[MOZINTERVISTA] ecco a voi... Enzo (Revival 80-90)




Oggi qui con noi c'è Enzo, del particolarissimo blog Revival 80-90, un omaggio a quelle decadi diverso dal solito: lui ci racconta soprattutto il mondo di quell'epoca, tra modi di vivere e differenze con il presente.
Ecco la nostra chiacchierata!


Moz - eccoci... per iniziare, in una frase: chi sei?
Enzo - Mi chiamo Enzo, conoscendomi mi definiresti un nostalgico ma in realtà sono uno che ama la VERA VITA fatta di contatti umani, emozioni… un tempo molto più presenti.


Moz
- la tua età mentale?
Enzo - Maturo, saggio ed equilibrato come un ottantenne.
Spiritoso e in cerca di divertimento come uno della tua età (un dodicenne 😉 )


Moz - parliamo un po' del tuo blog: puoi spiegarci quando e perché nasce, quali sono le sue caratteristiche?
Enzo - Sono sempre stato appassionato degli anni 80-90, perché ritengo che siano “obiettivamente” gli anni migliori della storia. Sono fan di tanti gruppi e blog di questo periodo ma non mi bastavano più le foto di oggettini, film e giochi degli anni 80 e 90, con cui spesso ci si dispera per quanto fossero belli quei tempi che non ci sono più.
Quindi volevo dare il mio contributo, in un modo diverso e non ancora trattato, per completare il lavoro di tutti gli altri appassionati di anni 80-90 e fu così che il 22/06/2019 ho creato Revival 80-90: un invito, una guida e una comunità per Rivivere DAVVERO i magnifici anni 80 e 90, quel periodo d'oro in cui tutto era più bello.


Moz - che è poi una delle mission del tuo blog: fare in modo di capire come si viveva, per poter... rivivere quel periodo!
Venendo a noi... ricordi come e quando ci siamo conosciuti?
Enzo - Per via della mia continua e insaziabile ricerca di “materiale” anni 80-90, era impossibile non entrare nel tuo blog! Ti ho scoperto con un tuo post che mi ha “sbloccato” il ricordo della settimana bianca (anche se non ne ho mai fatta una!).
Dopo questo, nel giro di qualche settimana, sfogliai TUTTI gli altri post del tuo blog e da allora sei diventato la mia "rivista" preferita!!!


Moz - addirittura! Grazie mille!
Film, piatto e colore preferiti?
Enzo - Film: quelli “intelligenti” tipo i gialli e poi quelli comici. Volendo citarne qualcuno: Il delitto perfetto di Alfred Hitchcock (geniale) e L'aereo più pazzo del mondo (uno dei primi film comici che ricordo della mia infanzia).
Piatto: Pizza e birra… e tutta la nostra invidiabile e buonissima cucina italiana.
Colore: quando ero piccolo avevo la fissa per il blu (“misteri della psiche umana” cit. 😉 )


Moz - scegli una foto o un disegno che ti rappresenta e spiega il perché della tua scelta.
Enzo - Il Monoscopio era un’immagine televisiva usata principalmente quando non venivano messi in onda i programmi (praticamente durante la notte), oramai inutilizzato perché trasmettono 24 ore su 24.
Per me invece rappresenta un simbolo che significa: BASTA COSÌ… hai avuto già TROPPO… avere oltre è solo DANNOSO... è giunto il momento che ci riposiamo TUTTI... Insomma, l’opposto della frenetica e consumistica vita moderna.







Moz - interessante questa visione della cosa, quasi metaforica. Condivido.
A proposito... quale periodo della tua vita vorresti rivivere e perché?
Enzo - Indovina?!!! Gli anni 80-90 ovviamente. Specie gli anni ‘80 che non li ho “partecipati” a dovere, visto che ero piccolo (sono proprio del 1980).
Inoltre, mi piacerebbe vedere anche gli anni 60-70 che insieme agli 80-90, ritengo siano “obiettivamente” il periodo migliore della storia.


Moz - ultimo acquisto fatto?
Enzo - Una bottiglia di spumante "President Reserve Riccadonna" del 1984... mi ricorda tanto il Natale della mia infanzia 🎄❤️


Moz - quello che non hai è…?
Enzo - La vita sociale di una volta: tante comitive nelle piazze, le panchine affollate, i muretti pieni di gente, tutti a conversare a 4 occhi… È quello che più difficilmente si riesce a RIVIVERE degli anni 80-90 perché non dipende solo da me stesso ma dal comportamento della massa, oramai abituata TROPPO alle comodità: smartphone, locali, social network… non è che ne sia contrario (anch’io li uso) ma oramai la vita sociale è quasi esclusivamente basata in questo modo ☹
E poi mi manca anche rivedere qualche vecchio telefilm, programmi e cartoni mai più replicati in tv: Super Vicki, Alvin rock 'n' roll, Il pranzo è servito con Corrado, Il Tg delle vacanze, Giochi senza frontiere, Scherzi a parte (le primissime puntate)…


Moz - ultimo viaggio/gita fatto?
Enzo - Grecia. Ma c’è tanto da vedere in Italia e la preferisco a tutte le altre nazioni del mondo…


Moz - Anche io!
Come pensi sia la blogosfera, oggi?
Enzo - In un tempo strapieno di gruppi Facebook di ogni genere, fatti da tutti (appassionati e non) e seguiti da chiunque (persone che ogni tanto mettono un “like” che non significa niente), ritengo invece che il blog sia qualcosa di “pregiato”: un lavoro fatto da una persona che ci crede sul serio, curato, amato, dove si trovano grandi appassionati che hanno queste stesse caratteristiche.


Moz - Concordo: penso sia l'ultima frontiera di un lavoro fatto ancora con passione, slow ma moderno, approfondito... Ecco, parlando ancora di blog: perché gli altri utenti dovrebbero leggere e seguire il tuo blog? Convincili, spronali, invitali.
Enzo - Ragazzi, l’obiettivo del mio blog è portarvi in un mondo magico 😉
Farvi rivivere (o conoscere) quel periodo d'oro in cui TUTTO era più bello: la musica, la tv, i giochi, la vita sociale…
Gli anni 80-90 sono un "manuale di vita". Un libro di storia da sfogliare e mettere in pratica per raggiungere il massimo del benessere e del divertimento.
Il mio blog è semplicissimo, “veloce” e pratico: è suddiviso in sezioni. Ciascuna di esse spiega nello specifico le “istruzioni” per rivivere i magnifici anni 80 e 90.
Col mio e col vostro aiuto riusciremo a rivivere questa magia 😊

Bene Clockers, e io aggiungo che da Enzo trovate davvero molto di filosofico su questo periodo magico... non vi resta che fiondarvi su Revival 80-90 (QUI).
Se volete leggere alcune delle MozInterviste precedenti, cliccate QUI.
Se avete un blog e volete partecipare alle MozInterviste, lasciate un commento QUI.

50 commenti:

  1. Moz, voglio ringraziarti per questa opportunità…
    Sono un tuo grandissimo fan e presentare il mio lavoro sul tuo blog mi entusiasmo moltissimo 😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per me è un onore che tu abbia voluto essere presente, lasciando una tua traccia concreta qui sul mio blog! 🔥
      Thanks! 💙

      Moz-

      Elimina
  2. Buongiorno Miki.
    Credo che gli anni più belli di Enzo siano stati anche i miei. Non conoscevo il suo blog, però andando a trovarlo ho avuto l'impressione che fossero vecchi post. Anche se molto pieni e completi.
    Poi non ho potuto inserirmi tra i suoi lettori, per cui non riuscirò a vedere le sue nuove pagine inserite. Ma se è una sua specifica scelta non aggiungo altro. Però mi piacerebbe leggere le sue novità.
    Davvero bravo lui e grazie a te per avecelo fatto conoscere con questa intervista.
    Abbraccio e buona giornata a tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Pia!
      Sì, il suo è un blog molto particolare, diciamo... Quasi un contenitore e non un diario.
      Poi magari te lo spiegherà lui meglio; grazie a te, un caro abbraccio! 🤓💥

      Moz-

      Elimina
    2. Innanzitutto grazie Pia.
      Come ha già intuito Moz, più che un blog potrebbe essere definito un sito web.
      Diciamo che la struttura, ovvero i post (musica, film, cartoni, stili di vita...) sono quelli, a meno che non inserirò altre "sezioni". Il mio obiettivo è arricchirli con nuovi consigli (spero anche i vostri) e anche creare una community.
      Per il resto, accetto qualsiasi idea, consigli e anche critiche (possibilmente costruttive!!!).

      Elimina
    3. Dimenticavo @Pia... se ti interessa restare aggiornata, potresti anche seguire la pagina Facebook: Revival 80-90

      Elimina
    4. Infatti, il tuo è quasi più un sito, un raccoglitore di cose già fissate nel tempo.
      Ua FB per rilanciarne i contenuti, così più utenti potranno scoprirlo!^^

      Moz-

      Elimina
    5. Faccio proprio così Moz 👍

      Elimina
    6. Yeah!^^
      Puoi rilanciarli anche attraverso il mio gruppo FB Clockers Club, senza alcun problema.

      Moz-

      Elimina
  3. Eheh è un blog molto particolare, ti piacerà 🤓💪

    Moz-

    RispondiElimina
  4. Grazie a te Enzo. Ora ho compreso. Purtroppo non amo frequentare Facebook ma se riesco seguo il tuo blog. 😘

    RispondiElimina
  5. Un blog abbastanza atipico, ma alquanto interessante, bella scoperta ;)

    RispondiElimina
  6. Riprendo il pensiero particolarissimo del monoscopio, ovvero il momento in cui si dice basta, è troppo.
    In questi ultimi anni abbiamo assistito a un revival anni '80 pazzesco, tanto che sono stati scritti saggi e tesi di laurea sul fenomeno del retromarketing (ne parlai nel mio blog anni fa). Interessante è osservare che l'inizio può essere fatto risalire al film, molto carino, Super 8, il cui regista è J.J. Abrams, che ci ha fatto una carriera sul riportare in vita prodotti nostalgia, con risultati altalenanti, se non discutibili, tanto da poter essere visto come farlocco. Ma soprattutto si è arrivati ormai alla sovrassaturazione del fenomeno, con conseguente precipitazione, dato che la cosa mi sembra sia svanita (è passata di moda). Emblematico Wonder Woman 1984, film pubblicizzato come anni '80, dove nella prima metà delle pellicola si calcava molto su quest'aspetto, e nella seconda metà ci si è completamente dimenticati di essere nel 1984, e poteva essere qualunque anno. Cioè a un certo punto era diventato un adeguarsi alla moda del momento, tanto per. In attesa della successiva (che è il multiverso).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, Super 8 potrebbe essere stato il precursore almeno per quanto riguarda certe nuances e certi mood, ma forse gli anni '80 erano già tornati anche prima.E i '70 ancora prima, in un revival che coinvolse i girellari ma, devo dire, non fu così potente.
      Oggi ci sono anche i '90, in una sorta di calderone pop bellissimo^^

      Moz-

      Elimina
    2. In genere c'è un prodotto, una serie o un film che fa partire il revival.
      Sui '70 anch'io l'ho visto poco, l'iniziatore poteva essere stato That 70's Show, e ripreso con Kill Bill, ma non me ne vengono in mente altri collocabili in un'operazione simile a quella sugli anni '80.
      Sui '90 al momento non mi sembra di vedere nulla, però ricordo qualche anno fa la serie Everything Sucks! che però non ha attecchito, è stata cancellata dopo 10 episodi.

      Elimina
    3. Sui 70's ci furono anche i revival di Hazzard e altro; all'epoca si provarono anche revival ottantiani ma ancora non nei tempi giusti... A-Team, per esempio, o G.I.Joe... precursori, ma oggi funzionerebbero di più 🤓💪

      Moz-

      Elimina
  7. Hazzard però è degli anni 80.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me risulta sia del 1979...

      Moz-

      Elimina
    2. Il commento sopra è sempre mio, non ero loggato.
      Hazzard è andata in onda per 7 anni, dal 1979 al 1985: quindi solo 1 anno su 7 negli anni '70. Un po' poco per classificarla come serie degli anni '70, direi.

      Elimina
    3. Ciao Marco.
      Credo che il fenomeno del retromarketing che tu hai citato, non sia diverso da qualsiasi altra cosa... oramai ogni occasione è buona per cercare di trarne profitto!!
      Che poi non ci sarebbe neanche niente di male, finché non sfocia in un marketing "aggressivo" che si può sintetizzare con una frase che ho sentito in un film:
      《il mio lavoro è farti comprare quello di cui non hai bisogno!!!》

      Elimina
    4. Scopo del marketing è di farti acquistare un prodotto, quindi non ci si può girare attorno! :)
      Si dice che il marketing serve a farti acquistare qualcosa di cui ha bisogno, un ottimo marketing serve a farti acquistare qualcosa di cui non sapevi di avere bisogno. Ed è qui che va a collocarsi il retromarketing: sul nostro bisogno inespresso di guardare indietro a ciò che per la retrospettiva rosea percepiamo come un tempo migliore, quello passato; ma dato che non possiamo afferrare il passato, dobbiamo accontentarci dei prodotti che l'hanno caratterizzato. Che in fondo, da un punto di vista etico, è atroce. E alle volte anche con risultati discutibili sul piano del prodotto in sè.
      Ma quello del retromarketing (e del neuromarketing) è un discorso troppo ampio e complesso per liquidarlo in poche frasi!

      Elimina
    5. Il problema è sempre lo stesso: non è che FORSE, DAVVERO, sotto certi aspetti, gli anni '80 e '90 erano migliori e non solo una percezione retroattiva?

      Moz-

      Elimina
    6. Dovresti spiegare allora in quali aspetti ritieni siano stati migliori.

      Elimina
    7. Sicuramente sul lato pop/consumistico: tanti miti sono nati in questi anni. Miti che durano ancora oggi e di cui oggi abbiamo sequel e remake non per nulla.
      Poi, era una società che di colpo guardava al futuro, mantenendo gli aspetti (almeno in italia) precedenti: non era una società liquida, ma basata ancora sui dettami solidi.

      Moz-

      Elimina
    8. Il discorso che per me gli anni 80-90 sono stati "oggettivamente" il periodo migliore della storia l'ho spiegato nel mio blog.
      Posso sbagliarmi ma sicuramente credo di aver fatto un ragionamento "obiettivo".
      Non ho scritto gli anni 80-90 sono stati belli perché ero: giovane, spensierato...!!!!
      Allego il testo:

      A mio parere gli anni 80-90 sono stati il periodo migliore della storia… Probabilmente potresti obiettare che sono gli anni in cui ho vissuto la mia adolescenza e giovinezza, ero spensierato... e quindi per chiunque sono quelli gli anni migliori, indipendentemente dal periodo… ma la mia non è una teoria “soggettiva”; obiettivamente ritengo che quello sia il periodo migliore e ti spiego il perché.

      Il mio ragionamento si basa su una semplice valutazione della storia. Precedentemente ai primi decenni del ventesimo secolo, mancavano tantissimi servizi essenziali: sanità adeguata, igiene (spesso causa di morte), condizioni di lavoro... Successivamente a quel periodo, iniziarono i due conflitti mondiali ed è inutile spiegare i problemi derivati dalla guerra e dal dopoguerra.

      Probabilmente la qualità della vita ha iniziato a elevarsi un bel po’ a partire dagli anni 60-70 e forse anche quello sarebbe da valutare come il miglior periodo della storia. Solo che a partire dagli anni 80-90 si sono aggiunti ulteriori miglioramenti: sanitari, lavorativi, economici, qualche “sana” comodità (sistemi di riscaldamento, trasporti, svago…) e tutto questo non era a discapito di quasi niente. Inoltre c’è da dire che praticamente quasi tutte le cose belle degli anni 60-70, sono rimaste ancora negli anni 80-90: vita sociale, ambiente, benessere, economia... Pertanto ritengo che il “miglior equilibrio” sia avvenuto proprio in quel periodo, grazie principalmente a un “moderata” e sana dose di progresso che ha portato principalmente a benefici.

      A partire dal ventunesimo secolo la catastrofe! L’Euro, la nascita e l’uso improprio dei social network (piazze vuote, niente ragazzi che giocano in strada… praticamente, la scomparsa dei rapporti umani, una perdita senza precedenti col rischio che diventi irreversibile), eccesso di tecnologia (a discapito dell’ambiente, della salute e del benessere), inquinamento, aumento e nuove gravi malattie, drastico calo della qualità della vita, precarietà del lavoro, peggioramento di tutte le cose sopraelencate (TV, musica, giocattoli, cartoni, tradizioni...).

      Per questo è necessario mantenere “vivo” quel periodo, dove “obiettivamente” la qualità della vita era nettamente superiore, soprattutto da parte nostra che li abbiamo vissuti entrambi e sappiamo che è così… Infatti la nuova generazione non lo conosce e magari “crede” di essere felice adesso:
      - giocando alla Play Station in contatto con gli amici con le cuffie, anziché giocare a pallone in strada
      - chattare con uno smartphone, anziché vivere veri rapporti sociali in piazza
      - guardare Masha e Orso anziché l’Uomo Tigre!
      …e potrei continuare all’infinito!

      Abbiamo il dovere di mostrare loro anche la realtà di quel periodo… solo così potranno essere liberi, scegliendo in che modo vivere.

      Elimina
    9. Purtroppo molta della decadenza viene proprio dagli anni '80 e '90, solo che lì era agli inizi e ancora si coniugava a un senso di vita precedente (la socialità era garantita da sale giochi, videoteche ecc ecc).
      Io penso che anche per chi era grandicello all'epoca, fu un periodo magico. Lo vedo dai miei famigliari: genitori, zii... erano consapevoli di vivere in un momento sia ricco, sia pieno di belle cose (magari anche futili). Non c'era bisogno di passato, si stava bene in quel momento.

      Moz-

      Elimina
    10. Infatti, per anni '90 pongo un limite max al 96. Dopodiché già iniziò piano piano a precipitare tutto...
      associo quell'anno come limite perché dalle mie parti ricordo che a partire dal 97 iniziò la moda dei discopub il sabato sera. All'epoca erano molto convenienti: molto spesso con €10 pizza+birra+ballare. Fu così che iniziammo a "corromperci" con le comodità: si usciva solo una volta a settimana per andare nel "comodo" locale e in settimana si evitava la scomoda e fredda panchina...

      Diciamo che ancora ancora si "viveva" decentemente fino al 2008... quando iniziò l'avvento dei social network dalle nostre parti e fu così che la vita sociale andò a farsi benedire

      Elimina
    11. L'anonimo sopra ero sempre io, da smartphone non mi fa loggare.
      Premetto che posso trovarmi d'accordo sul fatto che fossero, in apparenza o meno, un periodo migliore di quello attuale, ma le motivazioni date mi lasciano perplesso.

      @Miki: Trovo tutto molto vago, avrei voluto qualcosa di più concreto. Se poi la base per essere "mito" sono sequel e remake, a parte che trovo difficile che un brand uscito di recente possa averne. Se però andiamo a dopo il 2000, ecco degli esempi di brand successivi agli anni '80-'90 che hanno avuto sequel/prequel/remake: Il Signore degli Anelli, Harry Potter, Il Trono di Spade, How I Met Your Mother, film su Spider-Man. Mi sembra che qui si voglia "fingere" che determinate cose non ci siano, giusto per dare autoconsistenza alla propria tesi.

      @Enzo: Se la valutazione che dai è il miglioramento delle condizioni di benessere, non sono d'accordo, perché come negli anni '80-'90 si stava meglio che nei '60-'70, ora stiamo meglio rispetto a quel periodo, e per diversi ragioni. Certo è che se lo status di benessere viene visto come avere l'iphone ultimo modello, l'ostentazione nei social e simili, allora si ha la percezione di non passarsela bene, ma qui sono i media (tutti) che hanno inculcato una tale visione.
      Quali sono le nuove gravi malattie emerse dopo il 2000 a cui ti riferivi?
      Scusami poi se te lo dico, ma l'esempio Masha & Orso vs. Uomo Tigre è veramente imbecille. Sono due prodotti che non centrano nulla come target di riferimento.
      Nel 1997 10 € per pizza+birra+ballare... Qui qualcosa non torna proprio, eh.

      @Entrambi: Social e utilizzo compulsivo degli smartphone erano piuttosto i punti che su cui avreste potuto spingere: persone sui mezzi che invece di pensare o ascoltare musica o leggere si scorrono compulsivamente lo stream di Facebook o TikTok.
      Altro punto di cui avreste potuto parlare è la salute. Rispetto agli anni '80-'90 la salute fisica è in progressivo miglioramento grazie a nuove scoperte e a una maggiore consapevolezza. Ma si è avuto un peggioramento generico nella salute mentale (tanti i casi di disturbi nei giovani) e nella salute psicosociale (ansia dovuta ai social...)

      Elimina
    12. @Enzo, io sono meno drastico di te, perché tipo penso che le nuove tecnologie, se bene usate, possono essere top. Vero che la società è però cambiata, così come anche le persone, adeguatesi a essa.
      @Marco: facevo un discorso generico, ovvio che ci siano dei brand che hanno funzionato anche dopo gli anni 70-90, e li hai citati giustamente. Sono comunque figli del passato, se ci rifletti.
      Anche l'exploit Marvel, per dire.
      Ma ripeto, ovvio che ci sia qualcosa di buono e "concreto". Non fingo che non ci siano, anzi, assolutamente: alcune di queste le apprezzo anche io. Parlavo in generale, della magia assoluta che c'era prima, sentita anche dagli adulti dell'epoca.
      Ricordo i miei, comunque calati in un'atmosfera di benessere e -perché no- tecnologia, non si riampiangeva sempre il passato, si viveva bene il presente con quello che offriva.

      Moz-

      Elimina
  8. Per quanto riguarda il discorso del retromarketing, dove spiegavi: non possiamo afferrare il passato e dobbiamo accontentarci dei prodotti che l'hanno caratterizzato... che da un punto di vista etico è atroce... non sono per niente d'accordo.
    io ad esempio spendo tanto per cose passate perché mi piacciano di più e che altrimenti spenderei per cose presenti.
    Ad esempio, per i giochi di società: quelli degli anni 80-90 li adoro e a mio parere (e anche dalle recensioni che leggo) non sono paragonabili neanche a qualche remake moderno... prova a leggere le recensioni del remake dell'isola di fuoco e vedi quanto è criticato rispetto a chi aveva l'originale.
    Colleziono dvd di vecchi telefilm perché mi piacciono molto... Lo so spendo un po' di soldi ma in compenso non ne spendo per Netflix perché le nuove serie tv non mi piacciono!!!
    Stili di vita non ne parliamo... quelli degli anni 80-90 erano praticamente a costo ZERO! comitive, muretti, piazze... Non spendevi niente. Oggi per uscire devi NECESSARIAMENTE prendere un caffè, un aperitivo, una pizza... Non c'è neanche niente di male... ma se lo fai ogni tanto. Ma oramai quando si esce si è creata questa insana abitudine di vedersi in un locale e devi spendere se ti va bene 10€

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dipende anche da posto a posto, comunque sì, si spende.
      Per quanto riguarda le cose del passato, trovo che spesso però quelle vecchie sono invecchiate male, alcune proprio non funzionano più. Altre invece ancora alla grande.

      Moz-

      Elimina
    2. "io ad esempio spendo tanto per cose passate perché mi piacciano di più e che altrimenti spenderei per cose presenti." + tutto quelle che segue
      Evidentemente non hai ben chiaro che cosa sia il retromarketing, perciò non perdo tempo a spiegare il perché dicessi che, da un certo punto di vista, sia qualcosa di atroce.

      Elimina
    3. Beh, atroce... è una strategia che fa leva sulla nostalgia.
      Il fatto è che tutti abbiamo nostalgia del passato, a prescindere. Il problema è quando il presente non è effettivamente bello come prima...

      Moz-

      Elimina
    4. Era nel contesto del commento sopra, sui prodotti di tale operazione. Nelle operazioni basate sul retromarketing non vengono restituite le memorie del passato, non vengono restituiti i prodotti del passato. Si fa leva sulla nostalgia per vendere dei prodotti nuovi, che sono un riflesso di quelli passati; c'è una componente imitativa che li rende "familiari ed estranei allo stesso tempo", e che pian piano si smonta, ovvero il fattore anni '80 diviene sempre più marginale, mostrandone la loro fintezza.
      Voglio dire che il retro-marketing rimane una strategia per vendere dei prodotti studiati a tavolino, e che a un certo punto il mercato si satura. Il che non ci impedisce di godere di tali prodotti (se piacciono), o di fruire dei prodotti originali (anche se alcuni, come dicevi tu Miki, non sono invecchiati bene).
      Però evitiamo paragoni discutibili come quelli sopra ed evitiamo di dire "dopo il 1999 il nulla".

      Elimina
    5. Mai pensato che dopo il 1999 nulla, anzi. Ci tengo a ribadirlo!^^
      Io penso che far leva sulla nostaglia è una mossa come un'altra, tutto qui... e se serve per "lanciare" qualcosa almeno inizialmente, per poi vedere il tutto che si smonta, non c'è problema...

      Moz-

      Elimina
    6. Ma non ho capito una cosa. Ma questo fenomeno che dici tu Marco del retromarketing e' così una piaga?! Una piaga è il problema di milioni di persone si tolgono l'iPhone 13 per prendersi il 14 per moda!!
      fammi un esempio di cose nuove costruite ora per rievocare il passato.
      Mi sa che potrebbe essere più un problema il mio (e di molti altri) che mi sono tolto un rene per prendere dei giochi tipo: brivido, l'isola di fuoco!!!!! 😂🤣

      Elimina
    7. Il problema è quando si studiano a tavolino dei prodotti per assecondare una moda. Perché lo si fa per cavalcare l'onda. Il retromarketing sfrutta l'effetto nostalgia, ma non ti restituisce il prodotto originale, ma una sua derivazione, spesso alterata, che quindi fa a pugni coi ricordi che hai di quel prodotto. E col passare del tempo si ha una saturazione del fenomeno, per cui la cosa perde di efficacia, e anche il prodotto stesso ne risente.
      Poi per me, un prodotto va giudicato solo sulla base del fatto che ci sia piaciuto o meno.

      Elimina
  9. @marco
    - Benessere si sta meglio ora che negli 80-90?! E me le devi dire le ragioni. E non voglio neanche giocare facile ponendoti il problema covid e guerra! Ma neanche tu mi devi portare esempi di cronaca 80-90.
    In generale ora: Più precarietà, cambiamenti climatici, l'Italia era la quarta potenza mondiale, neanche le zanzare tigre c'erano!!!!!!!!!
    - Nuove malattie? Aumento allergie, celiachia, cancro si ammalava 1 persona su 20, ora 1 su 2.
    - Cartoni: lascia perdere il mio esempio.Che preferisci Peppe pig, molang, bing?! A me sembrano dementi!! Dai che obiettivamente quelli di oggi fan cag... rispetto ai vecchi.
    - Nel 1997 10 € per pizza+birra+ballare. Volevo scrivere 10.000 lire. In provincia di Napoli questo era la classica formula mangia e bevi... in ogni caso anche se spendevi 5.000 o 50.000 non ha importanza. L'ho scritto per spiegare che il problema è che si è passato da un divertimento gratuito (comitive nelle piazze) a una "necessità" di pagare per uscire... vedo ragazzini a 12 anni che prendono l'aperitivo. A quell'età spendevi max 1000 lire in sala giochi.
    - Retromarketing: forse davvero non ho capito il problema come lo poni tu. Forse perché non mi tocca. Non so.

    @moz
    Discorso tecnologia d'accordissimo con te. E te lo dimostro. Nel mio blog ho scritto:
    La tecnologia, il progresso... sono una grandissima cosa.....
    Il problema è proprio quello che dici tu: l'uso... oramai tutti con l'ultimissimo e tecnologissimo iPhone da 1000€ e poi fanno code interminabili alla posta per pagare un bollettino 🤦‍♂️

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Di certo abbiamo un sacco di potenzialità tecnologiche che usiamo male, o le usiamo per cose futili.
      Ciò rende ancora più liquida questa società...

      Moz-

      Elimina
    2. C'è un benessere consumistico diffuso maggiore in questi anni rispetto al periodo '80-'90, come nel periodo '80-'90 era maggiore del ventennio precedente. C'è un computer in ogni casa (spesso più di uno), 1-2 televisori a famiglia, smartphone per ogni membro della famiglia, per non parlare di altri elettrodomestici... Anche se tendiamo a dimenticarlo, questi sono beni di lusso. Negli anni '80 se lo sognavano. Poi possiamo essere d'accordo sul fatto che si dà ossessiva importanza a status quali iphone ultimo modello e poi si fa fatica ad arrivare a fine mese. Ma qui si parlava di benessere, non di intelligenza. E siamo anche d'accordo che col precariato e la distruzione del tessuto sociale le prospettive future non sono granchè, che c'è un abbassamento delle possibilità economiche (se rapportate agli status di cui sopra), ecc...

      Sulla questione climatica, è proprio negli anni '80 che è emersa la questione del buco dell'ozono, che se attualmente è quasi risolta lo si è dovuto alla presa di coscienza climatica di questi anni.

      "Nuove malattie? Aumento allergie, celiachia, cancro si ammalava 1 persona su 20, ora 1 su 2." Allora non stai parlando di nuove malattie, ma dell'aumento dell'incidenza di determinate patologie. L'aumento dell'incidenza di patologie tiroidee non è dovuto a un aumento del numero di casi, ma al miglioramento delle tecniche diagnostiche. Significa che le persone che si ammalano sono le stesse, ma che sembravano di meno perché sfuggivano all'analisi diagnostica.

      Masha e Orso, Peppa Pig... non posso giudicare perché non li vedo, ma assumiamo che siano dementi. I Teletubbies (stesso target di riferimento) non erano certo meglio, e sono del 1997.
      Ma piuttosto è un altro il discorso: se non piace a TE, allora è stupido, demente, da buttare via.

      Elimina
    3. A mio parere il consumismo è l'esatto opposto del benessere. agli inizi degli anni 90, d'estate mettevamo una microscopica TV in bianco e nero fuori al balcone. Con tutta la famiglia riunita era il top della felicità.

      Il buco dell'ozono non c'entra niente con i cambiamenti climatici. il buco dell'ozono è un problema che oramai quasi risolto. I cambiamenti climatici sono un'altra cosa è sono un problema davvero grave e a mio parere non saranno mai risolti per ragioni economiche.

      Riguardo alle malattie, ho riportato pochi esempi. La celiachia certamente era un fenomeno rarissimo negli anni 80 e 90 e non mi dire che non veniva diagnosticato perché se continui a mangiare pasta e pane col tempo ci rimetti le penne.

      Riguardo ai cartoni nuovi, ti ho citato quelli più quotati e di conseguenza li devi paragonare a quelli più quotati degli anni 80-90 o almeno qualcosa di più noto. questi Teletubbies non li avevo neanche sentiti nominare.

      Il discorso retromarketing ancora una volta non riesco a capire cosa intendi. Fammi un esempio di prodotto costruito adesso che cerca di revocarti il passato ma che alla fine ti lascia fregato.

      Comunque io chiudo il discorso!! Non sembrare uno che vuole avere ragione a tutti i costi... cerco solo di fornire ragionamenti obiettivi.

      Elimina
  10. Enzo aveva proprio ragione, abbiamo tantissimo in comune! 😃
    L'immagine per l'interruzione delle trasmissioni è una delle mie preferite.
    Mancano anche a me i vecchi programmi e odio la difficoltà nel reperirli. Vorrei riguardare tutto il Bim Bum Bam con Paolo e Manuela (BBB Generation non mi è bastato), Junior TV, Amici Mostri su TMC ma anche i quiz per i grandi o i comici, non solo Drive In ma anche tanti altri di cui non ricordo il nome, ero davvero piccolo e li ricordo vagamente come un sogno (per fortuna i miei non mi hanno mai mandato a letto presto, manco ai tempi dell'asilo, così ne vedevo molti con loro). Il mio preferito era L'Araba Fenice (1988), non capivo un cazzo ma ridevo come un matto. Mo ci faccio un post, che cazzo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oggi ci siamo visti in 3 posti diversi 😉😂
      Domani ti scrivo in privato!

      Elimina
    2. Ehehe vi siete trovati, mi fa davvero piacere^^
      La Tv di un tempo è proprio tutta un'altra cosa, centrale, avvolgente...

      Moz-

      Elimina

per lasciare un commento è necessario loggarsi col proprio account :)