[FUMETTI] Il Grande Diabolik, I quattro capi del mondo: la recensione

 

Numero geografico, questo primo appuntamento dell'anno con Il Grande Diabolik, che prosegue con la sua nuova formula: una storia lunga e due brevi.
I quattro capi del mondo sono letteralmente quattro persone con cui Diabolik e Eva avranno a che fare, proprio metaforicamente ai quattro capi del mondo, ossia dislocati fisicamente in quattro diversi angoli del pianeta.
Tra luoghi noti e zone nuove, i due ladri dovranno ingegnarsi per mettere a segno un colpo formidabile...



Un'avventura che racconta un colpo elaborato, perché tecnicamente molto difficile.
La TeTra è un'agenzia molto particolare, con quattro sedi sparse in altrettante parti del mondo: Diabolik si è messo in mente di forzare la loro cassaforte, altrimenti apribile solo con la presenza congiunta dei quattro presidenti (o dei loro diretti vice).



Il capo europeo è Mauro Stramberg, che agisce a Clerville; per il continente oltreoceano c'è Bart Gomez, che vive nella Grover City vista di recente (QUI); per il Medio Oriente c'è l'affascinante e cinica Amina Raiz; a Gau Long, capitale del Deccan dove crebbe Diabolik (vedi QUI tutta la biografia del personaggio), comanda invece lo spietato Lee Feng.
I quattro faccendieri si sono ispirati ai "tetrarchi" visti in un albo del 2007, o meglio al loro modello di cassaforte; quella storia viene giustamente citata dai protagonisti; alla base della scelta c'è la volontà di riportare Diabolik a vedersela con una cassaforte a quattro facce.





Il piano elaborato da Diabolik è macchinoso, e farà felici i fan delle storie più "tecniche", tra colpi, diversivi, fughe, trappole e colpi d'astuzia.
Ciò rende ovviamente macchinosi anche alcuni passaggi, ma per fortuna una buona dose d'azione -visto che non tutti andrà come previsto...- è garantita.
La storia è firmata da Mario Gomboli e Andrea Pasini, con sceneggiatura di Tito Faraci.
C'è una certa influenza cinematografica in alcune scene de I quattro capi del mondo, con trovate che rimandano ai tipici film action con faccendieri senza scrupoli e luoghi esotici.





I disegni, ricchissimi e minuziosi, sono invece del duo tutto femminile Giulia Francesca Massaglia (matite) e Stefania Caretta (chine), che già si erano occupate con successo dello speciale primaverile dello scorso anno (vedi QUI).
Ottima la gestione del "mondo" geografico della serie, trattato qui con cura e coesione interna.




L'albo, oltre che un apparato redazionale con articoli di Michele Iudica e Andrea Pasini (sui tesori antichi visti nella saga e sulla storia delle località visitate da Diabolik in quest'avventura), propone altri due brevi fumetti, entrambi formati da 16 tavole: Ora X, di Stefano Rilletti con Roberto Altariva e Rosario Raho, e Un piccolo contrattempo, di Tito Faraci e Pierluigi Cerveglieri.
La prima è una storia classica, con un colpo che va storto e Diabolik sotto ricatto. Un navigatore acceso sulla sua Jaguar condurrà inesorabilmente a un incontro mortale...
La seconda, divertente, vede una Eva pensierosa: Diabolik ha preso il posto di un manager di una grande azienda, solo che stavolta potrebbe esserci qualche fastidioso imprevisto...


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4 commenti:

  1. come personaggio diabolik mi piace , lo leggo pero raramente

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    1. Le tre storie proposte in questo albo raccontano tre diversi aspetti delle avventure del ladro, potrebbero dunque interessarti! :)

      Moz-

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  2. Vedendo la copertina ho pensato "Miracolo, si è modernizzato"
    Poi vedo ancora il bianco e nero e gli stessi primi piani dei numeri vecchi 😓

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    1. Bianco e nero e un certo modo di fare inquadrature sono parte del successo, nessuno vorrebbe che cambiassero. Dopotutto funzionano sa 60 anni 🧡😁

      Moz-

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