[VITA VISSUTA] storia di una lettera recapitata per sbaglio

Cari Clockers, oggi vi riporto nell'estate del 1998 con un mistero che mi ha tenuto compagnia per ben venti anni.
E che di fatto ho risolto, seppur con molto amaro in bocca, senza avere risposte poi così soddisfacenti. È la storia della lettera (anzi della busta) che vedete qui sopra.
Ed è la storia che coinvolge quattro persone: Anita, Moira, Filomena (nomi di fantasia) e... me!
Trovai una lettera spedita al mio indirizzo, ma non era per me: come stavano le cose?



LUGLIO 1998
Per le scale di casa la mia attenzione viene catturata da una lettera che sbuca sotto il portone.
Ed è quella che vedete qui sopra: indirizzata a una certa Moira F., che però deve trovarsi ospite presso una certa Filomena, che porta il mio stesso cognome e vivrebbe nella mia stessa cittadina, ma soprattutto nella mia stessa strada.


Mi metto così alla ricerca di questa Filomena Capuano, che -sembra assurdo- nessuno conosce: la via in cui vivo non è molto lunga, la percorro sotto e sopra diverse volte in cerca di tale persona, guardando campanelli e citofoni.
Chiedo a vari vicini e nessuno sa chi sia questa Capuano, che magari può essere la moglie di qualcuno. Ma niente.
Persino i miei parenti non hanno alcuna notizia di una tale Filomena con il nostro cognome, e che vivrebbe nella nostra stessa strada.
Insomma, questa Filomena Capuano, residente nella via riportata sulla busta, non esiste.
Al che, dopo qualche giorno di infruttuosa ricerca, decido di rimandare indietro la lettera ricevuta, visto che sull'altro lato compariva il nome e l'indirizzo della mittente: una tale Anita S. detta Arale (nickname di fantasia) della provincia di Torino.

la busta di Anita per Moira (c/o Capuano Filomena)

 
Purtroppo sono costretto ad aprire la busta originale perché questa era molto "gonfia" e non entrava all'interno di una busta nuova.
Ricordo di aver intravisto dei disegni tratti dall'anime Piccoli Problemi di Cuore ma non credo di aver letto altro.
Insomma, mi feci i fatti miei.
Ho ovviamente allegato un mio messaggio con scritto, all'incirca, "ciao, mi è arrivata a casa questa lettera, non sono riuscito a trovare nessuna Filomena Capuano nella via indicata e di conseguenza nessuna Moira che starebbe da lei, quindi ti rimando tutto indietro".


SETTEMBRE 1998
Un paio di mesi dopo ecco la risposta per me di Anita "Arale":

il messaggio di Anita per me (1998)

"Ciriciao Michele, come stai? Probabilmente ti starai chiedendo chi sono... beh sono Arale (cioè il mio vero nome è Anita), quella che ha mandato la lettera x sbaglio a casa tua, volevo ringraziarti x avermela rimandata indietro..... [...]"

Notai subito il "ciriciao", che, sommato ai disegni di Marmalade Boy e al suo nickname dal suono giapponese, lasciava intendere lei fosse una fan di anime e manga.
Mi chiedeva di fare corrispondenza, ma preso tra scuola e altro non replicai mai a questa sua lettera.
Per anni mi sono domandato chi fosse quella Filomena Capuano che abita nella mia stessa via (ma nessuno conosce): un mistero destinato a non essere risolto.



OTTOBRE 2016
Arriviamo al 2016.
Tornato in Puglia, mi ricapita tra le mani la lettera.
E mi dico: cavolo, siamo nell'epoca di Facebook, sarebbe bello ritrovare questa Anita "Arale" che aveva spedito per sbaglio la lettera a casa mia, sarebbe bello conoscere la verità dietro al mistero di quella Filomena Capuano!
Così, come immaginavo, avendo il nome e cognome completi di Anita, la trovo.
Le chiedo l'amicizia sul social, ma niente.
Le scrivo, niente.
Dopo questi tentativi lascio perdere, ma la voglia di risolvere il mistero è forte: com'è possibile che, nella mia stessa strada, abitava una persona col mio stesso cognome e che nessuno conosceva?

la busta contenente la lettera di Anita per me (1998)

ESTATE 2018
Scrivo a un'amica facebookiana di Anita: magari saprà dirmi qualcosa.
Parlo un po' con questa ragazza e le racconto tutta la storia.
Mi dice che ora Anita non vive più in Piemonte, che comunque si vedono spesso, e che l'avrebbe incontrata a breve raccontandole la vicenda.
Passa del tempo, ricontatto questa ragazza amica di Anita per sapere com'era andata e -testuali parole- mi scrive "Anita non ricorda questa storia e non vuole approfondire, mi dispiace."
Insomma, da una che mi chiese pure di diventare amico di penna... risposta un po' troppo strana.


Mi arrendo? Certo che no.
Se Filomena Capuano nella mia stessa via non esiste, se Anita non vuole parlarmi... di fatto avevo a disposizione un terzo nome: quello della ragazza alla quale era indirizzata la missiva originale (luglio 1998), e che quell'estate doveva trovarsi presso la fantomatica signora Filomena!
E così anche in questo caso vado di Facebook.
Contatto dunque Moira, che si rivela essere molto fredda (o almeno così mi è parso: ragà ma che ve li fate a fare i social se poi avete tutte queste paranoie?).
Insomma, mi risponde alle domande ma in modo molto "secco", come se non si fidasse del tutto o come fosse sospettosa.

Le racconto tutta la storia, mi dice che quella Moira è lei e che effettivamente nell'estate del 1998 si trovava in Puglia, a San Giovanni Rotondo, presso famigliari.
Nello specifico, presso sua nonna che si chiama appunto Filomena, ma... -colpo di scena- non ha per cognome Capuano né -colpo di scena 2- non vive nella mia stessa strada!
In sostanza: la Moira in questione è lei; nel '98 era in Puglia; cognome e indirizzo di sua nonna non corrispondono a quelli riportarti sulla busta. Com'è possibile?
Come risposta al mistero, Moira mi dà: "c'era stato un errore di fondo".
Senza aggiungere altro, senza dirmi perché siano stati indicati ad Anita un cognome e un indirizzo falsi che però combaciano con quelli della mia famiglia e della mia abitazione.
Come fa ad esserci un errore di questo tipo, nel dare un cognome e un indirizzo completamente sbagliati?


Insomma, sbagliato il cognome e sbagliata la via, di fatto una lettera arriva a casa mia perché in quella strada dei Capuano esistono (cioè la mia famiglia e altri miei parenti).
Ma pare sia stata tutta una coincidenza data da un errore, anche se la cosa continua a sembrarmi, francamente, molto strana...
Cari Clockers, voi cosa ne pensate?

Io aggiungo un altro piccolo mistero, che stavolta riguarda solo me: sono rimasto convinto, per anni, di aver trovato la busta mentre stavo aspettando zia per andare al mare; ricordo infatti che portai la missiva con me, messa all'interno del contenitore in plastica dello sportello della sua Micra rossa.
E che quel giorno andai a comprare un albo di Dragon Ball Deluxe, che lessi in spiaggia.
Ecco, peccato però che quell'albo è uscito nel 1999... un anno dopo questi eventi... Ah, i falsi ricordi!