[FUMETTI] I Cinque Samurai, la recensione (no spoiler)

 

C'è ancora qualche classico dei manga che non è mai arrivato in Italia? Sì.
E c'è qualche classico dei manga, famoso da noi per il relativo anime, a non essere ancora stato pubblicato? La risposta, anche in questo caso, è sì.
Sprea Comics ci porta in tre uscite bimestrali il fumetto de I Cinque Samurai, la cui serie animata per un periodo spopolò anche sulle nostre reti.

I Cinque Samurai è ormai un classico, un cult (non per nulla la collana in cui è pubblicato si chiama Manga Cult), e si inserisce in quella produzione di fumetti nati insieme o durante la programmazione di un ben più blasonato anime.

Dopo Anime Cult e i suoi speciali, la Sprea torna ancora una volta ai fumetti (stavolta giapponesi, oltre la proposta dei volumi americani targati Heavy Metal) e stavolta lo fa con uscite da edicola: una decisione che ci porta edizioni che sanno di dolce passato, e non solo perché i titoli pubblicati sono vintage!
Compatto, bello, in formato più grande rispetto al classico tankobon, I Cinque Samurai arriva finalmente anche in Italia!

La storia ripercorre a grandi linee quella che abbiamo conosciuto grazie all'omonima serie animata curata dalla Fininvest; il filone è quello degli eroi in armatura che negli anni '80 tornò in auge coi Cavalieri dello Zodiaco; il manga de I Cinque Samurai è una veloce cavalcata nelle vicende che ci appassionarono in televisione, ma non ne è un pedissequo ricalco: diverse sono infatti le differenze, che permettono una piacevole lettura anche a tutti quelli che conoscono già i risvolti delle trame.

I Cinque Samurai è un manga che nasce per rivolgersi a un pubblico di certo non adulto, ma che oggi -dopo così tanti anni- diventa divertente, leggera e apprezzabile lettura per chiunque.
Un tuffo nostalgico in un'estetica e una narrazione che non troviamo più, con il suo preciso carattere anni '80 che avvolge più della serie animata proprio queste tavole, tra linee e stile.
Yoroiden Samurai Troopers scritto dal collettivo della Sunrise (sotto il nome d'arte di Hajime Yatate) e disegnato da Ryuichi Hoshino, il cui tratto è pulito, aggraziato (molto più di quello dei primi numeri di Saint Seiya!) e con un tratto tipico di certe opere (anche animate!) dell'epoca, che quasi infantilizza le fattezze (i personaggi sembrano molto più giovani rispetto alla loro controparte televisiva).

Quando il malvagio demone Arago è deciso ad assoggettare il mondo, un gruppo di eroi si risveglia: sono i Samurai, con le loro armature miracolose. Inizierà una serie di scontri che si dipanano in due volumi (ne seguirà un terzo, un sequel di un altro autore).
Tipico shonen degli anni '80, vuole far divertire senza pretese alt(r)e, riuscendo pienamente nell'intento.

Molto buona l'edizione italiana, che propone un adattamento fedele all'originale e anche le onomatopee non tradotte (il suono in caratteri occidentali è scritto in piccolo, di fianco a quello giapponese).
Edizione da edicola, si diceva: un ulteriore tuffo nel passato, risfogliando volumi che contengono anche redazionali, schede e pubblicità.
In questo primo volume (190 pagine, 9.90€), si parla dell'omonima serie animata, dei giocattoli e non solo.
La sensazione di acquistare ancora un manga in edicola, dopo le riviste, è impagabile.

Pronti a una piacevole finestra sui ricordi? Samurai, vestizione!
Ne ha parlato anche il blog Need for Geek (QUI).


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