[FUMETTI] Diabolik - Tre detective, la recensione (no spoiler)

 

Diabolik in America.
Potrebbe essere riassunto così il concetto dell'albo di marzo 2021, dal titolo Tre detective.
Nella geografia diabolika l'America non viene nominata; ci si riferisce sempre e solo con il generico termine "oltreoceano" e solo una volta è stata effettivamente mostrata una città pseudo-americana, "dall'altra parte del mondo" rispetto a dove si svolgono le azioni solite del Re del terrore.
Ebbene, lui e Eva stavolta dovranno volare fuori Clerville per inseguire un prezioso bracciale.
Ma metterci le mani sopra si preannuncia più difficile del previsto...

E la difficoltà sta tutta nell'ambiente.
Di certo Diabolik ha girato il mondo, ma di certi continenti conosce poco.
Il bracciale finisce a Grover City, tipica città americana tutta grattacieli e quartieri suburbani.
Non sarà semplice muoversi qui: pertanto Diabolik lascia indagare tre diversi detective privati, da lui pagati, per scoprire che fine abbia fatto il gioiello.




Ovviamente le cose non potranno filare lisce, visto che dietro l'acquisizione del bracciale c'è qualcosa di losco.
In una città dove non conoscono davvero niente e nessuno, Diabolik e Eva devono cercare di sbrogliare la matassa.




Tre detective si fregia delle matite e chine di Antonio Muscatiello, che intervistai (QUI) in occasione della sua acclamata arte per una storia del 2020.
I suoi disegni -tra grandissimi dettagli, fotoritocco di ambientazioni, espressioni e pose realistiche- ancora una volta colpiscono, e ben si prestano all'inedito teatro americaneggiante.
Diabolik sembra avere i tratti classici degli anni '70, quelli dei maestri storici come Facciolo.




La storia, di Gomboli e Pasini con sceneggiatura di Altariva, è particolare: abbastanza macchinosa nella parte centrale (tanti nomi, tanti personaggi), molto intrigante nella prima (l'indagine, che assume anche qualche delizioso contorno hard-boiled) e più action nella seconda.
Sembra di trovarsi, a volte, in qualche vecchio film poliziesco.




Di certo questa Grover City sa essere meno rassicurante della classica europea Clerville, ma ora possiamo chiederci: e se Diabolik ogni tanto decidesse di alleggerire anche i ricconi d'oltreoceano?
Quali nuove prospettive (narrative, in primis) potrebbero stagliarsi all'orizzonte di una eventuale trasferta sistematica?
Di certo, un'ambientazione simile ben si presta alle gesta della nostra coppia di ladri...

LEGGI ANCHE

26 commenti:

  1. Già uscito?
    Dai disegni sembra davvero un albo di altri tempi, con Diabolik disegnato con un volto più "lungo" (la rappresentazione che preferisco).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yes, oggi mi sono ritrovato sia Dk che Samuel Stern in superanteprima!
      Disegni veramente particolari^^

      Moz-

      Elimina
  2. A quanto pare ti è già arrivato: buon per te! Io penso che dovrò aspettare lunedì come ogni mese (salvo le dovute e solite eccezioni). Da quello che mi sembra di capire è un ottimo albo anche questo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per una volta anche da me è arrivato prima del previsto!!^^
      Albo particolare per ambientazione, trama verbosa, lo consiglio se piacciono queste cose.

      Moz-

      Elimina
    2. il riferimento americano c'è tutto non solo per i grattacieli e l'ambientazione: Negli Usa c'è infatti una città che si chiama Grover Beach.

      Elimina
    3. Ah pensa tu!! Non sapevo!

      Moz-

      Elimina
  3. quel riferimento alla "porta sul retro" mi ricorda qualcosa :P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oddio, non colgo!! :o

      Moz-

      Elimina
    2. mi riferivo alla mia attuale storia del gaviale, i personaggi in chiesa a volte li faccio entrare dalla porta sul retro :-)

      Elimina
    3. Ahh! Pardon, non avevo colto 🧡

      Moz-

      Elimina
  4. "No spoiler" su una recensione di Diabolik è un eufemismo. Oddio, diresti, lo sarebbe pure per il tenente Colombo, che però se lo chiudi in carcere incatenato, là resta. Questa la differenza. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh no, non spoilero la trama.
      Per esempio proprio in questo numero la risoluzione finale non è così scontata ;)

      Moz-

      Elimina
    2. Spesso non conta soltanto la trama ma anche come viene raccontata...

      Elimina
  5. Non conoscevo questa idiosincrasia con l'"America" per Diabolik. C'è un motivo? Visto che invece l'Asia è sempre stata nominata...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, nemmeno l'Asia, che è un generico Oriente.
      L'unica cosa citata è l'Europa ma solo per fare capire che Clerville è uno stato europeo, e a volte l'Africa o il Sudafrica 😎💪

      Moz-

      Elimina
  6. Bel Post Miki, Diabolik mi vede sempre dalla sua parte ha ha ha
    Sembra un giornaletto davvero interessante e la grafica del disegno è molto simile al Diabolik anni '70 di Facciolo & C. - Sembra molto invitante. Buon fine settimana e migliore mese di marzo in arrivo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Yes, corri in edicola: i disegni ti porteranno davvero a quel periodo^^

      Moz-

      Elimina
  7. Certo farsi istallare al volo una porta blindata in una casa (in affitto) in un paese dove sembra non conosci nessuno, che vuoi che sia..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma quindi lo hai letto??
      Eheh, ma vedi che c'è pure la battuta, su quella cosa? Il prigioniero fa a Dk la battuta in tal senso... secondo me... ;)

      Moz-

      Elimina
  8. Letto ieri sera.
    Insomma: apprezzo quando Diabolik "lavora" fuori sede, privato di molti trucchetti e rifugi, quindi punto a favore, ma poi c'è da prendere un aereo per il ritorno, con bagagli dichiaratamente di contrabbando. Niente metal detector all'aeroporto? E i pugnali?
    I disegni sono più d'impatto che belli: ci vedo troppo lavoro al computer a scapito del buon artigianato... Su Diabolik si fa un uso perfetto dei retini, che in altre pubblicazioni ho detestato essendo un cultore del tratteggio e del chiaroscuro fatti a pennino, ma qui c'è un abuso di fotografie manipolate per farne vignette, trasformando una tavola a fumetti in un fotoromanzo in bianco e nero. Peccato perché le espressioni dei volti sono ai massimi livelli visti finora.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, è proprio la tecnica di Muscatiello usare il fotoritocco e... personaggi già noti (con citazioni: hai beccato La migliore offerta?).
      I suoi personaggi sono tutti o quasi attori famosi.
      Per le cose che dici: immagino sia ormai una cosa che si dà per scontato, essendo Dk partito spesso e volentieri con aerei o navi... Forse semplicemente manomette i detector al suo passaggio, in qualche modo da hacker che conosce lui :)
      Io ci farei una storia, su questo: qualcun altro lo fa APPENA prima e lui se ne accorge, e si scopre un traffico o robe di terrorismo^^

      Moz-

      Elimina
    2. Tipo lo spyware nello smartphone dici? 🤔 Ci può stare ma meno di altre trovate narrative, sarà che stando un po' nel settore so i limiti dell'informatica. 😁

      Citazioni non mi pare di averne colte: devono essere proprio esplicite per me, sennò mi godo la storia. Piuttosto Brenda mi pare presa da qualche film... 🤔

      Elimina
    3. Penso tutti siano presi da film, sai?

      Moz-

      Elimina
  9. Non lo sapevo ma avevo immaginato che non nominare lo stato oltreoceano fosse voluto. Poi si ha la conferma con l'immagine della città che hai messo, chiaramente americana.
    Devo recuperare l'intervista, se non ho già letto e poi rimosso, perché mi sono piaciuti tantissimo i disegni! È migliorato confronto a un anno fa, il fotorealismo è meno pesante.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Stavolta tra fotorealismo di sfondi e classico diabolikiano per i disegni 🤓💪

      Moz-

      Elimina

per lasciare un commento è necessario loggarsi col proprio account :)