[INTERVISTA] Antonio Muscatiello, disegnatore di Riscatto per Diabolik


È quasi un mio compaesano, ha appena firmato l'intero comparto grafico dell'ultimo Diabolik (appena ora in edicola, correte a recuperarlo!), è piaciuto tantissimo praticamente alla quasi totalità dei fan del Re del Terrore: Antonio Muscatiello, classe 1960, dal Gargano con furore.
E oggi è ospite qui, per raccontarci passato e futuro, ma soprattutto il suo presente: quei fantastici disegni che hanno incantato, dal primo marzo 2020, i tanti lettori dell'antieroe Astorina...


Miki - il tuo ultimo lavoro su Diabolik (nell'albo Riscatto per Diabolik) sembra essere stato molto apprezzato dai fan, specie per via di un design generale che ricorda quello di metà/fine anni '70 della stessa testata. Sei contento del riscontro? Come mai questa scelta?
Antonio - contentissimo. Devo dire, anzi, che ha superato le mie più rosee aspettative. 
Intendiamoci, speravo di aver fatto un buon lavoro ma non confidavo in un tale riscontro di pubblico. Un mio collega, dopo aver letto la storia, mi ha scritto dicendo: "Cacchio, era una storia difficile da disegnare, piena di ambientazioni diverse, personaggi, sfondi, effetti di luce in notturna... un lavoro immane", io posso dire di essermi trovato alla grande, grazie sicuramente al soggetto del duo Gomboli-Faraci che mi ha ispirato molto e che sembrava scritto apposta per me. 
Sullo stile grafico, ho scelto quello degli anni '70 perchè amo quel periodo e lo reputo il miglior Diabolik di sempre. Facciolo, Gattia, Bozzoli, Coretti e sopratutto Zaniboni hanno influenzato molto il mio tratto.




Miki - sei già al lavoro su nuove avventure? Puoi anticiparci qualcosa?

Antonio - adesso sono al lavoro su un' altra storia, di cui non posso anticipare nulla (gli ordini dell' Astorina sono tassativi) e che sarà pubblicata, penso, dopo l' estate.

Miki - già non vedo l'ora! Ma tornando al numero di marzo: ho notato, nelle tue tavole, una sorta di effetto "vintage", dato anche dall'uso di retini: è stata una tua scelta? Ti sei occupato tu anche della retinatura?

Antonio - sì, per questa storia ho avuto il piacere di curare anche i retini. Io li usavo da ragazzo per i miei fumetti, tagliandoli con un bisturi e appiccicandoli sopra il foglio disegnato.
Ecco, ho voluto riprodurre lo stesso effetto, semplice, non troppo elaborato, "vintage" come dici tu, ma per me di forte impatto. E sono sicuro che molto del merito dell' impatto grafico della storia sia dovuto proprio a questo modo di usare i retini, un pò dimenticato oggigiorno. Spero proprio che i lettori di Diabolik l' abbiano notato.


una vignetta di Riscatto per Diabolik


Miki - credo proprio di sì, dai commenti che ho letto in giro. Io stesso, aprendo l'albo sulla splash-page iniziale, ho detto folgorato "dio mio, che figata!".
Ma tu avevi esordito nel maggio 2019 con l'albo Scomoda Testimone, e lì i disegni non erano così precisi come nell'albo attuale, che hai curato da solo. C'era anche lì un effetto "vintage", ma tendente agli anni '60, con delle legnosità anatomiche che sembrano addirittura volute. Come mai quella scelta, l'anno scorso, rispetto a questa attuale (per me più funzionale)?
Antonio - ci sono vari fattori che hanno fatto in modo che le due storie siano molto diverse tra loro. Scomoda Testimone mi ha visto autore solo delle matite. L'inchiostratura dei personaggi è stata affidata a Giorgio Montorio e l'inchiostratura degli sfondi a Luigi Merati. Il lavoro è stato fatto tutto in analogico, su carta. In Riscatto per Diabolik ho curato invece, come sai, oltre alle matite anche l'inchiostratura e il retino e tutto è stato realizzato in digitale (a parte gli schizzi preliminari a matita e poi scannerizzati).
C'è un grosso vantaggio a lavorare con la tavoletta: riesci a ingrandire l'immagine e curare i dettagli in ogni minimo particolare, per non parlare delle correzioni che sono velocissime. Cosa che non è umanamente possibile quando lavori su carta.



Miki - direi che, almeno secondo il mio punto di vista, sei arrivato allo stile perfetto per Diabolik.

Ma prima del Re del Terrore cosa c'è stato? Chi è Antonio Muscatiello?
Antonio - uno che ha fatto tante cose. Che è passato più volte dalla polvere all'altare, dalle stelle alle stalle, per dirla in parole povere. Insomma, una specie di Matteo Sanders [protagonista di Riscatto per Diabolik, un clochard che fu ricco avvocato e che vuole riscattarsi, n.d.Miki]. Forse è per questo che mi sono immedesimato molto in questo personaggio e mi è uscito così bene.

le matite di Scomoda Testimone
 
Miki - e come sei arrivato all'Astorina?

Antonio - semplice, spedendo all'Astorina alcuni miei disegni di Diabolik. Per essere precisi, si trattava di una storia, inchiostrata, di tredici pagine. Il giorno dopo fui contattato dal direttore. Tredici è il mio numero fortunato.
 
Miki - e infatti, ti sei scelto un numero fortunato molto particolare, ma che ha dimostrato di funzionare.
Progetti futuri oltre Diabolik?
 
Antonio - nessuno. Vedo solo Diabolik nel mio orizzonte...

Miki - e io -e ci scommetto, tantissimi altri fan della testata- non possiamo che essere contenti!

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27 commenti:

  1. Speriamo che Antonio possa continuare il suo lavoro per Astorina come disegnatore completo, visto l'ottimo risultato. 😉

    Complimenti all'albo e all'intervista!

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    1. Spero anche io che si continui più sulla linea di Riscatto per Diabolik che su quella di Scomoda Testimone.
      Quest'ultimo non mi piacque, come disegni, e secondo me non fu nemmeno una buona pubblicità per monsieur Muscatiello, che invece si è rivelato essere tra i migliori in assoluto.
      Però ammetto che quello stile lì (uscito così per via di un lavoro spartito tra più persone) lo vedrei bene in qualche tavola flashback sul passato di Dk ambientato durante i primi numeri.

      Moz-

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  2. Tutti quelli come me che si sono addentrati nel mondo "Diabolik" tra la fine degli anni '60 e l'inizio dei '70, ricordano lo stile inconfondibile del compiano fumettista Sergio Zaniboni. Fortunatamente, Astorina ha trovato un valido successore in Antonio Muscatiello il quale ha dato con i suoi tratti a ciascuna delle pagine un senso di movimento che, secondo me, addirittura supera il maestro suddetto. Ottimo!! 😎

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    1. Questo ancora non posso sbilanciarmi nel dirlo ma attualmente, con questo albo, direi che Antonio ha davvero stupito tutti piazzandosi (almeno per me) tra i migliori.
      Vero: movimento, ombre e luci, plasticità... mi è piaciuto tutto^^

      Moz-

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  3. Bella intervista. Complimenti Miki e grazie al bravissimo Antonio Muscatiello.
    Pensa che non avevo mai posto l'attenzione ai retini, grazie a voi ora ne so di più.
    Effettivamente sono disegni molto belli, mi piace anche il suo modo di dialogare.
    Bel post e grazie!

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    1. Sì, Antonio è davvero alla mano, disponibilissimo.
      Gli ho rotto le palle anche ieri sul tardi per un dettaglio su una domanda e ha risposto comunque.
      Mito.

      Moz-

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  4. Un grande colpo questa intervista e per me leggerla un grande piacere perché amo Diabolik e quindi mi interessava conoscere anche chi gli dà vita disegnandolo. Complimenti Miki!

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    1. Non perdere l'albo attualmente in edicola, merita davvero :)

      Moz-

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  5. Diabolik è sempre Diabolik e ha un fascino infintio . . . .
    Ottimo lavoro diri, per quello che posso vedere dal tuo post Miki
    Ha fatto bene a sceglire lo stile degli anni '70, era il migliore anche per me. Facciolo e Zaniboni forse più degli altri, ma i disegnatori scelti per Diabolik sonno sempre stati ottimi. Bel post interessante, non sapevo che avessero cambiato disegnatore un'altra volta. Un saluto, buon venerdì e sereno fine settimana

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    1. Sì, Diabolik ha una vera e propria squadra di disegnatori (alla quale da poco si sono aggiunte due disegnatrici!) e la cosa bella è che bene o male tutti, sin da sempre, riescono a mantenere uno stile "universale" così da non creare troppe discrepanze grafiche fra un numero e l'altro.
      Antonio è l'ultimo dei nuovi acquisti e direi che segue davvero la strada dei maestri! :)

      Moz-

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  6. Grazie per aver proposto questa intervista,Diabolik per me è un mito da sempre.Dylan.

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    1. Anche per me! E dopo questo exploit grafico che non è passato inosservato a nessuno, DOVEVO intervista il disegnatore^^

      Moz-

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  7. Devo fare una seconda lettura concentrandomi maggiormente sui disegni, ché nella prima ero troppo preso a capire come avessero affrontato la storia, visto che l'idea di partenza è esattamente quella su cui stavo rimuginando da un paio d'anni senza trovare un modo per risolverla, visto che nella mia versione veniva catturata anche Eva ed entrambi erano tenuti costantemente narcotizzati.

    Comunque bella intervista, bravo Moz!

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    1. Thanks, V!
      Eheh beh, puoi sempre proporre tu una storia analoga, più in là, davvero... senza via di uscita!
      Ora mi ci scervello anche io sulla possibile risoluzione^^

      Moz-

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  8. I primi numeri di Diabolik ho cominciato a leggerli negli anni '70, da bambino. Cavoli, quanti ricordi...

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    1. Andrea allora... questo numero, almeno graficamente, non ti deluderà affatto! :)

      Moz-

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  9. Mi accodo ai tuoi complimenti^^

    Moz-

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  10. Non potevamo non citare questa intervisa: https://diabolik03.blogspot.com/2020/03/antonio-muscatiello-il-maestro-di.html

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  11. Ho sentito di Diabolik ma non l'ho mai letto. Ma tu li conosci tutti però .... Io sono come dico sempre, ai tempi di Biancaneve e Cenerontala.

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    1. Beh, puoi approfittare iniziando proprio da questo albo! :)
      Io li conosco abbastanza, altrimenti non avrei aperto un blog su questi argomenti! XD

      Moz-

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  12. Faccio i miei complimenti sia all'intervistato che all'intervistatore. Gran bella chiacchierata che mescola passione e competenza della materia.

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    1. Thanks! :)
      Antonio disponibilissimo, per me ha meritato il successo ottenuto.

      Moz-

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  13. Rinnovo i miei complimenti ad Antonio...spero di vedere presto e più spesso capolavori come questo.

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    1. Idem io, spero che il suo "dopo l'estate" sia ottobre e non dicembre :D
      Grazie del commento e... benvenuta a bordo!^^

      Moz-

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  14. Sempre indiscutibilmente accattivante la grafica Diabolik, la debolezza è nelle storie che non stanno mai in piedi..Diabolik un po' come Montalbano..😁😁

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    1. Però non mi citi MAI ancora un esempio in questo senso, sono anni che te lo domando... :)

      Moz-

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