[RICORDI] le gite scolastiche

 

Non che oggi non se ne facciano più, ma qualche cambiamento c'è stato, anche e soprattutto a causa della pandemia.
Le gite scolastiche erano comunque già diverse da come si vivevano all'epoca: oggi ci sono scambi culturali, ospitate in famiglie straniere, e tutta una serie di cose più cool.
Ai miei tempi si andava e veniva in giornata, e solo da grandi ci si godeva qualche libertà in più...


Viaggio d'istruzione, questo il nome ufficiale delle semplici e bramate gite.
Il momento più atteso dell'anno scolastico, che poteva anche essere eliminato come punizione: alcuni elementi, o tutta la classe, potevano non partire se l'avevano combinata grossa.
I dirigenti sapevano bene dove colpire, perché di istruttivo queste gite avevano solo il nome.
Distruttivo, tutto il resto. Divertimento, in primis.
Si iniziava, i primi anni di elementari, con piccoli percorsi vicinissimi.
Poi, man mano, zainetti, Gig Tiger (QUI), walkman (QUI), cappellini, e gli ultimi anni delle elementari ci si spostava anche di qualche ora (ricordo Pompei, Caserta...).
Sempre nell'arco della giornata.
Ne seguivano temi, resoconti, dibattiti. E prima, tutta una serie di studi, ricerche, opuscoli assemblati per dare idea di una vera cosa culturale.
Macchinette fotografiche, foto sfocate, pranzi al sacco.





Alle medie, dopo i primi due anni di mix istruzione-divertimento (spesso si alternavano visite culturali a parchi come Italia in miniatura o Edenlandia...), arrivava l'attesissimo momento della gita di tre giorni.
Il suo nome in codice era questo: gita-di-tre-giorni. Libertà totale, prime vaghe esperienze amorose, si dormiva fuori e insomma, eri grande.

Alle superiori, le gite potevano partire subito col pernottamento (due giorni fuori), scalando a tre.
Ma è il viaggio dell'ultimo anno a essere emblematico: una settimana intera all'estero.
C'è chi azzardava addirittura America e cose in grande; il Classico per tradizione portava i ragazzi in Grecia, salvo poi ammodernarsi scegliendo la puttanegna Praga, bella città ma selezionata per essere illusoria capitale di vizi e perdizioni.
Voi che ricordi avete dei viaggi scolastici d'istruzione?

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70 commenti:

  1. La mia ultima gita risale alla seconda media, fu una mezza delusione perché fu organizzata male: meta Sicilia dell'est (Etna, Messina, Taormina) ma albergo da pezzenti, due tappe previste durante andata e ritorno saltate (un parco naturale e Riace!).
    Di interessante c'è stato il dormire fuori casa con coetanei (in parte sconosciuti), ma della tanto annunciata notte brava "andiamo nelle stanze delle ragazze" non solo non se ne fece nulla ma nemmeno se ne parlò nella stanza nostra!

    In terza media non volli andarci perché fu scelta la meta ("luoghi manzoniani" e tappa all'estero - non ricordo bene, forse un cantone svizzero - che però pesava sottraendo un giorno al budget la gita) che non avevo votato io (riviera romagnola, con la "scusa" di visitare l'Italia in miniatura).

    Alle superiori feci soltanto vere e proprie visite guidate didattiche di una giornata al massimo, sia perché non abitavo in città per la partenza, sia perché non ho legato particolarmente con i compagni da desiderare intere giornate con loro.

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    1. Cavolo, pernottamento già in seconda media! :o
      Il fatto di avere hotel scrausi è praticamente d'obbligo: io ricordo un albergo a Venezia, che Venezia manco le luci della sera a distanza... :D

      Moz-

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    2. Che io ricordi qui la gita di seconda media era sempre di due giorni... Quella fu proprio di due giorni pieni, con partenza prima dell'alba e arrivo alle 23 del giorno dopo (in perfetto orario, nota positiva dell'esperienza).

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    3. Bello, bello! Effettivamente il pernottamento ci sta :)

      Moz-

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  2. ho partecipato a sole tre gite perché i miei erano abbastanza protettivi:
    -prima media (1999) ad Agrigento per vedere la Valle dei Templi, dall'altra parte della Sicilia: 7h di bus solo per arrivarci, altrettante per tornarci... praticamente lì siamo rimasti tipo 2h, pranzo compreso xD Ricordo che all'andata ci siamo scassati a giocare al Game Boy con giochi che passavamo di mano e batterie che si scaricarono a neanche metà del tragitto; la telefonata a casa per dire che stavamo bene dal telefono a gettoni (!!!)... e all'arrivo, col buio mi presi lo zaino di un mio compagno, uguale al mio (mica c'erano le torce nei cellulari, non avevamo manco il cellulare!)

    -quarta liceo (2005), gita in Provenza di 4gg: fu una gita strana perché fu un progetto esclusivo della nostra classe, per cui partimmo solo noi. Una sorta di alternanza scuola-lavoro, ma in realtà ci portavano di prima mattina a stomaco vuoto nelle cantine e ci facevano assaggiare i vini locali per cui capisci già in che maniera ci combinavamo xD Al ritorno, dovevamo prenderci il treno da Genova e avevamo la mattinata libera e noi, girando a casa tra i vicoli arriviamo in una certa "Via del Pelo angolo Via della Madonna" che era, già dal nome si intuisce, la zona delle mignotte... ad un certo punto un magnaccia ci insegue ... ci siamo salvati entrando in un negozietto! ci eravamo cagati sotto!

    -quinta liceo (2006), a Siviglia! Una settimana intera lontana da casa, in Spagna! Ci siamo scassati di brutto, in tutti i sensi...

    Aggiungo, come extra, una gita però organizzata da noi stessi colleghi più "intimi" dell'università nel 2012 a Berlino: anche qui, una vacanza alcolica (d'altronde, da "poveri" cosa potevamo fare? Lì l'acqua costa più della birra... indimenticabili i cori alle 2 di notte "Se saltelli, segna Balotelli!" dato che 15gg prima li avevamo purgati agli Europei xD), intervallata nei rari momenti di sobrietà da visite culturali (più o meno: "ballare sulla tomba di Hegel in barba alla sua concezione della storia" era per noi studenti di filosofia un qualcosa di culturale...)

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    1. "anche qui, una vacanza alcolica (d'altronde, da "poveri" cosa potevamo fare? Lì l'acqua costa più della birra..."

      I can relate to that XD e dovreste vedere la Scozia! Ci ho preso la sbornia della mia vita!

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    2. Non avevi paura dei tedeschi ultras? :o
      Comunque, sì, ho amici leggermente più giovani che facevano questi scambi, questa sorta di alternanza scuola-lavoro ma con gita.
      Ottimo per i vini, ahah :)
      Preferisco, comunque, le avventurose gite in pullman, anche quelle in giornata hanno molto fascino, se sei piccolo!^^

      Moz-

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  3. In tutte le elementari credo di aver fatto solo una gita, a Torrimpietra dove c'è uno stabilimento di produzione del latte. Ricordo solo di essermi divertita. Alle medie non ricordo se siamo mai usciti dal Lazio: Amatrice, Ostia Antica, parco di Ninfa, ah sì la Reggia di Caserta poi boh... più che altro odiavo le giornate a teatro perché non capivo nulla e stupidamente non rifiutavo di partecipare. Al liceo andammo qualche giorno in Provenza, un paio di giorni a Ventotene dove qualcuno mi tirò un secchio di vernice dalla cima di un muraglione, e l'ultimo anno in Tunisia con tanto di gita in dromedario. Non ero ben integrata, quindi zero ricordi di festini e sfascio.

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    1. Oddio, ma la vernice fu tirata di proposito?? :O Come hai risolto?
      Però, addiittura la gita esotica col dromedario... non tutte le scuole fanno queste cose.
      Io amavo anche le gite di un giorno, col pullman... quelle poco fuori porta.
      Era comunque un momento diverso...

      Moz-

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    2. Certamente di proposito, pare fosse un passatempo degli isolani. Tornai in albergo e per fortuna era lavabile, ma il giubbotto al termine della gita dovetti buttarlo.

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    3. Pensa tu... che idiota, certa gente... :o

      Moz-

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  4. Ho miseri ricordi, dalle medie in poi le evitai pur di non stare a contatto con i bastardi e
    subire l'ennesimo bullismo e perfidia dei compagni e dei prof cattivissimi di merda.
    Mi ricordo solo l'uscita nel paese per vedere lo stabilimento della piccola cartiera locale, mi pare in 5° elementare o 1° media, ricordo l'alito da salame del tizio che ci spiegava e i suoi occhi e le ciglia da Candy Candy.

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    1. AHAHAHAHHA giuro, mi hai fatto morire con l'ultima frase XD
      Capisco per i problemi, effettivamente una gita dovrebbe essere piacevole.
      Ti dirò, io anche amavo le visite di mezza giornata, quelle non extrascolastiche ma fatte nell'orario di scuola... in mattinata, visite appunto a stabilimenti, fattorie ecc...

      Moz-

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  5. Grande Miki! Ma non era alle elementari che andammo a fare la gita al Parco di Fasano!!! Foto di gite varie da qualche parte dovrei avercele. Quanti ricordi! ... la gita del quinto per noi fù Praga...in realtà allo scientifico di solito si andava a Vienna...quell'anno proposi Praga e Budapest e venne accettata la cosa. Diciamo che fù una gita un po' assurda che a dir la verità mi piacque poco ma questo xkè forse ero io la strana del gruppo. Cmq in generale, sempre belle le gite, anche quelle di un solo giorno. Ricordo ancora l'emozione della prima gita da 3 giorni!!! La coda alla cabina telefonica per chiamare a casa, il pane senza sale!!! Quello mi colpì (negativamente) in modo particolare 🤣 sono panara!

    Annapaola

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    1. Eccoci! :)
      Yes, alle elementari siamo andati sicuramente a Castel del Monte, Fasano, Caserta (la Reggia) e poi Pozzuoli, Pompei... ovviamente in anni e momenti diversi.
      A Praga forse ci siamo pure stati insieme, eravamo una marea e ricordo certe assurdità come un tizio che scappò (o comunque che non si ritrovava) e cose analoghe...
      Già: cabina, gettoni o schede... tutti a chiamare. Marsupi, macchinette e ristoranti comunque sempre pessimi (il pane sciapo è il minimo! XD)

      Moz-

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    2. Si, a Praga una persona andò persa, uno quasi crepò (uno dell'altra classe)...noi eravamo solo classi n3l pullman...ma nn ricordo anche voi del classico 🤣😅 una delle tante cose che ricordo è che mi usavano sempre come traduttrice...Marchsà viin accuà, k vodgn quist mho! Questo il prof di biologia e kimica (Ciruzzo, san marchese)

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    3. Quello che quasi crepò... ricordo vagamente... voleva suicidarsi? :o
      Ahahaha sono morto con l'ultima frase! Che poi bisognava già tradurre il loro dialetto in italiano e quindi poi in inglese :p

      Moz-

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  6. Ne ho fatte poche, per problemi logistici diciamo, ma buone, ricordo soprattutto quella alla Reggia di Caserta ;)

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  7. In realtà non ho bei ricordi delle gite scolastiche, han sempre fatto piuttosto pena.
    Viaggiare è sempre stata una mia grande passione e puntualmente rimanevo deluso da piccolo quando le gite erano sempre interno all'Italia e sempre in qualche paesello sperduto dove non c'era niente di interessante da vedere. L'unica gita che mi piacque alle elementari fu il giro sul Po ma anche lì rimasi deluso perché non vedemmo alcun animale (a parte una nutria morta).
    Alle medie siamo andati in gita soltanto una volta (eravamo una classe così casinista che nessun prof voleva portarci in gita) facemmo una settimana in Austria per qualche progetto unione europea. E il mio pensiero era: non avevamo abbastanza soldi per andare in Germania? Fu una noia, a parte la giornata allo zoo. Ma il vero problema fu quando fu il turno degli austriaci di venire a stare da noi in Italia. Il ragazzo che stava da me non mi era piaciuto già in Austria ma finì male male quando lo sorpresi a pomiciare con la compagna di classe che mi piaceva.. lo ammetto, avrei potuto prenderla con sportività, avrei potuto ricordare che l'ospite è sacro ma ero un annoiato e indispettito ragazzino delle medie e riuscivo solo a pensare che quello si stava slinguazzando la mia ragazza. Perciò gli misi le mani addosso. Passai dei guai ovviamente ma per fortuna nessuna denuncia, mi sospesero fino a che quelli non se ne tornarono in Austria e finì lì. Era l'ultimo anno quindi mi sarei comunque lasciato tutto alle spalle molto presto.
    Alle superiori siamo andati in gita una volta sola, in un paesello in Francia ai confini con l'Italia di cui non ricordo il nome. Anche qui niente da segnalare ma per fortuna ero abbastanza vecchio ormai da godermi le attività extra-scolastiche in camera XD

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    1. Cavolo, che testa calda! :O
      Però ci sta: c'era una sottile sfida in corso tra te e lui...! Insomma, ti sei rovinato un po' lo scambio culturale ma penso che hai provato soddisfazione!
      Le gite scolastiche effettivamente è raro che siano strabilianti, per tanti motivi. Sono cose spesso standard, però ammetto che paeselli e cose analoghe li adoravo!

      Moz-

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    2. Sì, ero un attaccabrighe alle medie ma in mia difesa posso dire che coi compagni che avevo (uno più insopportabile e rozzo dell'altro) ho dovuto un po' diventarlo per sopravvivere :D mi son dato una calmata alle superiori ma ha aiutato che a partire dal secondo anno rimasi l'unico maschio in classe XD le mie compagne erano sempre impegnate a scannarsi tra di loro ma non ho mai litigato con nessuna.
      Grazie per la comprensione Miki, comunque come ti ho detto non è che ci fosse molto da rovinare, come esperienza culturale fu un fiasco un po' per tutti. Soddisfazione? Sul momento sì ma se penso alle partacce che mi sono beccato poi tornassi indietro non lo rifarei.. la tipa contesa mi tenne pure il broncio, disse che le avevo fatto fare una figuraccia. Ma poi dopo un po' abbiamo fatto pace (come si deve XD).
      Son contento che tu ti sia goduto i paeselli, io sono più un tipo da attrazioni turistiche, oppure da natura selvaggia.

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    3. "L'unico maschio in classe??? In quale Eden hai studiato??? Pensa gli studenti degli ITIS che sfortunati XD"

      Beh all'inizio eravamo in quattro, ma gli altri son bocciati dopo il primo anno! Era un istituto nautico comunque, uno di quelli che penseresti che non è roba da femmine. E invece ;) Comunque durante l'intervallo o corsi vari mi mettevo sempre in gruppo coi maschi di altre classi, quindi non è che mi mancasse un po' di virile cameratismo. Era comodo, come ho detto, in gita XD

      "Scherzi a parte un numero equo maschi e femmine è sempre meglio."

      Beh l'ideale sarebbe un numero equo di studenti che ti stanno simpatici, maschi o femmine.

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    4. Effettivamente, solo un sesso o preponderanza eccessiva di un sesso in una classe non è mai una cosa bella...
      Ci sta che non rifaresti la cosa al tizio austriako, perché ovviamente oggi sei cresciuto e vedi le cose da un altro punto di vista. Però oh, è romantica questa sfida sottile tra nazioni, nata all'estero e proseguita qui... XD

      Moz-

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    5. Grazie Miki ;) si può dire che l'aquila d'Austria perdé le penne a causa mia come recita il nostro inno 😜
      Se ti piacciono le sfide romantiche tra nazioni, dovevi esserci quando, una quindicina di anni fa, ero a Livingstone, in Scozia e aiutai i miei amici locali a difendere il loro onore contro dei ragazzini inglesi troppo linguacciuti e piantagrane XD

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    6. Thor sei veneto?

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    7. In parte X4 Mio nonno era veneto. Ma si trasferì poi in Toscana ed è lì che sono nato :3

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    8. Ahaha quindi ami le sfide razzistiche XD
      Scozia vs Inghilterra anche io parteggerei per la Scozia, hai fatto bene :)

      Moz-

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    9. Beh era d'obbligo visto che ero loro ospite (letteralmente, alloggiavo presso una famiglia locale) ma sì, ALBA GU BRATH! Comunque non fu niente di violento, gli sconfiggemmo a biliardo e braccio di ferro, niente rissa. Mi guadagnai un sacco di pacche sulla spalla, cori "VIVA L'ITALIA" e tanti, troppi calici X4 come ho detto, in quel pub (pop in scozzese) mi sono preso certe sbornie che a pensarci mi fa sempre male la testa! Della serie che ti risvegli e non ricordi che hai fatto 😂

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    10. Ahaha, una vita veramente calata nell'atmosfera :)
      Beh, da biliardo + braccio di ferro alle mani, in quegli ambienti da duri, è un attimo XD

      Moz-

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  8. Avete fatto bene a regalare questo sogno a vostra figlia.
    Lei è nella generazione che più di tutte ha patito i disagi e le restrizioni a seguito della pandemia: è una bella cosa potersi "rifare" addirittura in un college americano! :o
    Bellissimi anche i tuoi ricordi, tempi di spensieratezza e di quelle libertà che ci facevano piacere, anche solo per qualche giorno...

    Moz-

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  9. Insomma, non buoni in verità, soprattutto l'ultima che feci alle superiori (ce ne furono anche altre negli anni successivi, ma io non ci andai) conseguentemente all'elevato livello di stronzaggine che permeava gran parte dei miei compagni di classe.
    Diciamo che mi ha aiutato a capire che se un ambiente è tossico non c'è speranza di adattarvisi, bisogna solo andarsene subito, senza esitazioni.

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    1. Ah quello sicuramente. Io suggerirei anche di distruggerlo, quell'ambiente :D

      Moz-

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  10. Ecco, mi hai ricordato un'altra cosa: i venditori ambulanti.
    Ricordo in quarta elementare un amico che comprò un coltello :o
    E un altro un ciondolo portachiavi con Bart Simpson alla tarocca sulla skate XD
    Bellissima la gita col partigiano: ecco... queste cose sono un valore aggiunto. I luoghi i fatti le storie... tutto lì, istruzione vera.
    Tu già pernottamento in prima media, ammazza!
    A San Marino tornaci, no? Magari a fine agosto... :D
    P.s. visto che uno dei post scolastici è arrivato?

    Moz-

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  11. purtroppo non ho mai fatto gite scolastiche superiori ad un giorno... che schifo... al massimo dormivamo sul pullman del ritorno. Niente a che vedere però con il gemellaggio con un liceo in Francia, esperienza che terrò nel cuore per sempre!

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    1. Lo scambio culturale però sostanzialmente è una gita, dai... alla fine vale come quello :D
      Ci credo che sia un'esperienza bellissima!

      Moz-

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  12. Ho notato anche io che le gite sono cambiate. Durante il mio volo per Madrid c'era una scolaresca di terza media/massimo primo superiore. Mi sembra un po' troppo. Idem la figlia di una mia amica che già alle elementari avrebbe dovuto fare una tre giorni fuori...
    I miei ricordi sono positivi ma ammetto non eccezionali. Nel senso che apprezzavo le gite, erano un po' una bolla che a volte portava anche a mischiarsi con altre classi, ma non era il mio ambiente ideale. Forse troppo caotico, forse troppo frettoloso, non so

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    1. Di certo c'è poca istruzione e molta distruzione, specie alle superiori.
      Le gite alle elementari e alle medie erano un po' più tranquille e con maggiore possibilità di apprendere qualcosa...

      Moz-

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  13. Ne abbiamo fatte tantissime, con i bambini dell'infanzia, ci sono stati anni scolastici in cui ne facevamo una al mese, da ottobre a giugno.
    Ne ricordo più di una anche a Milano, in pieno centro e nell'ora di punta: Acquario, Castello, Musei, Idroscalo, Parchi...
    Una fila di circa 150 bambini con insegnanti, insegnanti di sostegno in via Dante, dal Castello al Duomo con pranzo al McDonald di Piazza Duomo. I passanti ci fotografavano e videavano. Che bei ricordi.
    sinforosa

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    1. Mi colpisce il pranzo al Mc, sai? Non che io non sia d'accordo (figurati, anzi! XD) ma non avete avuto storie sulla poca correttezza dietetica del pasto? :o
      beati voi!

      Moz-

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    2. Allora, ovviamente avevamo prenotato una sala del Mc tutto per noi e con un menù per i bambini che alla fine comprendeva un bel cono gelato consumato sui gradini del Duomo. Sì eravamo all'avanguardia :)))
      sinforosa

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    3. Eh, ma è strano non aver ricevuto critiche... dopotutto il Mc è veramente pessimo sotto il profilo nutrizionale (ovviamente ce ne freghiamo, io pure lo adoro)^^

      Moz-

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  14. Non so che dirti, se non grazie a te. A me fa piacere se succede questo, se ci si diverte insieme tra ricordi e risate.
    Grazie quindi a te e a voi^^

    Moz-

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  15. Tu non hai mai fede in me :D
    Questo post farà il paio con un altro ANALOGO che arriverà in estate. Non scolastico, ma analogo a questo.
    Vero per i partigiani, noi siamo stati fortunati.
    La TV via perché altrimenti non dormivate, alla ricerca di canali zozzi^^

    Moz-

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  16. A parte quelle di un giorno fatte tutte in Sicilia, mi pare di ricordare Catania, Piazza Armerina, Siracusa, Aci Castello ed Acireale, e qualcuna nella Calabria centrale alle superiori, quella che ricordo di più è una mancata, ovvero quella di terza media in cui primi mi iscrissi facendo pagare i miei genitori, ma dove poi non andai per un attacco asmatico notturno prima della partenza, causato credo dall'ansia, perché sotto sotto mi ero pentito ed effettivamente non volevo più andarci.
    Insomma feci una figura barbina. XD

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    1. Anche io ne ho una mancata, sai? Non mi svegliai, e da allora le gite mi sono state sempre un po' sul kaiser.
      Immagino comunque che possa succedere anche spesso, il caso descritto da te...

      Moz-

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  17. Prima gita scolastica che avrei dovuto fare: anno 1999 - fortezza di Civitella. Presi lo streptococco pochi giorni prima di partire, stetti malissimo tipo 41°C di febbre (mai quanto col covid l'anno scorso) e rivolli assolutamente indietro le mie 2 mila lire perché non partecipai. :p Poi ricordo in quinta elementare Ostia Antica (2001) e nel 2004 (seconda media) Roma, che vidi per la prima volta rimanendone innamorato. Nel 2005 fu la volta della gita dei tre giorni: Venezia, Murano, Burano e Torcello. Non la dimenticherò mai... furono giorni bellissimi.
    Alle superiori non partecipai a nessuna uscita - gita che prevedesse pernottamento, idem la gita di quinto. La mia classe era qualcosa di molto simile all'ultimo gradino della catena alimentare, e se fai le professionali non puoi ambire a tanto. :p Quindi per me l'ultima e vera gita rimane quella della terza media.

    Denny

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    1. Anche io fui rimborsato, anche se mi fecero attendere un po' (non era detto che potevo riavere i soldi indietro; ricordo che mi furono ridati (forse 60.000 lire) e la preside mi disse "mi raccomando riportali a tuo padre!" e il prof. "non si preoccupi" XD
      Sì, con gente sbagliata le gite non sono piacevoli, quindi hai fatto bene...!^^

      Moz-

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  18. Io gite scolastiche le ho fatte qualcuna alle elementari, ma a quei tempi soffrivo mal d'auto, treno, etc... e quindi non ne ho fatte tante.

    Poi alle medie ,quando spesso si diceva "eh la mia classe è la più casinara" (e spesso non era vero), beh, era l'unica sezione (nel mio caso F, se non ricordo male, ma in quel periodo mi pare ci fossero almeno altre 2-3 sezioni in più) o meglio l'unica classe che in 3 anni non ha fatto una gita che sia una, forse l'unica di tutta la scuola in quel triennio.

    Poi, di mio, ho sempre preferito andar da qualche parte con gli amici che qualche giro scolastico.

    Caio

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    1. Ehehe siete stati, insomma, tra i "puniti" :)
      Vedi, sapevano dove colpire. Comunque le gite scolastiche hanno un che di bello e meraviglioso fino alle medie, poi diventano terreno di libertà sfrenata per chi non è libero e per chi non è mai uscito dal suo prefisso...

      Moz-

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    2. il massimo che ci facevano fare alle medie, fu un "giro" fino ad un museo vicino (ma roba che neanche ad un km di distanza), e ancor più beffa fu quella del professore di artistica (o meglio, di UN professore di artistica, non era il nostro) che ci fece fare una sorta di viaggio nella scuola dove ci stavano delle cose che aveva fatto lui e ci spiegava qua e là varie cose (ed era molto meglio lui che la nostra professoressa).

      Io, almeno con la gente che ci ho parlato nel tempo di sta roba (fino a 10-15 anni fa pure pure, oramai...), non c'è stato uno che mi ha detto che non ha mai fatto una gita. Già solo sentire chi è andato all'estero (un amica mia ai tempi pure UK) mi stonava.

      Cmq eh, la cosa strana è che c'erano sì dei casinari in classe, ma niente di così esagerato, erano proprio le prof , soprattutto alcune , che se la prendevano con poco.

      Caio

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    3. Oppure proprio non volevano prendersi le responsabilità e allora trovavano le minime scuse...!
      La gita nella scuola è ASSURDA...! :D

      Moz-

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    4. Dipende: mi piace l'extra-scolasticita ma penso che le gite d'istruzione funzionino solo fino alle medie, poi subentra solo il volersi divertire e diventano il pretesto per ub po' di libertà, specie alle superiori. Bello anche, ma allora la vacanza la faccio con chi dico io 🤓👍

      Moz-

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    5. Ma ecco, in effetti la magia della gita è quella... non c'è bisogno di chissà cosa di proibito, quello denota in non poter fare niente nella vita regolare, denota frustrazione...

      Moz-

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  19. Una gita vera e propria mai fatta...
    Ricordo al massimo al liceo una visita mattutina in un museo di Palermo, a vedere i quadri dei pittori macchiaioli, fra cui un certo Lojacono di cui, in seguito, cercai di copiare un'opera come esercizio scolastico...

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    1. Beh, bello anche questo!
      Strano che non vi abbiano portato qualche giorno in una città d'arte...

      Moz-

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  20. In terza media andammo a Nizza, in uno squallidissimo alberghetto di terza categoria (eravamo in 5 in camera, pensa che roba). Al mattino servirono marmellata, non nelle confezioni, ma sospettosamente in delle ciotoline: stemmo tutti male, io solo un leggero mal di stomaco, ma diversi si beccarono una bella tossinfezione alimentare (nausea, vomito, mal di pancia... il quadro clinico quasi completo)
    Alle superiori il prof di Mate e Fisica ci disse subito che non ci avrebbe accompagnati. Anni prima una classe fecero di tutto: distrutto camere, vomitato negli ascensori, alcuni li avevano ripescati ubriachi molesti in commissariato. Da quella volta stop. Infatti in quinta ci accompagnarono due prof dell'altra classe con noi, nessuno dei nostri aveva dato disponibilità.
    In quinta liceo andammo a Vienna + Praga (eh già), per un totale di 6 giorni, gli organizzatori avevano trovato un pacchetto supervantaggioso, e fu davvero una bella gita. A Vienna, a sorpresa, pur essendo aprile, nevicava: e noi tutti con vestiti leggeri. Andammo di nostra iniziativa alla mostra di Munch, riuscendo non so come, a farcela scontare. Inutile dire che in Austria, a giudicare dagli alberghi, si nutrono di sterco: sono incapaci di cucinare persino i wurstel. Meno male che c'era McDonald. A Praga io e un mio compagno di classe ci beccammo una camera che sembrava un 4stelle (almeno considerato i parametri soliti). L'ultima sera andammo a dormire e tardi e il giorno dopo molti (compreso me) si svegliarono tardi (non avevamo manco sentito la sveglia al telefono, il mio compagno di camera, aveva la sua nell'orologio, e dormiva con la mano sotto il cuscino). Ripartimmo almeno un'ora dopo: arrivammo al liceo verso le undici di sera.

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    1. La scuola avrebbe dovuto denunciare l'albergo...
      E comunque sì, ovviamente si mangia malissimo in quei posti, specie all'estero... Non ci si può certo fidare del cibo delle gite... né puntarci sopra.
      Avete fatto bene per la mostra di Munch... incredibile per la neve: come avete risolto?

      Moz-

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    2. Vabbè all'arrivo eravamo vestiti leggeri (io in camicia e giacchetta...), ma in valigia avevamo vestiti più pesanti. Meno male, perché il giorno dopo a Vienna c'era un vento gelido che non ti dico.
      Sulla camera 4stelle ricordavo male, era stato l'anno prima a Salisburgo - Linz.

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    3. Ah ecco, almeno avevate i vestiti pesanti...!

      Moz-

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  21. alle medie sono stato in un osservatorio in montagna per 3 gg
    al liceo abbiamo fatto viaggi a Roma, Grecia Classica e Macedonia

    per me i viaggi sono sempre stati sinonimo di solitudine, quando alla fine compariva la distanza che mi separava dagli altri classmates...

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    1. Un modo comunque personale per viverti l'esperienza.
      Il fatto è che un gruppo scolastico non puoi sceglierlo, non si tratta di amici ma di nuclei forzati...

      Moz-

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  22. Ho dei ricordi bellissimi legati alle gite scolastiche. Pensa che io ne feci una in terza media di tre giorni. Eravamo a Rimini e visitammo Ravenna e Gradara. Ricordo ancora oggi le bellezze dei posti. La sera invece La cittadina romagnola era tutta per noi. Al liceo invece ricordo quella in Sicilia ma lì a parte i luoghi, fu un delirio di divertimento a discapito dei prof! Ne combinando di ogni, alcuni miei compagni passarono da un balcone all'altro per venire nelle camere delle ragazze, e non dormimmo mai. Bei tempi😆😆😆

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    1. Tipico il passare dai balconi... e purtroppo a volte succede anche la disgrazia! :o
      Sì, se la gita te la godi, è una valvola di sfogo assurdo verso la scuola... ma alla fine i prof lo sanno, è un gioco anche per loro :)

      Moz-

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  23. Io ricordo che non sopportavo il 90% dei compagni di classe, quindi tendevo ad evitare le gite. Però ho un ricordo vivido della settimana di scambio a Mulhouse, Francia, fatta nel 1998 (ricordo alla radio Frozen di Madonna in heavy rotation). Da allora mi sono sempre ripromesso di imparare a parlare questo benedetto francese, ma è uno scoglio difficile da superare...

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    1. Che anno, il '98!
      Di certo lo scambio culturale è più di impatto rispetto a un viaggio d'istruzione, forse è una gita più "vera" e costruttiva! 🤓👍

      Moz-

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  24. Mamma mia, le gite. Sono sicuramente tra i ricordi più belli che si possano avere tra i ricordi dell'infanzia e adolescenza.
    Il mio primo ricordo della gita fu quando, all'asilo, andammo a fare una passeggiata al vecchio mulino. Ci parve di andare chissà dove a vedere questo mulino mai visto prima, ma che nella realtà era a 200 mt dietro l'asilo :D Ma la passeggiata tra i prati in fiore di quel maggio fu un momento bellissimo, tanto che me lo ricordo tuttora.
    Delle elementari non ho grandi ricordi delle gite, solo quella volta a Gardaland con tutto l'armamentario dell'epoca e cioè il pranzo al sacco, corredato di una buona scorta di succhi d'arancia Billy. Piuttosto ricordo bene e con grande piacere il camposcuola in quinta elementare, con i primi amici che facevi "extrascolastici" e di paese e con i primi amori vissuti in semilibertà fuori di casa.
    Delle medie ricordo con piacere il viaggio di tre giorni all'isola d'Elba. Si era già più grandicelli e si tendeva quindi a scampare all'autorità dei professori, facendo le classiche nottate di festa in camera. E quella pasta al ragù di cinghiale... una delle più buone della mia vita e non solo per il cibo, ma per il momento.
    Alle superiori invece andammo via la classica settimana e andammo a Barcellona con l'unico professore disposto ad accompagnarci. ^^ Un professore di quelli tranquilli, senza particolare autorità e senza il particolare interesse a romperci le scatole e tenerci a bada. Il professore che, la sera, semplicemente ci raccomandava di non uscire dall'albergo e poi si richiudeva in camera sua fino al mattino dopo. Ovvio che dopo cinque minuti eravamo già tutti fuori dall'albergo in giro per le strade della città. A ripensarci adesso, è sì normale che noi abbiamo fatto così, ma non posso non pensare a quale responsabilità avremmo addossato il nostro professore nel caso ci fosse successo qualcosa. ^^"

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    1. Infatti, pazzo il professore... non si rendeva conto di avere una responsabilità assurda.
      Ma anche noi scappammo, ricordo, a Praga... In taxi, di nascosto, velocemente... Cioè, so che è un "gioco di ruolo" come la scuola tutta, quello tra alunni e docenti, ma davvero le responsabilità sono pesantissime.
      Bellissima la gita al mulino (immagino davvero la magia...!) e quella a Gardaland!

      Moz-

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    2. Ma sai, erano altri anni. Non dico che le responsabilità non ci fossero anche allora, ci mancherebbe, ma forse c'era meno consapevolezza anche nei professori. Per come la vedo io, solo così si spiega la leggerezza di quegli anni, leggerezza che adesso manca perché i professori sono consapevoli che, se un alunno si fa male un piede, la famiglia è capacissima di denunciarlo e chiedere i danni. Spiace per i ragazzi di adesso e per le loro gite probabilmente meno sbragate, ma non si può non comprendere un professore che ha già i problemi suoi e non ha certo bisogno di cercarsi rogne a causa di studenti che magari gli mancano di rispetto per tutto l'anno.

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    3. Esatto, chi glielo fa fare ai docenti?
      All'epoca la leggerezza era da ogni parte, anche le famiglie erano meno attente (e meno cacacazze: oggi non fanno che cercare una minuscola scusa, pur di passare all'attacco).

      Moz-

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