[RIVISTE] Anime Cult n. 4, la recensione

 


E il quattro vien da sé: Anime Cult torna in edicola col quarto, ricco numero.
Ormai anche io sono una presenza fissa tra gli articolisti, e mi sono occupato proprio di alcune parti del tema portante di questa uscita: Masami Kurumada e Saint Seiya.
Ma vediamo insieme com'è Anime Cult 4...

Vi lascio il sommario: questo numero contiene una sezione quasi... a sé, diverse pagine dedicate ai gatti in anime e manga; il culto felino attraverso tantissime opere...
Ovviamente, oltre questi contenuti, ci sono le numerose pagine su Kurumada e I Cavalieri dello Zodiaco, per un superspeciale ricchissimo.


Il numero si apre con un editoriale pepato, che vuol rispondere a chi ha aspramente criticato questo progetto editoriale (spesso aprioristicamente: il magazine non era ancora uscito!), dalle pagine virtuali di grandi siti e social... Ma c'è spazio anche per l'autocritica, con l'errata corrige dovuto ad alcune imprecisioni nel numero precedente...
Quanto ai gatti, lo speciale è firmato da Mario A. Rumor e anticipa la presenza di Anime Cult al WOW Museo dei fumetti di Milano per la conferenza a tema che si terrà l 18 febbraio.





Susanna Schimperna intervista il mitico Stefano Onofri, che ripercorre la sua carriera di doppiatore (e attore!), da Gigi la trottola a Lupin, passando per C-17.





Si continua con Davide Castellazzi che ci parla di Big Robot, lo "spaghetti manga" della Bianconi; Alessandro Bottero ripercorre la storia del Mago Pancione, fino ai recentissimi remake; quindi ecco lo specialone su Kurumada: dall'intervista inedita in Italia (curata sempre da Bottero) fino alla biografia dell'autore, con tutte le sue opere (di Mortati - Passion4Fun, che firma anche una retrospettiva su miti e leggende presenti in Saint Seiya).
Dei Cavalieri me ne occupo anche io, con ben 14 pagine divise tra retrospettiva sull'opera, la storia di Saint Seiya in Italia e il loro futuro.
Giua - Passion4Fun invece illustra i modellini e i giocattoli, in una panoramica esaustiva.





Luca Raffaelli conclude la lunga e interessantissima intervista ai Kappa Boys, arrivando al nostro presente; Bottero propone la seconda parte dedicata ai vecchi editori italiani di manga (e le opere a loro proposte), ora non più attivi; Giorgio Messina ripercorre i successi di Daitarn 3, anche parlando del... Daitan 3 italiano, quello senza r; Silvio Andrei scrive un interessantissimo pezzo sulla Doki Doki Collection, la proposta hentai della Yamato Video, ricordando anche particolari retroscena (come la denuncia che ebbe la Yamato...).
Ancora Messina per Lady Oscar, con le bambole Ceppi-Ratti e il Corriere dei Piccoli.



La mitica TokyoTiger (ossia Franca Zoli) ci riporta in Giappone, stavolta con un reportage sui ristoranti dal menù a tema Lamù.





Bottero intervista Mirko Fabbreschi dei Raggi Fotonici; chiude, come sempre, una sequela di recensioni di fumetti, cartoons (stavolta non solo giapponesi!) e libri.
E poi Luca Raffaelli, con la sua stupenda rubrica della recensione fuori tempo massimo: stavolta si parla di Akira.
Tolte le mie pagine (non posso certo recensirmi da solo), da lettore del resto vi dico che come sempre Anime Cult si presenta con tanta roba, per una ricostruzione storica che ci traghetta fino a oggi, per comprendere fenomeno e fenomeni. Per i cultori di manga/anime è una lettura imprescindibile, ricca di dettagli poco noti o di visioni comunque inedite.
Se il piatto vi ha incuriosito e ingolosito, appuntamento in edicola... vi aspetto anche io (e come sempre attendo i vostri pareri!).

LEGGI ANCHE

30 commenti:

  1. lady oscar è troppo esagerato nella sfiga roba che georgie, naoto e ken in confronto hanno avuto una vita felice

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ho capito il senso del messaggio... Nella rivista si parla delle bambole... 😎💥

      Moz-

      Elimina
    2. un parere mio sull'opera, pure andre roba che i gatti neri si toccano. L'unico ganzo, macho era Alain

      Elimina
    3. Sì ma non si parla di Lady Oscar come opera in sé... Però nei prossimi numeri della rivista sicuramente l'argomento verrà trattato 💪🤓

      Moz-

      Elimina
  2. io non ho mai capito perché lady oscar e andre si ammazzano di botte nella prima puntata

    RispondiElimina
  3. Grande Miki, sono sicuro che avrai assolto alla grande il compito di raccontare i Cavalieri! (Azzeccato anche il titolo da parte del titolista, devo dire). Opera nostalgicamente cult, ma oggi molto, molto invecchiata. I giapponesi con i manga sono andati molto avanti, migliorando tanto la loro produzione. E gli anime sono andati di pari passo. Ma di sicuro la bellezza di certe armature rimane intoccabile, così come, nell'anime, gasava il momento della vestizione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà credo che tra le opere anni 80 sia tra quelle invecchiate meglio, tanto che ancora oggi continuano a produrre opere legate a essa (sequel diretti o cose parallele).
      Tra i battle shonen per tutti, secondo me, dà ancora i punti a tutti gli altri 🤓💪💥

      Moz-

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
    3. In generale, ha delle influenze esotiche particolari... Grecia mito ecc...
      Sì, non è un capolavoro se non per certi aspetti, la storia fa acqua da più parti (lo dico anche nell'articolo) 🤣💪

      Moz-

      Elimina
    4. Graficamente splendido ancora oggi come storia appassionante ma lontano dal
      essere un capolavoro.

      "Tra i battle shonen per tutti, secondo me, dà ancora i punti a tutti gli altri 🤓💪💥"

      Sempre tra quelli degli anni '80? Perché dopo sono usciti Ushio e Tora, Kenshin Samurai Vagabondo, Full Metal Alchemist, Hunter x Hunter, Naruto, One Piece, My Hero Academia, Jujutsu Kaisen.

      Elimina
    5. P. S. Scusa ho cancellato il messaggio per ampliarlo meglio.

      Elimina
    6. No problema.
      Sì ovviamente io parlavo in generale, le atmosfere e l'iconicità di Saint Seiya è imbattibile tanto che è ancora mitizzato e ne escono ancora nuove opere, al contrario del resto dei titoli (tranne quelli in corso, ovviamente)

      Moz-

      Elimina
    7. Sicuramente un brand prestigioso... ma io preferisco tutti gli altri titoli citati.
      Parlando solo del manga i titoli da me elencati hanno venduto in media di più.

      Elimina
    8. Sì ma Saint Seiya non nasce per vendere come manga, è un prodotto commerciale costruito a tavolino, conta l'anime e contano i giocattoli (tanto che appunto sono queste le cose ad essere state esportate per prime).
      Peraltro, pure essendo un'opera studiata per un probabile successo commerciale, ha il pregio di avere maestranze artistiche niente male (Araki, Himeno) cose che oggigiorno gli anime moderni possono solo sognare... C'è poco da dire, se penso che Ikuhara ha diretto con genio e follia la terza stagione di Sailor Moon, e se vedo qualsiasi altro anime maho shojo o comunque dalle tematiche femminili, penso che l'apice è stato già raggiunto e oggi si sono tutti assestati su una media basic.
      Chissà, forse tranne con Gundam... 💙💥

      Moz-

      Elimina
  4. Aspetta, ma tu parli di capolavori appunto... Your Name... E grazie!
    Io intendo: se per opere iper-commerciali come Sailor Moon e Saint Seiya si scomodavano personalità di quel calibro (ma posso citarti la Akemi Takada, per dirne un'altra) oggi, per opere iper-commerciali, chi abbiamo?
    Quali sono questi grandi nomi tra registi, charades, e via dicendo? Dove sta uno Yas che fa Gundam o Il Poema? Dezaki?
    Ma anche Anno... Mancano personalità nell'animazione, personalità forti che si mettono in gioco anche nelle produzioni più commerciali.
    Non è chiusura mentale, è una constatazione della realtà.
    Si sentono sempre i nomi del passato, se escludiamo i capolavori indiscussi moderni (ma appunto, non parlo di quelli)...

    Moz-

    RispondiElimina
  5. Non eludo la domanda. Vero che i registi tosti sono spesso sempre quelli del passato, ma non mancano nuovi nomi, non scherziamo.
    È che nell'animazione invece sì, tranne i nomi di studi famosi, ma non ci sono più nomi veramente artistici, lasciati a esprimersi (al di là, ripeto, dei gioielli tra cui quelli che hai citato tu).
    Non so, è un mondo completamente cambiato, per esempio ti dico: quando fecero il nuovo film di Sailor Moon andato su Netflix (SM Eternal) si sa chi era il regista? No, hanno detto solo che il charades era della Tadano, ossia un nome "potente".
    Non so se rendo l'idea... Il problema è nell'animazione perché nel cinema ci sono nuovi nomi e nuovi divi!! 🥲
    In questo il Giappone deve tornare forte, per me. Per riallacciarsi al glorioso passato.

    Moz-

    RispondiElimina
  6. Le grandi cantanti italiane, ieri sera ne abbiamo viste esibirsi due: Elisa e Giorgia. La prima ha cantato su musica di Morricone per un film di Tarantino...

    Moz-

    RispondiElimina
  7. Forse non riesco a spiegarmi io. Continui a citare registi di opere che sono a sé, capolavori.
    Ma, per fartela breve, esattamente come Ikuhara (il Lynch nipponico) fece Sailor Moon, attualmente il regista de La forma della voce dirigerebbe una stagione di Demon Slayer?
    Hai capito cosa intendo?
    Prima anche la puttanata più grande (Yu-Gi-Oh!, per dire) poteva vantare character designer come Araki...

    Moz-

    RispondiElimina
  8. Ti sottovaluti e te l'ho sempre detto. Ma possiamo parlarne.
    Comunque il regista è un conto, l'animatore un altro e il disegnatore pure... Anche L'attacco dei giganti fa pena come disegni manga (con tutto il rispetto, esagero per comprenderci meglio) ma l'anime è più bello 🤓
    Ecco, le regie che citi sono comunque standard. Non hanno libertà, trovate... Non saprei.
    Insomma, esiste un Evangelion? Una Utena?
    È questo che non ritrovo se non nelle gemme, film particolari... Prima erano anche 'banali' serie televisive. Questo intendo 🧐

    Moz-

    RispondiElimina
  9. Atteggiamento da parte di chi?
    Io parlavo del fatto che non sei solo un appassionato amatoriale, incapace di gestire un blog ecc ecc, invece ne saresti capace.
    Comunque, grazie per il titolo citato, mi informo!!
    Certo è che... boh, perché non ne parla nessuno?
    Nel senso, manca proprio come dico sempre un qualcosa di aggregante, che faccia da aggregatore e guida 🧐

    Moz-

    RispondiElimina
  10. Miki senti ma allora mi sai dire la spiegazione del perché hanno tolto Yui degli spettri da Italia 2 finora ho cercato qualche risposta in internet e non l'ho trovata. Ho visto che alle 22:30 il mercoledì al posto di My Hero Academia rimettono Detective Conan nella pubblicità che lo annuncia la musica è in stile You spin me round dei Dead or Alive molto synth-pop anni 80 che non ci azzecca proprio è una scelta sbagliata sia la presentazione che l'anime.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nello spot una musica vale l'altra, figuriamoci...
      Comunque per YuYu pare sia questione di diritti, hanno solo quelli del primo blocco, televisivamente, sembra...
      Quanto a Conan, la notizia è stata salutata bene da molte pagine e gruppi, vedremo con gli ascolti... 😎🌞💪

      Moz-

      Elimina
    2. Figuriamoci se una vale per tutte quando mai cioè non possono mica mettere una musica discotecara di quasi 40 anni fa per questo genere giallo dai su e come se per quella di Bersek ci mettessero una dai ritmi sudamericani avrebbe senso secondo te?

      Elimina
    3. Ma non ho idea di che musica sia! Magari è una delle sigle giapponesi, per dire...
      Peraltro una delle sigle originali mostra Conan che balla, e c'entra poco col tema "giallo"
      Non fissiamoci su cose inutili.

      Moz-

      Elimina
    4. No non è una giapponese perché l'ho subito cercata per verificare ma è una nostrana.

      Elimina
    5. Ok comunque non vedo il problema, inoltre in questo post si parla di tutt'altro... 💪

      Moz-

      Elimina
  11. Miki i nomi degli autori degli altri articoli sui Cavalieri redatti dai membri di Passion4Fun sono errati, sono - come riportato correttamente sulla rivista - Andrea Mortati e Francesco Giua e non "Montati" e "Giuia".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per la segnalazione, correggo immediatamente :)

      Moz-

      Elimina

per lasciare un commento è necessario loggarsi col proprio account :)