[FUMETTI] Diabolik, La pistola fumante: la recensione (no spoiler)



Una copertina veramente bella(by Matteo Buffagni), quella de La pistola fumante: titolo che è diventato un modo di dire, indicante la prova schiacciante dell'arma di un delitto, ma che in questo Diabolik è davvero anche un oggetto attorno a cui ruota la storia...



C'è Ginko in copertina, e non poteva che essere così: l'ispettore è al centro di questa avventura, un'indagine poliziesca che lo coinvolgerà in prima persona, e che lo vedrà coinvolto come non mai.
In più, ovviamente, Diabolik farà la sua parte: in ballo c'è un ricco bottino.




È da qualche tempo che Ginko cerca il fuggitivo Marco Bonder, reo di aver ucciso un poliziotto. Lui e la sua squadra riescono ad assicurarlo alla giustizia.
Ma non tutto può filare liscio. Inoltre, Diabolik ed Eva puntano da molto al tesoro messo su da Bonder, ora finalmente rintracciabile... cosa saranno disposti a fare, per mettere le mani sul malloppo?






Una vera e propria indagine che smuoverà la centrale di polizia di Clerville: tra accuse, atti dovuti, appuntamenti segreti e un piano misterioso, Eva e Diabolik concorreranno in parallelo col loro acerrimo avversario, in una storia che non risparmia al lettore anche quei risvolti psicologici nel rapporto tra i personaggi. Una cosa sempre bella, in Diabolik. Così come il rivedere anche la vecchia La Citroën DS.
Figure importanti saranno anche gli altri poliziotti, dalla comprimaria Valeria alla squadra di Ginko.





La pistola fumante è una bella storia (di Tito Faraci e Mario Gomboli) che vi incuriosirà fino alla fine, e anche se si può intuire come stiano andando le cose, lo svolgimento riserverà sempre, al lettore, qualche sorpresa.
Disegni come sempre bellissimi, quelli di Antonio Muscatiello, che grazie all'elaborazione fotografica riesce a rendere sfondi iper-dettagliati e comprimari in cui poter riconoscere volti noti.
I suoi Ginko, Diabolik ed Eva sono classici e d'impatto, sulla scia dei personaggi per come apparivano nella loro golden age.


12 commenti:

  1. Sì, le anteprime dei disegni sono molto belle. Ma c'è Ginko biondo in una vignetta?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, non tra queste che ho messo io (che sono comunque le anteprime ufficiali date dalla casa editrice) 😎🔥

      Moz-

      Elimina
    2. Quello che dice "Risparmiaci la recita..." mi sembra Ginko con una parrucca chiara.

      Elimina
    3. Eheh no, no... poi vedrai 💪🏻

      Moz-

      Elimina
  2. Vedo che l'autore dei testi è Tito Faraci, che possiede veramente una grande ecletticità, poiché le sue storie Disney sono prevalentemente di genere umoristico, legati a giochi di parole e "materializzazione" dei modi di dire, con tanto di sfide all'interno della redazione (un direttore di Topolino gli riscrisse la sceneggiature di una storia con Manetta e Macchia Nera in modo che non comparisse mai la lettera "e" per vedere se se ne accorgeva), non disdegnando le avventurose sempre permeate di ironia, però mi sono sempre chiesto come facesse ad "adattarsi" a Diabolik e Tex, fumetti che non leggo, ammetto. IN effetti, l'unica storia di Faraci con Tex che ho visionato era abbastanza deludente, una autentica "snaturizzazione" del suo stile: a memoria, praticamente l'Aquila della Notte inseguiva dei banditi, e questi, immancabilmente, riuscivano sempre a trovare, per 4/5 volte di seguito, loro degni compari che, a pagamento ovvero spinti da vendetta contro Tex, si offrivano di tendergli un agguato per permettere ai primi di farla franca. Una roba che onestamente sarei stato capace di scrivere anch'io.
    Spero che in Diabolik rimanga qualcosa della sua cifra di sceneggiatore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Faraci scrive per Diabolik comunque da oltre venti anni... e ovviamente si adegua allo stile del personaggio, che richiede dei dettami specifici da rispettare, senza poter troppo andare d'autore... ma è questa, dopotutto, la formula vincente della testata... :)

      Moz-

      Elimina
    2. Faraci ha realizzato anche Brad Barron, minserie di fantascienza Bonelli, nella quale ha esplorato, durante il "viaggio" del protagonista, vari generi letterari/cinematografici.

      Elimina
    3. Vero, ogni tanto mi è capito di leggerlo, nonostante io non ami per nulla il genere...

      Moz-

      Elimina
  3. Ah questo lo leggevo anche io, in gioventù. Lo "fregavo" a mio fratello, e parteggiavo per Eva, era così bella, da imitare. ❤️👋

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questo albo potrebbe piacerti, allora! 🤓💪🏻

      Moz-

      Elimina
  4. Appena letto. Storia molto bella, un poliziesco che, se da un lato fa intuire abbastanza presto chi sia la talpa (succede spesso quando aggiungono un personaggio noto ai protagonisti ma inedito al lettore), resta interessante per lo svolgimento dei fatti e per la pazienza con cui Diabolik indaga.
    Di Muscatiello continuano a piacermi i suoi personaggi, e a non piacermi i suoi fondali fotografici, ma questo vale per tutti i disegnatori che usano un po' troppo questa tecnica: io voglio percepire nella tavola la mano del disegnatore, non di una macchina informatica.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so, purtroppo per avere dei dettagli fotorealistici questo è l'unico modo, anche se comunque la rielaborazione richiede altrettanta cura di farla a disegno.
      Concorso sulla storia, si intuisce il colpevole ma poi l'albo ha molto altro da dire^^

      Moz-

      Elimina

per lasciare un commento è necessario loggarsi col proprio account :)