[MISTERI] il mistero della cornucopia nel logo della Fruit of the Loom



(Special thanks to Sandrino per questo post!)
Torniamo a parlare di Effetto Mandela (QUI il mio post sull'argomento, QUI un mio ulteriore approfondimento).
In sostanza: ricordare (in massa) che qualcosa non è come la vediamo oggi.
Prendete ad esempio i due disegni qui sopra, e rispondete a bruciapelo: qual è il vero logo della marca di vestiario Fruit of the Loom?
Scommetto che molti di voi hanno indicato il primo.
Ma aprite l'armadio, prendete una maglietta, e scoprirete che il vero logo è il secondo: solo frutta, niente cornucopia.


Il vero mistero -senza scomodare cambi generali di realtà e universi paralleli- è proprio nel perché ricordiamo una cosa per un'altra.
A volte ci si mettono anche questioni che alterano i nostri ricordi.
A volte addirittura errori e falsi storici.
Ne abbiamo parlato nel post sul vero nome di Madonna, altro Effetto Mandela topico (QUI l'articolo con prove e discussioni).




Ma torniamo a Fruit of the Loom: il processo mentale che ci faceva ricordare la cornucopia dev'essere qualcosa di particolare e sicuramente da studiare.
Forse percepiamo che, fosse solo la frutta, "manchi" qualcosa.
Accostiamo forse la frutta a qualche altro logo similare, dove la cornucopia esiste?
Ma poi, a complicare le cose, ci sono i ricordi di gente (all'estero) che asserisce di aver sentito parlare di "cornucopia", a scuola, proprio in riferimento al logo di questo marchio.
C'è chi avrebbe ritrovato il logo con cornucopia in una sua maglietta, oppure ci sono libri che parlano della cosa:




E c'è chi forse ha disegnato lo stesso con la penna, buttando tutto vagamente in un cestone di panni da lavare (se ti chiedono le prove, perché non fare foto più nitide e precise, e soprattutto senza calzini sporchi come background?). Da verificare, comunque:



Ma poi ci sono anche delle prove assurde che incasinano di tanto il mistero.
Ad esempio questo giornale americano, dove si parla proprio di Fruit of the Loom e della sua cornucopia:




Oppure questa parodia del logo stesso, per la copertina di un cd, dove la cornucopia viene ricreata:




C'è persino in South Park, o nel film Ant Bully (con un richiamo dal nome Fruit of the Loin):




Insomma, da qualche parte la cornucopia (realizzata tipo cesto di vimini) esiste.
Ma, sembra, non ufficialmente: questa è l'evoluzione del logo della Fruit of the Loom, dagli esordi a oggi. E la cornucopia non appare mai. Ma tenete bene a mente il disegno usato dal 1978, ci torneremo poi.




Dunque ci si chiede: sarà un'imitazione, che comunque ha girato tra bancarelle e negozi?
Sarà un logo non ufficializzato, magari usato per un breve periodo e per una linea precisa del marchio (magari, tipo, l'underwear)?
Posso parlare per me: qualche tempo fa, ho usato io stesso sul blog il logo di Fruit of the Loom, nel post che analizzava una famosa canzone italiana che cita proprio questa marca di abbigliamento.
Ecco, il logo che inserii come immagine è quello senza cornucopia (potete constatarlo QUI).
Eppure, quando sono stato messo di fronte alla scelta tra i due disegni possibili, ho detto senza esitazione che Fruit of the Loom ha la cornucopia.
E così un paio di amici miei più vicini alla mia età.
Altri due, abbastanza più giovani, hanno indicato convinti il logo con la sola frutta.



Dov'è la verità?
Perché pensiamo che ci sia (stata) una cornucopia?
Qual è il processo mentale che ci porta a pensare a questo, nonostante io stesso indossi proprio in questo momento una maglia Fruit of the Loom il cui logo è ovviamente senza cornucopia?
Alcuni hanno avanzato un'ulteriore ipotesi: e se fossero state le foglie di lato ai frutti, magari su targhette non così ben stampate, ad aver fuorviato inconsciamente la mente di molti?
Ossia, hanno fatto pensare a più persone che ci fosse una cornucopia?




Torniamo al 1978, che poi è il logo che tutti noi abbiamo sempre avuto sotto gli occhi per anni: guardate appunto le foglie gialline, attualmente divenute verdi. E se il mistero fosse qui?
Una percezione di colori, come se oggi mancasse qualcosa?
Voi che ne pensate?


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29 commenti:

  1. Me lo ricordavo solo con la frutta l'unica maglietta di questa marca che avevo a casa aveva l'etichetta così con la cornucopia mi ha fatto strano e ho subito pensato è tarocco.

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    1. Ottima testimonianza! 😎💪

      Moz-

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    2. All'asilo mi hanno dato una maglietta di fruit of the loom con una margherita disegnata sopra e la cornocopia c'era oggi ho ricontrollato la stessa maglietta e non c'era più era semplice scomparsa

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    3. Se trovi delle foto dell'epoca puoi fare il raffronto definitivo...

      Moz-

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  2. Anche secondo me il logo con la cornucopia era un marchio contraffatto. Stesso discorso vale per il coccodrillo della Lacoste che in alcune bancarelle lo si poteva trovare con la bocca chiusa.
    Negli anni 90 a scuola una mia compagna aveva lo zaino della principessa... Zissi!

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    1. Però, dovrebbero esserci maggiori prove del logo fake!
      Speriamo possano uscire fuori 🔥💪
      W Zissi 🤩

      Moz-

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    2. Ma che è ahaha detta proprio all'austriaca !

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    3. Precisi nella fonetica^^

      Moz-

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  3. Io manco conosco la marca Fruit of the Loom! 😂

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  4. Mai convinto fosse altro che frutta, anche per "colpa" di un ritornello di una famosissima canzone:
    "Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom"
    quando uscì il brano non associai subito al vestiario, ma al primo cambio di stagione me ne resi conto e quando guardai il logo non ho più avuto dubbi da allora.

    PS: mi domando da sempre se questo "effetto mandela", a volte, sia proprio dovuto dalla contraffazione (come anche detto).
    Spiego brevemente, tutti conosciamo i nomi "tarocchi" di marche più famose, ora immaginiamoci tra 20 anni con gente che si chiede "ma era Dolce & Gabbana, o DOLCE E GABBIANO?", ora associamola ad un prodotto "estero" la quale è anche più facile eventualmente sbagliarsi. O anche semplicemente calcolando il numero esagerato di tutta la gente che ne entra a contatto, ma che non va mai oltre una determinata cosa (cioè, non approfondisce). Una serie di situazioni che porta l'utente finale a sbagliarsi o ricordarsi male.

    Esiste cmq in rete più di qualche sito (ma anche pagine di Social o forse anche blog) che è dedicato ai marchi tarocchi improbabili, là non ci sono dubbi, si ride e basta!


    Caio

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    1. Yes, è proprio la canzone a cui faccio riferimento in un altro post, e misi il logo senza cornucopia.
      Sicuramente è successo che un "tarocco" sia divenuto famoso e acclarato (vedi la storia dell'8 marzo) quindi ci sta.
      Ma spesso per me il processo mentale è più raffinato, e si tratta di ricordi, sovrapposizioni, cose che possono comunque colpire anche masse di persone.
      In questo caso penso proprio sia la ricolorazione delle foglie attorno alla frutta (da marroncino-sabbia a verde).

      L'altro giorno ho scoperto che tanti ragazzi giovanissimi, bambini all'epoca, credono che la canzone Cleptomania sia del gruppo Le Vibrazioni, per esempio.
      Invece sappiamo che sono gli Sugafree a cantare^^

      Moz-

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    2. Penso che il discorso sul "processo mentale" che porta un ricordo falso o poco veritiero, sia il punto principale di tutto il discorso, ma in primis per me rimane il fatto che il falso ricordo sia proprio la mancanza di una vera attenzione. Altrimenti questo discorso sarebbe enormemente più ampio e catturerebbe tante cose (ed in svariati settori). Alla fine è come vedere un film, lo conosci a memoria, lo vedi mille volte, ma non noti X cosa MAI, perché secondaria, magari è un'inezia, però se qualcuno ti dice che c'è quella cosa, quel particolare, tu non la vedi e fai anche fatica a crederci (o cmq non gli dai peso).
      Quindi non mi stupisce se i falsi ricordi son frutto di varie situazioni, se ad esempio qua non ho mai avuto problemi nel pensare che non esiste una cornucopia, non posso dir uguale per l'omino del Monopoly, cui ero convintissimo anche io che aveva un monocolo, ma c'è anche da dire che ad esempio ci ho giocato poche volte ed a casa di altri, e non ci ho mai fatto particolarmente caso all'omino, ricordavo più o meno com'era, ma niente più.

      Rimane comunque un discorso affascinante e di esempi del genere ce ne son appunto parecchi.

      PS: personalmente non mi piacciono né "Le Vibrazioni", né gli "Sugarfree", né le tante band che sbucarono in italia dagli inizi del 2000 in poi, ma lì appunto si parla di "bambini" all'epoca, dove la soglia dell'attenzione è appunto breve!.

      CAIO

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    3. Vero, appunto anche quello che dici sulle band del 2000 sbucate insieme, e sul fatto che a ricordare male siano i bambini di allora, fa capire un meccanismo mentale di massa.
      L'omino del Monopoli devo spiegarmelo anche io perché lo ricordiamo col monocolo, evidentemente anche in quel caso siamo indotti a pensarlo ma perché c'era qualcos'altro di simile che aveva un monocolo.
      A volte appunto sono più le mancanze (di cose mai esistite) a essere notate.

      Moz-

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  5. Non ho mai avuto abbigliamento Fruit of the Loom, o almeno così credo, effetto Mandela? :D

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    1. Eheh potrebbe essere, perché credo che ci sia stata almeno una maglietta in ogni casa :)

      Moz-

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  6. Io non ho mai comprato nessun capo della Fruit of the Loom, ma in effetti ricordavo il logo corretto, quello senza cornucopia. E' vero capita che si ricordino cose non reali e/o diverse da come erano realmente. Un saluto e buon pomeriggio ma soprattutto sereno mese di settembre Miky

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    1. Sì, in effetti per me dell'Effetto Mandela come "mistero fantascientifico" reta ben poco^^
      Grazie mille, altrettanto!

      Moz-

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  7. In effetti è proprio lo spot a essere inquietante... pure con quelle magliette cangianti!
    Io da bambino sarei rimasto traumatizzato.

    Moz-

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  8. Ho pensato che quello giusto fosse con la cornucopia ma probabilmente sono stata influenzata dal fatto che tu l'avessi menzionata nel titolo. Sinceramente non me lo ricordavo, ma io per le marche sono un disastro.

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    1. Oddio, non saprei!
      Però probabile, sì, che sia "colpa" mia XD

      Moz-

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  9. Giusto qualche tempo fa, qualche mese, mi è capitata sotto gli occhi l'etichetta di una maglietta che avevo a casa (nemmeno sapevo fosse della Fruit of the Loom) e, guardandola, mi sono detto : "Toh, hanno tolto la cornucopia dal logo! Chissà da quant'è che l'hanno fatto!".

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    1. Ecco, ahaha! XD
      Sicuramente dal logo hanno tolto tutto il cerchio intorno e le foglie gialle... quello sì^^

      Moz-

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  10. e questa? sembra nitida https://www.facebook.com/photo.php?fbid=6992885704074085&set=p.6992885704074085&type=3

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    1. Ciao e benvenuta/o! 😎💪 pare che alcune siano taroccate di proposito, ma questa è un po' come quella che ho riportato io poco sopra... In ogni caso, resta la questione: perché altri non mettono un logo con la cornucopia? Dovrebbe essere nelle case di tutti! 🤔

      Moz-

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  11. Ne hanno parlato anche qui, anche se molto dopo il tuo post.

    https://www.snopes.com/fact-check/fruit-of-the-loom-cornucopia/

    Giù

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    1. Grazie per la segnalescion!
      Comunque ultimamente vedo un bel po' di click su questo post, evidentemente se ne parla altrove e poi la gente fa qualche ricerca...

      Moz-

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  12. Cornucopia in italiano abbastanza facile come termine, in inglese per nulla. Posso assicurare che chi conosce il termine cornucopia in inglese lo deve esclusivamente al logo fruit of the loom. Davvero un mistero. Grande mistero anche il specchio specchio delle mie brame etc che in qualsiasi lingua viene ricrodato nella stessa forma, Mirror mirror on the wall, Spagnolo idem ed invece sembra che questa frase non sia mai esistita. In italiano, SPECCHIO SERVO DELLE MIE BRAME, in inglese MIRROR MIRROR cambiato in Magic mirror, ed in Spagnolo Espejito espejito diventa Espejito Magico. Dico io qua cambiano proprio la definizione delle parole e tutti ricordavamo Specchio Specchio in qualsiasi lingua. Mistero

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    1. Sicuramente qualcosa di affascinante. Per me "specchio specchio delle mie brame" è nella canzone di Gerardina Trovato (Gechi e vampiri), mentre ho sempre ricordato il "servo delle mie brame" perché da piccolo avevo anche un libro illustrato con il testo in questione.
      La cosa bella di queste faccende è una: cosa ci spinge, in massa, a ricordare una cosa per un'altra?

      Moz-

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