[RICORDI] le storie di paura

 

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Oggi parliamo delle storie di paura.

Vere o presunte, da raccontarsi attorno al fuoco di un campeggio estivo, o radunati vicino al caminetto nei mesi più rigidi, le storie di paura comprendono una vasta gamma di generi che vanno dalle leggende urbane (vedile QUI) a vere e proprie vicende di fantasmi.
L'essenziale è che ci sia una componente da brivido, sovrannaturale o comunque bizzarra: qualcosa che, in sostanza, rimandi almeno un po' all'inspiegabile.



Spacciate per vere, o vere per davvero (!?), le storie di paura sono una costante anche dei pigiama party o della notte di Halloween.
Raccontare qualcosa sentito chissà dove, oppure classici della narrativa mystery-horror (i racconti del terrore comunemente intesi); ma c'è anche chi si avventura nell'esporre qualcosa di strano che gli sarebbe accaduto di persona.
Un tempo era prassi raccontare queste vicende in momenti precisi di giornate/serate in compagnia; ideali nottate a casa di amici o scampagnate, erano una costante anche di ritrovi e campeggi.
Quasi un rito di passaggio, un voler e volersi spaventare per avere quell'intimo brivido sulla schiena che aiuta a godersi meglio, paradossalmente, il momento.
Oggi si raccontano ancora le storie di paura?
O sono tutte annegate dai nuovi fenomeni urbani scaturiti dal web?
Voi le raccontavate?
Quali vi hanno terrorizzato di più?
Avete ricordi particolari riguardo il racconto di queste storielle?
Ne parliamo nei commenti!

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27 commenti:

  1. A me piacciono le storie di paura e non mi ritengo facilmente impressionabile (tipo, mai avuti incubi), però... oltre all'accoglienza ostile percepita a Roccasinibalda raccontata sotto un altro tuo post, avrei un altro paio di aneddoti.
    A fine anni '90 stavo ospitando il mio ex (allora fidanzato) al campeggio di cui già ti ho straparlato. Una sera siamo usciti con alcuni amici e abbiamo tirato tardi soffermandoci a parlare vicino all'entrata del campeggio. Si parlava mi pare di fantasmi, case infestate, cose strane, e il mio ex si stava impressionando, tanto che quando una di noi gli fece lo scherzetto del ditino sulla spalla fece un salto. Avremo fatto le 3 o le 4 di notte, ci salutiamo e noi due ci incamminiamo per le stradine bianche del campeggio, con la luna piena, i lampioni scarsi e un po' di foschia, e lui comincia a dire di sentirsi inquieto e un po' pure io. L'inquietudine aumenta quando vediamo una bici da bambino abbandonata sul ciglio della strada, tipo la barchetta di IT, immaginati la scena: stradina bianca, pini incombenti, foschia, luce di un lampione e bici sdraiata senza senso. Bello però, raccontarsi storie de paura...
    L'altro episodio non so se l'ho già raccontato, comunque l'ho vissuto io e garantisco io. Premessa: a casa di mia madre aprendo la porta d'ingresso ci si trovava davanti in linea retta un ingresso e poi un corridoio, in fondo al quale a sinistra c'era la camera di mia sorella. Un pomeriggio di metà/fine anni 90 vengono a casa il suo ragazzo, il fratello, qualche altra persona fra cui una ragazza che faceva la babysitter e la relativa bambina, un'adorabile creatura sui 18 mesi. Stavamo tutti in camera di mia sorella, nessun altro in giro per casa, a parlare fra noi in cerchio. Ad un certo punto la bambina è andata sulla soglia della camera, ha guardato a destra verso la porta d'ingresso, ha sorriso e fatto ciao ciao. A chi? Ci si è accapponata la pelle.

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    1. Bello come tra i commenti sul blog possano tornare fatti e luoghi già discussi, questa cosa mi piace molto :)
      Nemmeno io mi impressiono molto, per fortuna, ma a volte succede che sono preso da un'atmosfera più inquietante... boh.
      La bici mi ricorda la scena ormai cult del primo episodio di Stranger Things: effettivamente una scena particolare, certo normale, ma che alla luce delle suggestioni... può inquietare.
      La storia della bambina fa impressione... perché so che succede abbastanza spesso che i bambini vedano delle cose e parlino con... boh, amici immaginari? :O

      Moz-

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    2. Bello l'aneddoto della bambina. A volte vedono cose a noi invisibili, come i gatti quando fissano un punto della parete che è palesemente bianco e insignificante, e seguono lentamente un ipotetico punto che vi si muove sopra... Anche i gatti hanno amici immaginari?

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    3. Sicuramente gli animali scorgono cose (particelle, elementi) che noi non riusciamo a vedere... anche pulviscolo.

      Moz-

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    4. Il pulviscolo lo vediamo anche noi umani.

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  2. C'era tua madre o qualche altro parente o amico? Se l'ingresso ha le finestre o il vetro nella porta avrà visto qualcuno all'esterno, se non ci sono avrà visto qualcosa della sua fantasia o magari invece che essere stato un saluto era un semplice scuotere la mano che voi avete interpretato male nulla di spaventoso e paranormale.

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    1. Era un commento di risposta a Livia.
      Comunque, ho letto che spesso i bambini parlano e gesticolano al... nulla.

      Moz-

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    2. Già è un comportamento riflesso di proiezione un meccanismo automatico per imparare e anticipare la relazione con le persone.

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    3. Non c'era nessun altro in casa, e la prospettiva del corridoio finiva con una normalissima porta blindata, nessuna foto o quadro visibili. All'amico immaginario ci ho pensato, ma non si manifesta nei bambini più grandi? E quando mio figlio era piccolissimo, un paio di volte mi è sembrato (in un'altra casa però) che seguisse con gli occhi qualcosa che vedeva solo lui. Mah...
      Comunque, a casa di mia madre si sono verificati altri fatti strani: una volta, tornati da una vacanza, trovammo il corridoio invaso da vermi su soffitto e pareti, senza mai scoprirne l'origine. Un'altra volta trovammo aperta una finestra bloccata da anni. E un'altra volta al centro della camera di mia sorella una pozzanghera senza alcuna origine (no soffitto, no valvola termosifone, nessun rivolo, 'na pozza e basta).

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    4. Una volta una persona che conosco, tornando a casa dopo una piccola vacanza, trovò a terra piccole viti e pezzetti di plastica, come se si fosse rotto qualcosa.
      Nient'altro.

      Moz-

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    5. Moz qualcuno aveva toccato qualcosa e non aveva pulito un parente o amico che era rimasto a casa o che era venuto a controllarla quando era via o semplicemente un ladro che non aveva rubato o qualche insetto che aveva mangiucchiato qualcosa che aveva la plastica e le viti.
      Livia dovevate fare disinfestare la casa gli insetti e i vermi non vengono dal nulla evidentemente c'erano delle fessure o crepe che li facevano entrare, lo stesso la pozzanghera c'era una perdita interna che si era propagata verso l'alto nel pavimento succede, della bimba ho già spiegato.
      Sono tutti fatti spiegabili.
      Quelli strani paranormali sono altri come il mio fino a qualche anno fa vivevo senza tv senza internet e i giornali solo con un cell basico senza web e senza nessuno che non mi aggiornava sulla situazione del mondo ebbene una notte sognai che George Michael era morto sentendo per sensazione che era successo realmente e al mattino quando mi svegliai dopo poche ore seppi per via traversa che era morto davvero.

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  3. Ehehe che bei tempi e che belle atmosfere... stare insieme al caldo, anche se poi si aveva un po' paura :)

    Moz-

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  4. I miei ricordi di paura mi portano a Belfagor, il fantasma del Louvre non eri neanche nato.. ora l'horror non mi interessa né mi piace.. mi sembra inutile terrorizzarmi anche in autonomia ltre tutte le rogne che arrivano strada facendo..

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    1. L'ho visto però! E ho visto anche la serie animata anni dopo 🤓👍

      Moz-

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  5. Alle storie di paura raccontate nelle occasioni che dici associo sempre delle barzellette spacciate per storie dell'orrore, non mi è mai capitato di ascoltare una storia davvero di paura.
    Piuttosto mi è capitato di leggere alcuni miei racconti dell'orrore a qualche gruppo di amici, dopo un periodo, collocabile tra il 1994 e il 1996 (sulle ceneri del "gruppo da 18 più gli assenti" di cui accennai nel post sul 1992) nei quali leggevo puntualmente i miei racconti appena scritti a due amici in particolare.

    Credo che una storia di paura sia tanto più efficace quanto più è ambientata in un contesto che ci è "familiare", quindi non luoghi lontani o personaggi presi dal folklore, ma ambienti di tutti i giorni con persone che magari abitano vicino casa nostra o incrociamo senza sospettare dei loro "segreti".

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    1. Sai che mi ricordi Gordon del racconto "Stand by Me" di S. King? Anche lui scriveva racconti ambientati nella fantomatica cittadina di Le Dio - però sul western grottesco - e li raccontava ai suoi 3 amici sfigati...

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    2. Non è la prima volta che mi associano a Stephen King per il modo in cui concepisco l'horror efficace 😊, tuttavia il mio riferimento è soprattutto Edgar Allan Poe... attualizzato.

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    3. Concordo, Gas: le storie di paura più inquietanti sono quelle a un passo da noi... 🧟👻

      Moz-

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    4. Tipo ricevere una telefonata e, mentre sei in conversazione con questa persona, la stessa ti bussa alla porta ma è senza telefono. E dall'altra parte del telefono la voce continua a parlare normalmente. 😱

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    5. Cioè è successo davvero? :O

      Moz-

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  6. Strano ma non mi è mai capitato, di radunarsi o cose così, tuttavia grazie ai film ne ho viste di cose ;)

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    1. Giuro che è una bella esperienza, nonostante l'inquietudine... XD

      Moz-

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  7. A differenza di Livia e di Mikimoz, io sono facilmente impressionabile. Da sempre.
    Ricordo ancora il terrore di me bambino alla vista di certi cartoni animati di Walt Disney. Su tutti, "La bella addormentata nel bosco". Complice la colonna sonora basata sull'omonimo balletto di Čajkovskij.
    Malefica che scaglia la sua maledizione su Aurora; Aurora che sale per quella scala buia e alla fine della scala si punge il dito col fuso di un arcolaio; le tre fate che si introducono di soppiatto nel castello di Malefica; Malefica che si trasforma in un drago; Filippo circondato da una foresta di rovi :-(
    Un po' più grandicello, ascolto senza saperlo i primi minuti della Sagra della Primavera di Stravinskij.
    C'è un punto in cui gli strumenti ad arco suonano da soli e il resto dell'orchestra tace. Pochi secondi, ma mi sembra di vedere e sentire un tirannosauro in corsa :-(
    Ormai adulto, mi metto a guardare "La donna che visse due volte" di Hitchcock. Con annessa colonna sonora di Bernard Herrmann. Davvero una gran bella pensata :-(

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    1. Eheh quindi il problema è con la musica, più che altro... O meglio, la musica associata a certe immagini.
      Sulla Disney... passa qui domani 🤓👍
      Comunque la scena di Malefica che appare nel camino... è horror.

      Moz-

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