[POP 'N MUSIC] Supercafone, le citazioni nel brano del Piotta (1999)



Ci sono brani della musica italiana che nascondono citazioni degne di nota.
La rubrica Pop 'n Music vuole analizzare le parti del testo di tali brani, raccontandovi anche cosa è stato citato dall'artista.
Dopo Quelli che benpensano (vedi QUI), tocca oggi a una canzone che segnò l'estate del 1999: Supercafone, cantata dal Piotta.
All'apparenza banale tormentone, è invece la glorificazione della cultura popolare anni '70 (soprattutto) e un po' '80, tra film, situazioni, personaggi e un mood raccontato attraverso la figura del coatto, messa in scena dal rapper romano.


Supercafone
portò Piotta (al secolo Tommaso Zanello) all'immediato successo.
Oltre al brano, originale e trascinante, un contributo decisivo lo ha dato sicuramente il videoclip, girato dai Manetti Bros. (quelli di Coliandro e Diabolik, per intenderci).
Negli intermezzi parlati del video, un ottimo compianto Bernabucci come macellaio e Valerio Mastandrea nei panni di un guru della cafonaggine (er Ghepardo della Garbatella).


         

Passiamo ad analizzare il testo, individuando le tantissime citazioni pop:

chi in pista veste come Manero Tony, mangianastri a palla negli Alfettoni.
Tony Manero è il protagonista de La febbre del sabato sera (Saturday Night Fever), film del 1977 con John Travolta nei panni di un ragazzotto immaturo amante della musica disco.
Il titolo viene menzionato dallo stesso Piotta nella scena del videoclip ambientata in macelleria.




Pantaloni a zampa, la giacca della Standa...
Si fa riferimento all'abbigliamento anni '70 e alla catena di grandi magazzini Standa, che fu della Montedison e poi di Berlusconi.





Poi mi compro tutto quello che è coatto: lo Studio 54 o il Piper Disco...
Studio 54 è stata una celebre discoteca di New York attiva dal 1977 (su base di locali preesistenti) e che chiuse nel 1986.
Tempio della disco music, era frequentata da vip e celebrità.




Il Piper Club è invece una famosissima discoteca romana, aperta nel 1966, palco della beat generation e simbolo intergenerazionale per tantissimi giovani della città.




Ma Amanda Lear è una femmina o un maschio?
Domanda che, tra gli anni '70 e gli anni '80, circolava tra chi si ritrovò la showgirl sulle televisioni italiane: Amanda Lear, la cui infanzia è effettivamente avvolta nel mistero, si diceva potesse essere stata un uomo.




Piotta, merlo maschio come Lando...
Il riferimento è al film del 1971 Il merlo maschio, di Pasquale Festa Campanile, con protagonisti Lando Buzzanca e Laura Antonelli.




A casa nun ve manno, 'a senzatetto!
Più a palla, niente Ballo del Qua Qua...

Sono frasi dette da Carlo Verdone nel film del 1992 Al lupo al lupo.
Il Ballo del Qua Qua è un brano di Romina Power.


Com'è bello fa' l'amore, come canta la Carrà;
andà co' Califano al Festivalbar.

Vengono citati sia Raffaella Carrà (con una sua celebre canzone: Tanti auguri) sia Franco Califano; ma anche il Festivalbar, storico programma musicale delle estati italiane.




C'ho na stella dell'hard su Novella, brinda' co' Funari a Champagne e mortadella;
"Vota Moana" pe' cambia' la società.

Novella 2000 è un periodo scandalistico; Gianfranco Funari è stato un giornalista e presentatore, dal linguaggio diretto e anche trucido; il riferimento a Moana Pozzi è per il Partito dell'Amore, movimento antipolitico voluto dall'attrice insieme alla collega Cicciolina.




Io so' coatto come Mario Brega
Mario Brega è stato un celebre attore italiano attivo specialmente tra gli anni '60 e '80. Ha lavorato con Sergio Leone e partecipato a numerose commedie, specie quelle di Verdone.



Giovani coatti come Manuel Fantoni
Signore e Signori, io so' Mister Ok;
Il cafone è trucido come er Monnezza

Manuel Fantoni è un personaggio del film Borotalco; Mister Okay è il soprannome di due tuffatori (Rick de Sonay prima, Maurizio Palmulli poi) che ogni capodanno si sono buttati nel Tevere dal Ponte Cavour.
Monnezza è uno degli iconici personaggi interpretati dall'attore cubano Tomas Milian; piccolo criminale di borgata, apparve in diversi film di genere poliziottesco.


Nelle scene recitate, Piotta canticchia "la spingo io la robba che..." facendo il verso al celebre brano del 1997 di Patty Pravo ...E dimmi che non vuoi morire.
Il cantante indossa inoltre la maglia con la scritta Vi ho purgato ancora: il riferimento è a Francesco Totti, che esibì un'analoga t-shirt dopo il suo goal durante il derby Roma-Lazio dell'aprile 1999.

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55 commenti:

  1. Incentrata sui settanta assolutamente, come andava di moda nei novanta che li rimpiangeva così tanto da riportare in vita la sua cultura in chiave novantina, Lear è un maschio nato maschio che si sente donna.
    Super cafoneeeee!!

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    1. Sulla Lear avremo modo di parlare presto :D
      Vero, a fine anni '90 ci fu un revival dei '70.

      Moz-

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    2. Non dai fine ma da inizio.

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    3. Beh mica tanto: nei primi anni, i '90 erano molto ben precisi col loro stile (penso a quello molto americano, il rap, il baskettaro, il grunge coi camicioni...)

      Moz-

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    4. No no già dall'inizio della decade.
      Furono un miscuglio di generi e mode del passato e del presente ho visto diversi film e telefilm, ascoltato canzoni e letto riviste e libri sia nostrane che statunitensi e inglesi dei primi anni novanta con stampo settantiano che rimprendevano e rimpiangevano quel periodo.
      Pensando al ritorno dei settanta a inizio novanta mi viene sempre e subito in mente la canzone molto famosa dei The Connells'74-'75
      https://m.youtube.com/watch?v=l-ITv4OBV9c
      parla del ricordo da studente nella metà degli anni settanta, ed è del 1993.
      La nostalgia del passato nei novanta è esplosa subito con il passaggio dagli ottanta si sapeva che si stava vivendo un decennio senza personalità e proprie caratteristiche perciò per dargli una forma hanno copiato e mischiato tutto delle generazioni prima con dedizione ai 70.

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    5. Giusto per curiosità, "The Connells " hanno ripubblicato una 10ina di anni fa una nuova versione del video di '74-'75 , con le stesse persone (più o meno) del primo video.

      Caio

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    6. Beh, ma in realtà i '90 la loro personalità (almeno all'inizio: ma era un'onda lunga degli '80) l'hanno avuta.
      Anche alla fine, come stile, molto acquoso, acido e freddo.
      Però sì, grazie per le info!!**

      Moz-

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  2. Supercafone scritto tutto intero come il nome di un supereroe.
    Eroe speciale della tamarraggine a zampa di elefante, Basso e zeppe!

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    1. Ehehe, sì... il look era veramente da coattone!^^

      Moz-

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  3. Mi ricordo quando uscì questa canzone, la sapevamo a memoria..parlava di tutte le cose coatte che ci piacevano :D I riferimenti li sapevo già tutti, mi mancava giusto quello a "mister OK".

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    1. Fenomeno (anzi, fenomeni) Mister Okay!
      Una grande tradizione romana.

      Moz-

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  4. Diciamo che già studiando il testo di questo brano si capisce la cifra stilistica di Piotta. Se pensiamo agli anni in cui fu pubblicata e quanto questo tipo di musica faceva "scalpore" e confrontiamo con cosa si mette oggi nei testi per farsi ascoltare abbiamo una misura di come cambiano i tempi.
    Comunque questo è un grande pezzo, iconico e senza tempo anche se cita riferimenti culturali ben precisi. Da parte mia consiglio di ascoltare tutta la discografia di Piotta che non è mai banale.

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    1. Verissimo, a me lui piace molto.
      Chiaro che ai tempi c'erano questi riferimenti, il periodo è cambiato (ma comunque Tommaso è un grande appassionato/esperto di cultura pop anni '70, specie cinematografica).
      Supercafone ha descritto una certa wave di fine anni '90.

      Moz-

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  5. Venne a cantare nel mio paese, mio padre ne rimase sconvolto negativamente :D
    A me invece piaceva, un po' di vitalità trash. Belline anche le ballerine vestite d'argento.

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    1. Eheh, e pensare che non è certo uno di quei rapper tutto parolacce e modelli discutibili, anzi.
      Supercafone ha ben raccontato un momento socio-culturale (romano) di quel periodo^^

      Moz-

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  6. Una canzone non memorabile ma difficile da dimenticare, il che è un paradosso ma spiega perfettamente il significato della canzone all'epoca e del perché rimane adesso ancora cult. Ma poi Amanda Lear? Boh...

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    1. Che domanda è, aiutooo! Lear è l'immagine dei personaggi e simboli più cafoni e esagerati che ci sono stati e tu chiedi perché ce l'abbia messa.

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    2. Sulla Lear... ne parleremo prestissimo^^

      Moz-

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  7. Ai 20enni/30enni di oggi non so se esiste un'equivalente di un brano così, con tanti riferimenti che erano già del "passato" per noi giovani di allora (e devo dire che molti amici mia del tempo manco avevano capito tutti i passaggi).

    Cmq bello spiegare i riferimenti passaggio per passaggio, ovviamente qualcosa ti sfugge:
    "brinda' co' Funari a Champagne e mortadella"
    La mortadella era un riferimento a qualcosa dell'epoca (ora non ricordo cosa, se spot o altro durante le sue trasmissioni) che oltre i classici "damme la uno" c'era "che mortadella rigà" (parodiato dal mitico Guzzanti) erano diventati frasi "cult" già allora, che infatti spopolavano.

    Aggiungo che sempre all'epoca, dopo il boom del brano, la RAI sfruttò il successo con un programma chiamato "Orgoglio Coatto" con Verdone (e fu una cosa molto strana anche per l'epoca per la RAI):
    https://www.rockol.it/news-8322/piotta-e-l-orgoglio-coatto-in-prima-serata

    E a Califano all'epoca non piacque Supercafone (anche se non mi sarei stupito più di tanto)

    PS: poi mi rimarrà sempre il dubbio del perché un revival degli anni 90 (nonostante il programma non fosse granché) ha manifestato tante rotture di co....ni, quando siamo cresciuti con un'insistente rimando agli anni 70, ma già degli anni 80 (sempre negli anni 90), nonostante bene o male anche quel decennio ha avuto il suo perché.


    Caio

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    1. Vero, ho saltato la mortazza!
      Salume dei "poveri" e di borgata, finirà per diventare simbolo di Prodi ahaha XD
      Orgoglio coatto, che cosa hai tirato fuori!! :o
      Secondo me i '90 avevano una loro personalità che hanno in parte nascosto dietro questo revival; gli '80 guardavano un po' ai '60 ma ebbero una forza stratosferica.
      Tra poco i Novanta tornano e li riscopriremo totalmente^^

      Moz-

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    2. Sono in auge gia da tanto dieci anni e più.
      Ti sei perso con l'informazione.

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    3. Non so se stai parlando con me o Miki, ma no, in "Auge" come son stati citati e ricitati anni 70 e 80 nel pieno degli anni 90 manco ci si avvicina.
      Ed è stata una cosa che è continuata anche negli anni successivi.
      Una continua programmazione su quel periodo che, probabilmente, giusto chi non vedeva TV all'epoca (e c'era solo quello) e difficile che se ne dimentica.

      Qualche anno prima di Supercafone uscì "anima mia", un programma Rai con Fazio e Baglioni che prendeva un pò di fine anni 60 ed inizi 80, ma in pieno il decennio 70, e questo fu il programma più famoso. Ma ce ne sono stati altri.

      Quindi no, non mi sono perso nulla. Ricordo il tam-tam dell'epoca, mentre ora è più "ricordi del periodo anni 90"

      E cmq io parlo di un'altra cosa, quasi un astio nei confronti di quel periodo , che nel bene e nel male ha donato tanto. Avrei voluto una cosa simile anche per quel decennio.

      CAIO

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    4. Non sono in auge come gli 80s.
      Quando uscirà uno "Stranger Things" ambientato negli anni '90, oppure opere che riprendono film del periodo (vedi Karate Kid / Cobra Kai) allora sì che ci saremo.
      L'estetica per adesso è ancora tutta ottantiana, tra retrowave, vaporwave e musica che ha quei sound lì.

      Moz-

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    5. Caio no magari :(
      Niente canzone-inno per noi trentenni che abbiamo da raccontare?
      I ventenni che poveracci sono messi malissimo.
      Dovremmo cantare di Harry Potter, Il Signore degli Anelli, Dragon Ball, del mondiali 2006 e gli europei 2021, dell'11 settembre? O di Calciopoli, il crac Fiat 2003, Mondo Marcio, Gemelli Diversi, Tiziano Ferro? Magari Scamarcio, i cellulari a conchiglia, i pantaloni stracciati da freestyle così larghi e cadenti che per poco non li perdevi mentre camminavi sotto le mutande e i capelli ingellati taglio a spuntoni? Della tecno, l'house, raggetton o dell'hip hop?
      Meglio tacere.

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    6. Eheh ma sicuramente qualche canzone che richiama tutto questo ci sarà, magari minore.
      Forse non c'è ancora quel senso di vintage, sembra davvero l'altroieri.

      Moz-

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    7. Dal nuovo millennio in poi il vintage e il retro` non ci sono più a distanza di ventuno anni le cose del millennio le chiamiamo vecchie, o semi vecchie. Non si producono più cose che hanno quel potere e l'idoneità a essere chiamati tali.
      Nel 2016 Gabri Ponte ha fatto Che ne sanno i 2000 in cui ricorda le cose "belle" della generazione 90 forse anche la tua 80 che abbiamo vissuto nei novanta, primi e metà duemila che i nati dal 2000 in poi hanno perso e non possono apprezzare.

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    8. Eppure anche gli anni 2000 hanno una loro identità, nonostante il molto minore potere.

      Moz-

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    9. Lo sappiamo ma sono leggerezze senza una vera importanza che non ci danno la soddisfazione di dire sono del mio tempo che bello averli vissuti.
      Ci accontentiamo, ma che peccato non averli avuti preponderanti.

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    10. Non saprei nemmeno da cosa è dipeso; forse dal fatto che le decadi precedenti sono state potentissime... 🤔💪

      Moz-

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    11. Io parlo da 40enne ma posso dire per certo una cosa (che non riguarda espressamente anni 70-90, e scusate se vado OT), non so gli altri paesi europei, ma vedendo in america e confrontando la nostra situazione, c'è un problema di fondo.
      Se fate caso , ma anche probabilmente perché saranno circa 10 volte tanto (a livello di popolazione), in USA si cerca di ricordare tutto quel che è avvenuto prima in un amarcord continuo.
      Cercano di far conoscere al loro popolo, attraverso musica, programmi TV , serie e film, il loro passato continuamente, che siano inizi 900, o anni 20, che siano 70 o gli anni 50, e ovviamente anche prima del 1900.

      Mentre noi italiani...

      ... posso dire la verità? già a partire da chi fa i programmi in TV (ieri, oggi e domani) si cerca giustamente sempre di far qualcosa di nuovo (mai poi ti sparano reality e altre amenità varie), ma poi si ricicla continuamente le stesse cose* (del passato).

      Quanti personaggi del passato che ad esempio noi 40enni (e + ma anche - ) conosciamo e che un 20enne** di oggi sa chi è ? (tipo Corrado)
      Non c'è mai stata una vera cultura televisiva, dal passato vengono riproposte (quasi) sempre le stesse cose, già solo la Rai ha un vasto archivio e gente molto preparata a cui però non gli si da la possibilità di dedicare uno spazio decente in TV (e se c'è è poca roba), e questi programmi non devono passare come prodotti noiosi ma in qualche modo esaltati e fatti piacere al pubblico.

      Ad esempio, grazie a Telenauta 69, programma comico di Lillo e Gregg del 2000 avevo visto uno sketch che mi aveva divertito, pensavo fosse opera loro, invece era una riproposizione di uno sketch di Vianello e Tognazzi (Troncio della Val Clavicola, che ora invece si vede tranquillamente su YT).
      C'è tanta roba del passato bella da vedere, conoscere e sentire, che non viene quasi mai tirata fuori. Ed è un peccato.

      *stesse cose intese come quasi sempre gli stessi personaggi degli anni passati, quasi sempre gli stessi programmi citati dal passato, quasi sempre le stesse musiche con rare eccezioni (di esempi son così tanti che non saprei da dove iniziare)

      ** in questo caso "20enni" è solo a indicare un numero, ovviamente non puntare un dito (quindi vale per i 30enni, noi 40enni ma volendo anche di +, tutti son cresciuti solo con i riferimenti del periodo che hanno da quando erano ragazzini in poi ).

      Forse mi son dilungato troppo (o troppo poco) ma la realtà è così, e non è sicuramente colpa di "noi" come pubblico, ma dalla TV stessa, Rai in primis, che nonostante le "teche Rai" ancora non riesce a sfruttare appieno le potenzialità che ha.

      Insomma, benvengano queste rubriche del passato, per noi "giovini" anni 90, e va più che bene chiunque ne parli, anche al di fuori di questo blog, e aldilà dell'anno di riferimento che viene tirato in ballo.

      CAIO

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    12. Moz sì ma anche perché sicuramente chi sta al potere mondiale aveva deciso di bloccare la potenza dagli anni novanta che perciò sono stati un blob.
      Caio beh certo che è colpa dei mezzi di comunicazione ma sta anche al popolo scoprire e informarsi di cosa c'era prima e avere cura della propria storia e identità io che ho passato l'infanzia e l'adolescenza nel nuovo millennio ho avuto dalla terza elementare la curiosità e l'amore per le cose datate mi piaceva immedesimarmi di brutto negli anni 80.
      Meglio precisare che negli Usa solo una parte della popolazione è istruita al loro giovane debole passato e storia ridicola perché la stragrande maggioranza di loro se ne fotte non hanno il vero senso del tenere, ricordare e tramandare.
      Non hanno nulla di veramente importante nessuna storia nessun evento immortale come i popoli europei, asiatici e arabi perciò si attaccano al misero che hanno perché fa parte di loro e per l'immancabile comico patriottismo che mettono e impongono in ogni cavolatina.

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    13. Cerco di dire la mia rispondendovi.
      In Italia anche noi abbiamo SEMPRE, fino ai primi anni 2000, trattato il passato, celebrandolo continuamente.
      Oggi resta poco ed è per intenditori (Techetechetè, Ieri e oggi in TV...) e qualche replica su Mediaset Extra.
      Ma prima avevamo Blob 20 anni prima (con tutti i caroselli), Anima Mia, il programma di Paolo Limiti, per non parlare delle celebrazioni mediasettiane. E aggiungo Videocomic su Raidue e tanto altro...
      Il problema è nelle persone: la generazione dei nati tra il 1998 e il 2005 circa, è quella che ha snobbato, poi, la televisione preferendo Youtube e cancellando ogni cosa del passato: non se ne interessavano, c'era solo il presente e il futuro.
      Cazzi loro, che ora devono recuperare tutto di corsa.

      Moz-

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    14. "beh certo che è colpa dei mezzi di comunicazione ma sta anche al popolo scoprire e informarsi di cosa c'era prima e avere cura della propria storia e identità io che ho passato l'infanzia e l'adolescenza nel nuovo millennio ho avuto dalla terza elementare la curiosità e l'amore per le cose datate mi piaceva immedesimarmi di brutto negli anni 80"
      che è un pò come ho fatto io in passato, sia chiaro, non mi reputo esperto o chissà che, però quando vedevo spezzoni televisivi degli anni 80 fino agli albori della televisione, se non dicevano chi era (questa o quella persona ad esempio)o non c'erano i genitori o parenti che te lo dicevano ti rimaneva la curiosità.

      Però ti sfugge un particolare, se non dai modo di far vedere qualcosa del passato, uno può proprio non sapere di cosa si parla, non si incuriosisce (che è un fattore che può essere importante). Ti faccio un esempio, per fortuna tanti conoscono Totò (uso un nome altisonante come esempio), ultimamente stanno replicando i film su RaiMovie, se non li replicassero, se non ci fossero i mezzi per vederlo (dai DVD a perfino le allora VHS) , sarebbe solo un nome ricordato principalmente per chi ha vissuto quel periodo, ma non per chi è venuto dopo (ora basterebbe cambiare Totò con un qualunque attore del passato non troppo conosciuto et voilà).

      sulla seconda parte, ovviamente ti dò ragione, semplicemente perché più grande è un popolo, più è grande il numero degli istruiti ma anche degli ignoranti. Ma non è per forza un discorso di ignoranza, qua si tratterebbe di sfruttare una curiosità, fai vedere qualcosa che uno non conosce, e che magari gli piace, aldilà del loro livello di istruzione.

      Comunque il mio discorso puntava di più sul tener conto che la riproposizione degli eventi del passato fa conoscere continuamente al loro popolo personaggi che altrimenti verrebbero sommersi dalla polvere. Quindi lì sono tanti a conoscere magari gli attori più famosi ed in voga di un film degli anni 20 e 30. Qua in Italia conosciamo a malapena i tanti registi italiani e attori degli esordi del cinema se non i più famosi (forse aggiungerei) e non parlo degli adetti ai lavori.

      Purtroppo è un argomento semplice e complesso allo stesso tempo.

      Caio

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    15. *ovviamente "aDdetti"

      x Miki: come ho accennato io ricordo che manco ai miei tempi (o nostri, non ricordo di preciso quanti anni hai) e anche dopo ho notato gente particolamente interessata al passato, se non in quello che sta vivendo.
      In parte il discorso dello "snobismo" TV degli anni 90 lo reputo anche in quello, molti, anche più grossi di noi, si accontentano di ricordarlo, tanto lo hanno vissuto, quindi che gli frega!
      Cosa che probabilmente non ha fatto principalmente per chi ha vissuto gli anni 70 e 80, e prima, sarà forse perché si viveva meglio?
      boh!

      (sempre tornando al fatto che è un discorso semplice e complesso allo stesso tempo, almeno per me)

      Caio

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    16. Caro MikiMoz tu metti per iscritto tutti i miei pensieri negativi della generazione 1998-2005...

      Della generazione successiva ti posso dire che tra l'estate 2020 e questa appena passata 2021 ho udito bambini chiedere informazioni sui calciatori anni '90, parlare della Formula 1 dei tempi di Ayrton Senna e Alain Prost.
      Ho letto anche che molti manga del passato Dragon Ball, Shaman King, Rocky Joe ecc stanno vendendo tantissimo anche presso il pubblico giovane.


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    17. Moz la mia cultura del passato televisivo me la sono fatta con i primi programmi che nomini, Mediaset Extra al massimo mostra Sarabanda, Passaparola, Non è la Rai, Ciao Darwin e Beato tra le donne che bei ricordi da insegnare..... teniamo i primi due però!

      Caio gli statunitensi sono tordissimi di loro natura non centra la questione che sono tanti e per questione numerica è più difficile istruirli è questione che sono tra i popoli più mentalmente minorati che ci sono, ti ripeto che solo pochi di loro sono vagamente informati del loro mondo dell'intrattenimento e del mondo reale a tutto campo a ogni età e condizione sociale, lo si sa basta avere le esperienze con i turisti e capisci tutto di loro in un lampo basta leggere cosa dicono nel vasto mondo di internet e guardare i loro programmi tv in lingua originale se hai un livello medio di inglese capisci le dabbenaggini che scorreggiano hanno un quoziente intellettivo bassissimo che si scambia per un vero ritardo mentale patologico.
      La tv in ogni nazione come le istituzioni che governano sono lo specchio dei propri popoli ci mostrano quello che vogliono loro ma anche quello che vogliamo noi, la tv di cultura interessa a pochissimi non spendono tempo e soldi per programmi che quasi nessuno si fila, anche quelli spazzatura li cancellano quando non piacciono al pubblico e non portano guadagni.

      Elimina
    18. Il discorso, come dice Caio, è semplice e complesso allo stesso tempo.
      Vero che molto fa anche l'attitudine di ognuno, ma allora mi permetto di dire che perlomeno quella dei nati pre 1998 era tendende a non rifiutare il passato (almeno questo) se non a volerlo riscoprire (tipo me e altri, ma c'è da aggiungere una cosa*), mentre poi c'è stata una fascia di persone che hanno considerato "da vecchi" tantissime cose.
      Oggi, come dice Non Iscritto, si sta riscoprendo un po' del passato.

      *ai tempi miei la cultura pop era un calderone bellissimo: vedevi Batman del 1966 ma anche la serie animata del 1992.

      Moz-

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    19. * era così anche fino a metà dei duemila :) in questo modo avevo scoperto e apprezzato i cartoni e programmi vintage mi piaceva molto il cartone di Spiderman proprio degli anni sessanta.

      Non capisco perché i ragazzi dal 98 al 2005 li sotterrano qual'e il motivo?
      E quelli nati dalla metà dei duemila li scoprono perché? Perché hanno vissuto l'infanzia e vivono l'adolescenza bruttissime e ne sono consapevoli e vogliono rifarsi compensando con il passato?

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    20. Secondo me perché i nati 98-2005 si sono trovati con tutti i mezzi moderni (Youtube, social ecc) che apparivano come novità che avrebbe sepolto sia il web precedente (forum, siti, blog...) sia ovviamente tutti i mezzi del passato (televisione in primis).

      Moz-

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    21. E quelli dopo?

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    22. Siccome social ecc sono la normalità, peraltro in continua evoluzione, rivivono anche tutto il passato.

      Moz-

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    23. posso dirti che ho avuto modo di far conoscere, anche a chi ha 20 anni meno di me, molte cose del passato che mi ha fatto vedere gli son piaciute, ovviamente altre no, ma quando ad un ragazzo/a gli fai vedere qualcosa di particolare magari finisce lì ma la conosce.

      Un esempio semplice, come "La Linea" che anni fa gli ho fatto vedere per caso e gli è piaciuta. O i brani dei cartoni anni 70-80, e anche se non li conosceva ne aveva trovate tante che gli piacevano, e anche qui si può proseguire tantissimo. O i tantissimi spot CULT del periodo.

      Però ecco, quel che dicevo prima all'altro anonimo (A proposito, mi firmo apposta "caio" anche per avere risposte dirette), io sono un semplice "utente" che negli anni ha visto tante cose, e le ho fatte conoscere a chi non le ha vissute, ed in proporzione chi ha i mezzi potrebbe fare di più e meglio (e non roba come 90 Special)

      @Miki:
      "*ai tempi miei la cultura pop era un calderone bellissimo: vedevi Batman del 1966 ma anche la serie animata del 1992."
      Verissimo, non so se considerare proprio il termine "cultura pop" (nel senso che ai tempi non credo proprio esistesse sto gergo) ma era esattamente così.
      Vedevi cose "attuali" e "passate", semplicemente ciò che trasmettevano in TV, e all'epoca le TV oltre Rai/Mediaset erano i tanti canali regionali (che avevano un'importanza maggiore di oggi). Molti ragazzi non lo sanno, ma molti cartoni famosi per noi ragazzi/ragazzini dell'epoca, conosciuti in tutta italia non erano trasmesse appunto da Rai/Mediaset, ma su qualche canale che comprendeva qualche circuito regionale, o perfino in proprio.
      Cioè, alla fine abbiamo visto roba come KEnshiro che ad un certo punto non fu proprio più trasmesso!

      CAIO

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  8. Non credevo ci fossero tutte queste citazioni o.o devo riascoltarlo!

    Certo, quella di fine 90 era la nostra generazione X, amavano personaggi come Thomas Milian e Bombolo e tutta la cultura che li aveva cresciuti

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    Risposte
    1. Verissimo!
      Erano ancora parte di un sottobosco culturale, poi sono riesplosi con la moda attorno al 2004...

      Moz-

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  9. Non la sopportavo al tempo né la ascolterei adesso, ma bisogna ammettere che ha un suo perché sta canzone (e il personaggio costruito su di essa)!

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    1. Oddio, io la amavoooo XD
      Comunque sì, è un gran pezzo che ha descitto un'epoca e anche il personaggio.

      Moz-

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  10. Praticamente tutto quello che non mi piace.
    Gli anni Settanta mi inquietano non poco...

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    1. Lo sono stati in tante cose l'abbigliamento e le acconciature maschili MOSTRUOSE anche quelle femminili lo erano ma di meno, da barboni misto a hippie che si trascinavano dai 60, l'arredamento delle case e delle strutture pubbliche specialmente i muri e i pavimenti di colore cacca o vomito andati a male, quelle decorazioni bruttissime sulle piastrelle che erano quattro pugni di fila per occhio, il pessismo, la durezza e la violenza velata e diretta della società.
      Salviamo la musica, certi film, certi programmi televisivi e certi oggetti ma nel complesso sono stati un ni`.

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    2. A me gli anni Settanta piacciono molto (pensate, una delle mie tesi di laurea è sui film poliziotteschi...!), ma riconosco che spesso sono duri e oscuri.
      Ma ci sono anche tutti i 70's pop, ruggenti, che andarono gradualmente a formare quella che sarà l'epoca pop degli anni '80.

      Moz-

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    3. Questi sono i 70 che amiamo.
      Roooar!

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  11. Quanto mi piaceva quella canzone...era il 1999, avevo 14 anni e non avevo colto neanche una citazione: grazie per avermela fatta riascoltare :)

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  12. I capisaldi: la femmina, il denaro e la mortazza...

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