Serie del 1995, arriva da noi tre anni dopo, durante quella anime-mania che esplose investendo lo Stivale.
Gokinjo Monogatari (letteralmente Racconti del vicinato) fu ribattezzato Curiosando nei cortili del cuore, un titolo lungo e altisonante com'era in uso all'epoca.
Va da sé che anche la sigla italiana prende questo nome: una sigla molto particolare, come avrete sentito.
Scritta da Alessandra Valeri Manera e musicata da Franco Fasano, Curiosando nei cortili del cuore è di fatto un brano rap con ritornello melodico; un pezzo dove Cristina D'Avena ha diverse linee "parlate" e cadenzate secondo il ritmo.
Un brano inusuale, così come era inusuale il design ultramoderno (e modaiolo) dell'anime stesso: una scelta vincente, per la Mediaset, che consegna un'altra sigla amatissima dal pubblico.
Permettendosi anche di esplorare anche un genere musicale poco frequentato tra le opening italiane televisive.
LA SIGLA
Una canzone musicalmente molto ricca; al di là della base rappata include diversi intermezzi (e un assolo) di sax; molti sono i cori e le seconde voci che impreziosiscono il brano.
Curiosando nei cortili del cuore si apre e si chiude (in modo davvero potente) con una strofa parlata, per poi diventare più melodico.
Non ci sono riferimenti diretti alla serie, alle vicende dell'anime o ai suoi personaggi; potrebbe essere una canzone generica, solo all'apparenza d'amore tout-court: prestando attenzione alle parole, ci arriva un bellissimo messaggio di apertura mentale verso gli altri.
Solo con un il cuore pronto a dare e ricevere, curiosando tra la gente che ci circonda, supereremo le noestre difficoltà (anche sentimentali) e scopriremo di avere l'amore a due passi, ritrovando ciò che credevamo perduto.
Ecco la versione televisiva:
IL TESTO
La vita intensa di ogni giorno ci trascina qua e là
così alla fine trascuriamo i cortili del nostro cuore
e dimentichiamo cosa che sappiamo già
fino a quando all'improvviso ci sorprende il primo batticuore:
si chiama amore -è così- si chiama amore.
Io sospiro e penso a te
perché tu sei nei sogni miei;
ma se poi sei qui con me
non riesco mai a dirti, sai, che io ti voglio bene...
Tu non sai se vuoi o non vuoi
capire che l'amore c'è;
pensi che in fondo tu non puoi
trovare la felicità così vicino a te...
Ma l'amore è già qui anche quando è lontano
(un amore ricambiato non è mai lontano: si avvicina piano, molto piano)
e tu non lo sai...
capirai che è così se gli tendi la mano
(se due cuori sono innamorati, niente li allontanerà)
Curiosando nei cortili del cuore scoprirai
sentimenti e sensazioni che riconoscerai,
belli come la corolla di un fiore...
e saprai che questo è amore, anche se non sai ancora dove vai.
Camminando nei cortili nel cuore incontrerai
tanta gente come me che non hai incontrato mai,
quando un volto resterà nel tuo cuore...
lo saprai che è proprio amore, anche se tu adesso ancora non lo sai...
Tu non sai se vuoi o non vuoi,
però ci sei nei sogni miei...
pensi che in fondo tu non puoi
trovare in te la strada che abbiamo scelto insieme...
Ma l'amore è già qui anche quando è lontano
(un amore ritrovato non è mai lontano: si avvicina piano, molto piano)
e tu non lo sai...
capirai che è così se gli tendi la mano
(se due cuori sono innamorati, niente li allontanerà)
Curiosando nei cortili del cuore,
sentimenti sempre nuovi...
belli come la corolla di un fiore...
e saprai che questo è amore
La vita intensa di ogni giorno ci trascina qua e là
però, curiosando nei cortili del cuore,
ritroviamo cose che sappiamo già: il primo batticuore.
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La versione televisiva non l'ho ascoltata ma la prima sì ed in effetti è molto moderna quasi anticipa quello che sarà la musica rap e forse, sottolineo forse trap e la struttura del brano infatti è molto distante dalle sigle precedenti al punto che se uno non seguisse il testo ma solo le sonorità del pezzo non direbbe si tratta di una sigla per un anime. Sigla "coraggiosa" che sembra intuire i cambiamenti che il 2000 porterà in ambito musicale e li vuole sfiorare sia pure con tutti i paletti commerciali che deve avere una sigla.
RispondiEliminaLa sigla TV è semplicemente la versione ridotta della canzone, niente di che: hai fatto bene ad ascoltare quella intera 👍🤩
EliminaOddio, credo che come sound rap/melodico sia proprio preciso per il 1998 (il genere esplose proprio in quegli anni), poi dopo il rap stesso è cambiato...
Vero, sigla coraggiosa e anche musicalmente molto valida, ma difficilmente la Mediaset sbagliava, potendosi permettere musicisti che sapevano il fatto loro 🤓💪
Moz-
Cartone completamente sconosciuto (vago ricordo del titolo), ma sigla clamorosamente bella...a parte il solito coretto di voci bianche..la base musicale rap-funky è decisamente in linea con le sonorità che iniziavano a farsi strada.
RispondiEliminaSì, è una sigla molto molto bella e particolare.
EliminaCapire i tempi, cavalcarli.
Certo a Mediaset lo hanno fatto pure con la dance, ahimé XD
Moz-
Lo stile spiazza, ma almeno era lontano dai soliti cloni di Sailor Moon... pure io ci restai comunque spiazzato...
RispondiEliminaMoz-
Sigle sconosciute e dove trovarle...sempre da Moz :D
RispondiEliminaNo davvero, prima volta e pure apprezzandone il coraggio non per le mie orecchie..
No dai questa è famosissima, tanto che non l'ho nemmeno messa nella rubrica "Sigle meno famose"! La D'Avena la propone pure live, nei concerti!!!
EliminaMoz-
Ah sì? Non sapevo, ma se fossi ad un suo concerto io non la canterei a squarciagola al contrario di altre ;)
EliminaEheh, capisco^^
EliminaMoz-
Anch'io ammetto di non averlo mai visto.
RispondiEliminaRiguardo Cristina D'Avena, so che molti trovano le sue sigle troppo bambinesche e preferirebbero quelle originali giapponesi (che in effetti spesso sono molto belle, ma non sempre, alcune sono piuttosto banali). Però, che dire, per motivi generazionali la D'Avena è un'icona per me. Anche se non ho mai visto questo anime, ascolto volentieri la sua sigla :-)
Pensa che oggi una persona molto esperta di anime, sigle ecc su FB mi ha commentato questo post dicendomi che è uno dei casi in cui la sigla italiana è più bella dell'originale^^
EliminaMoz-
Pure quelle RCA, o comunque del passato, non è che siano sempre tutte eccelse... Io penso che alla Fininvest abbiano cavalcato bene lo stile '80 e '90... ci sono sigle musicalmente eccelse, come quelle più vecchie^^
RispondiEliminaMoz-
Questo è uno di quei cartoni che da piccola mi è sfuggito! L'ho recuperato solo da più grandicella quando, grazie a Nana, ho recuperato tutto il mondo della Ai Yazawa. La sigla è davvero molto particolare e se vogliamo anche meno catchy rispetto agli standard dei cartoni. Come hai detto tu, sembra una vera e propria canzone. È stato interessante riacoprirla!
RispondiEliminaVerissimo... una sigla perfettamente figlia di quei giorni, ha catturato lo spirito del tempo in modo assurdo.
EliminaMoz-