Netflix sempre più retromaniac.
Netflix sempre più retronostalgica.
Paradiso per la cultura nerd, la cultura pop e la cultura anni '80-'90 che va tanto di moda, ha iniziato con quel gioiellino di fiction che è Stranger Things (vedi QUI) ma ha anche subito prodotto serie di documentari interessanti, come I giocattoli e i film della nostra infanzia (vedi QUI).
Ora, la piattaforma lancia una nuova serie, già disponibile: High Score.
Si parla di videogiochi.
C'è poco da fare: i documentari "pop" di Netflix sono ben realizzati, sanno raccontare e catturare l'attenzione.
High Score entra di diritto, coi suoi sei episodi (di 40 minuti l'uno, più o meno) nel meglio della collezione di serie originali disponibili.
Da non confondersi con l'anime Hi Score Girl (che pure è prodotto da Netflix e parla di videogames, peraltro proprio gli arcade dei primissimi anni '90), High Score in sei appuntamenti esplora la storia dei videogiochi, toccando vari punti basilari della stessa.
Dall'origine nella seconda metà dei 70's, fino allo sviluppo di Space Invaders; l'exploit -specie americano- di Nintendo e la sfida di quest'ultima con la rivale Sega.
Si parla di giochi di ruolo (e di come, dalla carta-penna-dadi di D&D, si sia arrivati a quelli per console) ma anche dei colossi picchiaduro come Street Fighter e Mortal Kombat.
Una serie che, grazie a interviste ma soprattutto foto e filmati dell'epoca (molto interessanti quelli del torneo Nintendo 1990, o le immagini che ci mostrano la vita di 30-40 anni fa...), si lascia seguire con estremo piacere.
Ogni episodio è fruibile a sé ma tira il successivo, con una sorta di anticipazione alla quale è impossibile dire di no.
Brevi filmati animati, che ricostruiscono in grafica 8-bit e in modo spesso ironico ciò che si sta raccontando, sono la ciliegina sulla torta.
Nello stesso modo è realizzata la sigla d'apertura, già mitica per via delle tante citazioni videoludiche e accompagnata da suoni retrowave al sintetizzatore:
Sale giochi, sviluppatori, retrogaming, tornei, computers, riviste di settore.
Ma anche videogames perduti, ricordi, idee, storia e storie di tante persone che hanno contribuito a cambiare un mondo affascinante.
High Score saprà dcoinvolgervi.
Ah, se siete appassonati di ricordi anni '80 e '90, correte sul blog di Claudia (click QUI): vi racconto i compleanni della nostra giovinezza, così diversi da quelli dei ragazzini di oggi!
ami i videogames? leggi anche
- WONDER BOY III - The Dragon's Trap
- ARCADE - i migliori titoli
- PC - i migliori retrogames
- TOMBI! - Ore! Tomba
- CASTLEVANIA - Symphony of the Night
- PLAYSTATION - i migliori titoli
- SUPER MARIO BROS. 3 - la recensione
- PAC-MAN - 40 anni di successi
- OUT RUN - le corse vaporwave
- MORTAL KOMBAT - il picchiaduro violento
Netflix mi sembra un ottimo prodotto, anche se non lo uso.
RispondiEliminaGrazie per aver pubblicato il link.
Bisous.
Sì, è una grande piattaforma (seguita a ruota da Amazon Prime)^^
EliminaMoz-
BUONA NOTTE MIKIMOZ!
RispondiEliminaUn documentario simile mi pare di averlo visto qualche tempo
fa su RAI 4 o forse RAI 5... Boooh! Non mi ricordo.
La sigla è davvero bellissima, ma purtroppo questo documentario
sul mondo dei videogiochi non potrò gustarmelo visto che non ho
l'abbonamento a NETFLIX...DANNAZIONE!!!
Vabbè! Magari posso andare a cercarmelo in streaming...chissà :)
P.S. Arrivato alla fine del tuo post sono subito corso sul BLOG
di Claudia Turchiarulo, però, con sommo dispiacere ho scoperto
che a noi poveri utenti anonimi non è concesso commentare, e quindi
gli domando: PERCHE' PER COLPA DI UN (O DUE, O TRE, O QUANTI CACCHIO
SONO) COGL...BIIIIP HAI TOLTO A TUTTI GLI ANONIMI LA POSSIBILITA'
DI LASCIARE UN COMMENTO?
Caspita, sul post di qualche giorno fa (Al Covid-19 piace ballare...
al buio!) ti avrei lasciato un commento davvero "SIMPATICO"...peccato,
sarà per la prossima volta :)
CIAO! CIAO!
Perché gli imbecilli sono troppi e per ben due volte sono stata costretta a rivolgermi alla polizia postale, e siccome ho una famiglia, un lavoro, e molte cose di cui occuparmi, non intendo perdere tempo ad eliminare i commenti degli inetti hater di turno.
EliminaOvviamente non è il tuo caso, il discorso è generico, ma preferisco così.
Sul blog alla voce cyberbullismo o hater troverai un sacco di testimonianze. 😉
Questa storia di VEDETTA LOMBARDA & COMPANY mi intriga
Eliminaparecchio, quindi (anche se non posso commentare) leggerò
sicuramente i POST dove parli dei tuoi HATER ;)
CIAO! CIAO!
Il problema è facilmente risolvibile, come dico sempre: ci si fa un accunt generico, anonimo ma registrato.
EliminaNessuno te lo ruba, puoi essere solo tu e commenti.
I dati non saranno visibili da nessuno, ma almeno hai un account :)
Moz-
Moz-
Oltre ai film ed alle serie anche i documentari, Netflix è incredibile, devo cominciare seriamente a prendere in considerazione l'idea d'averlo finalmente..
RispondiEliminaSì, direi che sul lato nerd-pop va alla grande^^
EliminaMoz-
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina:)
EliminaMoz-
Sigla carina, ma passo, decisamente :)
RispondiEliminaAl massimo devo recuperare quel bel documentario sui cartoni\giocattoli dell'infanzia!
Secondo me quella è un altro livello ma anche questa merita.
EliminaSì, che poi l'impostazione è uguale.
EliminaSecondo me prima o poi faranno dei monografici tipo I videogames della nostra infanzia, i telefilm della nostra infanzia, i boardgame della nostra infanzia XD
Moz-
Ahh aspettavo sia il documentario che il tuo articolo! Anche a me è piaciuto molto, al netto di qualche errore trascurabile. Sono riusciti a confezionare un documentario molto settoriale adatto letteralmente a tutti, spero continuino su questa rotta anche nella seconda stagione (se ci sarà). Onestamente avrei fatto qualche riferimento agli anni 40/50 (Cathode-ray tube amusement device, Nimrod, Tennis for Two ecc ecc), anche solo per far capire da dove arrivano Spaceforce e Space Invaders. Capisco che si siano voluti concentrare direttamente sugli arcade, ma qualche cenno l'avrei gradito!
RispondiEliminaPenso ci sarà, di argomenti ne hanno tantissimi... pensa tipo i giochi di auto, quelli sportivi, i platform, i picchiaduro a scorrimento, l'entrata della Sony!!
EliminaE magari anche il vintagissimo che citi tu^^
Moz-
Non la conosco,forse mi è passata inosservata,la cercherò.
RispondiEliminaNon male, merita^^
EliminaMoz-
Vabbè, da appassionato (solo) di retrogames, non posso perdermelo!
RispondiEliminaYeah! :D
EliminaMoz-
Insomma hai trovato la docu-serie cucita su misura per te! Io credo che mi lancerò su Giocattoli e i film della nostra infanzia che mi ero persa! :)
RispondiEliminaSì, queste serie di documentari Netflix sono molto molto ben realizzate^^
EliminaMoz-
Ho visto i primi due episodi, ma ho notato alcune inesattezze ed omissioni.
RispondiEliminaDocumentario comunque meritevole.
Tipo?
EliminaBeh, Mario nel primo gioco è un carpentiere non un idraulico, ed è stato addirittura omesso il gioco Mario Bros, di cui non si è fatto il minimo accenno.
EliminaSe ho scovato questi errori ed omissioni io che non sono un fan di questi brand, figuriamoci i veri fanboy.
Sì, diciamo che hanno fatto spesso delle semplificazioni.
EliminaMa mi attendo puntate ad hoc sulle icone, quindi tipo Mario, Zelda ecc...
Moz-
Finita ieri, bella bella si. Il tipo che poi è finito a fare l'allenatore di esports potrebbe benissimo essere il progagonista di Hi Score Girl, sembra la sua storia! Tra l'altro devo ancora vedere la seconda stagione.
RispondiEliminaA sto giro lo faccio io quello che trova forzate certe cose ma il sottolineare la sessualità di alcuni programmatori l'ho trovato superfluo, anche se Gay Blade penso fosse geniale!
Sì, non ho capito nemmeno io perché quella forzatura eccessiva sulla comunità LGBT, ma a volte è il dazio da pagare per avere queste cose... argh XD
EliminaMoz-
Molto, e molto godibile!^^
RispondiEliminaMoz-