> le Milfidi: un mito dell'Antica Grecia

Quelle infelicissime vicende
ch'io stesso vidi
e di che fui grande parte,
e di che fui grande parte...

(Il racconto di Enea, Litfiba 1983)
                                                       POST A PAROLACCIA ZERO
Oggi vi parlerò di un mito dell'Antica Grecia.
Ricordavo vagamente di averlo già sentito, forse a scuola, forse traducendo maldestramente qualche versione di greco al liceo.
Poi, qualche giorno fa, mi sono imbattuto in un libro, suppergiù degli anni '70. Una sorta di dizionario della cultura classica. 
Qui ho trovato la storia di queste ninfe, le Milfidi.

Nei boschi presso la città di Eunuche, governata dal re Asperionte, vivevano le Milfidi, ninfe ormai sfiorite ritiratesi in anfratti inaccessibili per condurre una vita tranquilla. Elle in gioventù si erano unite coi fauni, e dal loro amore erano nati gli Adoli. Si diceva che la loro bellezza avrebbe potuto incantare chiunque, donne e uomini. Col passare degli anni però, i loro corpi erano profondamente invecchiati, cedendo ai segni del tempo.

Un giorno il dio Eros, in viaggio verso il tempio dedicato a sua madre, la splendente Afrodite, attraversò quella rigogliosa regione.
Percorrendo la strada che costeggiava il bosco, mescolandosi tra i comuni mortali, venne morso da un serpente venefico. Le Milfidi, che ebbero osservato la scena, ed ignare della natura immortale del bel giovine, si adoperarono per togliere dal suo corpo tutto il veleno, succhiandolo via, perendo però a causa del veleno stesso.

Il divino Zeus, commosso dal loro caritatevole sacrificio, le riportò in vita donando loro la bellezza di un tempo, senza però sottrarre a queste ninfe alcun anno di vita già vissuto.
Da quel momento le Milfidi tornarono ad essere amate dai fauni, e chiunque si imbattesse in loro ne restava profondamente affascinato.
Nella città di Creta venne dedicato loro un tempio, e piccole statue adornate di oleandri e fiori di liriodendro raffiguranti tali ninfe sorsero in diversi crocevia presenti nelle foreste.

Ogni anno, in primavera, Asperionte organizzò nella sua città le Milfìadi, tre giornate di feste, danze e libagioni dove si celebrava la morte e la rinascita delle Milfidi, risorte dopo la loro immolazione.
In altri racconti si narra di come alcuni giovani, conosciute le Milfidi, se ne siano innamorati a tal punto da perdere il senno, scatenando le gelosie dei fauni e la vendetta degli Adoli.

Nel greco antico il termine milfòs indica "bellezza matura".

CENA PER PIACERE ALLE MILFIDI
-due fette di mortadella spesse mezzo cm circa;
-una fetta di pane casereccio.
Cuocete sulla piastra le due fette di mortadella. Unitela al pane e... buon appetito.
Con un po' di maionese è una favola. Anzi, un mito greco.



Tratto da Dèi ed Eroi. Dizionario di Mozcultura classica; MM editori, 1977, Perugia

15 commenti:

  1. per un attimo la mia fantasia mi ha portato nel bel mezzo di una milfìade...

    -pinux

    RispondiElimina
  2. Oggi si chiamano M.I.L.F :P

    Sese

    RispondiElimina
  3. @Pinux:
    sarebbe magnifico farne parte. Oggi ritroviamo tutto ciò nella Santa Pasqua di Resurrezione.

    @Agnese:
    ahaha, già! XD

    Moz-

    RispondiElimina
  4. Conoscevo le mifliadi, ma non nel loro mito... un po' di sana cultura anche nel Moz O'Clock, che succede, invecchi? Lasci la tua parte cazzara alle spalle...? ^^

    Ispy

    RispondiElimina
  5. ahahahahah.... che bel racconto!
    ma lo sai che scrivi benissimo?
    beh mi aspettavo un post del genere da te, prima o poi... mi hai troppo vantato le MILF nelle nostre chiaccherate su msn, per non sapere che nutri una vera e propria venerazione ("platonica") per tali bellezze senza tempo...

    ps peccato che non ho un figlio altrimenti me lo autodedicherei... mmh, che sono modesta... ;-)

    buona domenica caro Apuleio

    RispondiElimina
  6. @Ispy: beh, questo è il post forse più cazzaro in sei anni di MoC.
    Culturalmente cazzaro, dai.
    In un prossimo commento, magari stasera, sempre tratto dal Dizionario che ho ritrovato, descrivo anche nel dettaglio le Milfìadi :p

    @Scarlett:
    eggià, tu non hai figli quindi non sei una Milf...ide.
    Però puoi sempre rimediare, no? :)
    Per adesso sei una cougar XD

    Grazie per le belle parole...
    ...non mi sono mai divertito così tanto a scrivere un post. E non è detto che non arrivi anche la versione giudaico-biblica di questo mito... dal Libro del Profeta Mozel.
    XD

    Moz-

    RispondiElimina
  7. Magnificent! (As usual. :-P )

    RispondiElimina
  8. E il discorso finisce sempre lààà....però la storia è bella.. ;P

    RispondiElimina
  9. @Around:
    beh, le dovevo omaggiare prima o poi! XD

    In ogni caso, ecco che, sempre dal Dizionario di Mozcultura classica, vi parlo delle Milfìadi.
    (anche il post sarà upgradato con questa nuova parte, forse)

    Milfiade: dal greco milfòs, in latino Milphiades; festa in onore delle Milfidi, istituita dal re Asperionte di Eunuche.
    Si svolgeva ì in primavera consistendo in tre giorni di canti e balli per ricordare il generoso sacrificio e la successiva rinascita delle ninfe, riportate in vita da Zeus.
    Queste feste presero repentinamente piede in tutta la regione tanto che nella città di Teope fu allestito un anfiteatro (il Milfopolis, andato distrutto) adibito col solo scopo di ospitare le Milfìadi.
    Notizie più dettagliate a riguardo le abbiamo dallo scrittore e cronista romano Flavio Gaio Pireo, che nel terzo libro della sua opera De Rerum Catiaris narra come in quelle giornate (diffusesi poi anche nella Roma Imperiale) ci si abbandonava in balli sfrenati e canti goliardici.
    I giovani atleti davano dimostrazione della loro preparazione fisica per incantare le giovani madri vedove di guerra; i soldati si esibivano in rappresentazioni guerresche; le sacerdotesse allietavano le libagioni con soavi liriche.
    In epoca più tarda venne introdotto un soppalco dove il mito delle Milfidi e di Eros veniva riproposto come commedia perlopiù farsesca.
    Spesso un enorme fallo di argilla era posto al centro della scena, e le giovani donne presenti correvano a suggerlo per ingraziarsi i favori delle Milfidi, ricordando l'atto estremo compiuto da loro succhiando via il veleno dal corpo della divinità.

    Moz-

    RispondiElimina
  10. Uh.. non ci credo x) Interessante la Mozcultura classica! Devo ammettere che non conoscevo le Milfidi fino adesso perciò vedi un utilità ce l'ha la Moz-cultura. E fu così che Moz compì 13 anni *-*

    Sally

    RispondiElimina
  11. ahahahahah De Rerum Catiaris? XD

    ... non pensavo che "le giovani donne" fossero così spregiudicate e leggere durante le Milfiadi! -.-

    certo che a quell'epoca si gozzovigliava e fornicava senza alcuna morale... (invece oggi...!!!) :-P

    RispondiElimina
  12. @Sally:
    No, no... altro che 13 anni!
    Comunque le mie milfidi hanno fatto breccia nel cuore di molti. Chissà, potrò sempre rispolverare la MozCultura prima o poi... e inventarmi altri miti classici... anzi, mozclassici! :)

    @Scarlett:
    beh, erano altri tempi... niente di così basso e volgare come i Bunga Bunga di oggi, però.
    Cioè, di certo c'erano feste stupende (baccanali ecc... e anche le milfìadi :p) ma io ci vedo sempre qualcosa di profondamente socio-culturale-antropologico dietro :)
    E pure avanti XD

    Moz-

    RispondiElimina
  13. Just wanted to say you have a great site and thanks for posting!…

    RispondiElimina
  14. Ehi, Moz, mi hai appena fatto ricordare la mia prima cotta fu proprio durante le "Milfìadi", dove conobbi un'adorabile e matura Milfiade dagli occhi verdi e i capelli biondi, subito me ne innamorai... l'unico difetto era che si chiamava Pasquale... :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahaha, allora forse non era una milfide, ma una transide. Le transidi sono esseri ermafroditi che secondo la leggenda abitavano le valli del Liocanto.
      Zeus fuse in loro i caratteri maschili e femminili per punirle dopo che ebbero disobbedito a sua moglie Era.

      Moz-

      Elimina

per lasciare un commento è necessario loggarsi col proprio account :)