[SATURDAY SUPERPOST] speciale censure negli anime

 

Bentornati a un nuovo appuntamento antologico del sabato: il Saturday Superpost di questo mese ci porta nel mondo degli anime in Italia.
Saprete sicuramente che i cartoni giapponesi, quando importati nella nostra nazione, hanno vissuto una storia particolare spesso fatta di adattamenti arbitrari e censure.
Tre post per parlare di questo fenomeno...


Il primo, il più importante, è una vera e propria analisi della questione, scaturita da un confronto con un addetto ai lavori che nel passato lavorò proprio a questi adattamenti.
Uno sguardo sul perché gli anime venivano censurati, e da chi.
Fidatevi, la risposta potrebbe anche sorprendervi, a volte. Potete leggere qui l'articolo:
https://mikimoz.blogspot.com/2017/05/censure-anime-motivi.html




Il secondo post è una lista agevole degli anime che più abbiamo censurato.
Scoprite se c'è qualche titolo che avete amato anche voi:
https://mikimoz.blogspot.com/2016/05/anime-piu-censurati.html




Per ultimo, una divertente classifica: sapete che oltre ad adattare una serie per il nostro mercato, facendo anche importanti modifiche alla stessa, spesso abbiamo inventato pure nuovi titoli?
E questi sono quelli più assurdi, lunghi e altisonanti che gli adattatori sono riusciti a partorire:
https://mikimoz.blogspot.com/2016/04/titoli-anime-piu-lunghi.html

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55 commenti:

  1. Finché sono i giapponesi stessi a farlo, è un conto... Nel momento in cui lo facciamo noi, invece... I cambiamenti ai titoli invece non mi dispiacciono, spesso li hanno resi più originali... Vuoi mettere "Che campioni Holly & Benji" con "Captain Tsubasa"...? 😐

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    1. Diciamo che il titolo italiano spesso e volentieri ha a che fare con il titolo della canzone... anche quando nel titolo non c'è alcun riferimento all'opera.
      Comunque, ovviamente tutte le censure che abbiamo apportato... sono state fatte con il benestare del Giappone.

      Moz-

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    2. Beh un esempio palese di autocensura giapponese è Yu-Gi-Oh: rispetto al manga, l'anime (in originale intendo) è mitissimo, probabilmente perché volevano appunto che fosse family-friendly fin dall'inizio per poter vendere le carte in tutto il mondo. Poi lo hanno censurato ancora di più perché evidentemente non bastava :)

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    3. Esatto, è sempre una questione di mercato: appena capisco che possono rivenderlo in altri mercati, sono loro stessi a modificare^^

      Moz-

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    4. Certo.
      Ma è sempre il Giappone (la Konami in questo caso)ad aver detto: ok, fate pure! 🤑🤑🤑

      Moz-

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    5. Ma no, hanno fatto tutto col benestare dei giapponesi se non coi giapponesi stessi.
      Ok è arte, in parte (rima!) ma si tratta principalmente di profitto.
      Sono i giapponesi stessi a dare l'ok o a modificare loro stessi, per vendere.

      Moz-

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    6. Di fatto, i creatori stessi dell'opera, a monte.

      Moz-

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    7. Oggi sì, forse c'è un discorso a monte con tutti i mercati possibili, già quindi tutto stabilito.
      Ma prima non era così: i giapponesi facevano, e poi cambiavano (o lasciavano farlo) all'occorrenza.
      I musicisti? Considera, così ne venivano pagati ben due: l'originale e quello della colonna sonora rifatta 🤣💪

      Moz-

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  2. Qualcosa di molto triste le censure.
    Tra le più odiose quelle geografiche tra cui non nominare il Giappone e le città, i nomi giapponesi :(

    Per quanto Mediaset sia sta feroce nulla batte la vergogna delle americane 4Kids e Saban...

    Gli episodi censurati di Dragon Ball Z sono stati 2 nella replica dell'autunno 2011/inverno 2012 cosa bruttissima.

    Non dimentichiamo i due pesi e due misure che facevano con i Simpson e Futurama trattati con tappeto rosso... Mentre un episodio dei Griffin fece scandalo nel 2006.



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    1. Ci sono delle distinzioni: Futurama, I Griffin ecc sono classificati e gestiti come "animazione per adulti" (per dire, la categoria è questa anche su Disney Plus).
      Tranne rari casi veramente "oltre", non rischiano la multa.

      Le censure sul Giappone, che però io chiamo de-localizzazione (e in qualche caso ri-localizzazione) sono da intendersi negli anni in cui le applicarono. C'è tutta una questione dietro e fidati: se abbiamo avuto TANTI anime e hanno avuto TANTO successo, è anche perché fino alla fine dei '90 abbiamo un po' omesso l'ambientazione nipponica... 👍🔥

      Moz-

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    2. in effetti devo ammettere che gli anime più prettamente giapponesi sono quelli che mi attirano di meno... Già solo vedere Goemon col suo vestito da samurai, certe volte mi fa battere ciglio 😯
      Ommammamia, sono un intollerante? 😱

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    3. @Gravo: vero, 4Kids e Saban furono terribili nella censura ma devo dire che ho sempre apprezzato le loro colonne sonore..

      Aldilà dei Simpson e Futurama, che se non sbaglio avevano il pallino giallo (quello che significa "guardatelo solo con degli adulti"), i veri pesi e due misure era che la Mediaset trasmetteva con pallino verde (cioè: "va bene per i bambini") shows come La Vita Secondo Jim e Tutto in Famiglia dove cose altresì censurate negli anime si sprecavano (riferimenti sessuali, armi, parole come omicidio e morte etc). Se non sbaglio pure Willy il Principe di Bel Air aveva il pallino verde. Ce l'avevano proprio con gli anime si vede..

      In effetti, la Rai ha fatto un lavoro decisamente migliore anche se, a memoria, ricordo un episodio di Digimon Tamers e due episodi di Monster Rancher censurati.

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    4. Allora, cerco di rispondere un po' a tutti.
      La questione della de-localizzazione giapponese, sparita proprio nel momento in cui il Giappone divenne una moda alla portata di tutti, è indicativa di quel che voglio dire: se avesero lasciato nomi, luoghi, piatti, ecc... in originale, gli stessi prodotti non sarebbero "arrivati" con la stessa forza.
      Sembra assurdo ma è così: una semplificazione culturale che invece ha aiutato certe opere a imporsi, le hanno "localizzate" per l'Italia dove, all'epoca, la cultura dominante era quella americana con annessi e connessi.
      Holly e Benji non sarebbe il successo di oggi se fosse rimasto da allora Captain Tsubasa.
      Sailor Moon idem, senza Marzio Bunny e via dicendo.
      Oggi non si censura niente, perché i nomi giapponesi sono alla portata di tutti, il Giappone è una meta vicina e conosciuta, e tutti mangiamo porcherie nipponiche XD
      P.s. a rendersi conto che, se vuoi l'exploit in un mercato, bisogna cambiare i nomi... sono i giapponesi stessi: LUCE, MARINA e ANEMONE sono nomi inventati proprio da loro con le autrici originali; UTENA lo vendevano come URSULA... :)

      Moz-

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    5. e non dimentichiamo il mokkori di Ryo, tradotto dalla star comics in "driz" 😄😄

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    6. La Yamato ha lasciato mokkori-bottarella, la Dynit ha tradotto alzabandiera-bottarella.

      Moz-

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    7. @Gravo
      Non saprei, una mia sensazione... Alla fine Lupin III è il meno, riesco a godermelo ugualmente e pazienza, Goemon fa parte della squadra al pari degli altri 👍
      Però se vedo uno di quegli anime in cui indossano tutti il kimono, ho una specie di resistenza... Poi magari è bello, per dirti di recente alla Mondadori mi hanno regalato un libro che parlava di cose giapponesi strette, scritto da un'autrice italiana peraltro...
      Non sono riuscito a finirlo, mi risultava faticoso leggerlo...limite mio...😩

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    8. Non c'è niente di strano, anche io ho dei limiti per quanto riguarda certe culture, che proprio non mi attirano...

      Moz-

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    9. Vero e ricordo molto bene quale: quello in cui si scoprivano le origini di Ken/l'Imperatore Digimon e della morte di suo fratello. E la cosa era anche peggiore perché nel penultimo episodio suo fratello compariva pure, con riferimento palese a tale episodio, per cui i poveri cristi che non sapevano della censura non ci poterono capire una mazza XD

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    10. Ecco, poi sia la Rai che la mediaset (più quest'ultima) fanno cose del genere.
      Johnny e Sabrina sulla panchina tagliato dalla puntata... ma si vede nella sigla!
      Lo schiaffo di Marina a Ascot in Rayearth, tagliato dalla puntata ma presente nel riassunto della successiva... XD

      Moz-

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    11. Forse proprio per l'ubriachezza...

      Moz-

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    12. Il Moige interviene sulla TV, come può farlo su una piattaforma che ti indica età e restrizioni? Sono problemi dell'utente, se fa vedere un certo prodotto in casa ai figli.
      Per il vino cambiato in aranciata, sì. Ma paradossalmente succede anche proprio con la Disney attualmente... anche il fumo è bandito.

      Moz-

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    13. Esatto, Netflix se ne frega: è una cosa a pagamento, e con accesso litato e limitabile. 💪👍

      Moz-

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    14. In compenso Netflix impone delle censure a sua volta, ad esempio nelle serie di produzione propria è praticamente vietato il fanservice esplicito. Ne stavo giusto rivedendo una (Blood of Zeus) dove in più di una scena è palese questa censura (vi sono spesso donne nude ma sempre coperte da qualcosa, che siano i capelli o effetti di luce). Ma lì non è questione di pudore ma di pseudo-femminismo becero..

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    15. Diciamo che più che censure sono accorgimenti... Certo, legati ai tempi che corrono 👍💪

      Moz-

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    16. Qui poi il discorso si complica, in un film di Cronenberg c'è una frase interessante, "nel momento in cui uno scrittore modifica un proprio testo, si sta già autocensurando"...

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    17. Esatto, potremmo vederla così...
      Ma ci sta, è una cosa che arriva per diversi motivi...

      Moz-

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  3. Come sempre: ottimo articolo 👌 molto approfondito e ben scritto.
    C'è una cosa che mi sono sempre chiesto al riguardo: come mai questo accanimento da censura nei confronti degli anime mentre in diverse serie animate occidentali uscite nello stesso periodo (Batman, Superman, gli Animaniacs, Gargoyles etc.) venivano tranquillamente tollerate cose censurate negli anime (aldilà dei riferimenti sessuali, nella serie di Batman pistole e verbi riguardanti uccidere/morire etc erano all'ordine del giorno mentre in Yu-Gi-Oh e roba simile le pistole venivano censurate e DragonBall non poteva usare mai le parole "morte" o "uccidere" nonostante si vedesse benissimo che accadeva..). Non è che di Batman non venissero venduti i giocattoli ai bambini, quindi mi chiedo onestamente come mai questo evidente divario..

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    1. Perché i prodotti americani erano visti come più tranquilli. Cosa che effettivamente sono, almeno fino a una certa epoca.
      Non hanno doppi sensi, non hanno sottotracce strane e maliziose, non generano (parlo sempre dei prodotti fino a fine anni '90) strane situazioni.
      Sono lineari, semplici, giudicati NON pericolosi.

      Moz-

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    2. Ma perché? L'unica differenza è che nei cartoni americani non si è mai vista una donna nuda (anche se qualcuno, tipo The Mask, ci è andato vicino) ma non capisco la logica di "Non potete dire la parola morte in Dragonball ma in Batman non c'è problema".

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    3. Perché il concetto di morte negli anime è crudo, vero, spesso cattivo e definitivo.
      Si aprono degli scenari: nei cartoons americani si celebra la vita, non il sacrificio finale (come invece succede negli anime).
      È un concetto filosofico, e quando qualcuno muore nei cartoons USA di quei tempi, era un una tantum sconvolgente (vedi il ragazzo morto di droga in Bravestarr).
      Gli anime hanno una cultura della morte diversa...

      Moz-

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    4. Ragazzi, è perché la Warner, Fox e Disney supervisionavano e sceglievano spesso anche i doppiatori moooolto di più dei giapponesi che un po' se ne fottevano dato che fino a metà anni '90 non consideravano il mercato estero in maniera seria.

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    5. Che poi i cartoon giappo arrivavano a pacchi, non erano "prestigiosi"...

      Moz-

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    6. @Miki: chiamami fesso se vuoi ma temo di non aver capito il tuo discorso 😅 forse dovresti aprire un topic a parte, sembra interessante comunque

      @NINO: Che Warner e Disney curino i doppiatori internazionale non c'è dubbio, la Disney ha proprio una sezione dedicata al doppiaggio internazionale, anche in Italia. E' il motivo per cui le serie animate Disney degli anni 90 hanno avuto tutte gli stessi doppiatori dei film (con qualche eccezione: Roberto Pedicini invece di Gigi Proietti per la serie di Aladdin e di Tonino Accolla per la serie di Timon e Pumbaa). Però non sono così sicuro che gli anime abbiano sempre trascurato il doppiaggio estero, se non ricordo male Miki disse una volta che per la serie di Gundam i doppiatori vennero scelti dalla casa originale. Inoltre, so che per la versione italiana di Digimon Xros Wars la Toei si raccomandò perché tornassero tutte le voci storiche dei personaggi delle serie precedenti che a un certo punto appaiono.

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    7. Esatto, ma appunto è una cosa solo degli ultimi anni... per Gundam Mediaset/Dynit, venne Tomino a scegliere i doppiatori italiani... era la fine degli anni 2000.
      L'attenzione c'è stata solo dopo molti anni.

      Il mio discorso è che i cartoon americani del passato celebravano la cultura ottimistica, il lieto fine, un sacrificio ma non a costo di vite.
      Quelli giapponesi sono culturalmente diversi, distantissimi da noi e dall'imperante cultura americana.
      Spesso celebrano la morte e non la vita, ma in un modo che a noi potrebbe sembrare "strano" (oggi non più).
      Sì, possiamo parlarne in un post apposito, ovviamente: perché i cartoni giapponesi venivano censurati e i cartoni americani/europei no?^^

      Moz-

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  4. Denis: a me un doppiatore ha detto che proprio la Disney non fa dire certe frasi come ad morto/morte e infatti non viene mai detta e forse nemmeno nei film Marvel di superoi e non c'è neppure il sangue mi ricordo Age of Ultron in cui moriva Quicksilver mitragliato e nel corpo nemmeno un foro di proiettile e sangue e stessa cosa in un film dei Transformer con Antony Hopkins che veniva ucciso da un raggio e anche li niente sangue e ne corpo dilaniato.
    Poi lo stesso doppiatore mi ha detto che ha doppiato un personaggio di un ricco texano razzista ma per via che la battuta tradotta e ambientata su un'aereo diretto in Israele che diceva " sembra di essere in un forno " fu tagliata e tennero solo gli applausi " quindi non si capiva se il personaggio era razzista magari solo per il cappello da cawboy, la sitcom era Anger Management.
    La censura è ovunque e comunque anche America Dad e I Griffin sono censurati nella fascia delle 14 perchè vedendo alcune puntate passatte di notte ho notato i tagli, che poi hanno tematiche come zoofilia, l'omicidio e pervesioni quello e un'altra storia.

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    1. Ho un artbook dei Masters, dove c'è una pagina della sceneggiatura originale del film con Dolph Lundgren del 1987.
      Con tanto di correzioni: dove c'è scritto che Skeletor dice "kill 'em all!", a penna, viene detto "no killing, niente morti, sostituire con 'eliminate He-Man e i suoi compagni!'"!

      Sì, comunque anche i Griffin a pranzo sono censurati, o alcuni episodi NON vengono trasmessi: li mandano di notte col bollino rosso.

      Moz-

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    2. A proposito di sceneggiature originali, ieri pomeriggio ho beccato uno MAG di Studio Aperto in cui mostravano un bel museo del cinema con tanti bei pezzi esposti, fra cui anche sceneggiature di vari film, ne hanno mostrata una disegnata da Bruce Lee... 🙂

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    3. Cavolo bello!
      Io ho visto cose analoghe questo autunno a Torino, alla Mole...

      Moz-

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  5. Guarda ti posso dar ragione sui motivi commerciali e psicologici per censurare morte e sesso.
    Ma sui nomi proprio no. Mi sembri un po' para, in questa tua difesa ad oltranza del cambio dei nomi e di tutto ciò che fanno gli adattatori in nome della necessità. Un par di ciufoli.

    Cominciamo.
    Era il 1980 e arrivò Lupin III
    Come si chiamavano i suoi amici? Goemon, Jigen, Fujiko.
    Ed erano strafighi! Nel 1980 noi bimbi del divario culturale italoccidental-nipponico ce ne fregavamo.
    Li chiamavamo Goemon, Jigen e Fujiko. E Zenigata. Nessun problema di memoria, nessuno scandalo, nessuna preoccupazione dei genitori sui nomi, nessuno straniamento psicologico.
    Sul sesso forse.
    Sulla morte forse.
    Ma sui nomi!?
    Ma va la! Viva la 500 FIAT!

    E come potrai immaginare non ci fermavamo lì. Lamù - per citare un tuo pallino - quanto Giappone ci portava nel 1983? Quanti nomi nippo c'erano? Ataru, Mendo, Shinobu. Quanta cultura nippo c'era a inizio '80?

    E potrei andare avanti con le Time Bokan Series, con i Superboys, con Judo boy, con Sasuke, con Sampei e il Takitaro. Tanto tanto Giappone.

    Eppoi: dal punto di vista commerciale il pericolo del divario/straniamento culturale è ben bilanciato dal fascino dell'esotismo, del lontano e diverso. Quindi lascia i nomi originali!
    E tu Moz non difendere chi li ha cambiati. Chi cambiava i nomi - fosse il produttore giapponese o l'adattatore europeo - era un pirla!

    Il cambio dei nomi l'ho sempre visto come una vera congiura delle classi dominanti, una maledetta ipocrisia. Sentire i nomi originali giapponesi, vedere i loro usi e tradizioni, arricchisce il bambino, rende la mente di chi cresce più flessibile, più rapida. Ma sia mai che con un mezzo economico, chi sta davanti alla televisione si possa evolvere. Noooo. La televisione doveva assopire le menti, non incuriosirle. E allora chiamali Tinetta e Tommy, sostituisci titoli e insegne, così che il giovane possa vivere in un mondo attutito e finto. Ti dirò: io mi sentivo offeso dal supponenza con cui gli adattatori cambiavano i nomi.

    E ora invece NOVITA' ribaltamento di 180°, i Giapponesi vogliono i nomi originali.
    E anche qui: se ai tempi per la tua miopia culturale hai imposto i nomi occidentalizzati, ora li lasci, LASCIA I NOMI CHE HAI IMPOSTO!
    Ci prendi per scemi? Prima Holly e ora Tsubasa? Prima Pegasus e ora Seiya?

    Godzilla rimane Godzilla, non Gojira, e allora i gemelli Derrick rimangono i gemelli Derrick.
    Che Topolino rimanga tale, Uomo Ragno e Balrog idem.
    O fai bene all'inizio o poi t'attacchi!

    E se mi dai torto, ti meriti tutti gli errori di adattamento di Berserk!

    Ciao
    Giù

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    1. Giù, ma io non difendo nessuno, men che meno la censura.
      Semplicemente, tanti anni dopo e col senno di poi (senza più l'anima del fan) si comprendono cose diverse.
      Se fosse come sostieni, perché proprio i giapponesi (le CLAMP!) ci hanno dato LUCE, MARINA e ANEMONE al posto di Hikaru, Umi e Fuu?

      Parli dei cartoon da tv regionale come se non avessero mai cambiato niente.
      In realtà l'arte di riadattare arriva sin dai tempi di Goldrake (non erano quelli, i nomi veri dei personaggi); Doraemon? Li ha ripristinati la Mediaset. Idem Dottor Slump.
      Penso a Beppe delle Time Bokan, a NINO il mio amico ninja e GIGI la trottola (manco fossero di Napoli...).

      Pegasus fu chiamato così per imposizione della Giochi Preziosi.
      La TV commerciale non ha il compito di incuriosire le menti, né di assopirle: ma di funzionare e vendere.
      E quindi è più facile da ricordare una Sabrina rispetto a una Madoka.
      Si parla di grandi numeri, milioni di telespettatori da raggiungere.
      Citi poi Lamù che è proprio il nome più sbagliato per via di adattamenti fatti a cazzo (Lum è il vero nome, un po' come Guts/Gatsu)...
      Insomma, dopo 20-30 anni direi che possiamo ragionare sulle cose ormai accadute, cercando di comprenderle anche da altri punti di vista :)

      Moz-

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    2. Beh Conan non era censurato in generale e Naruto arrivò che ormai l'otakumania era forte in Italia e quindi si era ormai capito che i ragazzi volevano i nomi originali (anche se alcune tecniche vennero italianizzate comunque, ad esempio Chidori divenne Mille Falchi). Così come Shaman King che anche quello aveva tutti i nomi giapponesi o sbaglio?

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    3. Dunque, hanno smesso -a Mediaset- di omettere l'ambientazione giapponese... da Card Captor sakura in poi. Certo, qualcosa di doppiato prima ma andato dopo (Rossana, prima stagione) aveva ancora le caratteristiche d'adattamento del passato (ma già tutto cambia dalla seconda stagione).
      Conan e Naruto vengono già nella generazione anime-mania dove il Giappone non veniva più censurato.
      Shaman King restò abbastanza fedele, sì.
      Conan... passò una prima stagione con censure (anche nei termini) poi dalla seconda niente censure, o al massimo delle ricolorazioni per il sangue... ma gli ultimissimi episodi proposti (non da Mediaset ma da DeAgostini) pare siano tornati a qualche censura in più...^^

      Moz-

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    4. Ci sono altri casi dove l'anime, nei toni, è veramente diverso dal manga.
      Possiamo quasi dire che Yu-gi-oh! è un esempio simile, con tutta la prima parte (infinitamente MIGLIORE rispetto alla cagata del gioco di carte) che non è stata presa in considerazione...

      Moz-

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    5. Sì, so che Shaman King è censurato (anche in originale) ma io intendevo che aveva mantenuto tutti i nomi in giapponese senza italianizzarli.

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    6. Sì, dovrebbero essere tutti in originale.

      Moz-

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    7. Sì, io intendo che tutta la parte coi giochi più disparati è MOLTO meglio rispetto alla parte con le carte.
      Yugi re dei giochi era una parte molto più bella, fatta di storie di scuola, persone, amici, bulli e via dicendo. Le carte hanno tirato molto, vendevano, e hanno puntato tutto su quello...

      Moz-

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    8. Secondo me un anime dovrebbe essere sempre un'occasione per creare un "di più" rispetto a ciò che consente il fumetto d'origine, per cui di fronte ad un anime che mostra questo lato nascosto io dico che va bene... Ma senza censure però!🙂

      PS... Dunque quando notavo un qualcosa di interessante nei dragon ball del doppiaggio Dynamic Italia, tanto torto non avevo... 😄

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    9. Solitamente la cosa scritta e disegnata su carta (il fumetto) è meglio per via del fatto che è la diretta espressione di un creatore artistico.
      Diversi i casi in cui le opere nascono per l'animazione o dove il fumetto è solo un "ramo" (vedi Gundam, Utena).
      Ci sono casi di anime meglio del fumetto. Sicuramente la colonna sonora fa tanto, perché la musica è un'aggiunta non da poco!

      Moz-

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    10. @Gravo: nessuno problema

      @Moz: a me il gioco di carte piaceva (ti dirò che a me di Yugioh son piaciuti pure i filler, o almeno quasi tutti) ma è indubbio che tagliando la parte iniziale (e anche altri momenti) han reso i personaggi molto più macchiette. Nell'anime sembra che vivano solo in funziona del gioco (un difetto comune, per esempio, a praticamente tutti gli anime sportivi) nel manga, specie nella prima parte, sembrano persone autentiche con passioni, interessi, storie e motivazioni molto più empatici e quotidiani.

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    11. Esatto, ma poi anche il manga cambia completamente registro.
      Nonché sia una novità: gli shonen specie quelli di Jump sono creati man mano e a tavolino, gestiti dagli editor con continui sondaggi.
      Oggi si nota meno, ma prima era smaccatamente così: opere che di colpo introducono tornei di lotta, o giochi da vendere, o cambiano registro improvvisamente... Insomma, c'è poco di davvero artistico nei manga a questi livelli.

      Moz-

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    12. Certo, ma solitamente non sono quelli che hanno generato miliardi a palate...

      Moz-

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  6. Questi li ho letti tutti, diciamo che la censura ha fatto bene e ha fatto male, senza fortunatamente rovinare il risultato.

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    1. Ha fatto in modo di poterci comunque fatto arrivare cose che altrimenti non avremmo mai visto...!

      Moz-

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    2. Soprattutto ha fatto in modo che si producesse tanto merchandise su tutte queste serie X4

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    3. Ma anche che si parlasse delle opere originali, che in certi casi sono anche arrivate in Italia! 🤣👍

      Moz-

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