Sedicesimo numero per Anime Cult, rivista dai contenuti che si fanno sempre più esclusivi!
Stavolta torno sulle sue pagine con un tris di articoli dai toni molto vari, ma ovviamente tutto è il numero è ricco di analisi, approfondimenti e retrospettive...
Ecco qui com'è questa nuova uscita!
Ovviamente non voglio fare una recensione su me stesso e sui miei colleghi, mi limiterò come sempre a elencarvi i contenuti del numero.
A partire dal sommario, per un colpo d'occhio completo.
Mi preme però dire una cosa, anche e soprattutto alla luce di tutte le polemiche arrivate dopo l'annuncio del ritorno di Japan Magazine: aleggia ancora un messaggio, probabilmente da parte di chi non hai mai (o più) sfogliato un numero della rivista, che Anime Cult sia "basic" (cosa che non è mai stata, peraltro).
Io credo invece che da ormai diversi mesi si noti benissimo lo sforzo di rendere la rivista ancora più esclusiva, sempre più approfondita e dai contenuti particolari e ricercati.
Vedere per credere.
A partire dal sommario, per un colpo d'occhio completo.
Mi preme però dire una cosa, anche e soprattutto alla luce di tutte le polemiche arrivate dopo l'annuncio del ritorno di Japan Magazine: aleggia ancora un messaggio, probabilmente da parte di chi non hai mai (o più) sfogliato un numero della rivista, che Anime Cult sia "basic" (cosa che non è mai stata, peraltro).
Io credo invece che da ormai diversi mesi si noti benissimo lo sforzo di rendere la rivista ancora più esclusiva, sempre più approfondita e dai contenuti particolari e ricercati.
Vedere per credere.
Questo sedicesimo numero è dedicato al maestro Leiji Matsumoto, a un anno dalla sua scomparsa.
Dunque il dossier interno è tutto per il sensei e le sue opere, ecco il sommario dedicato:
Inizia Maurizio Ercole con un articolo molto particolare, che sì, parla di robottoni, ma non è la solita cosa.
Si trattano qui i sentimenti che le serie in questione sapevano mettere in scena, anche proprio... tra giganti di ferro!
La mitica Jasmine ci racconta del suo rapporto col personaggio, del perché è voluta tornare a doppiarla, ma ripercorre anche carriera e passato, parlando di Sailor Venus, Tisifone e la Yellow Ranger!
Ancora io con l'anteprima di City Hunter The Movie: Angel Dust, film che ho potuto vedere in esclusiva grazie ad Anime Factory, che ha chiesto una collaborazione con Anime Cult.
Non ho voluto fare una mera recensione del film, ma una ricostruzione più approfondita di cosa questa pellicola è e vuole essere, riallacciandosi alle precedenti storie di City Hunter.
Per la rubrica "anime dimenticati", Fabrizio Ponciroli recupera Microsuperman, serie del 1973 oggi veramente finita nel dimenticatoio.
Hanno così inizio le pagine dedicate al dossier di questo mese: Davide Vivaldi, vice presidente dell'ass. culturale Leiji Matsumoto, ripercorre vita, opere e filosofia del maestro, anche attraverso delle immagini opportunamente selezionate.
Giorgio Messina apre le danze delle retrospettive sulle opere, con la Corazzata Spaziale Yamato.
Maurizio Iorio è chiamato invece a trattare il mitico Capitan Harlock, tra anime e manga, significati e messaggi.
Ancora io: adoro essere onnipresente (eheh) e mi sono preso anche qualche paginetta di questo dossier centrale, per parlavi di Harlock in Italia, dalle trasmissioni televisive a come era giudicato dalla stampa, fino alla questione... politica!
Sì, Harlock come emblema dell'estrema destra ma... non solo.
Ercole ci parla invece di Starzinger e de La regina dei Mille Anni, con le basi per il Leijiverse.
Il Leijiverse audiovisivo (quindi comprendente anche Interstella 5555) è invece affrontato da Iorio.
Chiude il dossier Mario A. Rumor, che intervista Jérôme Alquié, autore francese che abbiamo conosciuto con un nuovo fumetto (ufficiale) di Saint Seiya, ma che qui ci parla del suo Capitan Harlock e del rapporto col maestro Matsumoto.
Livio Tallini di Coconico / Doku è l'editore intervistato in questo numero (da Alessandro Bottero); la rubrica "memorie dei manga erotici" di Silvio Andrei ci saluta (momentaneamente?), dopo ben 16 appuntamenti interessanti e intensi.
Il mese è quello del carnevale, non si poteva quindi che riesplorare il passato tornando al 1979-81 e ai costumi che impazzarono in Italia, ovviamente tra quelli dei cartoni animati!
Emmanuel Grossi propone due interviste: una è quella a Loriana Lana, autrice e talvolta interprete di sigle di anime, l'altra è la seconda parte della mega chiacchierata con Cip Barcellini.
Un contenuto che ha già suscitato un certo clamore il mese scorso, grazie ai retroscena raccontati... e si prosegue su quella linea, aprendo le porte su diverse produzioni fininvestiane.
Sì, anche gli amati/odiati telefilm di Licia, trash quanto volete ma punto importantissimo per raccontare la televisione italiana oltre che il rapporto tricolore con anime/manga.
Ancora esclusive, stavolta con la rubrica a cura di Nicola Bartolini Carrassi, che ha debuttato nel numero precedente.
Qui si racconta (prima parte di due) della lavorazione italiana di Piccoli problemi di cuore, con informazioni, foto e materiali di primissima mano.
Per provare a capire come andarono davvero le cose, e perché.
Sarebbe stupido, dopotutto, fermarsi solo al "hanno massacrato di censure una serie": un appassionato, ricercatore e amante di questo mondo dovrebbe come minimo apprezzare la ricostruzione storica, cercando ogni dettaglio per comprendere come e perché si arrivò a determinate scelte.
Altrimenti si è solo fanboy ciechi, a mio avviso.
Qui si racconta (prima parte di due) della lavorazione italiana di Piccoli problemi di cuore, con informazioni, foto e materiali di primissima mano.
Per provare a capire come andarono davvero le cose, e perché.
Sarebbe stupido, dopotutto, fermarsi solo al "hanno massacrato di censure una serie": un appassionato, ricercatore e amante di questo mondo dovrebbe come minimo apprezzare la ricostruzione storica, cercando ogni dettaglio per comprendere come e perché si arrivò a determinate scelte.
Altrimenti si è solo fanboy ciechi, a mio avviso.
Sempre coloratissime le pagine dello spazio "made in japan", che anche questo mese è dedicato al quarantennale di Ken il Guerriero (firma TokyoTiger, col suo materiale esclusivissimo).
Una marea di foto, tra oggetti a volte impensabili e altre volte assurdi, sul nostro amato maestro di Hokuto.
Ancora: torna la pagina della posta (a cura dell'editor Vincenzo Perrone), l'album di figurine di Occhi di Gatto (di Ponciroli) e un articolo su Gordian (di Giorgio Messina).
Chiude il volume una sfilza di recensioni, tra cui quella (a cura di Luca Raffaelli) "fuori tempo massimo": il primo episodio di Lamù.
Che lancia idealmente il prossimo Anime Cult, dove si parlerà proprio dell'aliena in bikini!
Appuntamento in edicola, quindi: 6,90€ per 116 pagine.
Eh, scambio di coppia di coppie che vanno a vivere sotto lo stesso tetto... era effettivamente un po' 'troppo' per Mediaset, all'epoca.
RispondiEliminaA noi sembra assurdo, ma nessuno considera che le sei reti principali sono maggiormente soggette a multe e sanzioni, vedi cosa successe con Dragon Ball Z.
Comunque c'è anche alcolismo, omosessualità e via dicendo, tematiche forti, per l'epoca.
Qui trovi tutto su Matsumoto, addirittura il capitolo introduttivo è scritto dal vice dell'associazione italiana, quindi chi meglio di loro 😁💪🏻
Licia è kitsch, campy e via dicendo, ma è importantissimo sotto tanti profili (da quello televisivo a quello anime/manga), è un fenomeno che non può essere ignorato 😎
Jasmine top, parla con affetto di diversi personaggi, e ci racconta moltissimo 💙
Moz-
Sì il prossimo numero è proprio su Lamù, come ti dissi già qualche tempo fa non è previsto Orange Road almeno fino a giugno, ma presumibilmente arriverà anche su queste pagine 💪🏻
RispondiEliminaNon per forza si fanno i dossier in base alle ricorrenze, diciamo, sono cose decise mesi e mesi prima...
Sulle ce sure: una trama simile a Marmalade Boy la aveva I Cesaroni! 😅💪🏻
Comunque il problema è la fascia protetta, gli inserzionisti e via dicendo, come vedi nei programmi della De Filippi non pubblicizzano certo giocattoli, per dire.
P.s. in edizione fedele, su Marmalade Boy esiste un film in italiano, stesso cast televisivo ma nomi originali e niente censure! 💪🏻🔥
Moz-
L'universo di Matsumoto è tanto affascinante quanto incasinato e contraddittorio, è una saga senza tempo, dove le stesse distanze spaziali, e talvolta la Fisica, vengono adattate per la riuscita delle trame.
RispondiEliminaMicrosuperman lo vedevo da bambino, ci ho riprovato un paio di anni fa ma non mi ha acchiappato come credevo (certo, c'è di peggio).
Nel tuo pezzo su Harlock avrai parlato dei vari refusi nei palinsesti che confondevano le serie tra loro. 😅
Ahah ho mostrato qualche palinsesto e ho ricostruito la trasmissione italiana delle varie serie... 🤓😁
EliminaIl Leijiverse è affascinante anche per le cose che hai detto, sai? 🤓
Moz-
Non è un caso che il mio avatar sia Yattaran. 😍
EliminaE già :)
EliminaMoz-