[CARTOONS] Guardians of the Cosmos, i Cavalieri dello Zodiaco americani mai prodotti




Spunta fuori a sorpresa del materiale per una serie che non ha mai (purtroppo e per fortuna) visto la luce: I Cavalieri dello Zodiaco in salsa USA.
Il titolo di quest'opera sarebbe dovuto essere Guardians of the Cosmos, e stando alle immagini diffuse sul web avrebbe perlopiù trattato gli scontri dei bronzini contro i Cavalieri d'Oro. Fake? Reale?
Vediamo tutto nel dettaglio...



Non è la prima volta che personaggi di opere giapponesi vengono ripensati per un pubblico nordamericano/occidentale, riadattando il tutto in una nuova chiave: la cosa era riuscita con Street Fighter, generando una serie animata in due stagioni (QUI uno speciale) mentre era naufragata con la versione Saban di Sailor Moon (QUI una retrospettiva recentemente aggiornata con immagini e video).
Guardians of the Cosmos appartiene alla schiera dei titoli che non sono mai andati in porto.
Ecco l'opening recuperata grazie a un documentario:



              



Da quel che possiamo intuire dalla sigla, i cinque protagonisti (che restano gli stessi: Pegasus, Andromeda, Sirio, Crystal e Phoenix, e c'è anche Lady Isabel) devono difendere la Terra dagli assalti del malvagio sacerdote dell'Olimpo.





Il nemico è ripreso da Arles, almeno nell'aspetto generico.
Qui però è Apollo, e comanda sull'Olimpo.




Costui ha dalla sua parte tutti i guerrieri d'oro dello Zodiaco:





I cinque protagonisti ottengono delle armature che però sembrano ispirarsi a quelle della seconda serie animata (dalla saga di Asgard in poi, per capirci):





Devono affrontare i nemici in location che richiamano l'Antica Grecia, probabilmente l'Olimpo citato nella sigla (che sarà probabilmente una rivisitazione delle Dodici Case).
Li si vede contro il Cavaliere del Toro, e confrontando proprio costui con la controparte originale giapponese, notiamo quanto animazioni, character design e dettagli siano agli antipodi:






Non è un segreto infatti che molte produzioni americane dell'epoca erano un po' tutte su questa lunghezza d'onda, anche come fattura: ma allora perché riadattare da zero Saint Seiya?
A noi può sembrare strano, avendo visto la serie originale giapponese già nel 1990 (QUI la storia dei Cavalieri dello Zodiaco in Italia), ma l'America era abbastanza "impermeabile" ai prodotti di intrattenimento che arrivavano da Oriente, per una questione meramente culturale.
E quando la contaminazione avveniva, ovviamente in accordo con le compagnie nipponiche che avevano le loro diramazioni proprio in America, nascevano degli ibridi riscritti ex-novo: è il caso dei Power Rangers (QUI la storia delle loro origini), ma anche di tutta quella schiera di anime a tematica robotica che vennero riproposti col gusto stelle&strisce (vedi QUI).




Stando al documentario, Guardians of the Cosmos doveva essere una produzione della Renaissance-Atlantic Films, una compagnia guidata da Frank Ward che sostanzialmente era il "cuscinetto" americano della Bandai e la Toei Animation.
Siamo negli anni '90 e all'interno dell'azienda si parla di un anime del decennio precedente che potrebbe essere la controparte maschile di Sailor Moon, specie per i probabili guadagni: si tratta di Saint Seiya, della Toei (e i cui giocattoli erano appunto distribuiti da Bandai).
Sicuramente sarebbe stato privo di ogni scena violenta (nell'opera originale, il sangue scorre spesso a fiumi), per diventare un prodotto innocuo.
Nell'aprile 2023 è stato rilasciato l'episodio pilota, che dimostra come la trama fosse in progress, almeno all'inizio:


              


Scopriamo così un'ambientazione leggermente futuristica (alla C.O.P.S. Squadra Anticrimine, con background urban tipo quelli di Teenage Mutant Ninja Turtles), ma soprattutto si evince che il dio Apollo dell'Olimpo vuole distruggere il pianeta, ostacolato da sua sorella Nova, reincarnazione della dea Athena.
I personaggi hanno tutti nomi differenti: Seiya è Zack, Ikki è Quinn, Hyoga è Jake, Shun è Max mentre Shiryu è Clint.




Vediamo anche il maestro dei Cinque Picchi nonché l'oscuro istruttore di Phoenix, oltre che un personaggio ispirato a Castalia di cui ignoriamo il nome
Mylock/Tatsumi acquista dei baffi ma anche lui non ha nome.
Il Cavaliere del Toro, braccio destro di Apollo, viene chiamato Ram.






fonte consultata

Documentario di Ray Mona: https://youtu.be/3jp4qrt2VGc

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35 commenti:

  1. a me sembra un'assurdità, specialmente quando le animazioni originali erano di così eccelsa qualità (e ci credo, il charadesign era di Araki...). per fortuna anche questo è fallito!

    Era troppo violento? Potevano censurare come fatto da noi oppure come faranno loro nel decennio successivo con Pokemon, Yugi-oh, Bey-blade ecc... cambiando totalmente alcune cose per adattarlo al pubblico occidentale...

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    1. Infatti poi sarà quella la strada che intraprenderanno: censure digitali direttamente sulla serie originale.
      Ma credo che nel decennio prima la questione fosse ancora più strettamente culturale, di design e di regia... 🤓🔥

      Moz-

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  2. Praticamente è il classico meme, "Quando lo ordini / Quando ti arriva" (o l'alternativa: "quando lo ordini su Wish").

    Che robbaccia, di solito per parlare di prodotti non proprio eccelsi o di bassa fattura, abbiamo usato per anni il termine "cinesata", ma qua era un "americanata" becera.

    Mi domando perché non hanno preso la stessa via che fecero con GoLion/Voltron, Transformers e tanta di quella roba che pare più americana che giapponese oramai. (non a caso i PR passavano cmq via Japan, e anche se non mi piacevano erano cmq un buon prodotto).

    Che poi Andromeda qui passa per un cantante Glam Metal muscoloso. Seiya con quella scarica di cazzotti mi ricorda Kenshiro. La sigla, boh, non bellissima ma manco pessima.

    Ed a proposito di cinesata, mi immagino da ragazzino che vado a comprarmi un'Action Figures proprio del Toro (il mio segno) ed invece di ritrovarmi il prodotto di destra,mi becco quello di sinistra già rotto di suo.

    Caio

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    1. In realtà penso che le action figures sarebbero state le medesime, essendoci Bandai di mezzo: motivo per cui il design generico è lo stesso dell'anime originale, pur con tutte le semplificazioni all'americana.
      Lo scopo era vendere i giocattoli anche in America 😉😏

      Moz-

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    2. Stavo per postare per vedere se avevi aggiornato e a quanto pare sì!

      Mi è perfino apparso sulla bacheca di YT senza averlo mai cercato :D

      Sulle AF probabilmente sì, un prodotto pure migliore dell'originale !

      Caio

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    3. Secondo me sarebbero state bene o male le stesse, le action figures... Chissà 🤓💪

      Moz-

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  3. Denis: orribile ! , mentre ho trovato molto bella la serie di Hades che non so perchè mi ricordo che forse sia passata anche su Odeon Tv, in America in quegli anni non vedevano di buon occhio i jappi infatti facevano molto spesso film sulle possibile acquisizione da parte di aziende giapponesi di quelle americane.

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    1. Hades è arrivata direttamente su Mediaset perché ai tempi di Odeon non esisteva nemmeno in Giappone: la Toei la realizzó solo nel 2002, spinta dalla pressione dei fan in giro per il mondo 💪😉
      Diciamo che vedevano di buon occhio i profitti, ma la cultura era molto diversa... 💥

      Moz-

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    2. Denis : ma ricordo distintamente che la scena dei 12 cavalieri d'oro morivano per aprire il muro, quindi sarà stato il 2008 su Italia Uno, solo che pensavo che fosse un film per via delle animazioni e gli scontri che duravano un lampo, non sapevo all'epoca che fosse una miniserie

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    3. Ah, sì sì: era ovviamente animato in modo diverso (c'era anche la CGI) e tutto era più breve 🤓👊

      Moz-

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    4. È impossibile che qualcuno abbia visto la serie di Hades su Odeon Tv, visto che è stata animata tra il 2002 e il 2008, dopo anni e anni che i Cavalieri sembravano finiti alla serie di Nettuno.

      Forse l'utente su Odeon ha visto i film 3 e 4, quelli con Apollo e Lucifero, che sono nati riciclando la trama non ancora animata della serie di Hades.

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    5. Credo che quei film siano andati su Jtv però... Prima di andare su Italia 1...

      Moz-

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    6. Confermo, su J-tv sono stati trasmessi. All'epoca ne fui molto sorpreso..

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    7. Yes! E fecero bene a sfruttare la cosa 🧡💪

      Moz-

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    1. Yes, specie per i fan dell'opera 😉💪

      Moz-

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  5. Bah, sicuramente un operazione inutile (se non, appunto, per smerciare èiù giocattoli) ma neppure così infame che altri han gia detto qui. Il designe e le caratterizzazioni grossomodo rispettano quelle originali (non manca neppure Lady Isabel), ed anche la trama pare proprio la stessa; i disegni e le animazioni per quanto incomparabili con l'originale ed anche piuttosto generici non sono poi da buttare, e in generale la sigla (con canzone roccheggiante e schitarrosa) mi piaciuta molto.
    Sicuramente meglio della versione Sabans di Sailor Moon o dell'altro adattamento americano dei Cavalieri dello Zodiaco, quello con attori in carne ed ossa che sembrava una versione storpia dei Power Ranger e Mortal Kombat per intenderci.

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    1. Ahaha madonna, quello in live -action è comunque una cosa abbastanza coraggiosa: complimenti a loro! 😂💪
      Sì, qui è semplicemente uno spottone per i giocattoli, ancora più che la serie originale giapponese.
      La trama non so se possa essere la stessa, secondo me prevedeva a giro Arles che inviava uno dei soci emissari a rompere le palle alla Terra, senza vera soluzione di continuità... 😂💪👊

      Moz-

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    2. In ogni caso non trovo abbia una qualità così infima, poi oh, chi lo sa... magari aveva pure una trama migliore della saga di Asgard e di certi OAV imbarazzantissimi. E comunque sottoscrivo e ribadisco: a livello tecnico ed estetico era più che decente.

      P.S.
      Si, la versione live-action è talmente trash da meritare un applauso; neanche Mattei e Fragasso avrebbero accettato di dirigere una simile roba XD

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    3. Ahaha mi è piaciuta la citazione ai registi italiani 😂🤣
      Che dire, sarebbe stato probabilmente episodico... Non so se con continuità tipo street Fighter o a episodi singoli come He-Man... 😉

      Moz-

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  6. Non sapevo ci fosse stato questo "bieco tentativo" ha ha ha io direi per fortuna non hanno proseguito su questa strada, visto che c'era già la serie originale più I Cavallieri dello Zoodiaco The Saint Saga - questa sarebbe stata proprio di troppo, a mio personale giudizio. In ogni caso bel post ed informazione curiosa. Un saluto Miki buona continuazione di domenica e sereno mese di dicembre

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    1. Grazie mille :)
      Sì, alla fine meglio così però poi con gli occhi del dopo... chissà come l'avremmo giudicata^^

      Moz-

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    2. Non so come sarebbe stata questa serie ma credo che una cosa sia sicura, sarebbe stata una brutta copia. Una copia di una serie già esistente. Buona nuova settimana

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    3. Yes, quello assolutamente :)
      A te!

      Moz-

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  7. Faccio giusto un mezzo appunto. Nel manga a differenza dell'anime le armature sono invertite, nella prima parte usano quelle "meno coprenti" che nel cartone vediamo da Asgard in poi, mentre quelle "classiche" nel fumetto sono quelle restaurate dopo la lotta alle 12 case, quindi può pure essere che invece che ispirarsi alla seconda serie dei cavalieri (al tempo non ancora prodotta) abbiano attinto dai giocattoli, perché se è pur vero che da noi Giochi Preziosi ne distribuiva una versione di qualità maggiore i prodotti originali apparvero nei mercatini circa sei mesi prima, avevano scatola gialla, personaggi ed armature fondamentalmente avevano la stessa forma di quelli distribuiti da giochi preziosi ma la qualità era drasticamente minore, così come il prezzo, e in quella linea i cavalieri di bronzo avevano l'armatura "ridotta". Sempre in quella serie comparivano anche personaggi mai distribuiti da giochi preziosi come gli altri cinque bronze e alcuni argento.

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    1. Ciao Giacomo, benvenuto a bordo e grazie del tuo commento!
      Vero, e ti dirò: se ben ricordo, io stesso ebbi delle confezioni non Giochi Preziosi (piccola parentesi: abituato ai Masters, ci rimasi malissimo per la non giocabilità dei CdZ, coi pezzi che non si reggevano e pupazzi più da esposizione che da gioco).
      In ogni caso nel manga non arrivano mai alle armature totalmente coprenti, con l'elmo "integrale", giusto?

      Moz-

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    2. Lapsus: Michelangelo!! Perdonami.
      Ma magari ti chiamo Giacomo Michelangelli :D

      Moz-

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    3. @Miki Nel manga arrivano ad avere armature totalmente coprenti con quei catafalchi delle armature divine.

      Ma gli elmi integrali li hanno solo nell'anime, nel manga a memoria solo Ariete, Toro, Gemelli, Vergine, Bilancia e Pesci.

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    4. Vero, le armature divine.
      Comunque poi la trama davvero prende pieghe assurde in tal senso 🤣💪

      Moz-

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    5. Quale trama? Next Dimension non ha una trama. Next Dimension è "Sakè for sakè's sake"

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    6. No ma anche Hades e tutte le trovate tipo armature divine, d'oro, ecc...

      Moz-

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    7. Non vorrei dire una sciocchezza, ma le prime armature del manga dei protagonisti sono praticamente minimal, come quelle degli altri cavalieri di bronzo, senza neanche il pezzo dell'armatura a coprire il polpaccio. Le prime a essere cambiate sono quelle del Dragone e di Seiya dopo il loro scontro sul ring. Alle dodici case, mi sembra, vengono introdotte quelle che nel cartone animato vengono utilizzate ad Asgaard e da Nettuno, quelle della seconda linea di giocattoli praticamente. Nel manga non ci sono quelle della prima linea di giocattoli.

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    8. Esatto, e quelle della prima parte dell'anime sono le più iconiche e belle se ci pensi. A me piacciono anche quelle di Asgard, ma vuoi mettere quelle col casco integrale?? 🤩💪

      Moz-

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  8. A parte che ogni tanto me lo riguardo, perché son quelle cose "So bad, so good", ma mi fa ridere la prima immagine con i Cavalieri che indossano tute futuristiche, mentre poi li vediamo andare in giro con pantaloni, petto nudo e le calzature tipiche del karateka (quelle che porta sempre SIrio il Dragone).

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    1. Ahah sì, evidentemente avrebbero puntato un sacco sul tema "arti marziali" che era in voga all'epoca... 😂💥🥋

      Moz-

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