[LIBRI] Anime - guida al cinema d'animazione giapponese (la recensione)




Anime - guida al cinema d'animazione giapponese è un libro del 1991.
Ma anche del 2021.
I più attempati tra noi ricorderanno che si trattò della prima pubblicazione enciclopedica importante riguardo all'animazione nipponica, per quanto riguarda la storia della "giappomania" in Italia (vedi QUI).
Pubblicato all'epoca da Granata Press (e regalata anche a cui si abbonava a Mangazine!), Anime costituiva davvero l'unica guida precisa e attenta riguardo il vasto mondo dei cartoni giapponesi.
E oggi, per KappaLab, torna disponibile in una edizione ancora più completa...

Il periodo preso in esame è quello che va dal 1958 (anno di uscita del primo anime) al 1969: in sostanza gli anni Sessanta, che sembrano così lontani ma -soprattutto sfogliando le pagine di Anime- rivelano quanti titoli a noi noti hanno partorito.
Personaggi ancora oggi in auge, iconici, visti anche sulle nostre reti televisive.
L'Uomo Tigre, La principessa Zaffiro, Sally la maga, Tommy la stella dei Giants, Astroboy, Mimì e la nazionale di pallavolo... sono solo alcuni delle centinaia di titoli presi in esame.





Un'edizione riveduta, corretta e aggiornata (in realtà, praticamente riscritta): curata dallo stesso Andrea Baricordi che nel 1991 si occupò dell'originale assieme agli altri futuri Kappa Boys (Massimiliano De Giovanni, Barbara Rossi, Andrea Pietroni), aggiunge ogni opera possibile, includendo film, pilot, cortometraggi.
L'alba dell'animazione giapponese, tra prove e esperimenti, fino ai titoli più noti.
Per ogni anno, un'introduzione storica e "worldwide" per comprendere il contesto in cui certe opere nipponiche vedono la luce; per ogni titolo, una scheda dettagliata accompagnata da qualche immagine, informazioni generali di produzione e un'analisi specifica.

 

la versione del 1991



Oltre 260 pagine, centinaia di schede, due pratici indici, aggiornamenti che arrivano fino a oggi (quando si tratta di indicare sequel, remake, acquisizioni...) per una panoramica che non è ferma, quindi, né agli anni '60 né al 1991. Ma è attualissima.
Un'opera che meritava questa nuova versione, un volume imprescindibile per chiunque si definisce appassionato di animazione (giapponese e non) e per quanti desiderano studiare il fenomeno "anime".
Una guida pratica che tornerà utile anche a coloro che trattano la materia  nei più disparati ambiti.
Da KappaLab, a soli 20€.
Restiamo in attesa del secondo volume, sugli anni Settanta, previsto entro il 2023.

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12 commenti:

  1. Non c'è nemmeno bisogno di dirlo: i Kappa Boys hanno portato i manga in Italia, prima con Granata e poi in modo ancora più importante, con la Star 💙
    Questo libro è una Bibbia, tradotto anche per l'estero, c'è TUTTO degli anni sessanta, anche e soprattutto cose sconosciute, recuperate.
    Non vedo l'ora che esca quello sugli anni '70!! 💥🤓💪

    Moz-

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  2. L'Uomo Tigre, Tommy la stella dei Giants stupendi, capolavori , Mimì e la nazionale di pallavolo una lagna infinita, gli altri citati visti poco

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    1. Qui ci sono le fondamenta dell'animazione giapponese, anche se alcuni titoli possono sembrare lagne, restano davvero dei cult che hanno fatto le basi a generi e target 😍💪

      Moz-

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    2. meglio mila e shiro

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    3. Dipende dal mood.
      È chiaro che Mimì ha una derivazione storica marcata, che è quella delle Streghe d'Oriente e dei successi della nazionale reale femminile specie contro le sovietiche.
      Mila di quella storia conserva la figura di Daimon (l'allenatore demone) ma è molto più scanzonato... Altri tempi 💪🏐

      Moz-

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  3. No, niente riviste solo cartoni!
    Mimì la danno ancora su Italia 2, ogni tanto, vero... Comunque dai, penso che almeno L'uomo Tigre lo conosci, tra le serie anni '60! 🐯🤓

    Moz-

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  4. Mah..?
    Secondo me costa troppo per qualcosa che alla fine puoi avere cercando su Wikipedia 😎 o sul web con un po’ d’attenzione.
    Rivista solo per appassionati amanti del cartaceo.
    Max

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    1. È un libro, non una rivista.
      E ti dirò: costa troppo... poco, per quel che propone.
      Non è una mera scheda tecnica (e comunque ci sono titoli che non troverai altrove), ma una analisi critica e storiografica.
      Il web, Wikipedia nello specifico, non può offrire questo aspetto. Una retrospettiva. Qui si parla di analisi di grandi firme. È lì la differenza 💪
      È una rivista non solo per appassionati, non solo per amanti del cartaceo (tutti dovremmo esserlo...) ma per chiunque voglia capirne qualcosa di animazione 💪
      Internet non può darti tutto (e per fortuna!) Alcuni contenuti del libro sono di un'epoca in cui internet manco c'era (quindi, al massimo, se delle nozioni sono su Wikipedia è proprio perché sono prese da pubblicazioni come Anime!)

      Moz-

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    2. Certo, io non demonizzo il web (ci sono anche io qui sopra) ma ad esempio io stesso cerco sempre di dare quel che non c'è, o di darlo -se c'è - sotto una voce diversa...
      Ma i libri e le riviste, beh, quelle sono fonti accademiche 💪🤓

      Moz-

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  5. Certo, ma intanto a Lucca '23 dovrebbero arrivare gli anni '70! Con gli 80 e 90 sarò gasatissimo 🔥💪
    Criticati? Eh ma il web sa essere tossico, specie quello dei giappominkia/bimbiminkia che pensano di scartare il passato..

    Moz-

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  6. Ti dico la verità sugli anime non mi esprimo perché non ho conoscenze adeguate e non sono appassionato
    ma se devo prendere informazioni riguardo a fumetti Marvel e ho diverse opere cartacee in mio possesso tipo enciclopedie o monografie uscite in questi anni su autori , storie editoriali e personaggi vari dell'universo Marvel.
    Rispetto a quello che son riuscito a trovare per conto mio sul web , anche su siti non italiani io non ci ho trovato questa gran differenza .
    Probabilmente un appassionato comprerà il cartaceo solo perché le nozioni che trovi sul web sono "volatili" ma difficilmente trovi qualcosa sul cartaceo di veramente esclusivo.
    Io a casa , lo ammetto ho opere cartacee sul mondo Marvel e son contento di avere speso quei soldi per avere una sensazione di possesso che il web non ti da ma ho trovato veramente tanti "doppioni" lo virgoletto perché non sono veramente copie papali papali ma i contenuti son sempre quelli e i vari aggiornamenti non è che arricchiscano l'opera poi più di tanto.
    -:)

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    1. Ok, questo ci può stare.
      Nel senso che non per forza un libro è esclusivo o ricco.
      Per fortuna Anime sì, lo è, addirittura ho scoperto tramite i commenti di oggi su Fb che dentro c'è un'opera perduta trasmessa solo una volta in Italia. Con info che in pochissimi conoscono.
      Un lavorone davvero, è un must have.
      Poi ok, magari qualcuno prende e copia sul web queste nozioni, le cita come fonte e finiscono per tutti... ci sta.
      Ma si parte sempre da un libro, diciamo 💪🧡

      Moz-

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