[CARTOON] Ciao Alberto, il cortometraggio Disney: la recensione

 

Questa estate la Disney ha sfornato un piccolo gioiellino, che subito ha avuto un grande successo: Luca (QUI la mia retrospettiva e analisi sui messaggi nell'opera).
Ambientato in Liguria, il film parlava del rapporto di amicizia tra due ragazzi: il protagonista e lo scavezzacollo Alberto.
Proprio a quest'ultimo (riuscitissimo personaggio, che io ho immediatamente adorato) è dedicato il corto dal titolo Ciao Alberto, che esce in occasione del Disney + Day 2021.



Tra piccole e grandi avventure, incomprensioni, gelosie e il doversi nascondere al resto del mondo, il rapporto tra Luca e Alberto ha letteralmente conquistato il pubblico.
Facendo anche scendere una lacrimuccia, sebbene l'opera sia lontanissima da ogni dramma irreversibile.
Proprio dove finisce il film, inizia Ciao Alberto.


Dopo aver esplorato l'amicizia tra due ragazzi, gli autori (Enrico Casarosa, regista di Luca, figura qui come produttore) si concentrano sul rapporto tra Alberto e il burbero pescatore Massimo.
Il ragazzino è ospite a casa sua, praticamente adottato, e fa di tutto per cercare di fare bella figura agli occhi di colui che considera l'uomo più tosto sul pianeta.




In meno di otto minuti, un dolceamaro e simpatico racconto di vita che punta i riflettori su un'altra delle dinamiche innescate da Luca e i suoi protagonisti, ruotando (tra le righe) attorno a uno dei "misteri" (o meglio, mancanze fisiche) del lungometraggio.
L'inizio verte maggiormente sulla commedia, ma è negli attimi risolutivi che torna tutta la poesia che caratterizzava il film.
Se in quest'ultimo abbiamo visto Alberto legarsi tanto a Luca -in uno schema da migliore amico / fratello maggiore- qui il sottotesto è quello padre / figlio.




Tra piccole incomprensioni e qualche danno di troppo, Alberto dovrà abituarsi alla nuova vita, specialmente lontano dal suo Luca.
Ma saprà colmare l'assenza di un'altra delle sue figure mancanti.
In pochi minuti ritroviamo anche qualche personaggio già apparso in precedenza, qui come comparsa.
Alberto, grazie a questo corto, si riconferma come uno dei personaggi Disney meglio riusciti di sempre; sperando che il mondo di Luca sia solo all'inizio del venire esplorato.

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21 commenti:

  1. Ancora una volta fanno vedere, impongono e riconfermano lo stereotipo dell'araboterrone marroncino con il caffè e il piatto di spaghetti e i baffoni altro che Liguria questa è Napoli.
    Che non si dica che non è vero, che siamo tutti così, che è razzismo perché non piace la verità.
    Chi lo promuove il regista è il solito araboterrone nato al Nord che cerca disperatamente di farci passare tutti negritalebani inferiori.
    Razzista di merda non guardo le tue talebanate.

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    1. Voglio provare a risponderti seriamente, nonostante le tue esternazioni solite, ovviamente anonime e ovviamente idiote.
      Mangiano continuamente trenette al pesto. Penso sia IL piatto ligure per antonomasia.
      I baffoni di Massimo ci stanno, visto che all'epoca si usavano; inoltre è un personaggio "ricalcato" da un cortometraggio dello stesso regista, che lo ha riutilizzato.
      Se non guardi queste opere, è meglio: rischi di riflettere con intelligenza, e per quanto e come ti conosco, non ti si addice per niente.
      Ora a cuccia, dai.

      Moz-

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    2. Scusa, ma perchè non lo elimini 'sto commento del cazzo e non blocchi DEFINITIVAMENTE la fonte (se si può)?! Tanto si è bell'e capito che il tizio (o qualunque cosa egli sia) è un degenerato esaurito che scagazza deliri inenarrabili e ridicoli su tastiera che non stanno ne in cielo ne in terra, un individuo con gravissime patlogie metali.

      E te lo dice uno che ritiene Luca una pellicola mediocre, nonchè la solita parata di stereotipi. ma simili stronzata non me le sogno neppure dopop una notte di indigestione.

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    3. A parte le puttanate scritte dall'autente anonimo che vaneggia di "araboterroni marroncini" (da dove vengo io in Sicilia c'è addirittura un'alta percentuale di biondi) e "negritalebani" (l'Afghanistan non si trova nell'Africa sub-sahariana genio, la geografia inanzitutto), debbo confessare che sono un pò stufo anch'io dell'equazione Italia/caffè (che loro poi si ostinano a chiamare "espresso") ed ho trovato la scene a tal tema in Luca inserita forzatamente, poco divertente e perfino un tantinello diseducativa oltre che irrealistica (dei bambini che si tracannano tranquillamente litri di caffà fino a raggiungere uno stadio pari al dpping, ma per favore).

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    4. Io vedo da dove vi connettete, quindi so "chi" è l'utente.
      Il caffè in Italia è un must... impossibile non inserirlo. La scena è comica: proprio perché ragazzini, diventano "dopati".
      In Luca gli stereotipi sono meno di quel che immaginiamo. Altrimenti io vivrei in un luogo-stereotipo, visto che è proprio come in Luca.

      Moz-

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    5. No, a me la scena del caffè non è proprio andata giù, l'avrei evitata con tutte le mie forze; poi dei bambini che trincano il caffè, ma stiamo scherzando che a loro fa pure schifo e manco sanno prepararlo... ma cos'è, ai confini della realtà?! E poi scusa, non bastavano gia i vecchi matusa al bar per inserirlo?! Un altra cosa EVITABILISSIMA, il solito stramaledetto GIOCO DEL CALCIO!!! Tutti quei bimbetti, tutti NELLA STESSA PIAZZA e TUTTI che giocano a calcio... che palle!!! Ma rubabamndiera, campana, uno due tre stella, nascondino, ce l'hai, indiani e cowboy (a no, meglio di no; sennò poi dicono che fai apologia di genocidio e razzismo) ed altri giochi che fine a fatto.
      Non ho mai sopportato il calcio,e mi infastidisce vederlo in ogni film o cartone che cita l'Italia.

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    6. Beh, anche io non sono fan del calcio, ma c'è un motivo: se vedi i documentari su Luca, quando gli animatori Disney sono venuti a prendere appunti alla Cinque Terre, vedrai proprio dei bambini giocare a pallone.
      Un riferimento visto dal vivo.
      Il caffè: considera che hanno 13 e 14 anni, inoltre sono uomini-pesce, per loro era una novità.

      Moz-

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    7. !3-14 anni... ?! Andiamo, si vede che son più piccoli, specialmente Giulia; non so proprio dove le han tirate fuori 'ste età, Alberto avrà MASSIMO 12 anni non di più e si vede.
      E comunque, per ragazzini così giovano caffè senza zucchero li fa sboccare, fidati ne so qualcosa...

      In quanto asl "documentario" do poco credito a quelle robe li, di solito sono costruite ad arte; in oltre il calcio nel dopo-guerra era meno diffuso tra i bambini più di quanto si pensi, e prediligevano i giochi che ti ho elencato io, quello si che sarebbe stato più realistico e meno stereotipato.

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    8. Sono età ufficiali dichiarate dai produttori.
      Il documentario non è costruito ad arte, fa vedere il lavoro di ricerca prima dello sviluppo del film.
      Inoltre, hai una fissazione per il caffè... doveva servire a far vedere che avevano una "carica" dopo la stanchezza... è una gag. Anche il gioco del calcio è propedeutico per una scena importante.
      Prendi le cose in tranquillità :D

      Moz-

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    9. "Inoltre, hai una fissazione per il caffè..."
      No, semplicemente trovo irrealistico e diseducativo che dei BAMBINi (e nessuno mi togliuerà mai dalla testa che lo siano, quelle età sono state date dalle supposizioni dei fan) lo bevano con piacere come fosse una cioccolata calda.
      "doveva servire a far vedere che avevano una "carica" dopo la stanchezza... è una gag."
      Una gag francamente fiacca, se permetti.
      "Anche il gioco del calcio è propedeutico per una scena importante."
      I genitori paiono due deficenti, il bello è che un'attimo prima di quella scena la madre aveva gia capito che il primo bambino non poteva essere Luca tentando di avvisare il marito, ma poi di punto in bianco smette di essere visionomista. Cos'è, era cambiato lo sceneggiatore da una scena all'altra?!

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    10. Sono età reali date dalla Disney, non dai fan!
      Non mi sembra lo bevano con piacere, visto che subito dopo sono iper-eccitati.
      Diseducativo? È una gag, semplicemente: ai bambini -lo hai detto tu- il caffè non dovrebbe piacere, quindi comunque non lo berrebbero a prescindere XD
      Insomma, è un film che vuole parlare di tanto altro in modo profondo, ti concentri su una serie di scene (comiche) che sono solo la patina superficiale del tutto...

      Moz-

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    11. "Sono età reali date dalla Disney, non dai fan! "
      Io lo dubito fortemente...

      "Non mi sembra lo bevano con piacere, visto che subito dopo sono iper-eccitati."
      Giulia però se lo beve con piacere, che tra l'altro... lei è il personaggio che MENO di tutti mi è piaciuto, mal caratterizata al massimo: passa in un nanosecondo dalla "protrettrice dei deboli" (quando salva Luca e Alberto da Ercole) al tipico personaggio femminista della "fuori dai coglioni ragazzi, i maschi sono inutili e inferiori" (subito dopo tratta con il MASASIMO fastidio i due); in oltre e forzatamente iperattiva, forzatamente rozza (erano necessarie le scelle pezzate) e non si capisce cosa provi per 'sti due mostriciattoli: appena Alberto si tramuta in mostro non ci pensa due volte a cacciarlo via con bastone con una carica d'odio tremenda; POI, non appena torna a casa, a Luca dice "ma voiu siete la cosa migliore che mi è capitata", MA SE UN'ATTIMO FA HAI CACCIATO VIA ALBERTO CHE QUASI LO CHIAMAVI STRONZO... !!! Alla faccia del bipolarismo. Poi quella frase "il tuo regno del terrore sta per..." e bla, bla, bla; ma sul serio credevano di renderla simpatica, le sue imprecazioni sui formaggi oppure quando "addestra" per la prima volta Luca che va in bici, veniva voglia di prenderla a pedate: c'ha ragione Alberto a trovarla irritante ed antipatica.

      Veramente, di TUTTI i personaggi lei è il peggiore... e temo anche non sia casuale una così pessima scrittura e resa.

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    12. In realtà lei non scaccia Alberto con odio, anzi. È Alberto che si rende mostruoso ai suoi occhi, ma a scacciarlo sono Ercole e i suoi compari. E comunque era lei alle prese con un mostro marino, ovviamente era spaventata data anche la mentalità del mondo dove era cresciuta.
      Comunque, vedo che ti fermi proprio alla superficie delle cose... il film ha dei messaggi molto profondi e particolari, tu ti fermi proprio alla base delle cose... mi dispiace.

      Moz-

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    13. Ciao a tutti,
      intervegno nei commenti per la prima volta nei commenti, ma sono un lettore frequenti degli articoli di questo blog.
      Secondo il mio punto di vista, le critiche che spesso si rincorrono verso prodotti di questo tipo (produzioni americane che trattano l'italia "da cartolina") hanno effettivamente un fondo di verità: in fondo il regista e sceneggiatore confezionano il prodotto per dare quello che il pubblico di riferimento (internazionale) si aspetta.
      E qui vengo al punto: la disney fà prodotti per mercati internazionali, di conseguenza pur avendo la fortuna di aver goduto di un prodotto ambientato nella nostra italia (Luca), non si potrà mai trovare un approfondimento che ti può dare un film girato in italia da un autore italiano.
      La Disney deve per forza, limare, stereotipizzare situazioni e caratteri, insomma rendere semplici e decodificabili culture diverse (come la nostra, in questo caso) per proporre e rendere appetibile tale prodotto anche in mercati lontani, altrimenti non rientrerebbe dell'investimento.
      E' la globalizzazione dell'intrattenimento. Funziona così, Non ci si può far niente.
      E' però da notare lo sforzo dei disegnatori e regista per inserire quei piccoli particolari di cultura italiana, culinaria e cinematrografica che un appassionato o curioso potrà cogliere e poi approfondire in altra sede.
      Un prodotto di intrattenimento come questo deve, appunto, intrattenere ed emozionare per la storia, la cui magnifica ambientazione come in questo caso è semspre al servizio della prima.
      Per andare oltre gli sterotipi, ci sono libri e altri contesti adatti a tale scopo.
      Bye.

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    14. Ciao Antonio, benvenuto e grazie del commento.
      Sottoscrivo il tuo punto di vista: se andiamo a vedere, i messicani si saranno lamentati di Coco ma per il resto del mondo è una semplificazione di cose comunque reali.
      Non ci vedo niente di strano, anzi.
      È pure un modo per scoprire nuove culture, sebbene attraverso dei cliché.
      E veniamo al punto: da quando ho visto Luca, ho fatto caso maggiormente al posto dove vivo io. Un paesino di montagna, un Portorosso non di mare.
      Beh? Vespe parcheggiate, Apecar che passano e tutto il resto... feci anche delle foto.
      I cliché sono veri. Per quanto tali.

      Comunque, ho rivisto Ciao Alberto e... MAMMA MIA, confermo che è bellissimo e profondo anche questo corto :)

      Moz-

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  2. Simili commenti anonimi rendono il blog persino più divertente. Fai bene a non cancellarli perché fanno un ritratto di coloro che vengono definiti "leoni da tastiera". E poi sai come vanno a finire se hai visto Guns Akimbo😜

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    1. Eheh sì... io qualcuno lo cancello; altri li cancella direttamente il blog.
      Certi li lascio perché -se non troppo gravi- dimostrano quanto certa gente non sia normale e deve curarsi. Li lascio come specchio per far capire che hanno un grave disagio da risolvere...^^

      Moz-

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  3. Si lo penso anch’io Bobby.
    Solo che l’anonimato ti si può rivoltare contro.
    Ad esempio nessuno può vietarti di pensare che tutti i commenti anonimi siano stati scritti dalla stessa mano.
    In pratica uno che se le canta da solo.
    Forse è pure questa la parte più divertente!

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    1. E infatti tantissime volte è così, perché io CONOSCO la provenienza di quei commenti, grazie ad Analytics ;)
      Divertente? Io penso sia un disagio risolvibile o con cure drastiche o con il suicidio...

      Moz-

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  4. Bello dai, vedrò sicuro. Un Luca 2? Anche no, i sequel rovinano tutto.

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    1. Non sempre: il sequel di Aladdin è figo, per esempio.
      Io voglio magari una serie TV su Luca... una cosa così.
      E tifo per la futura coppia Luca/Alberto XD

      Moz-

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