[MISTERI] Telsen Sao: la setta italiana e il delitto Pedron



Pordenone, anni 80.
È molto attiva un'associazione di nome Telsen Sao.
Un gruppo di persone sempre più nutrito, i cui membri fanno spesso parte delle famiglie più in vista.
Creata dall'artista Renato Minozzi, sulla Telsen Sao inizialmente la Chiesa non dice molto, fino a quando avviene la scomunica: ma ormai la setta paracristiana aveva preso piede diventando un fenomeno religioso-associativo.
Ovviamente libera di professare quel che voleva, la Telsen Sao venne improvvisamente travolta da un fatto di cronaca, che sfiorò tutti i membri della stessa: l'omicidio di Annalaura Pedron.
Vittima e colpevole erano molto vicini a questa comunità, e ad oggi l'assassino non ha mai pagato per il suo crimine...




LA TELSEN SAO
Renato Minozzi, santone quasi per caso.
Nel '71 finì in coma, ed ebbe un'esperienza particolare: per tre volte, il suo corpo astrale si sarebbe distaccato da quello fisico.
Una volta ripresosi, concentrò le sue energie nella pittura, fondando la corrente artistica detta "Quinta dimensione".
A Stonehenge gli fu mostrata una porta dimensionale.






Un'ospitata in Rai per raccontare l'esperienza di pre-morte: a dieci anni dall'evento, alcuni curiosi si radunano attorno a lui.
È il 1981, e nasce il gruppo del Cenacolo 33. Gli adepti si moltiplicano, attratti da questa figura involontariamente diventata di culto: in autunno apre il centro Telsen Sao.




Poco più di un anno dopo, la scomunica per Minozzi e tutti i membri, che intanto parlano di vascelli stellari, rileggono la Bibbia in chiave spaziale e si battezzano nella "Piana di Isacco" (in realtà il fiume presso Tramonti di Sotto); Minozzi diventa Jeshahr e vengono celebrati continui riti liturgici, a metà tra quelli cattolici e strane fantasie spaziali (antichi popoli extraterrestri, sdoppiamenti corporei, viaggiatori e piloti astrali).
Il corpo sacerdotale infine si scioglie, nasce invece un gruppo musicale.
La cui ballerina è Eviana, nome astrale di Annalaura Pedron, entrata nella Telsen Sao attraverso l'invito di sua cugina.





ANNALAURA
È il 2 febbraio 1988: dopo quattro anni di malumori in casa, probabilmente a causa delle teorie del gruppo Telsen Sao che ne hanno profondamente cambiato il carattere, la ventunenne Annalaura Pedron sembra essere tornata la ragazza solare che era prima di far parte della setta.
Lavora come babysitter; guarda il piccolo Andrea, figlio di una famiglia bene di Pordenone.
Ma quando la padrona di casa suona il campanello, Annalaura non apre; Andrea piange disperato, la porta è bloccata dall'interno; anche al telefono non risponde nessuno.
I pompieri riescono a entrare: il bambino sta bene, ma Annalaura è riversa a terra, morta.
Accanto a lei, un cuscino, un coltello e dei pezzi di una lampada.




Pantaloni e slip abbassati fino alle caviglie, diverse ferite da taglio.
Interviene anche la scientifica, mentre l'autopsia esclude violenza sessuale ma soprattutto individua la causa della morte: Annalaura è stata soffocata col cuscino, le ferite infatti sono tante ma nessuna è mortale, nessuna inferta col coltello, bensì dovute ai pezzi di lampada accanto a lei.

Le indagini arrivano presto a un punto morto, sebbene nel palazzo qualcuno avrebbe incontrato un ragazzo in ascensore, pur in orario scolastico.
E un'automobile che solitamente non si era vista in quella stradina tranquilla di un tranquillo complesso residenziale.
Troppo poco.
Non resta che battere la pista della Telsen Sao, vista l'appartenenza di Annalaura alla stessa.
Ma quella setta ufologica non è certo un covo di criminali, e al di là di qualche teoria strampalata, i membri sono comunque tutte brave persone (oltre che tutti o quasi con un alibi di ferro).
Antichi popoli alieni e storie di questo genere non sono dissimili dal Caso Amicizia (vedi QUI).






COLLABORAZIONE?
C'è addirittura chi, all'interno della Telsen Sao, chiede aiuto agli antichi extraterrestri per ottenere un identikit dell'assassino; si cerca pure di evocare lo spirito di Eviana/Annalaura per appurare la verità.
Ovviamente senza risultato, e anche il disegnino non viene minimamente preso in considerazione dagli inquirenti.







2009

Il caso si "raffredda" e non ha un colpevole.
La Telsen Sao si scioglie, i membri cercano di rientrare nella Chiesa Cattolica; alcuni fondano un club politico e altri si danno alle proprie attività, segnati purtroppo per sempre dalla triste vicenda che li ha toccati e "marchiati" agli occhi di tutti.
21 anni dopo, però, la polizia può ricorrere a strumenti e mezzi che prima non aveva.
È il fidanzato di Annalaura a spingere per la riapertura del caso, insistendo per le indagini all'interno di ambienti al tempo vicini alla Telsen Sao.
L'esame del DNA porta a un nome, David, che all'epoca dei fatti era solo un ragazzino.
E che il giorno del delitto non andò a scuola.
La cui famiglia era dentro la Telsen Sao, e addirittura sua madre era colei che pilotava i "viaggi astrali" degli adepti.
E fu lei a consegnare l'identikit dell'assassino.
La donna viene accusata di favoreggiamento, frode processuale e vilipendio di cadavere: secondo l'accusa, fu lei ad aver aiutato il figlio a modificare la scena del crimine.





IL DELITTO E LA PERIZIA
Gli inquirenti ricostruiscono cosa avvenne quel giorno di febbraio del 1988.
David, infatuato di Annalaura, l'avrebbe raggiunta nella palazzina dove lei lavorava come babysitter.
Annalaura lasciò entrare tranquillamente il ragazzo, visto che lo conosceva bene.
Lui tentò di abusare di lei; lei si difese, lui la soffocò col cuscino.
E, aiutato dalla madre accorsa sul posto, alterò la scena del crimine, aggiungendo il coltello e cambiando altre cose.



il palazzo dove avvenne il delitto



2013

Non imputabile, e quindi assolto: la sentenza su David, all'epoca quarantunenne, è questa.
Che di fatto nega la giustizia alla famiglia di Annalaura.
David viene giudicato "non maturo all'epoca dei fatti" e "bambino dallo sviluppo affettivo congelato".
La famiglia di Annalaura attende ancora, invano.
La vita di tante persone è stata distrutta, a partire dalla vittima e dai suoi cari, fino a tutti i membri di una setta innocua che ha visto nascere dentro di essa un'ombra scura, un'ombra che ha fatto soffrire tutti.

fonti consultate: Il Messaggero Veneto, Il Giornale dei Misteri e Blu Notte - Misteri Italiani


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40 commenti:

  1. Una strana, brutta storia.
    Certo che sentenze del genere non possono non suonare come "si ok lo ha fatto, però ormai dopo tanti anni chissenefrega"
    Fa anche riflettere su come il nostro codice penale, composto da millemila cavilli per cercare di coprire ogni eventualità o aspetto di una situazione, finisca per ingolfarsi proprio davanti ai casi più palesi.

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    1. Esattamente.
      Purtroppo i famigliari di Annalaura non avranno mai giustizia, e l'assassino è a piede libero.

      Moz-

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    2. Si e la cosa che più mi spiace è che non potrebbero nemmeno fare per conto loro, in quanto sarebbero i primi indiziati, quindi altro che pace.

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    3. Ma non possono rispondere con altri crimini, semplicemente forse la comunità dovrebbe isolare assassino e famiglia... Unica cosa giusta e possibile.

      Moz-

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    4. Si ma era per dire che non hanno purtroppo più modo di ottenere giustizia, in alcuna maniera.

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    5. Già, possono solo sperare che l'assassino e la madre non se la vivano bene e si pentano.. Ma non è certo la giustizia che cercano.

      Moz-

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  2. Ho sempre provato un certo brivido al pensiero di queste "sette", non per niente ne ho inserita una in un mio racconto a fumetti.... Questi qui mi sembrano un gruppo di scombinati, ma almeno in questo caso innocui....

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    1. Sì, purtroppo Minozzi (di cui apprezzo molto più l'arte che le teorie biblio-ufologiche) e la sua Telsen Sao sono praticamente stati travolti, ingiustamente, dalle accuse.
      Vero che il delitto è nato all'interno del gruppo, questo nessuno può negarlo.
      Una storia che ha fatto soffrire tutti. Con un assassino, noto, a piede libero.

      Moz-

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    2. In effetti l'unica apparente connessione della setta con la tragedia è che le persone coinvolte ne facevano parte. Quel piccolo (all'epoca) disgraziato e la vittima si sono conosciuti lì, ma per quello si sarebbero potuti conoscere anche in oratorio o in qualche altro tipo di ritrovo e non sarebbe probabilmente cambiato niente.

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    3. Esatto, anche in una banale e normale chiesa ufficiale cattolica.
      Ovviamente non possiamo tacere che la madre dell'omicida, in quanto pilotessa astrale, cercò di depistare le indagini favorendo un identikit sbagliato, che ovviamente non venne minimamente preso in considerazione (per fortuna)...😅

      Moz-

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  3. All'epoca quando Internet era roba per pochi, storie del genere le potevi conoscere solo da programmi come "Blu Notte", dove purtroppo si è parlato delle tante vicende che non hanno mai avuto risposta (tranne forse qualcuna se non ricordo male).
    Così da avere un altro omicidio rimasto insoluto negli anni.

    Molte sette si son fatti conoscere in italia anche per via di casi come questo o simili, ma non so se qualcuno ha mai fatto una ricerca su quante ce ne siano in italia (tra attive e non ), anche se spesso nascono solo per sfilare i soldi.
    Senza contare quelle di provenienza estera.

    Caio

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    1. La "setta" più grande resta sempre la Chiesa, per me 🤣💪
      Sì, prima di scrivere questo articolo ho proprio riguardato la puntata di Blu Notte dedicata al caso, roba del 1999, quindi senza neppure un colpevole...
      Sette e gruppi di questo genere? Sono tantissimi... Quasi quasi me fondo uno pure io, che rilegge tutto il Moz O'Clock in chiave ufologica 🛸🛸🛸

      Moz-

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    2. @Moz nel caso, ti ridisegno l'avatar in stile tuta spaziale, tipo antico cosmonauta XDXDXDXD

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    3. Cosmonauta è roba sovietica, qui solo America 💪🤣

      Moz-

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    4. Non è un caso che gran parte delle "sette" hanno a che fare con la religione.

      Ovviamente sì, son tantissime, era per dire che probabilmente solo quelle che hanno avuto risonanza nazionale per motivi vari (più o meno gravi), lasciano in secondo piano le restanti.
      Per dire, potrebbe esser esistita qualcuna a 1km da casa mia e non saperne nulla, perché ha avuto vita breve. Quindi magari di 100 (numero casuale) che esistono, magari se ne conosco 10, e bene solo 2-3.

      Caio

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    5. Sì, perché alcune sono effettivamente pericolose... questa invece era innocua e alla luce del sole, ma appunto, ebbe rilevanza solo perché travolta suo malgrado dal delitto...

      Moz-

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    6. Infatti, non c'è dubbio che da tempo oramai il termine "setta" in italiano (più del corrispettivo inglese) è nota perlopiù con un significato negativo.

      Quindi uno può far anche la "setta dei pandistelle", ma il termine setta non verrà mai visto di buon occhio.

      Caio

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    7. Sì, perché comunque significa "separazione", una cosa che si distacca diventando altro, a sé.
      E noi riconduciamo, oltre a questo, immediatamente a cose oscure se non addirittura sataniche.

      Moz-

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    8. Per essere onesti, in qualsiasi luogo dove sia radicata una religione monoteista succede questo: è inevitabile.

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    9. Specie se portante e piena di potere...

      Moz-

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  4. Tu guarda. Nei primi anni 80 abitavo proprio a Pordenaaone, ma di questa setta non sapevo nulla. Ho chiesto ai miei vecchi e in effetti mi hanno confermato che a Pordenaaone in quegli anni c'era un fiorire di piccole sette una più strampalata delle altre. In genere cercavano finanziamenti e soldi. Alcuni settaroli arrivavano a fermare i fedeli in uscita dal Duomo. I miei si ricordano di una setta che vagheggiava di onde cerebrali alfa, beta, teta e vattelapesca. Tutto questo mi fa capire che i miei avevano sacrosanta ragione a controllarmi e limitarmi nelle uscite da solo e a inculcarmi che dovevo stare attentissimo quando per commissioni o per gioco gironzolavo in quartiere.
    Poi ci siamo trasferiti in provincia di Belluno e li come ci hai fatto scoprire furoreggiava l'Emoscambio. Di cui - anche in questo caso - io non sapevo nulla.
    Insomma: ne sai più tu di quanto ne sapessi io di quanto girava nei dintorni di dove vivevo.
    Chiaro che non ti incolpo, eri ancor più giovane di me! ^^
    Ciao
    Giù

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    1. Ahaha ma non è che inconsapevolmente inseguivi tu questi strani gruppi?
      Comunque, anche dalle mie parti ci fu un momento psicosi per le sette, però quelle "banalissime" sataniche.
      Avrei preferito le onde alfa beta e via dicendo...

      Moz-

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  5. Ora su Italia 2 da pochi minuti è iniziato Il Prescelto che parla di una setta femminile psicopatica, ci casca a pennello!

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    1. Beh, mica tanto, visto che in questa storia la setta non ha la minima colpa...

      Moz-

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    2. Come no, escogitano con l'inganno Nicholas Cage per fare un sacrificio umano, il suo.
      Non l'hai visto ciccio.

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    3. Io il film non l'ho visto (e non mi pare di aver detto il contrario), ma tu il post non l'hai letto, altrimenti capiresti che non si tratta di sacrifici, sette e via dicendo.
      Vorrei anche continuare a farti postare, per il gusto di farti continuare a fare figuracce da analfabeta funzionale, ma invece dovrò cancellarti ogni altro post.

      Moz-

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    4. E cmq "The Wicker Man " (1976) è molto meglio del remake con Nicholas Cage (che non è manco troppo colpa sua, l'originale è molto più piacevole da seguire).

      Not the Beeessss
      https://www.youtube.com/watch?v=EVCrmXW6-Pk

      Caio

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    5. Ah ma è un remake di Wicker Man? :o

      Moz-

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    6. E sì! un penoso remake!

      Pensa che io "The Wicker Man" lo avevo visto anni fa (sicuramente anni 90, ma quando, boh!), quando mi capitò di vedere questo con Cage (che, a dir tutta, ad una certa ho mollato, son pochissimi i film che lascio stare e non ho finito di vedere) mi sembrava qualcosa che avevo già visto, ma non riuscivo a capire, per quanto sia notevolmente peggiore dell'originale.

      Caio

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    7. Non ne avevo idea... Bah, forse speravano di fare meglio.

      Moz-

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  6. La vicenda della setta la ricordo, vedi come è facile "fondare" una religione nuova? Hanno sbagliato a reinterpretare la Bibbia, lì hanno improvvisato e si sono resi poco seri.
    Ricordo vagamente il delitto e il coinvolgimento della setta, nel scopro qui l'esito amaro dell'indagine.

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    1. Il fatto è che la religione cristiana ha sempre una mitologia forte e spendibile, quindi sarà per quello che la usano pure per queste cose fantascientifiche. In fondo è affascinante.
      Sì, esito amaro con assassino a piede libero e un gruppo di persone marchiato...

      Moz-

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    2. Volevo dire che se avesse evitato di reinterpretare la Bibbia, sarebbe stata vista come una cosa più seria. L'Islam sono convinto sia nato così, e si è consolidato poiché ha intrapreso subito una propria strada.

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    3. Ma in effetti, mai nessuno ha pensato a una religione paraislamica di ufo e alieni col burqa? XD

      Moz-

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    4. Charlie Hebdo insegna che gli estremisti musulmani sono un po' troppo suscettibili...

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  7. Cose da sette, letteralmente. La giustizia a volte è pura utopia.

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    1. In realtà qui anche la setta è rimasta vittima degli eventi, nonostante il farne parte abbia "salvato" l'assassino...

      Moz-

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