[FUMETTI] Diabolik, La pedina: la recensione (no spoiler)

 


Eva su un letto di ospedale, tre uomini incappucciati e dal fare alquanto minaccioso.
Chi sarà La pedina che dà il titolo all'albo di giugno?
E sì, perché questa avventura è una partita a scacchi tra Diabolik e Ginko, con mosse e contromosse ma anche l'imprevisto che scombina tutto...


"Dopo un altro colpo, tu ed Eva Kant vi guardate intorno e nell'auto siete già; un errore, un contrattempo e adesso c'è la polizia: ma con l'auto nel frattempo siete già filati via..."
Così recita la sigla italiana del cartoon su Diabolik, e l'inizio de La pedina è proprio questo: un classico.
Colpo e inseguimento, con la Jaguar che sfreccia inseguita dalle volanti.
Ma Diabolik ha sempre un trucco pronto...






Solo che qualcosa va storto. Ed è solamente il primo imprevisto di questa avventura tutta azione e adrenalina. Diabolik è costretto ad abbandonare Eva, ferita, e da lì parte una sfida a distanza con Ginko.
Già, perché la situazione è quella in cui tutti si sono già trovati più di una volta: uno dei due criminali in ospedale e poi in attesa di trasferimento in carcere. Come fare per liberare Eva?




Inoltre, è chiaro che Ginko non si lascerà scappare l'occasione di tendere una trappola a Diabolik, ma Diabolik non è certo impreparato a questa evenienza... Riuscirà l'ispettore a fargliela?





La pedina è un albo che gioca coi cliché, provando anche a cogliere il lettore di sorpresa (momentanea: non vuole dare colpi di scena, almeno non ai fan più navigati, che già immaginano gli svolgimenti).
Storia intensa, con un Diabolik sia spietato sia riconoscente, che forse sottovaluta un po' Ginko (ma fa parte del gioco, come successo tante altre volte in passato).
Ma chi sono quei tre loschi figuri in copertina? Beh, questo lo lascio scoprire a voi, perché la trama a un certo punto si complica, intrecciandosi ad altri personaggi, buoni e cattivi.

La pedina è un albo di Tito Farci e Marco Bondi, disegni di Sandro Giordano (matite) e Jacopo Brandi (chine). Bella la citazione a un luogo già sentito altre volte (specialmente nel primissimo numero del 1962), ossia il penitenziario di Asen (QUI per saperne di più).
In edicola!

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4 commenti:

  1. Non facile proporre l'ennesima storia con uno dei due da salvare dall'ospedale. Ma in "Diabolik" spesso non conta cosa succede quanto il come: lo prenderò, anche perché Eva in copertina ha qualcosa di Alessia Orro!

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    1. Vero, e in questo caso per quanto situazione 'telefonata' è completamente inedita. E gioca anche a sorprendere 😃🤩
      Storia valida!

      Moz-

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    2. Buona storia che conferma le premesse. Devo considerarmi un "fan navigato" avendo intuito subito chi c'era nell'ambulanza? 😅
      Quando c'è di mezzo Eva, Diabolik torna lo spietato dei primi tempi.
      Resto però sempre perplesso quando nella stessa storia vedo la Jaguar resuscitare. 🙄 D'accordo non porsi troppi interrogativi, ma la Jaguar era incidentata e probabilmente messa sotto sequestro.

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    3. Direi proprio di sì, era facile intuire la cosa per chi come noi ormai mangia pane e Diabolik 🤩🔥
      Dk di Jaguar ne ha a decine... mica solo quella. Considera che tante ne distrugge lui stesso coi trucchi.

      Moz-

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