[RICORDI DEL PASSATO] la casa di mattina
Ciao Clockers!
Come vi avevo annunciato un paio di mesi fa (QUI), durante tutto il lockdown mi sono tornati in mente tanti ricordi del passato.
Situazioni precise, o reiterate, emozioni a valanga che mi hanno travolto e che ho voluto trascrivere.
Cose quotidiante, che immagino tanti di voi hanno provato: dopo aver parlato della sensazione che ci prende quando iniziamo una collezione (QUI), oggi vi propongo una sensazione legata alla casa e alla mattina come momento della giornata.
La casa di mattina è fresca, luminosa e odora di pulito.
Ho ancora una concezione a ritmi scolastici della vita: così come l'estate sono e saranno sempre tre mesi di vacanza, il resto dell'anno nella mia mente significa che la mattina sei impegnato con lo studio.
E quindi sei fuori casa.
E se per caso sei rimasto a casa, è per (fingere) un mal di pancia o perché avevi la febbre.
E potevi vedere quindi tutte queste cose qui.
Ma c'erano pure delle situazioni speciali, magari scioperi sindacali o ponti particolari, che permettevano di rimanere a casa in quei nove mesi dove, di norma, dal lunedì al sabato sei in classe a schiumare su miriadi di materie.
La casa di mattina è una magia, perché avviene una volta ogni tanto.
Ha tanta luce, un tempo dilatato che passa più in fretta del pomeriggio.
I soliti giocattoli e i giornaletti assumono altra energia, quando sei bambino.
Dischi di musica, videogames e fumetti fanno lo stesso, da adolescente.
E andare a casa di qualcun altro, di mattina dal lunedì al sabato in quei nove mesi, è lo stesso: un mondo nuovo, a sé, dove non ci sono le persone di sempre (anche se magari ci sono), le ombre sono diverse, i profumi anche e i rumori sembrano ovattati.
C'è quiete, nelle case di mattina.
C'è una forza inedita.
E poi si sparge l'odore dalla cucina. Il pranzo è servito, e da quel momento è tutto come gli altri giorni.
Adoro la casa di mattina. Adoro la mia casa, di mattina.
Eterno Dodicenne / Bambino Indaco /
blogger dal 2006 / gestore del Moz O'Clock /
amo scrivere e ideare
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La casa di mattina è una casa soprattutto domenicale, dai tempi dilatati, dal pigiama a oltranza, dallo sbrago indecente, dal farsi coccolare: una tendenza che tanti, troppi, perdono per strada, perché hanno perso proprio il significato di farsi coccolare. Figuriamoci da una casa poi..��
RispondiEliminaSperiamo che almeno lo Smart working abbia fatto riapprezzare un po' la casa in orari insoliti... 🏡
EliminaHai ragionissima!! 💪🔥
Moz-
Verissimo Mozzo! Mi hai fatto tornare in mente pure a me tante sensazioni dimenticate.
RispondiEliminaLa casa di mattina era proprio un altro mondo.
Comunque mi hai pure ricordato che il sabato si andava a scuola. Madonna che giorno di merda il sabato con la scuola.
Però il sabato si respirava già qualcosa di liberatorio... Era un'altra sensazione, magari perché già sapevi che potevi rimanere in giro, affanculo i compiti, te la godevo 🤓🧡
EliminaComunque la casa di mattina io la adoro... ha qualcosa di veramente particolare 🏡🤩
Moz-
Il sabato era il giorno più bello...
EliminaNulla a che vedere con l'insipido venerdì anglosassone importato da qualche anno (da quanti anni precisamente?).
Non tantissimi ma neppure pochissimi.
EliminaComunque alcune scuole continuano a funzionare, di sabato.
Moz-
Post con spunti molto interessanti e dal sapore tradizionale :)
RispondiEliminaScuola dal lunedì al sabato! Ripeto dal lunedì al sabato non siamo anglosassoni...
"scioperi sindacali"
Diciamoci la verità almeno fino alle medie non capivamo bene cos'erano questi scioperi... per noi molto... Benefici!
Anche per me i tre mesi estivi sono e saranno per sempre in ottica vacanza... Giustamente oggi non lo sono più ma rimangono almeno nel nostro immaginario periodo di vacanza :)
Io ricordo certi scioperi o riunioni sindacali di maestre e professori alle medie; poi al liceo gli scioperi -per qualunque cazzata- li facevamo noi.
EliminaLa pace, la guerra, i termosifoni spenti il 14 maggio, la riforma Berlinguer (vero primo distruttore della scuola pubblica, a cui si sono avvicendati i fenomeni che hai citato ieri), i libri di testo nuovi, ecc ecc... XD
L'estate? Per me sempre vacanze anche se lavoro, ma lavoro con altro spirito^^
Moz-
Come sempre non metto in mezzo le superiori altrimenti ci vogliono un camion di antidepressivi per calmarmi :)
EliminaParlo solo delle medie.
Certo che ricordo gli scioperi ma all'epoca non seguendo la politica non approfondivo la questione...
Non dimentichiamoci che gli scioperi erano per i prof, gli alunni dovevano andare a scuola in ogni caso...
Ricordo anche rare giornate con scioperi più ridotti del tipo: Si entrava a scuola alle 10:00 rispetto alle 8:00 oppure uscita anticipata alle 11:00 piuttosto che alle 13:15, altre volte invece in giornata di sciopero dovevi sperare che qualche prof non si presentava...
Esattamente, era proprio così: ma capitava anche che non si entrava per niente, oppure siccome si facevano max due ore, i genitori decidevano di non mandarci a scuola... e lì scattava questa mattinata MAGICA^^
EliminaMoz-
Prima di iniziare il percorso della scuola dell'obbligo, per me la mattina era l'inizio delle "trasmissioni": come un palinsesto televisivo, alternavo giochi fatti coi Lego (costruire ma anche creare storie coi personaggi che avevo già creato) a giornaletti, disegni e caricature su quaderni che tenevo su un centro tavola in soggiorno a visione di cartoni animati... E andava così anche nel pomeriggio, dopo la "pausa" pranzo, salvo che non si facesse visita a qualche amico di famiglia o parente. Il tutto, sebbene avesse un fascino tutto suo e mi permettesse di sviluppare la mia fantasia, mi teneva isolato dai coetanei, a parte un bambino che abitava nella stessa palazzina, la cui famiglia però andò via durante le elementari.
RispondiEliminaLa scuola ha ridotto questo mio "mondo" al solo pomeriggio e talvolta alla sera; la scuola, imponendomi una sveglia a prescindere da quanto sonno avessi fatto, ha iniziato a farmi odiare la mattina.
E adesso, che è "tardi", quando ho delle pause tra un lavoro e l'altro, torno spontaneamente a un "mondo" simile a quello, del quale restano le letture mentre ai Lego si sostituiscono le risorse informatiche. E l'isolamento/solitudine, c'è ancora, e più integrale di prima.
Eheh anche per me, andato pochissimo all'asilo.
EliminaEra il mio regno, coi Masters e i Lego.
Io amavo condividere la mattina con gli amici... andare a casa loro o loro che venivano da me, gli odori della loro casa, poter progettare cose che durassero TUTTA LA GIORNATA.
Oggi la casa di mattina è ancora quiete, preparativi, luce e sole.
Poi d'estate è diverso, ma quello è proprio un altro post^^
Moz-
Nei miei ricordi la luce e la frenesia (nel senso positivo del termine) sono legati soprattutto al mattino, la quiete e la riflessione al pomeriggio.
RispondiEliminaForse perché nel pomeriggio ci sono i compiti da fare... XD
EliminaMa sai che, ora che ci penso, se avevo la mattina libera a volte anticipavo i compiti per essere libero nel pomeriggio??
Moz-
Anche io adoro la casa al mattino perchè c'è la potenzialità di una intera giornata di cose da poter fare, oggetti da spolverare, manga da riordinare, cianfrusaglie da riesumare! Peccato che io abbia essenzialmente solo la domenica per vivere questo momento.
RispondiEliminaEh esatto... la domenica però è di default, praticamente... non c'è quella magia perché è una cosa canonica.
EliminaMoz-
Periodo della scuola soprattutto, e non vedevo l'ora di tornarci a casa :D
RispondiEliminaCome tutti^^
EliminaMoz-
Davvero. Hai descritto benissimo quelle sensazioni speciali che si prova da piccoli. Mi mancano quelle mattinate.
RispondiEliminaGrazie bro!! Sono sensazioni per me indelebili!!**
EliminaMoz-
Di quando ero bambina ricordo poco, mi svegliavo presto e le giornate erano scandite dalla scuola e dai compiti. Ho ricordo delle mattine dei giorni di festa, passati in parte a pulire e ad aiutare mia mamma in cucina. Per cui portefinestre aperte e tanta luce in casa. E poi fiori sui balconi di casa. Saranno la ragione per cui non ne posso fare a meno.
RispondiEliminaContinuo ad amare il tempo che passo in casa quando non sono al lavoro. Preferisco sempre le ore mattutine, sono quelle che riescono a donarmi la serenità di cui ho bisogno per affrontare la giornata. Cosa preferisco? Fare colazione sul mio balcone e perdermi guardando Milano all'orizzonte.
Ti capisco, il tuo balcone è molto piacevole, dà un senso di pace. Ha luce e colori, e sicuramente la derivazione dei fiori viene dal tuo passato!
EliminaMoz-
Vedo che anche tu sei un nostalgico. Non mi aspettavo niente di meno da un eterno dodicenne.
RispondiEliminaIl ricordo del sole che entra dalla finestra nelle mattine d'estate senza scuola, con mille possibilità per la giornata, è un qualcosa che non posso dimenticare.
Yeah! Poi le mattine d'estate le vedremo nello specifico: anche lì ho ricordi molto precisi, casalinghi e non.
EliminaMa il sole, la luce... beh, quello c'è sempre... Peccato dover stare rinchiusi a scuola senza poterselo godere.
Moz-
a me paradossalmente le mattine in casa in periodo autunnal-invernal-primaverile hanno sempre dato un senso di disagio e ansia.
RispondiEliminainnanzi tutto mi sembrava di essere fuori posto, come se avessi marinato la scuola, e al massimo le ricollegavo alle assenze per motivi di salute che di certo non erano piacevoli.
la cosa non è cambiata neanche adesso che lavoro nè tanto meno nel periodo dell'università...avevo sempre la sensazione di essere fuori posto, come uno che marinasse gli impegni in senso lato o, peggio, come uno sfaccendato...tanto che quando resto a casa, di mattina, fatico anche ad uscire per fare la spesa perché mi sento come se fossi disoccupato o sfaccendato-scansa fatiche.
ergo...mai amato le mattine, se non nei periodi estivi (ma solo fino al periodo del liceo, con l'università le odiavo anche)...
invece ho sempre apprezzato il tardo pomeriggio e le sere e ho sempre , stranamente, apprezzato i pomeriggi di fine autunno e inizio inverno perché mi piace il fatto che faccia buio prima...
sono strambo lol
Ehehe significa che sei un tipo crepuscolare, innanzitutto.
EliminaE poi, particolare quel che hai detto di sentirti sfaccendato (cosa che io adoro: l'ozio, otium vero e proprio) quindi vuol dire che sei un tipo molto laborioso^^
Moz-
La casa di mattina è sempre stata una casa affaccendata, così me la ricordo sia da bambina/ragazza che da sposata, con un continuo andirivieni di persone, mille cose da fare, da organizzare, da "incastrare" per tutti e ciascuno; preferisco di gran lunga la casa di sera, quando dopo una giornata intensa di cose fatte tutto ritorna tranquillo e pacato: una meraviglia.
RispondiEliminasinforosa
Ah vedi tu, l'esatto contrario: per me è la casa di mattina a essere calma, poco frenetica...^^
EliminaMoz-
Ah ok. Pensavo ti riferissi alla casa in senso letterale (e ti avrei raccontato che casa di mia nonna era sopra un panificio, per cui la mattina ti svegliavi con l'odore del pane caldo), invece stai parlando in senso figurato, la casa come situazione ambientale.
RispondiEliminaIn questo caso il ricordo simile ai tuoi fu quando in quarta liceo rimasi a casa per credo uno sciopero sindacale e diedero Quella pazza giornata di vacanza. Coincidenza memorabile!
Ahaha anche casa dei miei nonni è sopra un panificio (dei miei nonni XD).
EliminaSì, situazione generale: proprio il concetto di stare a casa in orari non ordinari, esattamente come quello che hai citato... e ci scappa un film!
Moz-
Lieto che casa tua ti ispiri così :-) Per me è un pochino diverso, ma non importa!
RispondiEliminaDimmi tutto, se ti va :)
EliminaIo tra pochissimo me la godrò proprio così come l'ho descritta**
Moz-
Non so, Miki... se penso a casa mia, mi vengono in mente le tue parole "solitamente anche il luogo confluisce nella brutta esperienza, ne diventa parte"...
EliminaCapisco, sono cose tue non belle, private... Posso solo augurarti di lasciartele alle spalle.
EliminaMoz-
Lasciarmele alle spalle mica tanto...
EliminaAbito da solo in una casa di non mi ricordo quante centinaia di metri quadri, con annesso giardino di non mi ricordo quante migliaia di metri quadri.
La casa che una volta era dei miei genitori.
Due individui intrisi di ideologia fino al midollo (comunista mio padre, femminista mia madre) che dall'alto delle loro possibilità economiche hanno giocato spesso e volentieri a fare i rivoluzionari (fiumi di parole, zero fatti: comodo fare i rivoluzionari quando si è benestanti!).
Due che avrebbero fatto meglio a non incontrarsi, non sposarsi e non avere figli.
Due che hanno passato buona parte del loro matrimonio a farsi la guerra.
E a fare la guerra - prima mio padre, poi mia madre - al primogenito maschio (cioè al sottoscritto), reo di non essere stato all'altezza delle loro aspettative.
Non ho particolare simpatia per la casa in cui abito...
Caspita.
EliminaComprendo, o meglio... ci provo.
Capisco che dunque ti senti vuoto in una casa vuota.
Posso solo dirti: cerca di cambiare atteggiamento verso te stesso e verso la casa (che è grande, spaziosa, con esterni grandissimi), forse sarà illuminata da una serenità nuova, se la rinnovi un po'.
Moz-
28 settembre 2011: finalmente mi diplomo al Conservatorio di Alessandria.
EliminaUno dei miei sogni di quand'ero alle superiori.
Un obiettivo perseguito con caparbietà malgrado le continue interruzioni e ripartenze.
Un traguardo raggiunto malgrado la tenace, ottusa, feroce opposizione dei miei genitori - mio padre prima, mia madre poi - che consideravano il Conservatorio come "roba da figli di papà", "roba da femminucce", "spreco di tempo e di denaro"... che hanno fatto di tutto per farmi desistere... ma per fortuna non ci sono riusciti.
Provo molto rancore verso i miei genitori :-(
Beh, alla fine sei riuscito a raggiungere quel tuo traguardo.
EliminaMi spiace per quel che hai vissuto. Però fidati, non è giusto (per te, per te stesso) continuare a starci male. Il rancore non fa vivere bene, purtroppo.
Potresti ritrovare quella fetta di serenità che ti è mancata.
Moz-
Di nuovo pioggia e vento?
RispondiEliminaMa allora bisogna approfittarne!
Di corsa a spalancare le finestre in modo da raffreddare la casa!
Eheh ora qua caldo davvero torrido, e anche in Puglia nei giorni scorsi... XD
EliminaMoz-
Ciao Miki, ti scrivo dall'ufficio.
RispondiEliminaNon sono sparito, è che casa mia è senza Internet da quattro settimane.
Sono perseguitato dalla Legge di Murphy :-(
Caspita, mi spiace!!
EliminaFatti da router col telefono, magari... so che sprechi giga, ma ogni tanto almeno navighi^^
Moz-