[FUMETTI] Diabolik, Game Over: la recensione (no spoiler)

 

L'appuntamento settembrino di Diabolik ha più di una particolarità: innanzitutto il titolo, in inglese (è rarissimo trovare parole straniere nei titoli degli albi); poi la tematica, che è quella nerd-videoludica; infine il tenore della storia, che è sì un colpo di Diabolik ma è anche una di quelle rare avventure dove troviamo i nostri antieroi che prendono in simpatia qualcuno...



Game Over inizia con una sequenza da videogioco, dove anche gli artisti coinvolti sono diversi rispetto al resto dell'albo. Eva è in fissa con una simil PlayStation, anzi col gioco Il re del crimine, ispirato ai delitti del suo amato.
A Diabolik invece interessa solo la collezione di orologi che i due giovani sviluppatori, Carlo e Gioia, tengono in casa...

Questa è la seconda volta che i nostri hanno a che fare col mondo videoludico (la prima fu nel luglio del 1999, con l'albo Eva morirà tra sessanta secondi), ma stavolta sebbene si parli di un colpo complicato (o meglio, che si complica sempre più) tra fughe, diversivi e dispositivi, il tono generale resta meno drammatico e più - almeno tra le righe - brillante.
Sicuramente divertente.





Carlo e Gioia vivono il loro successo, firmano un contratto con un'importante azienda orientale, si allontanano per un tour promozionale ed è proprio qui che Diabolik ed Eva decidono di intervenire, per mettere le mani sugli orologi... ma qualcosa non va come dovrebbe.

Di più non voglio rivelare, proprio per non rovinare la sorpresa di un'avventura più leggera delle altre ma comunque ricca di azione e bei momenti; un'avventura quasi meta-narrativa (si fa riferimento anche all'aggettivo "diaboliko", usato nel nostro mondo reale dagli appassionati della serie!), un albo che vuol celebrare i fan del Re del Terrore grazie a un personaggio simpatico, impacciato, nerd... che finirà per intralciare i piani del suo idolo. O forse...





Game Over è una vicenda che, pur senza raggiungere le vette degli incontri con Bettina Ramblè (vedi l'albo precedente, QUI) si inserisce in quello sparuto novero di albi che raccontano simpaticamente il lato umano (e anche un po' quotidiano) di Eva e Diabolik.
Ma ovviamente c'è di più: le storie (interessanti) dei co-protagonisti, allarmi da disinserire, rivalse e... viaggi.


La storia è firmata da Lotti e Mainardi, con i disegni di Di Bernardo (retinati da Castagna) ma con le tavole "videoludiche" realizzate da Santoro (e retinate da Leonardo Vasco, che ci ha appena lasciati dopo anni di onorata carriera, diabolika e non solo): qui si gioca simpaticamente con le onomatopee.
Aguzzando la vista, gli appassionati potranno trovare riferimenti a storie vecchie e recenti, ma il senso del titolo comunque incombe: per chi sarà dichiarato il game over?

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14 commenti:

  1. Terribile.
    Va be', mai stato un fan della coppia Lotti-Mainardi, non mi piace né il loro immaginario (pare che ogni volta prima di buttare giù un soggetto scelgano un'ambientazione inusuale per il mondo diaboliko e poi ci cuciano sopra alla bell'e meglio una trama), né il loro tono (leggero, ma senza la profondità che riusciva comunque a trovare una Martinelli quando si cimentava con atmosfere simili).

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    1. Tu pensa i gusti: vedo su FB che questa storia sta piacendo anche a chi di solito è rimasto fermo agli anni '70 come "storie belle"! Chissà come mai, anzi pensavo non piacesse.
      A me è piaciuto anche il tono leggero, trovo i personaggi comprimari delineati bene rispetto ad altre volte dove non avevano storia...

      Moz-

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    2. E invece io trovo anche in questo albo l'atavico problema della gestione Gomboli: per dar spazio ai colpi complicatissimi che tanto gli piacciono, tutti i comprimari risultano tagliati con l'accetta.
      Qual è l'ultimo personaggio memorabile che ricordi in un episodio della serie regolare?

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    3. Beh dai, qui il protagonista si fa ricordare. Come anche Aurora la reincarnazione della baronessa , o il killer assoldato dalla triade che si fingeva archeologo...

      Moz-

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  2. Boh, per me Graziano è un personaggio memorabile, non l'hacker nerd.
    E non è il fattore nostalgia - per quanto mi sorprenderebbe dover giustificare la nostalgia su questo spazio - visto che Graziano non è un personaggio vissuto in diretta o conosciuto quando mi sono accostato a Diabolik: mi imbattei in Fuga Dalla Realtà quando leggevo la testata da oltre dieci anni. È proprio un fatto di scrittura e caratterizzazione. Questo Marco... non so, mi viene un'espressione anglofona per descriverlo: check the boxes. Cioè, fai un elenco degli stereotipi del nerd e li inserisci uno a uno mettendo di volta in volta una spunta accanto alla rispettiva caratteristica.

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    1. Al di là di quello che dici, che è giusto, Graziano ha una scrittura diversa che va contestualizzata nel tempo in cui venne creato: personaggio sociale, con un tema forte e molto crudo, drammatico.
      Anche a me Massimina e Corrado restano più impressi di Marco, perché... vabbè, spoiler e hai capito. Però posso dirti che Luca, il ragazzino apparso nel gennaio di qualche anno fa, mi è rimasto impresso forse proprio perché drammatico.

      Moz-

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    2. Non so Miki, non sono convinto sia solo quello. Trovo memorabile anche Gianna che è un personaggio tutto fuorché drammatico: è semplicemente caratterizzato bene, ha una sua personalità.
      Di questo Luca non ho memoria, ma può anche darsi che dipenda semplicemente dal fatto che con l'età mi sono rincoglionito, o che da ragazzino rileggevo gli albi fino allo sfinimento e ora non lo faccio (anche perché, come dicevamo qualche tempo fa, la vista non è più quella di una volta e il testo sempre più piccolo e denso mi affatica. Per ricominciare a leggere romanzi mi è toccato comprare un ereader che mi consentisse di gestire la dimensione del carattere e soprattutto la luminosità).

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    3. No, secondo me dipende da un altro aspetto: l'assuefazione, che xi fa normalizzare tutto. Sono convinto che un nuovo lettore di Dk sarà colpitissimo da Marco di Game Over, perché lo trova fresco...

      Moz-

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  3. Trama simpatica e leggera, non nuovissimo il fatto di aiutare un amico ma a Eva difficile dire di no. 😉 Anzi, meno male che lei entra in scena, temevo trascorresse tutto l'albo davanti al videogioco!
    Marco simpatico, purtroppo non ottiene giustizia come desiderava ma alla fine a lui va bene così...
    Unico neo dell'albo: non riusciamo a sapere come superare l'autocisterna... 😒

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    1. Ahaha magari lo spiegherà Marco col suo videogame su Eva! XD
      Comunque, anche a me questo albo è piaciuto, ogni tanto un'avventura simpatica e meno cruda in questo mare di nero CiSta!^^

      Moz-

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    2. Magari allegheranno il gioco su CD, o scaricabile tramite QR Code inserito all'interno, in Diabolik 1000. 🤩

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    3. Eh, non lo han fatto col vero videogame...! Io però un giochino tipo app scaricabile lo farei! 🤓🕹

      Moz-

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    4. Una cosetta "semplice" a tema non sarebbe impossibile... Furto da realizzare risolvendo un rompicapo enigmistico (la combinazione da trovare), fuga in Jaguar dopo averla dotata di tre trucchi a scelta a inizio partita e non riutilizzabili. Superati tre livelli (quindi tre furti e fuga riuscita usando i tre trucchi), livello bonus con lancio di aghi o coltelli per giocare altri tre livelli ma con tempo a disposizione a scalare progressivamente...
      Vari bottini poi da spendere per acquistare strumentazioni o tempo aggiuntivo di gioco...

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    5. Sì, esatto, qualcosa del genere!!! 🕹
      Non sarebbe male, tra enigmi e piani di fuga.

      Moz-

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