che riesce a colpire positivamente, nonostante possa sembrare l'ennesimo clone di un cult del passato. E invece sa ritagliarsi un suo spazio, e in modo molto preciso...
E arriva sulla nuova piattaforma Star di Disney+, con i primi due episodi (di sedici: gli altri saranno caricati a cadenza settimanale).
Una serie che riesce a colpire positivamente, nonostante possa sembrare l'ennesimo clone di un cult del passato. E invece sa ritagliarsi un suo spazio, e in modo molto preciso...
Se vi dicessi: paesino di provincia americana, boschi, una cascata, montagne, un diner dove pasteggiare, sceriffi locali e fuoristrada, indagini, loschi traffici col Canada, un corpo avvolto in un sacco di plastica, baite di legno, personaggi bizzarri e inquietati e un mistero da risolvere... ecco, cosa vi viene in mente?
Già, e le atmosfere sembrano essere le medesime anche solo a guardare il trailer per il lancio italiano di questo Big Sky:
Ma ciò che sembrava dover essere solo uno dei tanti scopiazzamenti di Twin Peaks, e pur giocando su questa linea -a questo punto lo hanno fatto apposta, calcando la mano- per tutto il primo episodio, si rivela qualcosa che sa brillare di luce propria.
Saltando le pretese autoriali (la serie è prodotta da David E. Kelley) riesce nell'intento di risultare originale e non solo: anche imprevedibile.
Davvero non è ancora dato sapere -per chi non conosce già la storia o la sua prosecuzione già vista in America- dove tutto potrebbe andare a parare; sarà un mistero fisso che troverà la sua risoluzione dopo un lungo svolgimento, o sarà (come tante serie moderne) un continuo ribaltamento di carte in tavola?
Vedremo.
Quel che è certo, è che Big Sky sa essere avvolgente come gli scenari che propone, che poi sono quelli montani (anche nel senso di Montana, pur se tutto è stato girato nei pressi di Vancouver a causa della pandemia).
Già, la pandemia: Big Sky è una delle prime serie a fare esplicito riferimento al momento storico, pur se la questione covid-19 non ha per ora un peso in alcuna vicenda (e probabilmente non lo avrà nemmeno).
Già, e le atmosfere sembrano essere le medesime anche solo a guardare il trailer per il lancio italiano di questo Big Sky:
Ma ciò che sembrava dover essere solo uno dei tanti scopiazzamenti di Twin Peaks, e pur giocando su questa linea -a questo punto lo hanno fatto apposta, calcando la mano- per tutto il primo episodio, si rivela qualcosa che sa brillare di luce propria.
Saltando le pretese autoriali (la serie è prodotta da David E. Kelley) riesce nell'intento di risultare originale e non solo: anche imprevedibile.
Davvero non è ancora dato sapere -per chi non conosce già la storia o la sua prosecuzione già vista in America- dove tutto potrebbe andare a parare; sarà un mistero fisso che troverà la sua risoluzione dopo un lungo svolgimento, o sarà (come tante serie moderne) un continuo ribaltamento di carte in tavola?
Vedremo.
Quel che è certo, è che Big Sky sa essere avvolgente come gli scenari che propone, che poi sono quelli montani (anche nel senso di Montana, pur se tutto è stato girato nei pressi di Vancouver a causa della pandemia).
Già, la pandemia: Big Sky è una delle prime serie a fare esplicito riferimento al momento storico, pur se la questione covid-19 non ha per ora un peso in alcuna vicenda (e probabilmente non lo avrà nemmeno).
Ma di cosa parla Big Sky?
Il pericolo che corre sulle autostrade in luoghi sperduti, fuorimano, terre di nessuno lontane dalla grazia di dio.
In un sonnecchioso paesino che sa di Castle Rock, c'è una agenzia investigativa tenuta dall'ex poliziotto fumantino Cody Hoyt e la sua collega/amante Cassie Dewell (che poi dovrebbe essere la protagonista almeno dei romanzi originali).
Quando due ragazze -in viaggio verso questo paesino- spariscono rapite da qualcuno, i due detective privati devono unire le forze con Jenny Hoyt, ex moglie di Cody ma che intende ritornare stabilmente con lui.
I tre avranno a che fare con varie ipotesi sul rapimento, da una setta religiosa che bazzica lì attorno alla tratta delle donne.
In ogni caso c'è da stare attenti ai camionisti, come non se ne vedevano dai tempi di Leo Johnson mixato con Duel.
Atmosfere avvolgenti, calde, in ambienti che somigliano a una primavera twinpeaksiana con qualcosina (ina ina) di True Detective spogliata dei vezzi autoriali.
Big Sky cammina con le sue gambe e costruisce personaggi che restano facilmente impressi anche solo per le relazioni che intercorrono tra loro.
E quando questa rete si ingrandirà per volere beffardo del destino e di personaggi che creano un casino dietro l'altro, tutto non potrà che esplodere.
Il pericolo che corre sulle autostrade in luoghi sperduti, fuorimano, terre di nessuno lontane dalla grazia di dio.
In un sonnecchioso paesino che sa di Castle Rock, c'è una agenzia investigativa tenuta dall'ex poliziotto fumantino Cody Hoyt e la sua collega/amante Cassie Dewell (che poi dovrebbe essere la protagonista almeno dei romanzi originali).
Quando due ragazze -in viaggio verso questo paesino- spariscono rapite da qualcuno, i due detective privati devono unire le forze con Jenny Hoyt, ex moglie di Cody ma che intende ritornare stabilmente con lui.
I tre avranno a che fare con varie ipotesi sul rapimento, da una setta religiosa che bazzica lì attorno alla tratta delle donne.
In ogni caso c'è da stare attenti ai camionisti, come non se ne vedevano dai tempi di Leo Johnson mixato con Duel.
Atmosfere avvolgenti, calde, in ambienti che somigliano a una primavera twinpeaksiana con qualcosina (ina ina) di True Detective spogliata dei vezzi autoriali.
Big Sky cammina con le sue gambe e costruisce personaggi che restano facilmente impressi anche solo per le relazioni che intercorrono tra loro.
E quando questa rete si ingrandirà per volere beffardo del destino e di personaggi che creano un casino dietro l'altro, tutto non potrà che esplodere.
Da vedere.
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Ho iniziato a vederlo, e la gnoccaggine delle protagoniste desta subito buona impressione.. ;)
RispondiEliminaYes, due belle ragazze le protagoniste.
EliminaIn generale, buoni attori e buona trama: speriamo non sia però l'ennesima cosa che scarrella a ogni puntata.
Moz-
devo dire che il titolo non mi attirava e non avevo approfondito, la tua recensione mi ha convinto
RispondiEliminaSì, è un titolo abbastanza strano, non indica niente, almeno all'apparenza... :)
EliminaMoz-
Ma come fa Ryan a essere sempre così? Dorian Gray, sei tu?
RispondiEliminaAll'inizio non gli davo due lire comunque, ma ne scrivete tutti bene, quindi darò uno sguardo. Mi sta piacendo la serie israeliana Losing Alice, grande sorpresa. Gioca col thriller erotico anni Novanta in maniera tutta sua!
Sai, io sono stato attirato dal trailer.
EliminaPerché sì, mi dicevo: possibile mai che abbiano fatto l'ennesima storia con quelle atmosfere lì? Era curiosità...
E sono rimasto piacevolmente sorpreso^^
Moz-
Sinceramente non gli avrei dato due lire visto i legami col capostipite TW, perché i modelli oriignari non si superano mai e invece debbo ammettere (e con piacere) che la serie ha il suo perché...e non solo per la quota rosa presente nel cast, ma anche per la trama in sè stessa.
RispondiEliminaCiao.
Assolutamente.
EliminaE credo che gli ammiccamenti a Twin Peaks siano stati proprio un voluto specchietto per le allodole... e ci siamo cascati, per fortuna!^^
Moz-
Curioso molto, entra in lista certamente, sperando che la sorpresa duri fino alla fine..
RispondiEliminaLo spero vivamente anche io!
EliminaLe premesse ci sono^^
Moz-
Vedo che c'è Ryan Phillippe, fra gli attori preferiti di mia moglie (oltre che molto sottovalutato)..dobbiamo darci un'occhiata!
RispondiEliminaYeah! Poi fatemi sapere :)
EliminaMoz-
Me la segno. Nel cast vedo Katheryn Winnick, l'indimenticabile Lagertha di Vikings.
RispondiEliminaVero, è proprio lei, protagonista^^
EliminaMoz-
Proverò a dargli un'occhiata. Anche Resident Alien su SyFy è carinissimo, lo consiglio vivamente.
RispondiEliminaCiao Cosmo!!
EliminaDi cosa parla di preciso?
Moz-
La serie è tratta da un fumetto della Dark Horse Comics. Protagonista è Alan Tudyk, attore piuttosto noto negli ambienti "nerd".
EliminaUn alieno arriva sulla Terra con il compito di distruggerla. Ammazza un medico locale (la vicenda si svolge a Patience, Colorado) e ne prende le sembianze. Quindi poi è costretto a fingersi tale, lavorando in un ambulatorio della città, non sapendo ovviamente nulla di
medicina. E' però tampinato da un bambino che ha il raro dono di riuscire a vedere la vera identità dell'alieno dietro la "maschera" umana.
Ma quindi è tipo... comica?
EliminaMoz-
Sì è divertente, i toni sono perloppiù leggeri, ma anche seri. E' quello che oggi di solito si chiama dramedy, qui miscelata con la fantascienza.
EliminaPerfetto, potrebbe essere simpatica in effetti, anche per me che NON amo la fantascienza^^
EliminaThanks!!
Moz-
Ciao
RispondiEliminaCon tutti sti adolescenti lo vedo più come un clone di Riverdale.
Prima o poi lo guardo.
Ciao
Giù
Giuro, nelle prime due puntate ZERO storie di adolescenti.
EliminaZero per davvero.
L'unico adolescente è il figlio dei protagonisti e si vede in due scene :D
Moz-
Ah allora è Riverdale 20 anni dopo XD
EliminaAhah, leggermente più malato e cattivo 🤓👍
EliminaMoz-
Sempre utile leggerti. Preso!!! Perlomeno preso appunti. Prima o poi lo guardo😀
RispondiEliminaPotrebbe piacerti^^
EliminaMoz-