[FUMETTI] Toshokan: intervista a Davide Castellazzi, curatore dei volumi proposti


 

Una nuova etichetta si è appena affacciata nelle librerie italiche, parlando del versante fumettistico orientale: Toshokan.
Non solo manga, nel senso di opere provenienti dal Giappone, ma un ampio e innovativo sguardo sull'arte di quegli affascinanti mondi lontani: Vietnam, Taiwan, Hong Kong.
Novità e cult, artisti emergenti e perle sconosciute... ho chiesto di parlarcene a chi si è occupato di questo progetto sin dalle fasi iniziali...


Qualche giorno fa vi avevo presentato il volume Estate Infinita, con una recensione no spoiler (QUI) che ha attirato tanta curiosità.
È giunto quindi il momento di fare quattro chiacchiere con chi si occupa del progetto, con chi ha permesso la nascita della Toshokan e delle sue proposte a fumetti: monsieur Davide Castellazzi, che ritrovo con piacere in questa intervista!

Miki - Toshokan, ossia biblioteca puoi dirci da dove nasce l'idea, come nasce il progetto e chi c'è dietro?
Davide - Nasce tutto da Gianni Bono, deus ex machina di IF Edizioni, che in accordo con Giunti ha deciso di dare il via a questa nuova avventura.

Miki - La pubblicazione di Vino di zucca (titolo che il pubblico conosce per l'anime Sun College, esempio di cartoon con adattamento italiano discontinuo -vedi QUI-) venne anticipata ormai un anno fa sulle pagine di un magazine: è quindi da molto che sei al lavoro su questa linea di fumetti?
Davide - Ho cominciato a lavorarci, a livello di scouting, nei primi mesi del 2022.





Miki - Puoi spiegarci un po' il piano editoriale, tra fumetti orientali vecchi e nuovi? 
Davide - È un po’ complesso da spiegare, anche perché un piano editoriale è sempre un work in progress. Comunque, vediamo innanzitutto il quadro generale. Si è deciso di creare una linea di 40 uscite per il primo anno (in realtà quest’anno saranno solo 30/35, ma perché siamo partiti ad anno già iniziato) per poi passare a 50 annuali ed eventualmente crescere ancora (vediamo quanti ne assorbe il mercato). Secondo paletto: puntare su titoli asiatici, non solo giapponesi, per due motivi: gli altri editori tendono a ignorare l’Asia (con l’esclusione della Corea), e abbiamo verificato che si sono create scuole fumettistiche filogiapponesi (come stile grafico e storytelling) molto interessanti.






Miki -  E per la scelta dei titoli?
Davide - Riguardo la scelta dei titoli, il nostro slogan è eloquente: “grandi classici e stelle emergenti”. Intendiamo infatti andare a recuperare importanti titoli del passato ingiustamente dimenticati (come Vino di Zucca) affiancandoli ad autori del tutto nuovi, talvolta sconosciuti persino in Giappone (come Chome con la sua Biblioteca sotterranea), questo sia perché gli altri editori sembrano poco interessati a queste produzioni, sia perché ci piacciono le sfide, scoprire e riscoprire manga e autori interessanti.




Miki - Ho avuto modo di sfogliare e toccare con mano i vostri volumi: edizioni molto belle, sovraccoperte con disegno interno, redazionali e interviste... Un mix tra volume di lusso -a un prezzo popolare- e quella sensazione di ritrovare le care vecchie uscite di un tempo... Che tipo di pubblico intendete raggiungere?
Davide - È stata una scelta precisa. Noi trattiamo i volumi manga come dei veri e propri libri. Non sono per noi produzioni usa e getta, ma volumi degni di una sopraccoperta, di redazionali, di note sugli autori.
Una scelta, tra l’altro, in sintonia con lo sviluppo della distribuzione, che si sta spostando su librerie e fumetterie, e necessita quindi di volumi maggiormente curati. Intendiamo raggiungere un pubblico molto trasversale, sia perché pubblichiamo titoli molto vari tra loro, sia perché crediamo che il pubblico dei lettori di manga sia molto cresciuto numericamente e sia molto più variegato di un tempo (ragazzini e adulti, uomini e donne...).





Miki - Traduttori, grafico... tutti nomi già noti nel panorama, legati a un nucleo direi "famigliare": come avviene la lavorazione dei volumi?
Davide - Beh, mi sembra normale, ci si appoggia a professionisti che si conoscono, anche se in realtà ci sono alcune new entry. Il flusso della lavorazione è molto semplice: io mi occupo di selezionare e acquisire i titoli, poi stabiliamo come realizzare l’edizione italiana (formato, numero di pagine, b/n e/o colore, redazionali, grafica, ecc.), i traduttori fanno il loro lavoro, poi mi passano la traduzione che viene da me rivista prima di andare al correttore di bozze e successivamente al letterista. Una volta letterato, l’albo passa nuovamente al vaglio di un correttore di bozze. Intanto vengono realizzati i redazionali.
Quando è tutto completo e impaginato, copertina inclusa, il tutto viene nuovamente controllato. Ne approfitto per nominare le nostre due formidabili redattrici, Graziella Calatroni e Dea Brusorio. 



due tavole da Vino di zucca, noto in Italia per l'anime Sun College


Miki - come sei andato alla ricerca di titoli non mainstream (e nemmeno nipponici) come Estate infinita? Leggendolo, si nota in alcune sfumature un linguaggio leggermente diverso rispetto alla tipica messa in scena giapponese che ormai abbiamo assorbito e a cui siamo abituati…
Davide - Nel mio caso è un misto di rigore scientifico, improvvisazione anarchica, curiosità incontrollabile. Guardo cataloghi, esamino riviste, vaglio le proposte inviatemi dagli editori e dalle agenzie. A questo aggiungo la curiosità di rovistare in librerie dell’usato, l’ascolto di consigli di amici, la frequentazione di autori esordienti. Un buon volume da pubblicare si può nascondere ovunque, è un piccolo tesoro che aspetta di essere trovato. Se avete manga da consigliarmi, se disegnate manga, se avete amici che disegnano manga io sono qua.





Miki - Tra le proposte, a quale titolo sei più affezionato e quale consiglieresti assolutamente ai miei lettori?
Davide - Sicuramente Estate Infinita. Per vari motivi. Innanzitutto è il primo fumetto vietnamita pubblicato in Italia. Poi mi ci sono imbattuto per caso, ho letto un articolo in inglese su un sito giapponese e, mosso da curiosità, ho rintracciato l’autrice. Poi è una storia meravigliosa, che alcuni hanno bollato semplicemente come storia d’amore, in realtà è una storia di crescita, con alcuni risvolti fortemente drammatici. Il tutto con un tratto dolcissimo e uno storytelling fluido.


Ringrazio Davide e la Toshokan per il tempo dedicatomi, e faccio ufficialmente il mio grande in bocca al lupo a questa nuova realtà editoriale che promette sul serio gran belle letture!

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29 commenti:

  1. Un intervista davvero interessante.. auguroni di cuore per Davide.
    Riguardo a Miki bravissimo sempre professionale in tutto quello che fa 😎👍

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    1. Angelo ( spriggan84)24 mag 2023, 11:55:00

      Sono angelo 😅

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    2. Grazie mille Angelo! Davide top come sempre, come sai a lui devo moltissimo per quanto riguarda la mia collaborazione con le realtà editoriali (nell'intervista ho evitato di scriverlo, immaginavo già i pazzi a dirmi che avevo fatto la marchetta per ricambiare...). La Toshokan ha davvero edizioni ottime, e i titoli meritano veramente!^^

      Moz-

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  2. Yes, a me è piaciuto anche il contest #ciaotoshokan, con possibilità di vincere qualche volume :)
    Recca è effettivamente noto, chissà... Non ho idea su che generi si orienteranno, forse questo è davvero più "da Star" o "da Planet"... chissà chissà :)

    Moz-

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  3. Yes, e se pensi che è un anno che lavorano agli albi, almeno nelle fasi iniziali, direi che la cura c'è^^
    Non credo che ci sia possibilità di adattamenti-girella perché Vino di zucca (su cui non è manco riportata la scritta Sun College!) è sì conosciuto per l'anime, ma non così in modo preponderante.
    Hanno potuto evitare.
    Ovvio che per altri titoli non puoi farlo... In ogni caso, non so cosa proporranno di "vintage" in futuro, ma mica per forza devono essere opere legate a cartoni famosi: io spero nel recupero di, ad esempio, Drakuun di Manabe :D

    Moz-

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  4. Si potrebbe sperare allora nell'arrivo dell'anime in Italia, che faccia da supporto...!

    Moz-

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  5. Sei in arresto! (anime) lo cito nel prossimo numero di Anime Cult, pensa tu!
    Ecco, se la Toshokan puntasse anche a titoli del genere (non come genere, ma come storia editoriale) mi andrebbe sicuramente benissimo.
    Per ora mi godo comunque la loro proposta già validissima. Non vedo l'ora di iniziare anche altre loro storie uscire in questi giorni 🤓💪💥

    Moz-

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  6. Eh lo so. Non è l'unico CULT a essere inedito in Italia (quanto sogno Mad Bull???) 😭❤️

    Moz-

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  7. Vino di Zucca l'ho già preso ovviamente. Felice che ci sia una nuova proposta editoriale di buoni titoli, perché è vero che il mercato di manga adesso è decisamente ampio, ma pubblicando moltissimi titoli è ovvio che la qualità media si abbassa perché non viene più pubblicato "solo" il prodotto di qualità o popolare. Questo non è un male eh, va benissimo che ci sia un'ampia proposta di scelte, sto solo dicendo che mi fa piacere che ci siano altre proposte interessanti perché attualmente, tolti alcuni titoli di qualità, mi pare che la qualità della proposta sia un po' più bassa di altri periodi.

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    1. Diciamo che titoli così ci volevano: una ventata d'aria fresca, tra passato e presente, che attrae molto. Ad esempio, sono rimasto più colpito dai manga moderni e attuali della Toshokan che dai titoli altrettanto nuovi di Panini e Star... 💪💪

      Moz-

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    2. Sì, le nuove uscite non sono così attraenti nemmeno per me, nemmeno quelle più spinte dalla pubblicità. Poi è chiaro che alcuni titoli possono risultare più interessanti per i nuovi lettori, perché per loro sono comunque delle novità, ma per me che ho anni di letture sul groppone alcune cose sono già lette in diverse salse.

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    3. Esattamente, specie gli shonen... Poi manca ormai del tutto quell'estetica anni 80 e 90, anche molto europea, che li rendeva mitici^^

      Moz-

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    4. Non credo proprio che Miki stia criticando gli autori perché non rappresentano gli anni 80/90: essi giustamente rappresentano il loro mondo attuale, come dici tu. Miki casomai dice che non è affascinato dall'estetica attuale, a lui piace quella anni 80/90, adesso non la si trova e non è affascinato da quella attuale.
      E' come dire che adesso manca completamente il senso musicale degli anni 70, è ovvio e normale perché ormai sono passati 40 anni, però uno può appunto dire che non è attratto dalla musica attuale perché diversa da quella che invece lo appassiona.

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    5. Io invece sono attratto anche dalle nuove uscite, quantomeno provo quello che reputo possa interessarmi, perché trovo ancora dei titoli interessanti. Però anch'io, avendo ormai la mia età, sono legato a certe estetiche anni 80/90, è normale essere legati al proprio "periodo d'oro".
      Il panorama attuale di manga e anime io li seguo, però quando riguardo un anime 80 con quelle ambientazioni e quei colori, anche per me la sensazione è molto diversa.

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    6. Sì, ragazzi, intendevo proprio che mi ritrovavo nell'estetica anni 80-90, che era molto solida (rispetto a quella liquida e sfuggente di oggi). Prima manga e anime facevano riferimento a tutto un immaginario amato anche da noi, che era pure eruopeo o americano.
      Penso che oggi anche gli anime non abbiano qualcosa che li rende "concreti". Penso sempre: dove sono le storie con i background di Sailor Moon? Avevano una precisa estetica riconoscibile. Oggi è come se fosse tutto liquido, e dunque spesso sfuggente se non anonimo.
      Pure io seguo cose attuali, alcune le ho amate e le sto amando, non per nulla sono contento della Toshokan e le sue proposte 💪😎

      Moz-

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    7. Ci sta che non attraggano... a me Estate Infinita è piaciuto moltissimo (anche se non è un manga, quindi forse in questa discussione "non vale" come esempio :)

      Moz-

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    8. Assolutamente sì, oggi c'è davvero tutto e stanno portando quel che mancava... insomma, non ci si può lamentare. Ma i feels dell'aver vissuto l'epoca passata, dove tutto era una scoperta... quelli purtroppo non non torneranno... perché non c'è più nemmeno il senso di attesa.

      Moz-

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    9. Per me non si trattò di infanzia... Era proprio un'altra cosa. Erano tempi di scoperta, durati fino all'università (ma non per la mia età: per come andava il mondo in quel momento)

      Moz-

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    10. Potrei aprire un discorso complesso... Forse potremmo anche parlarne ma ho bisogno di trovare la "quadra" per proporlo. Ci ragiono 💪😎
      Comunque, io anche vivo l'attesa per delle cose, ma è tutto più veloce; comunque mi riferivo anche alla situazione anime/manga in Italia di tempo fa. Mi piacerebbe sapere se per i ragazzini di oggi è lo stesso...

      Moz-

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  8. Glielo chiedo direttamente, a Davide.
    Mai dire mai, ovviamente il mercato detta legge. Ma stanno per arrivare vari manga dal passato, magari non lunghi, quindi dai, chissà!! 🤓💪

    Moz-

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  9. Ti riporto la risposta di Davidenko Castellazzi: dice che in realtà Toshokan non è un piccola realtà editoriale, ma una corazzata nata da una join venture tra Giunti e IF. Giunti possiede più di 200 librerie, ha una macchina distributiva che fa paura... "per cui, per quanto io apprezzi le piccole realtà editoriali, di cui ho fatto spesso parte, Toshokan non lo è :)"
    Su Recca: "abbiamo acquisito una serie di 67 numeri, che nessuno ha mai avuto il coraggio di pubblicare, non mi spaventa una serie di 33... semplicemente Recca non rientra nei nostri programmi editoriali, che sono diversi come scelta di generi".
    E ti manda un saluto! :)

    Moz-

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  10. Eh, diciamo che la Toshokan ha una linea editoriale che non prevede titoli come quello... non per il momento, diciamo. Ma in effetti uno shonen così è molto più da Star o Planet.
    Giunti? È un colosso esattamente come Mondadori e Feltrinelli. Qui da me ho due librerie Giunti a pochi km l'una dall'altra...! :)

    Moz-

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  11. E invece è proprio quello, Chie la monella :)
    Ogni casa editrice ha il proprio campo d'azione... non si può chiedere qualcosa che non sia nella sua natura.

    Moz-

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  12. Ma Sampei è pubblicato dalla Star Comics!
    Comunque, mica per forza bisogna pubblicare cose anche minimamente note in Italia... guarda Estate Infinita, un gioiellino di un'artista vietnamita sconosciuta.
    Insomma, la casa editrice ha ben chiara la rotta, non è quella che potrà pubblicare certe cose... ne pubblicherà altre, di altro tipo :)

    Moz-

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  13. Della Giunti se ne parla nel post stesso.
    Della linea editoriale credo che fosse in realtà abbastanza chiara la direzione...

    Moz-

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  14. Ma non è che le case editrici debbano scegliere quel che piace a noi, poi figurati... Questo di Chie sarà stato opzionato mesi e mesi fa...! Fa parte del piano iniziale delle casa editrice, del suo lancio. I suggerimenti partono da adesso in poi, ma quello che noi vediamo e vedremo per un anno "è già successo" mesi fa a livello legale e di lavorazione.
    P.s. non credo sia, per ora, una casa editrice a cui interessa questo tipo di storie... che effettivamente sono molto più da altri editori. Ognuno ha il suo target 💪😎

    Moz-

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  15. Beh, non hai mai sentito chiedere nemmeno Estate Infinita, La biblioteca sotterranea e via dicendo... Certo che l'opinione conta, ma Chie nasce prima dell'opinione dei lettori, essendo un titolo opzionato un anno fa, previsto per questo primo anno editoriale.
    Ovvio che man mano ascolteranno i lettori, ma le richieste devono coincidere anche con la linea editoriale: tu chiederesti mai a Sprea un titolo come La biblioteca sotterranea? No, perché non è quello lo "scopo" editoriale di quella casa editrice; chiederesti I Cinque Samurai a Star o Panini? No, perché -come hai giustamente detto tu altrove- sai già che per anni hanno evitato, scartato quel titolo...
    P.s. non è mica detto che collezionerò Jarinko Chie, eh ^^;

    Moz-

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  16. Aspetta ma stai facendo una grande confusione!
    Io (Miki) ho chiesto a voi (miei lettori) quali altri manga vintage inediti vi piacerebbe leggere, ma NON per Toshokan. L'avevo scritto sotto un post che annunciava Non fare il figo! della Tada, per Sprea, e misi anche le voci di corridoio su Toshokan, ma è la Sprea che si occupa principalmente dei manga vintage anni '80-'90 ancora inediti.
    La mia domanda era una semplice curiosità, non è che fossi portavoce di una delle due case editrici.
    Castellazzi non ha mai bocciato Kindaichi o Shot!, dove lo hai letto/dedotto?
    E dove hai dedotto che Toshokan avrebbe detto "siamo migliori e diversi dagli altri?"... non è MAI stato detto da loro...! Non hanno mai fatto paragoni!! :O

    Moz-

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