[FUMETTI] Diabolik, La posta in gioco: la recensione (no spoiler)




C'è un personaggio che negli ultimi anni è apparso più volte nella testata, di persona o perché nominato: si tratta di Bruno Holtz, un boss della mala di Clerville che ha già incrociato la sua strada con quella di Diabolik ma sa anche che non gli conviene essere troppo nemico del criminale.
La posta in gioco rimette in campo però sia Holtz sia Diabolik: cosa succederà?


Abbiamo appena riletto l'edizione cult di Diabolik, chi sei? (vedi QUI) e lo special estivo L'Ombra del passato (QUI) che subito dobbiamo tuffarci in una nuova avventura.
L'ultima "regolare", almeno per qualche mese: perché dall'inedito di settembre, fino a quello di novembre, prenderà il via una super-storia in tre (!) parti che giungerà a celebrare i sessant'anni del nostro antieroe.
Ma è presto per parlare di ciò, godiamoci La posta in gioco e il ritorno di Bruno Holtz (a proposito, per l'occasione ho aggiornato la lista degli albi fondamentali, vedi QUI).




Apparso in Fermate la ghigliottina! e in La catena di ghiaccio -ma nominato in diversi altri albi (Uno dei tre, Il richiamo della morte...)- Holtz è una presenza praticamente fissa nel sottobosco dei personaggi della serie.
In questa avventura, alcuni rapinatori osano rubare una valigetta che gli appartiene: inizierà così una lunga scia di sangue perché il contenuto della stessa interesserà anche Diabolik e Eva!




Holtz avrà tutto l'interesse a recuperare la refurtiva, ma anche la polizia è sulle tracce dei rapinatori.
Diabolik e Eva, invece, dovranno agire parallelamente alle indagini ufficiali: chi arriverà per primo tra loro, gli agenti e il boss?






La posta in gioco è un'avventura intrigante (rischia di diventare solo un tantino contorta prima della fase finale, per la girandola di personaggi e situazioni: si deve prestare attenzione), che ha anche il pregio di raccontare il mondo di Diabolik: oltre a Holtz, si rivedranno suo figlio e sua nuora, ma anche Angela Morel (apparsa nell'inedito di aprile 2022, La formula).
Come sempre, non c'è bisogno di eccessive spiegazioni sui fatti precedenti, perché l'albo è godibile anche a sé, ma riesce anche a mettere in scena personaggi secondari che potranno servire in futuro, e che comunque danno l'impressione di un microcosmo non più solo fine a se stesso, pur con una continuity mai invadente o che pregiudichi la comprensione della storia.
È questa la strada da seguire per sviluppare l'universo narrativo della testata, sia geografico sia livello di comparse più o meno fisse.
Firmano Pasini, Gomboli e Altariva, con disegni di Di Bernardo, per un agosto di fuoco.


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8 commenti:

  1. Condivido la necessità di creare un microcosmo di personaggi all'occorrenza ricorrenti, e non i tanti ricchissimi che guarda caso vivono a Clerville o dintorni, i boss criminali che sbucano dal nulla ma che Diabolik conosceva già (come? quando?), o agenti che Ginko reputa validissimi ma dei quali non si era mai avvalso prima... Il lettore di fumetti adesso bada a queste cose.

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    1. Esattamente.
      E vedo che per fortuna la strada seguita sembra essere questa... Recupero di personaggi tipo ispettori, commissari ecc... Bello.
      E soprattutto riescono sempre a non renderlo invalidante per chi legge, ogni storia è sempre fruibile a sé 🤩💪

      Moz-

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    2. Perché Astorina cerca di ascoltare il proprio pubblico... Non è come altri che "o ti mangi 'sta minestra...".
      Spero pertanto che cambino stile di colorazione delle copertine, alcune sono orribili in tal senso, con quei cambi bruschi di colore senza sfumature, tipo una fotografia digitale salvata a 16 colori come fosse una tavola di Topolino.

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    3. Mh, so che le copertine di Buffagni sono molto apprezzate, certo ben diverse da quelle del passato ma almeno è uno stile unico, uniforme. Io amo le copertine anni '70 e '90, ma qui siamo comunque su alti livelli... 😍💪

      Moz-

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    4. Nulla da dire sul tratto grafico di Buffagni, mi riferisco esclusivamente alla tecnica di colorazione che in alcune quarte di copertina è imbarazzante a vedersi.

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    5. Ho capito che intendi, dovrebbe amalgamare di più il colore...

      Moz-

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  2. Letto soltanto oggi.
    Solo per segnalare che anche Arcangelo Palmes non è un personaggio del tutto nuovo: veniva menzionato nell'albo Segreti Di Famiglia del 2012. Nome che omaggia il soggettista Angelo Palmas, lo ricordavo solo per questo.

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    1. Ah vedi, era una citazione che m'era proprio sfuggita: MEGLIO ANCORA 😍💪
      devo rileggere Segreti di Famiglia.

      Moz-

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