[SOCIETÀ] Sanremo: ultima frontiera del mondo pop avvolgente?




Attenzione: non parleremo qui del Festival (né quello appena concluso, né di passate edizioni), non parleremo di cantanti, esibizioni e musica in sé.
Prendo Sanremo come esempio di spettacolo (televisivo e non solo), lo metto magari assieme alla Nazionale di calcio quando ci sono Europei e Mondiali. 
Qui parliamo di "mondo avvolgente", un concetto a me molto caro, che ho sempre celebrato e trattato sul blog.



Il mondo avvolgente è quello che c'era fino a qualche tempo fa; un mondo dove la televisione era centrale, un appuntamento unico e fisso; idem giornali e riviste; tutto fluiva intorno a prodotti e opere, in una sinergia particolare che si autoalimentava (vedi QUI).
Se in televisione guardavi il cartoon, se ne parlava anche nel magazine in edicola, o c'era il relativo fumetto; trovavi sorpresine, figurine, gadget e relative pubblicità; la musica non era da meno.
Ogni appuntamento televisivo era unico, un evento di cui parlare il giorno dopo a scuola o sul lavoro.
Fino a che la vita non è diventata "you tube" ossia una TV personale, da non condividere se non con se stessi.



le intemperanze di un cantante diventano oggetto di discussione, meme, commenti...



Oggi, appunto, solo grandi titoli di richiamo possono ancora generare un mondo avvolgente (penso a Stranger Things: sebbene rilasciato in streaming, viene visto sostanzialmente da tutti nella medesima finestra temporale, più larga certo, ma circoscritta in quanto evento).
E quindi ecco gli Azzurri (una partita o la vedi sul momento, o non ha senso) e dunque Sanremo.



il geniale spot Netflix durante Sanremo 2023



Sanremo oggi è come i bar di una volta, e usa i social per il commento immediato; se ne parla prima e dopo, e se ne parla tutti.
Lo si vede tutti insieme, per forza in quel preciso momento: anche Netflix si è arresa alla cosa, tanto da lanciare i geniali spot con le novità che però partono volutamente dalla settimana successiva a quella del Festival.
Persino Sanremo è ormai uno spazio usato per lanciare nuovi programmi, trailer degli stessi, come si fa al Super Bowl.
E allora ben vengano produzioni televisive a puntate, inedite e settimanali, che puoi vedere solo in quel momento (ma, giustamente, anche sui servizi replay: grandeopportunità da sfruttare).
Anche questo è un mondo avvolgente, una nuova frontiera forse, moderna; ma i numeri ci fanno capire che la gente ha ancora voglia e bisogno di aggregarsi attorno a qualcosa.
E sentirsi avvolta.
Davvero solo una volta ogni anno?

 
ALTRE RIFLESSIONI SULL'ARGOMENTO

47 commenti:

  1. Perfettamente centrato il punto: "fenomeno avvolgente" cinque/sei giorni. Ne parli con chiunque, anche con gli insospettabili (e anche noi insospettabili per loro).
    Poi ascolteremo e parleremo di musica gli altri 360, ma non più di Sanremo. ;)

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    1. Ecco, vero che è sempre stato un po' così (ricordo delle settimane bianche dove l'albergo si fermava per la finale, per dire...) ma prima un po' tutti i programmi cult erano così, generavano questo "parlarne" dopo...
      La gente forse vuole ancora farlo, ma è costretta a non farlo più perché tutto si è sembrato...
      🥲🤓💙

      Moz-

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  2. La gente ha voglia e bisogno di aggregarsi, certo... l'essere umano è un animale sociale. Se però vedi Sanremo come ultima frontiera del pop avvolgente, il mio problema è il pop contemporaneo, dato che mi aggrego volentieri attorno a eventi di nicchia, preferendo per esempio sport considerati minori al calcio, e canzoni dove la voce sia usata come strumento musicale e non per parlare sopra delle note.

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    1. No ma infatti ho premesso che non parlo di Sanremo in sé, di ciò che propone come qualità o prodotto, ma ciò che rappresenta.
      Ecco, se la gente ha bisogno di aggregarsi, e i numeri Monster (|e le interazioni, soprattutto) di Sanremo lo dimostrano... perché il mondo va da tutt'altra parte? 😬🤔

      Moz-

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    2. Il mondo va da tutt'altra parte perché segue stoicamente le tendenze e si accontenta: forse gli eventi aggreganti dovrebbero un attimo "comunicare" più tra loro, passarsi pubblico, invece di lasciare allo sbaraglio gli spettatori, che magari sanno del festival ma non di un film che gli interessa stasera perché fa meno chiacchiericcio.

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    3. Gravo: Disney + anche di più, mi sa...
      Gas: ecco, ma infatti Sanremo ci prova, invitando sul palco i protagonisti di film e fiction... ecco cosa si dovrebbe fare. Ma vedi che addirittura da tempo manca il supershow televisivo del sabato?

      Moz-

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  3. francamente preferisco i servizi di adesso(netlfix e company) ti guardi quello che vuoi quando vuoi, certo ti perdi la discussione alla lost , twin pekse di una volta oppure la prima tv assoluta danno il silenzio degli innocenti!! tutti a parlarne per giorni

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    1. Esatto, ma Sanremo dimostra che invece la gente può ancora volere quella discussione.
      I Twin Peaks Party americani, per dire... È un peccato che questo si perda, a favore di una visione sempre più ego-personalizzata... 🔥

      Moz-

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    2. Esatto, ma prima era sempre così... proprio anche con gli esempi citati.
      Quando davano Twin Peaks, il giorno dopo se ne parlava tutti...

      Moz-

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  4. Miki, ho riletto anche il vecchio post.
    Credo che Sanremo attuale non sia assolutamente un fenomeno "sopravvissuto" a quel mondo avvolgente che hai descritto in maniera efficace.
    Il mondo avvolgente è il prodotto della società consumistica degli anni '80 e '90.
    La televisione negli anni '80 è entrata nelle case di tutti gli italiani ed era il fulcro dell'intrattenimento casalingo, convogliando l'attenzione di tutti. Nel contempo era il mezzo con cui la società consumistica imponeva i propri modelli e i propri prodotti. Così anche per noi bambini. Tanti cartoni animati con personaggi accattivanti e storie molto deboli: i Cavalieri dello Zodiaco sono stati un'eccezione, perché per la nostra generazione, da bambini, a farla da pardone era l'animazione occidentale. Noi guardavamo quei cartoni animati e chiedevamo ai nostri genitori i pupazzetti, i giornali con i loro fumetti, i gadget, i quaderni. Gli adulti si riunivano a guardare la Corrida o Fantastico e la pubblicità "incantava" con quello che una volta era il superfluo e che, grazie a un apparente benessere economico, diventava invece l'indispensabile.

    Oggi la società consumistica si è evoluta e ci ha imposto uno stile di vita sempre più dispendioso: prima ci riempivamo di "oggetti", oggi spendiamo tanto per ristoranti, pizzerie, discoteche, aperitivi, viaggi e weekend fuori. I bambini di oggi non hanno bisogno di tanti cartoni animati, perché devono crescere in fretta: da una parte il telefonino, dall'altra i genitori - che non hanno tempo di accudire i figli - li parcheggiano, facendo fare loro sport, musica, ogni attività ricreativa.

    E di questa società consumistica i social sono divenuti il fulcro, non più la televisione.

    Oggi non è Sanremo un fenomeno avvolgente, ma sono i social: si guarda Sanremo perché si viene attirati dai dibattiti e dall'eco che ha questo evento sui social. Si guarda Sanremo perché poi si deve dire la propria su tutto, o non lo si guarda in diretta, ma si recuperano i video sul web e si dice la propria ugualmente. Anche chi non guarda Sanremo dice la propria,. recuperando i post di chi ha guardato Sanremo.
    Sanremo ha forza perché è un "baraccone" che da una parte si regge sulla nostalgia (e su spettatori anziani che vivono in un eterno passato-presente) e dall'altra investe ingenti capitali, convogliando personaggi che facciano eco sui social (ops...Fedez e la Ferragni?).
    Fammi lanciare questa provocazione: senza gli investimenti corposi (che ritornano tutti eh, con gli interessi) e senza gli spettatori boomer, Sanremo non si distinguerebbe da XFactor.

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    1. Ma infatti, io non sono contrario (anzi!) all'evoluzione social del mondo, appunto.
      Usarli proprio per generare questi nuovi aggregatori.
      Prima che tutto andasse a rotoli e la TV era ancora centrale, Twitter era stato un grande aggregatore per seguire live certi eventi.
      Poi è davvero cambiato tutto... Sanremo o non Sanremo. Ma quest'ultimo, proprio attuando la formula che dici, ha ottenuto tanto.
      Quindi è una formula giusta, possono essere creati altri "eventi", ovviamente piccoli...

      Moz-

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    2. Gran bella recensione 👌 i miei complimenti mister Riky.

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  5. Beh, sì, Sanremo è Rai, non Netflix...
    Esatto, oggi Sorrisi celebra ancora il Festival ma il resto delle riviste?
    Manca quella sinergia, e comunque Sanremo possiamo dire che ancora la ha...

    Moz-

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  6. E' un momento potentissimo, di aggregazione e bellezza.
    Io amo Sanremo, lo aspetto tutto l'anno. E insieme ad Eurovision, è l'unica cosa in grado di farmi ancora accendere la tv.

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    1. Ecco, e forse ce ne vorebbero di più: sinergia che possono far bene anche a editoria, cinema...

      Moz-

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  7. Non lo definirei avvolgente, ma soffocante. Non c'è modo di evitarlo, ovunque ti giri ti bombardano. Rispetterò la premessa del blog e non entrando nell'argomento sullo spettacolo in se. Resta il fatto che, a meno di vivere in un bunker senza elettricità e acqua corrente, se uno non cerca Sanremo, sarà Sanremo a trovarlo e questa cosa la trovo sinceramente insopportabile.

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    1. È così è solo un'imposizione non ha nulla di piacevole e calamitante che ci rappresenta come le vere cose avvolgenti che venivano guardate e usate perché piacevano ai consumatori e li rispecchiava.
      P.S. sono il commentatore di sotto.

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    2. Ragazzi, nessuno impone niente.
      Se si vuole, si può evitare. Potrebbe essere soffocante come i Mondiali o gli Europei, per dire.

      Moz-

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    3. La differenza con il mondo avvolgente cui tu fai riferimento è proprio quella. Un tempo potevi decidere di farti avvolgere oppure ignorare la cosa, al massimo saresti caduto sopra qualche spot pubblicitario di pochi secondi. Sanremo (ma non solo) è una costrizione. Ovunque, giornali, televisioni, internet, te lo trovi sempre in mezzo, con discorsi polarizzati sulla questione, come non esistesse altro. Quando sei coinvolto dall'argomento non te ne accorgi. ma se non ti interessa ti assicuro che questo modo di fare è evidente. Ovviamente vale per Sanremo, come per tutto. E' la bulimia comunicativa. Sanremo se la cava col fatto che dura 5 giorni, altri eventi moriranno di questo. Io ne sono convinto.

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    4. Forse per Sanremo, data la durata, è necessario che sia così.
      Comunque io penso che se una cosa non interessa, anche caderci sopra non serve a molto.
      Tipo per me il GF VIP non esiste, posso anche caderci sopra e magari quindi scoprire chi abita la casa oggi, ma finisce lì, è un'info come un'altra a cui non dare il minimo di peso.
      Non è che toglie spazio ad altro... :)

      Moz-

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  8. Sanremo non se lo caca più nessuno soprattutto i giovani soprattutto le fasce dai 10 ai 40 anni, gli altri giovani 50enni e i semi giovani di 60-70 anni lo guardicchiano, fanno audience grazie ai vecchi di 80-90 anni che lo guardano per tradizione famigliare non perché gli interessa veramente considerando che i cantanti di oggi non sanno chi sono e sono ancorati a quelli della loro generazione che sono quasi tutti morti. È come per il tg lo guardano solo perché sono stati abituati a guardarsi quello.

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    1. Mi sa che hai perso gli ultimi anni, se parli così... XD
      E comunque, come ho premesso, il post non parla di Sanremo in sé.
      Abbiamo capito chi sei, da come scrivi (e da dove scrivi), ma mi chiedo sempre come sia possibile che ci si debba rendere ridicoli in questo modo, come fai tu.
      Se vuoi replicare, rispondi: perché posti da anonimo? Perché non ti registri?

      Moz-

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  9. Con la scomparsa dei grandi varietà del sabato sera, dei grandi eventi come Festivalbar e i Telegatti... Sanremo è rimasto l'unico evento televisivo non sportivo che muove interesse universale (e soldi).
    Io dico: teniamocelo stretto

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    1. Lo penso anche io, sono d'accordo.
      Ma vorrei che questo esempio possa appunto riportare un po' di quel mondo...

      Moz-

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  10. È molto preoccupante il fatto che all 'italiano medio serva una trasmissione del genere.... Comunque questione di gusti ..
    Vincenzo

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    1. Ciao Vincenzo!
      A prescindere da Sanremo (nonostante il titolo, il post non parla strettamente di questo) penso che l'italiano voglia aggregarsi, in qualche modo... anche perché quale sarebbe l'alternativa?

      Moz-

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    2. E' questo il punto,se serve una trasmissione del genere per aggregarsi la situazione è critica, sembra che bisogni aggregarsi per forza e non in base ai propri interessi.. Comunque non vuole esserci nessuna polemica in questo mio commento, è solo un punto di vista Vincenzo

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    3. Vedi, direi che gli interessi qui possono essere trasversali, e forse funziona per questo... abbraccia più aspetti.

      Moz-

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  11. Ciao sono d'accordo con quello che scrive LaDama Bianca.
    Poi da quando è direttore artistico Amadeus il Festival è pure migliorato .
    E' diventato più trasversale.
    Dico solo che se piace a 16 milioni di telespettatori qualcosa di aggregante ce lo deve per forza avere.
    Sul discorso dell'essere avvolgente passo perché troppo retrò per i miei gusti ( quello che intendi te ) e impossibile da replicare Sanremo o non Sanremo ma proprio in generale.
    Ciao

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    1. Esatto, Sanremo è trasversale, si è svecchiato, piace a tutti ed è diventato cool.
      Un evento mediatico evolutosi nella giusta direzione...

      Moz-

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  12. Inzomma.
    Se dici che questo Festival è stato avvolgente, ti do ragione. Se dici che allora questo avvia un nuovo trend avvolgente, ne dubito.

    Di certo le reti televisive basano il palinsesto su programmi cardine - solitamente serali - che sono anticipate dai programmi mattutini e commentati da quelli serali e notturni.
    La RAI ha in inverno Ballando con le stelle, in Inverno San Remo, in estate la manifestazione sportiva.
    Mediaset ha Grande Fratello, Amici, Isola Famosi.

    Quindi - da come descrivi 'ìavvolgenza - credo di capire il tuo punto di vista, ma credo anche che la tua sia solo un impressione. Gli eventi sopra non sono più intesi come avvolgenti, non lo sono e non credo che lo saranno. Il commento che più condivido è quello di Cerno giornalista dell'Identità ed ex-parlamentare (di sinistra), quindi non proprio l'ultimo arrivato. Qualche giorno fa ha fatto presente come questo Festival sia nato già un'anno prima, cioè alla fine di quello del 2022. E in origine questo Festival 2023 doveva essere il megafono ideologico di fine legislatura che doveva portarci alle elezioni nel marzo 2023! In questo senso doveva essere avvolgente...inderogabilmente avvolgente...politicamente avvolgente...
    E' successo però che a luglio (con già l'impostazione avviata) il governo sia caduto ed è successo che a settembre (con già gran parte del programma pronto) abbia vinto la destra. Questo festival è stato politicamente avvolgente - minchia se lo è stato! - perché così era inteso quando nacque un anno fa. Ahimè - povera sinistra - è stato inutilmente avvolgente, come dimostra il barometro politico delle regionali.

    Ma senza questo interesse politico, il festival non sarebbe stato avvolgente.
    Guarda: il mondo non è più avvolgente e - visto questo festival - per fortuna.

    Ciao
    Giù

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    1. Il tuo commento fa riflettere e non poco.
      Hai riportato una questione importante (specchiare l'andamento dell'Italia), però credo che, governo a parte, sa diventato una cosa extra-nazione inteso che ormai le idee del governo in sé contano poco (cioè, davvero abbiamo una premier donna? quasi non sembra...)

      Moz-

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  13. Anche se il mondo va da tutt'altra parte, verso un isolamento ( anche se siamo connessi con tutto il mondo), la nostra natura di animali sociali è ancora viva. Un po' di tempo fa anche Chi vuol essere milionario era frontiera di un pop avvolgente. Ci riunivamo emozionati davanti alla tv, quando andava in onda la domenica sera, a seguire con ansia il percorso dei concorrenti e ne parlavamo anche nei giorni successivi. Eravamo tutti uniti da un solo sentimento. La gente sente ancora il bisogno di questo e credo forse oggi ancora di più che in passato.

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    1. Esatto, prima la TV era centrale e da lì partivano i rami.
      Funzionava con più spettacoli...
      Mi piacerebbe se un po' si tornasse a questo, sai?

      Moz-

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  14. L' "avvolgente" come lo intendi tu ormai è possibile solo con eventi del genere per i motivi che tu stesso hai elencato.
    Adesso esiste l'avvolgente "rapido" per le notizie-tormentone che per qualche giorno diventano virali sui social: tutti devono dire la loro opinione in merito, non perché gliene freghi realmente qualcosa, ma solo per "esserci".

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    1. Vero, e il brutto è che finisce lì, scoppia la bolla e ciao...

      Moz-

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  15. "... ma i numeri ci fanno capire che la gente ha ancora voglia e bisogno di aggregarsi attorno a qualcosa"

    I numeri ,queste quantità sono davvero indice di qualità aggregante e avvolgente o sono il riflesso e il bisogno dei pochi malinconici che davvero si riconoscono nel valore dello stare assieme ,del condividere passioni e slanci davanti gli scoppiettii e il fuoco del camino sostituito alla metafora dell' *esserci per far scintilla?

    E se invece questa moderna forma di aggregazione a discutere su un Sanremo e sugli Azzurri attraverso i social sia la conferma di un essere sempre più soli?

    Sposo in pieno il commento su, di Ariano Geta e molto approfondito e meditativo quello di Riky.

    Poi l'aggregazione può essere proposta anche attraverso un onesto commento anonimo inoffensivo...buttato nel cestino solo perché esprime *rammarico e non il tanto apparente piaciuto elogio.E poi ci stupiamo che" il mondo va verso un isolamento...." Non confondiamo con la polemica ,quanto un prendere atto delle nostre responsabilità in primis senza indossare maschere dell'ipocrisia è già un bel passo per far parte di un mondo avvolgente,giusto per essere coerente al post e ad una qualità che tu Miki davvero hai e sempre riconfermi nel tuo spazio.

    ...forse abbiamo solo più bisogno di umanità per evolverci in una sana aggregazione, che di numeri o di argomentazioni ...anzi questi diventerebbero una piacevole conseguenza:)

    Buona giornata

    L.






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    1. Vero, quoto in pieno quel che dici alla fine, è chiaro che io parlavo di mondo puramente pop, puramente consumistico.
      Le aggregazioni fisiche ci sono, vero che alcune sono comunque vuote.
      Speriamo il livello si alzi sempre...

      Moz-

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  16. Personalmente neanche l'ho seguito, non mi sono sentito avvolto tranne che sui social, ecco la differenza tra ieri ed oggi.

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  17. Lo trovi avvolgente solo se lo segui e ti piace, altrimenti non direi proprio. In quella settimana (e per i mesi precedenti e successivi), lo subisci fino all'esasperazione. Sanremo è quel momento dell'anno in cui noi italiani veniamo puniti per le nostre colpe. Musica poca (e in genere sgradevole), polemiche e trashate invece tante, e montate ad arte. Se questo dovrebbe portare ad aggregazione, anche no grazie. Almeno quest'anno non ho sentito la solita manfrina su Tenco.

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    1. Ovvio, ma vale per qualsiasi altra cosa, anche per le partite della Nazionale.
      Infatti, ho preso Sanremo come esempio, diciamo, non intendevo parlare del programma in sé.
      Io nelle cose avvolgenti non ci vedo niente di male, perché dopotutto basta non filarsele.

      Moz-

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    2. "Dopotutto basta non filarsele".
      Allora temo di non capire il senso non solo del post ma di tutto il discorso.

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    3. Con Sanremo, ma anche con i Mondiali/Europei, si torna un po' a quel modello di fruizione televisiva di una volta, non più egoistico come oggi (vedo quel che voglio, quando voglio) ma comunitario, e non solo: avvolgente.
      Durante Sanremo passano spot di nuovi programmi, anche quelli in TV, da potersi usufruire INSIEME. Sanremo è ovviamente una esasperazione del concetto, ma spiega bene come può essere oggi una visione avvolgente, multi-mediale.
      Non mi dispiacerebbe se questo modello, in piccolo, potesse replicarsi su più prodotti.
      Netflix lo ha fatto con Stranger Things, ci prova, forse intuendo il potenziale della stessa cosa che ha contribuito a distruggere...

      Moz-

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    4. Quello mi era chiaro. Non avevo capito se il fatto di essere "avvolgente" un carrozzone come Sanremo lo trovassi positivo. Cioè che ciò che tu definisci "avvolgente" sia necessariamente positivo, a prescindere dal fatto che tanti considerino l'evento Sanremo ammorbante.

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    5. Né positivo né negativo, c'era gente a cui dava fastidio "l'avvolgenza" di Twin Peaks, per dire.
      Io me ne frego, cioè non subisco le cose che non mi interessano 🤓

      Moz-

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    6. Effettivamente il gesto sessuale non è stato di classe.
      Però voglio dire... si twerka ovunque, e nessuno dice niente... alle Iene si twekava a ogni ora, idem nei video musicali, a ogni ora e con ogni tipo di pubblico.
      Qua si vuol fare solo più rumore, giusto per far parlare questi fenomeni provita e famiglia (che poi vai a vedere sono spesso non sposati, divorziati, ecc.. XD)

      Moz-

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