Ben prima del famoso telefilm col titolo similare, la ricca zona di Los Angeles era teatro delle avventure dei Beverly Hills Teens: una serie del 1987 che da noi giunge un anno dopo col nome Siamo quelli di Beverly Hills.
Tra i titoli americani più ricordati di Bim Bum Bam, Siamo quelli di Beverly Hills ha una sigla trascinante rimasta bene impressa nella memoria collettiva.
Cantata da Cristina D'Avena, si avvale degli arrangiamenti di Carmelo Carucci e del testo di Alessandra Valeri Manera.
Contenuta in Fivelandia 6 del 1988, Siamo quelli di Beverly Hills è una sigla che descrive bene le frivolezze di questi ricchi protagonisti: giovani rampolli spensierati del quartiere più "in" della televisione, non facevano altro che divertirsi in ogni modo possibile.
La versione completa ci fa sentire ancora più tutto il sound di fine anni '80, con una vaga citazione iniziale niente male:
Il testo segue spesso le immagini montate per la sigla italiana, "raccontando" quel che si vede (es. "nell'auto una piscina troverai").
Parte del footage della sigla era ripreso da quella originale americana, che effettivamente anche noi italiani siamo riusciti a vedere grazie all'edizione del canale Fox Kids (QUI la storia di questa rete):
Siamo quelli di Beverly Hills, 65 episodi prodotti dalla DiC Entertainment, ha anche una particolarità: alcuni dei suoi personaggi hanno fatto un'apparizione in un'episodio crossover della coeva (in America) serie Tutti in scena con Melody.
La sigla fininvestiana di Siamo quelli di Beverly Hills è stata riutilizzata, in Francia, Spagna e Germania, da altri canali berlusconiani ma come intro di Hello! Spank.
Vediamo l'opening francese:
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Vedevo sì, ricordo abbastanza bene questa sigla, il problema è che erano odiosi questi bamboccioni americani e poco sopportavo. Comunque sta cosa di riusare la sigla non sapevo, ed è una cosa alquanto posticcia.
RispondiEliminaSì, non erano personaggi simpaticissimi, ahaha XD
EliminaIl fatto delle sigle suona strano a noi, anche perché le abbiamo create in Italia e dovevano calzare su certi cartoon... ma all'estero non si saranno posti troppi problemi^^
Moz-
Sound che mi è familiare, ma cartone mai visto (e stando alle tematiche mai vedrò! 😅), mi sa che lo staff artistico è in buona parte lo stesso del cartone di "Jem e le Holograms".
RispondiEliminaCredevo fosse la TAS del telefilm, invece è una cosa a sé stante.
Eheh peraltro precedente al telefilm! 🌴🧡
EliminaJem era animato dalla Hasbro, questo è della DiC analogo a tutte le produzioni della Saban 💪
Moz-
lo vedevo di rado e non mi è mai piaciuto granché: avere protagonisti odiosi e figli di papà non può certo creare empatia nei telespettatori.
RispondiEliminaDa piccolo pensavo anch'io che fosse la TAS della soap adolescenziale simbolo degli anni '90, invece erano due idee diverse che si sono tradotte nello stesso letame fumante xD
Ahaha dai, il telefilm è bello!
EliminaQuesto cartoon invece è semplicemente spensierato, senza pretese, è il classico cartoon DiC/Saban, senza guizzi^^
Moz-
Mi credi se ti dico che solo il titolo mi fa venire la nausea, no, non per il cartone o la sigla ma perché il mio primo figlio lo guardava proprio nei mesi in cui io aspettavo l'altro mio figlio e, perdonami, vomitavo come una pazza a causa della gravidanza (le gravidanze a me hanno fatto sempre questo effetto per mesi e mesi). Quindi passo e non voglio nemmeno ascoltarla e ricordare, ah, ah, ah. Ciao Miki.
RispondiEliminasinforosa
Ahaha mamma mia, un ricordo veramente brutto allora!
EliminaCapisco perfettamente :D
Moz-
Meglio la sigla che il cartone animato.
RispondiEliminaHo sempre pensato che ironizzassero su quei telefilm dove i protagonisti son pieni di soldi tipo il quasi omonimo telefilm di Italia uno di quegli anni..dove tutti ci chiedevamo quando Donna la dava ..a chi?
Invece si prendevano troppo sul serio pure i cartoni.
Ciao
Oddio, sicuramente il cartoon era ironico, perché i protagonisti facevano di tutto e di più (anche di assurdo e inusuale) quindi ci sta che si ironizzava sui vizi...^^
EliminaMoz-
La sigla francese di Spank la canta comunque Cristina D’Avena?
RispondiEliminaIn pratica hanno tenuto tutta la base strumentale e adattato il testo ahaha!!
No, per l'estero le cantanti e i cantanti erano altri, solitamente.
EliminaSempre Fininvest, ma localizzati.
Sì: tenevano la base e riadattavano sopra un testo nuovo per un altro cartoon che magari non era nemmeno lo stesso (anzi, praticamente mai)^^
Moz-
Di sicuro è una delle sigle più riconoscibili ed immediate di Cristina D'avena.
RispondiEliminaIl commento di Pietro mi ha fatto pensare, perché è molto vero.
Da piccolo non ci fai caso, ma i personaggi di quel cartone animato erano terribilmente spocchiosi e snob, sono un po' l'antesignano di alcuni influencer odierni che vivono solo d'estetica.
Con la differenza che all'epoca erano gli anni '80, e DOVEVA essere così... glam, outrageous e esageratamente tanto^^
EliminaMoz-
Ho amato tantissimo questo cartone e la sua sigla, tant'è che ancora oggi, a volte, quando Fred ne parla io gli ricordo sempre che all'epoca -ero piccolissima - mi sembrava di stare con i personaggi in quelle loro belle macchine con la piscina dietro. Oh, io mi ci immaginavo proprio dentro :D :D
RispondiEliminaBei ricordi.
Idem!!
EliminaHo sognato per anni di avere una limo con la piscina... ahaha :D
Moz-
Me lo ricordo, non era il massimo come serie, più che altro perché i protagonisti non erano il massimo. L'unico episodio divertente era quello in cui ospitano la rgazza giapponese e si divertono a prendere in giro il cosidetto "oriental smile".
RispondiEliminaAhaha non me lo ricordo!!
EliminaComunque vedi, anche nei cartoon "basic" americani c'era qualcosa di buono ogni tanto^^
Moz-
Anche gli episodi in Italiano erano 65? Lo chiedo perché ovunque cerco se ne trovano solo una ventina
RispondiEliminaCiao Enzo, sì: non mi risulta nessuna anomalia di questo tipo, anche Fox Kids ha trasmesso poi la serie...^^
EliminaMoz-
Erano gli anni in cui si parlava solo di Berverly Hills. Oltre a questo cartone datato 1987 in Usa, in quel periodo uscì anche la trilogia di Berverly Hills Cop (a partire dall'84) e Berverly Hills 90210 (1990). Parliamo di uno dei più grandi miti americani di sempre, una città tipicamente californiana dove sono stati girati tantissimi altri film. Tuttavia ti confesso che questo cartone animato e la sigla di Cristina D'Avena mi davano maledettamente fastidio XD
RispondiEliminaVero, Beverly Hills è assolutamente anni '80 come luogo. Esagerazione e ricchezza tipica di quel boom 🌴🧡🛡️
EliminaMoz-
Uno dei cartoni più classisti di sempre 😅
RispondiEliminaQuesto è vero! Ahaha 😂🌴💪
EliminaMoz-
Mi fa sempre troppo strano quando una sigla che conosco viene riutilizzata per un anime diverso! xD
RispondiEliminaGià, e i casi sono tantissimi^^
EliminaMoz-
E bravo! Hai ripescato un cartone animato che ha avuto pochi passaggi.
RispondiEliminaAl contrario di molti, ad alcune mie amiche e a me piaceva, o meglio lo guardavamo divertiti e un po' predavamo in giro le manie dei personaggi, tutti molto caricaturali. Inoltre andò in onda in contemporanea alla fine dell'epoca paninara (nell'88 ormai si era agli sgoccioli). Deridere quei personaggi era deridere i paninari.
La serie riprendeva inoltre (con scarso successo) lo stereotipo lui lei bionda e l'altra mora, tipico di Archie e Riverdale o di Hero High.
Amavamo la perfida Bianca, mora e molto posh. Lei aspirava al biondo protagonista che però amava solo la bionda protagonista. I due biondi protagonisti erano così noiosi che non ne ricordo il nome.
Ma ridevamo ai tempi per esempio per battute come questa:
Bianca entrando in una stanza: "oh io sono così ricca che questa stanza è più piccola del mio sgabuzzino delle scope"
La bionda sarcastica: " Oh lo immaginiamo, con quante ne cavalchi dovrà essere molto grande!"
Voglio essere deriso dal pubblico per la mia nerditudine e ora ti elenco i personaggi:
Buck (sinonimo di dollaro in US) era uno dei giovani più grandi e rappresentava lo yuppie che faceva soldi per fare altri soldi, con completo blazer e occhiali da sole.
C'era Pierre l'aiutante di Bianca, moro playboy, narciso all'infinito e sempre a rispecchiarsi più del puffo vanitoso. Ricordava Gourmet di Tokyo Ghoul.
C'era Chip un piccoletto occhialuto genio dei computer che pur avendo 13 anni viaggiava sempre in camice bianco.
C'erano due rockettari capelloni tipo Jem e le holograms, lei forse si chiamava Jett e lui non ricordo. Allora andava il glam rock tipo Poison e Scissor Sisters.
C'era un tizio sfegatato per il surf che anche in pieno centro andava in giro in short da spiaggia.
C'era Rossella che era una ricca del sud, vestita con ampi abiti tipo Via col Vento.
C'era una ragazza afroamericana che era la più normale o meno disfunzionale del gruppo.
E comunque non ero l'unico nerd della zona perchè ricordo che i bambini della zona canticchiavano: "siamo quelli di Beverly Hill, siamo quelli di Beverly Hills" e via così.
beh penso che il tuffo nei ricordi nerdici per stasera sia sufficiente.
Ciao
Giù
Caspita, se ti ricordi tutti questi dettagli, eri davvero appassionato!!
EliminaIo ricordo Beverly Hills Kids per un particolare frangente (forse la replica del 1990), a casa dei miei nonni paterni.
In effetti era un modo per prendere in giro con ironia lo yuppismo e la ricchezza degli anni '80... in modo simpatico.
Mode, manie, eccessi... tutto frullato!
Moz-
La sigla la ricordo benissimo, come ricordo bene che il cartone non mi faceva impazzire. Lo guardavo, eh... ma non era tra i miei preferiti.
RispondiEliminaMitiche le sigle "diverse" nei vari Paesi europei! :D
Anche io non impazzivo per questo genere di cartoni, ma li si guardava "in mezzo agli altri" XD
EliminaMoz-
La limousine con annessa piscina è stata per anni una mia immagine mentale indimenticabile...
RispondiEliminaA chi lo dici, se potessi io la comprerei^^
EliminaMoz-