Debutto della casa editrice Toshokan, divisione orientale della Edizioni If.
E, tra le proposte iniziali, ecco il volume unico Estate Infinita, primo fumetto vietnamita a essere pubblicato in Italia.
Esordisce così un nuovo modo di raccontare storie, certo molto vicino alla tradizione stilistica del fumetto giapponese e orientale in sé, ma con delle sfumature particolari che l'autrice Lâm Hoàng Trúc riesce a mettere in scena con maestria.
Non poteva non attrarmi, questo Estate Infinita. Sin dalla delicatissima copertina racchiude un mood ben preciso, anche subliminale.
Sembra richiamare l'estetica (estiva) di "quelle storie che amiamo", ma anche di una certa narrazione slice of life o quotidiana che ci ha sempre fatto sognare leggendo manga o guardando anime.
La storia è quella di due ragazzi, alle prese con il duro esame di selezione scolastica.
Qualcosa su cui impegnarsi oltre ogni limite, oltre la propria età e i propri (bi)sogni.
Forse non sono concesse distrazioni, non si può fallire in una società probabilmente competitiva come quella nipponica.
Estate infinita è una storia dolce ma anche molto dura; un momento di vita che non ha pietà per i giovani protagonisti, oppressi dal peso delle aspettative.
L'arte di Lâm Hoàng Trúc ricorda molto i fumetti giapponesi: nelle sue tavole, tra le sue vignette, ritroviamo echi delle linee morbide di qualche artista familiare, così come ambienti e soluzioni grafiche, che dall'attuale possono rifarsi anche a stilemi anni '70 e '80.
Vincono il bianco e il nero, pochi i retini; del tutto assenti le onomatopee.
Ecco, c'è qualcosa di diverso, particolare, nuovo. Lo si avverte.
Gli adulti, in Estate Infinita, sono il vero grande ostacolo: crudi, cinici (ma perché incapaci di sognare ancora, assorbiti da una vita fallimentare o disillusa), non si rendono conto di caricare i loro figli con pesanti fardelli, pensando anche di agire nel giusto, in una distorta esorcizzazione del male quotidiano.
Una storia di catene e libertà, di passioni e obblighi morali, di scelte e di futuro.
La Toshokan fa centro, con una proposta inedita e particolare, in un volume lussuoso con sovraccoperta (dal disegno anche interno!) e pagine finali dedicate all'autrice.
Il tutto a 6.90 €: un ottimo modo per scoprire altre zone del fumetto orientale.
LEGGI ANCHE
ellamiseria! dato che i manga jappi erano finiti siamo arrivati a scavare il fondo col fumetto vietnamita?!
RispondiElimina(detto senza offesa da uno che ogni tanto si legge qualche pornazzo koreano su toomics xD )
seriamente, non lo conosco, ma da quel poco che vedo in queste tavole fa uno strano effetto di opera di un altro tempo, proprio perché realizzato da un altro paese che si rifà ai manga classici... un po' come gli spaghetti western, usciti in un epoca in cui negli USA erano ormai passati di moda, ma realizzati da gente cresciuta con quell'immaginario di 20-30 anni prima...
Ahaha no, i manga non sono affatto finiti (la casa editrice ne pubblica diversi, tra cui un cult del passato).
EliminaSemplicemente, è giusto anche guardare verso altre scuole... io per esempio non ho mai badato alla provenienza di un fumetto, l'essenziale è che sia bello^^
Credo ovviamente che la scuola orientale venga dai manga, e che il resto delle nazioni si siano in qualche modo accodate come stile e come narrativa, ma si può avere un'identità precisa... :)
Moz-
@Gravo: vero, ma diciamo che in quelli moderni manca proprio una cosa: l'estetica che, fino ai primi anni 2000, rendeva la quotidianità molto particolare. Io sono legatissimo a quella anni '80 e '90. Per me insostituibile.
EliminaComunque ho ritrovato queste atmosfere per ora solo in Non mi stuzzicare, Takagi! (opera di tutt'altro genere, sia chiaro).
Moz-
Ah, anche in My son is probably gay.
EliminaForse perché veri e propri slice of life.
Moz-
Lo so, ovviamente... Però non mi ci ritrovo troppo, la considero anche meno "concreta" rispetto a quella di un tempo, dove potevi abbinare persino delle colorazioni alle varie epoche (guarda ad esempio background, stile ecc di Sailor Moon... ne parlai lungo tutte le mie retrospettive)^^
EliminaMoz-
Tre cose che hai detto sono prerogativa anche del mood passato. Smarphone a parte, in sostanza...^^
EliminaMoz-
P.s.: in Estate Infinita gli smartphone ci sono!! :D
EliminaMoz-
Sono d'accordo, è il genere che preferisco, anche nella narrativa classica.
EliminaMoz-
Ne avevo sentito parlare bene, la tua recensione positiva mi incoraggia a togliermi la curiosità e leggerlo.
RispondiEliminaYeah!! Davvero una storia interessante, dai risvolti particolari.
EliminaIl mondo dei ragazzi caricati di aspettative, e quello disilluso degli adulti... nessuno può vincere, in un mondo così...
Moz-
A me, in quella morbidezza b/n (con pochissimi retini) mi hanno ricordato (e un po' anche nelle linee dei personaggi...) Urasawa. Disegni chiari.
RispondiEliminaPagine: 224.
Moz-
Assolutamente OTTIMO rapporto qualità-prezzo, inaspettato... vale anche per le altre pubblicazioni (di Toshokan parleremo PRESTISSIMO).
RispondiEliminaSi vende anche in fumetteria, ma nelle librerie Giunti è più facile.
Storie romantiche? In un certo senso sì... si tratta comunque di studenti dell'ultimo anno delle medie.
Moz-
Da queste poche immagini non mi dice nulla lo stile dei disegni è carino come quello di una volta classico degli anni 80 ma il contenuto in sé non è nuovo e non é particolare.
RispondiEliminaMiki usa più parole Italiane non inglesi (background, slice of life) che non se ne può più!
Slice of life è proprio la denominazione del genere, non si dice "trancio di vita". È come quando uno straniero dice 'italian giallo', non si pone certo il problema che 'giallo' sia una parola italiana.
EliminaPer background è da intendersi non solo "sfondo" ma tutto ciò che c'è dietro in generale. Non uso certo a caso le parole (considerato che non amo usare troppo quelle straniere, quindi figurati...) 💪🤓
La storia merita moltissimo, invece, non fermarti alle immagini mostrate (che ho preso dall'anteprima sul sito) o da due parole straniere... Lasciati coinvolgere dall'Estate Infinita 🤩
Moz-