Quando Mighty Max venne lanciato anche in Italia (distribuito da Mattel), in edicola arrivò un'uscita molto particolare: un pacco contenente gadget e non solo!
La presentazione di Mighty Max venne realizzata in grande stile, incuriosendo i ragazzini: si faceva riferimento all'horror, vi era una chiazza di sangue che colava... insomma, non era cosa di tutti i giorni vedere ciò su Topolino, ma sicuramente funzionò...
Mighty Max nasce in Inghilterra nel 1992.
La sua genesi è strettamente connessa a Polly Pocket, che invece vide la luce, sottoforma di concetto, nel 1983: Chris Wiggs utilizzò un vecchio portacipria per costruire una casa delle bambole in miniatura, per far giocare sua figlia.
La sua idea venne brevettata dall'inglese Bluebird Toys, e dal 1989 iniziò la messa in commercio dei prodotti ufficiali (distribuiti all'estero da Mattel, oggi proprietaria del marchio).
Così, la Bluebird Toys pensò a qualcosa di simile ma... per un pubblico prettamente maschile: ecco quindi Mighty Max, analogamente distribuito poi da Mattel.
Da noi il lancio dell'onnipotente Max (inizialmente si usava proprio questo termine "pericoloso", poi sostituito) avviene grazie a Mattel nel 1993.
Se oggi alcune leggi proibiscono la vendita di giocattoli così pericolosi (essendo miniature, i bambini le ingerivano...), tanto che Polly Pocket è diventata una fashion doll leggermente più alta..., all'epoca Mighty Max fu un vero successo.
Con i suoi "gusci" ricchi di dettagli e trappole, i bambini potevano immedesimarsi nell'eroe che solo un paio di anni dopo avrebbero imparato a vedere in TV grazie a una dinamica serie televisiva.
Ma prima, appunto, vennero i giocattoli.
E la pubblicità cartacea di cui stiamo parlando: al prezzo (assolutamente non basso) di 18.500 lire, ci si portava a casa t-shirt, berretto (accessorio al centro delle vicende: è l'elemento magico che dà il via alla storia), una sagoma cartonata del protagonista e un albo di giochi e fumetti.
Era letteralmente un altro mondo, e le edicole proponevano iniziative similari.
E di Max torneremo a parlare...
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Brand che mi è del tutto sconosciuto. Era l'anno del diploma e dell'inizio dell'università, avevo ridotto di molto la mia frequentazione delle edicole che riprese quando probabilmente questo fenomeno si ridusse. E di pubblicità non ne ricordo, forse perché non seguivo la televisione in certe fasce orarie.
RispondiEliminaComunque, non credo di essermi perso qualcosa di interessante, almeno per me che non uscivo certo con più di 10.000 per volta!
Eri fuori target... io lo ero per i giochi, ma attraverso mio fratello ho recuperato **
EliminaNo, questo kit in sé non era nulla di che, il vero gioco (che vedremo in futuro) era diverso, intrigante.
Mighty Max comunque un gran bel brand che riproporrei...
Moz-
Però non è invecchiato male.
EliminaInsomma, è una di quelle serie che si lascia guardare, quasi classica anche se anni '90...
Moz-
"Mighty Max e simili erano cartoni realizzati alla bell'e meglio con colonne sonore semplici e disegni mediocri... "
EliminaStiamo scherzando spero!!! La qualità artistica era invece superlativa, bei disegni ed animazione ottima (non per nulla era animato da studi australiani e britannici); la colonna sonora poi spaccava (cioè, musiche che variavano dall'Hard-rock al Power Metal) in più sceneggiature curate, regia solida, personaggi ottimamente caratterizzati ed intuizioni felici... il tutto in un misto di avventura/azione/horror/fantasy/fantascienza/commedia decisamente riuscito; questo cartone (così come TANTI ALTRI DELLLO STESSO PERIODO) potrebbe spaccare ancora tanti culi, parlando di indici d'asacolto, in fondo oggi che concorrenza si ritroverebbe sui palinsesti... Steven Universe, MLP:FIM, Adventure Time, Spongebob, Wonder... Vorrei proprio vedere un bambino con un pò di cervelllo scegliere 'ste cacchette rispetto al Possente Max!
Max sicuramente spicca tra le produzioni americane, che invece spesso erano proprio mediocri (specie se confrontate con i coevi prodotti giapponesi).
EliminaQuesto è.
Lui ha almeno una parvenza di trama, un bel finale anche tragico...
Moz-
Per l'animazione americana è difficile trovare qualcosa di superlativo. O ci si rivolge alla Disney, oppure a casi davvero ottimi come Batman TAS.
EliminaIl resto era sempre abbastanza mediocre, se paragonato anche alla più mediocre serie giapponese.
ma questo per via del fatto che in Giappone si aveva un'idea diversa di dinamismo, regia, inquadrature... anche, ripeto, nella serie tecnicamente più mediocre.
Moz-
Ma per niente daccordo, mi sembra (e probabilmente è) il solito ragionamento dell'otaku integralista (guarda caso i paragoni sempre con serie giappe). Che poi bisogna anche distiguere animazione da disegno perchè il primo è più una questione puramente tecnica (e Mighty Max non sfigurava affatto) mentre il secondo è più puramente artistico, e se lo chiedete a me, i disegni di Max erano MOLTO PIU' belli(stilisticamente parlando) dei prodotti citati da gravo... cavoli, Mighty Max riprendeva lo stile del fumetto americano più classico e dei suoi grandi maestri, mica noccioline. Francamente a me lo stile nipponico tutto occhioni, nini all'insù abbozzati e anatomie deformate dopo un pò mi stufa!
EliminaForse sarà anche per questo che tra i cartoni giapponesi i miei preferiti erano Lupin III e Ken il guerriero, decisamente lontano da quello stile troppo... per Otaku, appunto!
*volevo scrivere nasini all'insù
EliminaDiciamo che come animazioni e regia i cartoon americani peccano sempre molto, se paragonati con l'arte giapponese... Vero che Max non era male, ma poi è penalizzato dalla solita "piattezza" americana (che a me piace, eh!!) 💪🤓
EliminaMoz-
Pensavo che fosse nato prima il cartone!
RispondiEliminaPolly Pocket commercializzata solo nel 89? Pensavo due o tre anni prima.
Ora di Mighty Max non ricordo nulla di nulla come tanti altri cartoni 😔🥺 però qualche puntata me la rivedevo nel 2001 su Canale 5 quando lo facevano al pomeriggio. Dall'anno successivo sparito dai canali nazionali principali mai più rivisto sulla Mediaset e tantomeno nella Rai, né su JTv, Jetix, Cartoon Network, Fox Kids, K2.
No no, il cartoon sempre per spingere i giocattoli^^
EliminaVero, il cartoon è definitivamente sparito: peccato, non era male, anzi.
Moz-
ricordo vagamente il cartone nulla di che
RispondiEliminaNon era male, invece, altroché.
EliminaPer essere un cartoon americano di quegli anni, era molto intrigante anche come trama e risvolti^^
Moz-
I gusci sono 18, mi pare, è difficile raccapezzarcisi su due piedi.
RispondiEliminaA casa mia abbiamo lo scorpione, due mini-teste (una SICURAMENTE) uscita in edicola, e un'astronave enorme.
Il cartoon era una figata, avevamo anche l'album di figurine...
Fu un successo.
La Mattel dovrebbe trovare il modo per rilanciarlo...
Moz-
Oh sì il cartone era bello. Ho letto un post di due/tre anni fa dove si parlava dei cartoni più famosi di una volta e Gravo avevi detto che Mighty Max non ti piaceva e che era ridicolo o qualcosa di simile. Hai cambiato gusti. Bene.
RispondiEliminaIo lascerei perdere i deliri dell'anonimo (anonimo non per nulla, infatti...) che spesso e volentieri capisci cazzi per fischi, non è mai in grado di contestualizzare e vive coi paraocchi.
RispondiEliminaMoz-
Ne hanno inventato di tutti i colori per vendere giochi ai ragazzi. Poi le mode si diffondono in fretta e... i giocattoli fanno tanti soldini.
RispondiEliminaBeh ci sta, specie in quest'epoca :)
EliminaMoz-
I giocattolai volevo dire.
RispondiEliminaCerto, devono guadagnare anche loro^^
EliminaMoz-