[FUMETTI] l'edizione italiana di Berserk, tra censure e adattamenti imperfetti



Berserk arriva in Italia nell'agosto 1996, a sei anni circa dal debutto giapponese.
E, da allora, la Panini ci ha portato numerose edizioni e altrettante ristampe. Ma nessuna esente da difetti: pronti a fare un giro ventennale nell'edizione italiana di Berserk?

SE VUOI SAPERE QUAL È LA MIGLIORE EDIZIONE ITALIANA DI BERSERK, CLICCA QUI (LINK)

DALLA SPAGNA CON FURORE

Forse non tutti sanno che... i primi albi italiani di Berserk derivano da una poco felice versione spagnola appena precedente all'edizione italiana.
Niente di così strano: è normale che succeda, e specie in passato cose del genere avvenivano spesso.

il primo volumetto italiano di Berserk

 

NOMI SBAGLIATI

Proprio a causa di questa versione, tradotta e adattata in modo raffazzonato dagli iberici, anche in Italia ci siamo portati dietro tutti i problemi che ne sono derivati: onomatopee assurde dal gusto spagnolo (risate tipo jajajaja e via dicendo), censure grafiche e nomi clamorosamente cannati.
Già, i nomi: Gatsu, Grifis, Pak.
Ovviamente non sono questi i nomi originali, così come li ha pensati e trascritti l'autore nel nostro alfabeto. Sono trascizioni fonetiche della pronuncia giapponese degli stessi. Come se scrivessimo, letteralmente, uozz ior neim al posto di what's your name. Assurdo anche solo continuare a utilizzarli, no? Specie quando ormai esistono trascrizioni ufficiali degli stessi.

QUESTIONE FONETICA

Kentaro Miura ha chiamato i suoi personaggi Guts, Griffith, Puck e via dicendo: semplicemente per un giapponese è impossibile pronunciare correttamente nomi dal suono anglofono/europeo, e tra una consonante e l'altra (tranne la n) si è costretti foneticamente ad aggiungere una u oppure una o. Ecco perché Guts (che noi siamo in grado di pronunciare gazz) per un giapponese si trasforma in gazzu. Che gli spagnoli hanno adattato ahimé in Gatsu, nome che scelleratamente ci portiamo dietro anche noi italiani. Ma pensateci: con quella terribile u finale, sembra un nome giapponesoide in un mondo europeo, e ci stona tantissimo. Come fosse una sottomarca del personaggio stesso.


Berserk Official Guidebook, originale giapponese: si legge chiaramente il nome Guts nel nostro alfabeto

 

IL CASO PAK

Qui, poi, gli spagnoli hanno sfiorato l'inverosimile. L'elfo Puck, che prende il nome da un personaggio della letteratura, perde completamente il suo senso scespiriano e da noi diventa Pak. Già solo questo sarebbe da licenziamento immediato.
Poi succede che, a un certo punto della storia, arrivi un personaggio che si chiama davvero Pack, scritto così. E in Italia bisogna fare i salti mortali per far combaciare le cose, così questo nuovo Pack diventa... Puk. E certo.

 

CENSURE: COLPI DI BIANCHETTO

Al di là della questione sui nomi, probabilmente sono in pochi a sapere che la prima quindicina di albi italiani, sempre derivanti dalla penosa edizione spagnola, presentano censure grafiche.
Esattamente: oltre che alleggerimenti nelle traduzioni o persino interi dialoghi col senso completamente alterato/sbagliato, vi erano proprio dei rimaneggiamenti grafici.
Colpi di bianchetto su nudi integrali, retini che mascherano capezzoli e così via.


UNA QUESTIONE SOLLEVATA DA LODOSS MAGAZINE

Se il bianchetto è opera spagnola, altre censure forse arrivano addirittura dallo stesso Giappone, che avrà venduto inizialmente una versione di Berserk più... spendibile sui mercati. Non è dato sapere.
Fu la rivista Lodoss Magazine, nel 1997/98, a sollevare per prima la questione (che colpiva anche versioni italiane di altri fumetti, tra cui Bastard!!).

stessa immagine: edizione originale, edizione italiana censurata (il capezzolo è oscurato), edizione italiana ripristinata

 

TRADUZIONI IMPRECISE

Purtroppo anche la comprensione stessa della storia era resa difficile, con iniziali traduzioni completamente sballate. Nel primo albo, uscito da noi nel 1996, si lascia intendere che Guts stia uccidendo mostri sottoposti del barone di Coca (l'Apostolo serpente), quando invece semplicemente il protagonista sta dando la caccia ad altri Apostoli della Mano di Dio.
Non mancano, come detto, alleggerimenti nelle traduzioni.

BERSERK COLLECTION: NUOVA EDIZIONE

Nel maggio del 2000 la Panini decide di ristampare Berserk. Innanzitutto riacquistando il materiale originale, e quindi dando -almeno per i primi sette volumi- una vera e propria nuova edizione che differisce dalla precedente.
Se molte censure spariscono (molte, non tutte: restano quelle dei volumi 8 e 13), e le traduzioni si fanno più attente e fedeli, purtroppo non si torna indietro sulla trascrizione dei nomi, che restano sciaguratamente Gatsu, Grifis e così via.

nei primi sette volumi è possibile leggere la scritta "nuova edizione"

 

MAXIMUM: UNICA SENZA CENSURE

Per aspettare un'edizione completa e davvero priva di censure, bisogna attendere il 2004 con Maximum Berserk. Finalmente lettura alla giapponese ma packaging mediocre (le copertine presentano colori fluo che poco hanno a che vedere con le atmosfere dell'opera). Tutte le censure svaniscono, ma anche questa è ben lungi dall'essere un'edizione perfetta. Presa dalla versione tedesca (sempre Panini), ha delle onomatopee tradotte in quella lingua e addirittura in una si legge... il nome originale di Grifis, ossia Griffith. Sì, perché la Panini, almeno all'estero, ha usato i nomi ufficiali.
Peraltro si registrano errori derivanti da adattamenti precedenti e una tavola ribaltata come se si leggesse specularmente.

la serie Maximum: i colori sono poco consoni

 

LA SERIE NERA

Comunque Berserk continua a mietere successi, e sebbene sia un'opera destinata a un pubblico adulto arriva a vendere quasi quanto altri bestseller a fumetti. Pertanto la Panini lancia ancora una nuova edizione, stavolta per le fumetterie. Che però non è altro che una ristampa della Collection, in tutto e per tutto.

 

ERRORI CORRETTI

Purtroppo, non c'è modo di avere pace con l'adattamento di Berserk: errori di traduzione commessi nella primissima edizione vengono talvolta corretti con la Collection o andando avanti coi volumi in ogni edizione (oggi si utilizza Spadaccino Nero al posto del precedente Guerriero Nero, o Pishaca al posto dell'impreciso Bisharca, o ancora hanno ripristinato la corretta formula/preghiera in ebraico dell'evocazione magica). Ma è anche vero che tanti errori continuiamo a portarceli dietro senza che vengano corretti (il Qlipphoth chiamato sempre Clifoto, per dirne uno).

finalmente kenshi kuroi, ossia spadaccino nero, è tradotto letteralmente

 

OGGI

Sebbene negli anni la Panini ha cercato di adattare Berserk in modo sempre più preciso e fedele (le ultime uscite sono davvero molto curate), purtroppo ad oggi in Italia (e in italiano) non esiste una versione perfetta e fedelissima di quest'opera, degna di quest'opera.
Arriverà mai tale edizione? Chissà...

ANALISI TEORICA: IL PASSATO DEL CAVALIERE DEL TESCHIO

Ami Berserk? Leggi anche

    50 commenti:

    1. Adoro il tuo lavoro di ricerca :)

      Secondo me l'edizione che più si avvicina ad essere la migliore è la Berserk Collection, io stesso non conoscevo le censure operate nei volumi 8 e 13. In cosa consistono esattamente?

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Nel volume 8, quando Foss pensa a come ha coinvolto la regina nel complotto, si vede la scena dove lei è nuda: i capezzoli sono censurati del tutto, appiattiti e colorati.

        Nel volume 13 sono spariti i peli pubici dell'Apostolo donna bionda, con cui ha a che fare uno dei protagonisti ;)

        Moz-

        Elimina
    2. Lo sai già chi sono5 set 2018, 16:34:00

      Articolo interessantissimo Moz…………………gus! Anch'io mi sto dedicando a un confronto simile, anche se con qualcosa di molto più leggero e dallo stampo comico :D
      Ma non è un fumetto, ne ho già avuto abbastanza a tradurne uno per la triennale ;O;

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Ehehe bene bene, allora buon lavoro: spero ci dirai presto di cosa si tratta! :)

        Moz-

        Elimina
      2. Lo sai già chi sono5 set 2018, 18:45:00

        Se hai visto le mie storie di Instagram di ieri avrai già capito :D

        Elimina
      3. Umh ho visto talmente tante cose che ora non mi sovviene XD

        Moz-

        Elimina
    3. Vedrai che se un giorno arrivasse ad una conclusione, ci sarà l'ennesima ristampa riveduta e corretta.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Tra una decina d'anni: e allora sì, PRETENDERO' quell'edizione ultraperfetta!^^

        Moz-

        Elimina
    4. Però la copertina del primo volumetto italiana era figa. O no? :D

      Ma quindi: Guts si chiama Guts, appunto Gaz(z), ma per quella cosa delle consonanti diventa GutsU, cioè Gazzu.

      Ok, adesso ho capito!

      Le censure mi fanno sempre sorridere, anche perché se si dovesse censurare Berserk, fai prima a buttare tutto nel cestino..o consumare due tonnellate di bianchetto.

      Quindi spadaccino (spadaccione) nero, non guerriero. In effetti ha più senso!

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Sì, la primissima copertina mi colpì molto.
        Sì, esatto: Guts diventa gazzu, ma solo per i giapponesi: noi possiamo pronunciarlo correttamente, altrimenti per coerenza linguistica dovremmo pronunciare TUTTO alla giapponese, a partire dal titolo (Beruseruku) finendo a personaggi dai nomi italiani (Faruneze).
        Ma è assurdo, no?

        Le censure su Berserk fanno ridere, visto ciò che avviene nel vol.13 X

        Moz-

        Elimina
    5. Pensavo che nel 2018 la censura, soprattutto poi nei fumetti, fosse cosa passata ed invece l'ipocrisia e la censura ignorante stanno tornando di moda.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. No, per fortuna sono cose del 1996/97, poi ripristinate già dall'edizione dell'anno 2000.
        Ma non era colpa nemmeno della Panini, ha comprato dagli spagnoli.

        Moz-

        Elimina
      2. Capito, quindi è una censura che ereditiamo dal passato.

        Elimina
      3. Esatto, e che da subito, appena se ne sono resi conto, hanno cercato di correggere... :)

        Moz-

        Elimina
    6. Io spero sempre, che a conclusione dell'opera, ne facciano una davvero bella e degna di essere acquistata a occhi chiusi!

      OPERA, CONCLUDITI!!!!!!

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Una decina d'anni ancora... e poi sì, avremo questa edizione specialissima^^

        Moz-

        Elimina
    7. Purtroppo non conosco questi fumetti : (...
      Son passata per salutarti e ringraziarti
      Ciao Miki : )

      RispondiElimina
    8. Bellissimo articolo!
      Penso che, viste le ristampe che stanno arrivando in questi ultimi anni, arriverà qualcosa anche per Berserk :D
      Magari una full color o una versione cicciotta divisa in volumoni che comprendono più albi in una volta :D

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Sì, a questo punto penso che pima faranno finire l'opera e poi agiranno con le ristampe deluxissime^^

        Moz-

        Elimina
    9. Berserk, da assionata manga, lo amo letteralmente! Anche se come descritto nel tuo bellissimo post, le censure a colpi di bianchetto,(! come dici tu) , non sono nuove per noi italiani. Riguardo le pronunce sorvolerei ... Quando studiavo disegno, cercavo di adattare anche la cultura giapponese e quindi un po' di lingua... Sembrava che avessi ingoiato un vocabolario di parolacce... 😂 Cmq le prime puntate, trasmesse la sera tardi su Italia uno evidenziavano abbastanza le differenze con la Yamato video. Complimenti a te per l'ottima recensione. Shadow.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Esatto: fu proprio con l'edizione Yamato/Mediaset che si scoprirono i VERI nomi rispetto all'adattamento confusionario della Panini... Finalmente su Italia 1 si sentirono i nomi per come andavano pronunciati davvero...

        Moz-

        Elimina
    10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      RispondiElimina
    11. Ciao Moz,in fatto di fumetti sono piuttosto ignorante se escludo e mie letture di Topolino e Pecos Bill,ma ti ho letto volentieri ,amo imparare da chi sa.
      Ciao fulvio

      RispondiElimina
    12. Come detto nel mio ultimo post, mi hanno regalato un po' di volumetti ma mancano i primi tre... appena li recupero comincio a leggerlo anche io!

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Perfetto, poi voglio subito sapere cosa te ne pare^^

        Moz-

        Elimina
    13. Articolo interessante. Purtroppo una volta senza internet non si avevano i mezzi per scoprire eventuali magagne come oggi e quindi ci si doveva fidare ciecamente degli editori, a colte con risultati non esaltanti come in questo caso.

      P.S. Miura riuscirà a concludere in modo degno una saga che si trascina da ere?

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Yes, penso proprio che entro dieci anni vedremo il gran finale :)

        Moz-

        Elimina
    14. Non me ne fotte un cazzo di Barserk, quindi sono passato solo per un saluto.
      Saluti a presto.

      A parte gli scherzi, non sapevo che la prima edizione fosse presa da quella spagnola (odio le doppie traduzioni, infatti non leggo mai manga in inglese, dato che loro hanno tradotto da giapponese a inglese e io da inglese a italiano... sai che sfumature!). Dei nomi sbagliati invece lo so solo grazie a te. Pensa se da Guts a Gatsu, si fosse giunti a Cazzo!
      Comunque un vero peccato che non esista una versione corretta al 100%, se seguissi il manga mi girerebbero a mille!
      Ora mi sento sdebitato per tutti i commenti che hai lasciato da me su TWD 😝

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Infatti, all'epoca non era così raro o strano avere riadattamenti di adattamenti: la Panini utilizzava spesso edizioni americane della Viz, così come la Granata Press prima di lei :)

        Moz-

        Elimina
    15. Complimenti per l'ottima ricerca, purtroppo la censura è ancora presente.
      Saluti a presto.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Per questo attendiamo (con ansia) l'edizione definitiva :)

        Moz-

        Elimina
    16. Niente deve piacere per forza, hai perfettamente ragione. Il mondo va così... Ciao Miki un grande abbraccio ^_^

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Mi sa che volevi commentare il post successivo XD

        Moz-

        Elimina
    17. Salve MikiMoz, complimenti per l'articolo. Sono interessato a iniziare Berserk e vorrei comprare la collection serie nera (visto che la maximum non la trovo) facendo attenzione a prendere le ultime ristampe. Secondo te faccio bene a iniziare adesso oppure è meglio aspettare? Il mio problema più grande è la censura, perchè mi dispiacerebbe rimcomprare un volume.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Ciao e benvenuto a bordo! :)
        La collection serie nera è praticamente una ristampa della Collection normale, e quindi presenta i piccoli difetti che ha quell'edizione.
        Partiamo dal presupposto che NESSUNA edizione italiana di Berserk è ottima. Tutte hanno dei difetti.
        Per agilità nel rintracciare tutto, io consiglio appunto la Serie Nera, che comunque ha buona carta e un adattamento che migliora sempre di più.

        Aspettare certo puoi farlo, ma secondo me la Panini non farà mai (o almeno non per ora) un'edizione perfetta.

        Moz-

        Elimina
    18. Le censure non vengono dall' edizione spagnola, ma dalle pellicole di stampa taiwanesi ( comprate da lì perché più economiche di quelle nipponiche)

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Ciao Sam e benvenuto a bordo!
        Grazie per questa dritta: non conoscevo la questione taiwanese e sapevo direttamente dalla Planet Manga che i primi numeri venivano da una "poco brillante edizione spagnola", date le copertine (che erano spagnole) e le onomatopee con suoni tipici della lingua iberica.
        Fammi sapere di più...

        Moz-

        Elimina
    19. Ciao Moz, non ti conosco perché seguo BERSERK dal '96 dove internet non esisteva e gli ultimi numeri che avevo comprato arrivavano fino al 65 (maximum 21) dopodiché ho abbandonato e maison dedicato ad altro aspettando una conclusione. Poi a dicembre mi sono rimesso alla ricerca dei numeri che mi mancavano per arrivare a pari delle uscite e mi sono imbattuto nel tuo articolo su FB (condiviso non so dove). Così come per altri manga che ho seguito ho sempre cercato l'edizione migliore e ho capito che non esisteva, allora mi sono messo alla ricerca delle edizioni sui vari mercati e alla fine ho deciso di farmi degli ebook con le tavole originali che si trovano sui siti JAP. Posso dirti che neanche l'edizione Dark Horse inglese mi ispira perché anche lì hanno tralasciato le pagine a colori (non sono tante ma cmq sono un'altra cosa secondo me importante nelle edizioni di un manga). Ma come ti ho accennato ho iniziato a farmi gli ebook e con pazienza sto preparando l'edizione finale che vorrei avere stampata. Girando sul web ho trovato parecchie tavole a colori anche senza titoli come nella 2-3 pagina del primo capitolo e la resa è quasi perfetta, a questo punto ti volevo chiedere 2 cose.
      Secondo te tradurre ora il titolo del primo capitolo da guerriero nero. Spadaccino nero, sembrerebbe uno sbaglio? L'edizione tradotta + fedelmente dei primi capitoli come faccio a trovarla? Ho a casa la collection rossa, la maximum e la sottiletta ma in internet si riesce a trovare tutto e forse posso leggere da qualche parte la collection nera che come hai detto dovrebbe avere la migliore traduzione. Aspetto una tua risposta e se vorrai appena finisco il primo eBook lo pubblico qui, forse alla Planet se ne accorgono che basta avere un po' di testa e si riesce a fare un'edizione come si deve.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Ciao e benvenuto a bordo! :)
        Mi fai una bella domanda perché di fatto non esiste una traduzione perfetta in italiano, di certo gli ultimissimi numeri sono molto più attenti a gestire meglio traslitterazioni e adattamenti.
        Il vero problema è comunque nelle parti più oscure, dove ad esempio parla la Mano di Dio: frasi ambigue, doppi sensi (non sessuali XD), cose fra le righe che è anche difficile da rendere in italiano... Berserk utilizza in patria un registro linguistico molto alto, dunque è davvero difficile. Ma penso che la traduzione della Collection sia molto buona.
        Quanto al titolo... so che "spadaccino" ci fa pensare a una spada esile, eppure il termine giapponese è proprio kenshi kuroi che significa uomo armato di spada, nero...

        Moz-

        Elimina
    20. Articolo bellissimo, complimenti. Saga da me amata sin dalla prima uscita in Italia, lo adoro. K. Miura è un genio, ha saputo rendere vive le sue scene....Oltretutto pensare che viviamo in un paese che censura tutto mi urta così tanto che dopo la serie di fumetti ho potuto, con internet, confrontarla con quelle online non censurate (sia fumetti che in tv) e non ne posso più fare a meno di quella online..........Leggerla come Miura l'ha originariamente pensata e pubblicata è tutt'altra cosa....

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Ciao Loris :)
        Vero, io spero sempre in una edizione italiana DEGNA DI QUESTO TITOLO, con nomi corretti e traduzioni precise...
        Ora siamo quasi giunti al finale... vediamo cosa succederà :)

        Moz-

        Elimina
    21. Leggendo questo articolo mi viene in mente un altro caso di adattamento di manga della Panini che era oggettivamente tremendo, ovvero quello di Yu-Gi-Oh.

      Già quando lo lessi per la prima volta a 11-12 anni c'era qualcosa che non mi tornava: a parte la mancanza delle censure e degli adattamenti dell'anime, c'erano un sacco di nomi che mi suonavano strani. E solo anni dopo ci arrivai: per qualche stranissimo motivo, un sacco di termini che erano palesemente in inglese da noi erano stati traslitterati come fossero parole giapponesi.

      E questo spiega cose come il tizio che gioca col mazzo dei dinosauri chiamato Dynausor Ryuzaki (Dinosaur -> Dainosoa -> Dynausor) o l'eclatante caso dell'enorme mostro marino serpentiforme Ribaia-san (che in realtà dovrebbe essere Leviathan). Per non parlare di come ci siano due capitoli completamente a caso (nell'edizione italiana l'ultimo del volume 6 e uno a metà del volume 25) in cui hanno sostituito gli yen con gli euro...

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Vero, la cosa degli euro me la ricordo... e penso di sapere il perché: nella loro mente, volevano lanciare Yu-gi-oh! presso un pubblico molto molto giovane.
        Per le traslitterazioni, stendiamo un bero pyetozo, come scriverebbero loro... :)

        Moz-

        Elimina
    22. Io credo che l'autore, col nome "Guts", sapendo che la pronuncia dei giapponesi sarebbe stata "Gatsu", abbia volutamente fatto un gioco di parole con "Luna", che in giapponese si dice appunto Gatsu. Almeno, è quello che ho pensato io, visto il carattere "notturno" del personaggio e delle sue origini. Ho iniziato a leggere Berserk dal primo numero della prima edizione, ma dopo qualche anno ho smesso perché la saga, oltre ad essere interminabile, aveva uscite troppo diluite nel tempo, al punto che quando compravo il numero nuovo nemmeno mi ricordavo più cosa fosse successo prima.

      RispondiElimina
      Risposte
      1. Ciao e benvenuta/o a bordo!^^
        Guarda, vorrei che fosse così poetica la cosa ma in realtà è semplicemente che trascrivono le cose come vengono pronunciate: emblematico è l'esempio di Pak, che sarebbe Puck.
        Così come sono scritti foneticamente, così li hanno trascritti... :)

        Moz-

        Elimina
      2. In realtà i giapponesi non sono nuovi a questi giochi di parole (ad esempio Go!Go!Go!Mach5, 5 in giapponese si dice Go), ma in questo caso chi può saperlo ;)

        Elimina
      3. Vro, i giapponesi lo fanno, es. Tsuki no usagi che significa coniglio della luna, ed è il nome civile di Sailor Moon (Usagi Tsukino).
        Ma nel caso specifico di Berserk ci viene incontro l'autore: ha dichiarato di aver scelto un nome che sembrasse duro, e ovviamente europeo.
        E poi scoprì che era simile al kazze tedesco, gatto, e gli andò bene dato il carattere di Guts^^

        Moz-

        Elimina

    per lasciare un commento è necessario loggarsi col proprio account :)