[EDITORIA] torna Japan Magazine: vi racconto tutto tra nostalgia, presente e riflessioni




Ormai lo saprete tutti: «Japan Magazine» torna in edicola.
Dall'8 marzo, mensile, la storica rivista su manga e anime arriva sugli scaffali a diversi anni dalla sua chiusura.
Ne sono coinvolto anche io e, anche per fare chiarezza sulle voci e sui dubbi, ho deciso di raccontarvi tutto.
Con un paio di riflessioni finali.



Inizio subito col dirvi che alcune delle perplessità, spuntate fuori da qualche commento in queste ore, erano anche le mie, quando ormai un anno fa mi fu detto che la casa editrice stava acquisendo i diritti del marchio e della rivista.
Esiste già «Anime Cult», dopotutto, che si occupa di animazione e fumetto giapponese.
Ma è proprio qui che poi, lavorando su «Japan Magazine» (dallo scorso settembre) ho capito la direzione delle cose.
«Anime Cult» è una rivista che sta diventando sempre più approfondita, di ricerca e di esclusive. Tecnica, diciamo. Sicuramente la più approfondita per quanto riguarda una ricostruzione storica del fenomeno anime/manga in Italia.
«Japan Magazine» vuol essere diversa.





Si è detto: conoscendo il passato e la storia controversa del magazine (QUI vi raccontai tutto), era proprio necessario riesumare un qualcosa che si porta dietro tante ombre assieme alle sue luci?
Il progetto, l'editore e chiunque ne sia coinvolto non tentano certo di nascondere nulla: io stesso, impegnato sul nuovo «Japan Magazine», ho scritto articoli assolutamente critici sul «Japan Magazine» originale, e l'ho fatto sulle pagine di una rivista dello stesso editore, sapendo già bene che il marchio sarebbe stato "riesumato" dallo stesso.
Il passato non si nasconde né si cancella.
Anche perché la voglia è quella di riportare tra noi solamente lo spirito bello di «JM», una rivista presente ancora oggi in ogni cameretta.
Al di là di strafalcioni, refusi, cringiate, pirateria.
Uno spirito che univa, divertiva, a volte sorprendeva. È stato quasi un mondo a sé, specie paragonato alle altre due riviste dell'epoca («Mangazine» e «Kappa Magazine»).






«Japan Magazine» ha avuto sempre un approccio ludico alla materia, un approccio scanzonato.
Questa è l'anima si cercherà di proporre. Meno tecnicismi e maggiore leggerezza, più colore.
Ma anche giochi, rubriche (quelle storiche!), poster, il fotoromanzo di Love me Licia (legalissimo: è un prodotto ufficiale licenziato dalla Mediaset).
È tutto quello che «Anime Cult» non fa, e viceversa. Le due riviste si completano/compensano a vicenda.
Potrebbero talvolta trattare gli stessi titoli, certo, ma non nello stesso modo.
Il divertimento è alla base dello spirito che muove il nuovo «Japan Magazine».
Un divertimento spensierato ma non sciocco, e speriamo anche ricco di interazione.
Sicuramente, stavolta, cercando di evitare errori, inesattezze e cose completamente inventate (che, comunque, hanno fatto parte del mood della rivista, caratterizzandola: c'è da dire anche questo).






E ora veniamo alle riflessioni finali.
Mera operazione nostalgia? Perché continuare su questa linea? Perché ripescare proprio un marchio così controverso?
La nostalgia tira, c'è poco da fare. Sarà che viviamo un momento storico particolare, o ci si è accorti che le cose del passato possono e devono essere ancora studiate da nuovi punti di vista (e prestissimo avrete mie notizie in merito, stay tuned!), ma non è uno spremere l'argomento o il lettore (che può benissimo evitare l'acquisto): è una necessità di racconto. 






Un bisogno, quello dell'edicola; un bisogno di ritrovare qualcosa che è andato perduto (dopotutto, sarà un caso che anche siti, youtuber, blogger e personaggi social vogliono finire su carta?).
Non si sta mangiando sulla girella (sapete che io per primo sono contrario ai girellismi...), è sempre la passione a muovere questi progetti.
Semplicemente, si parla di prodotti del passato.
La divisione comics della Sprea è nata sin dall'inizio con questo intento, dopotutto; un intento a cui altri hanno dovuto accodarsi in corsa visto che - eh già! - almeno per ora sembra funzionare.
Ci si chiede poi il perché dell'assenza di cose attuali.
Qui si potrebbe aprire una parentesi (è un argomento che di tanto in tanto si affronta anche tra redattori): funzionerebbe? Sono titoli che avrebbero pubblico, ossia gente che va a leggersi l'articolo dedicato?
Pensiamoci.


Un'altra rivista ha tentato (con gran classe, peraltro) di affrontare questi argomenti, e pare non sia andata granché bene.
Cosa c'è nei prodotti del passato ad attirare maggiormente? O è semplicemente il loro pubblico a essere ancora disposto a spendere qualcosa per leggersi una analisi o una retrospettiva? Oppure sono i prodotti del passato a prestarsi maggiormente ad analisi e retrospettive?
Il pubblico giovane è troppo viziato dal web gratuito? Chissà.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e se pensate che inserire anche articoli su titoli più attuali (ovviamente analitici, non qualcosa che trovi su Wikipedia) può interessare.
Magari il già annunciato magazine «Paku», che dovrebbe arrivare a breve, colmerà questa lacuna.





Insomma, «Japan Magazine» torna in edicola e per un po' sarà come rivivere quei giorni degli anni Novanta.
L'entusiasmo registrato nelle prime ore dalla notizia è tanto, e come prevedibile ci sono anche gli scettici o critici a prescindere: ma ci sta, è sacrosanto avere dubbi ed esporli.
A volte fa anche sorridere notare l'esistenza di una tifoseria contraria, ma questo è un altro discorso (che inizia anche a far sorridere).
Noi speriamo solo di divertirci insieme, e speriamo di poter davvero rivivere quello spirito particolare che ha caratterizzato «JM».

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66 commenti:

  1. Inizio con il dire che trovo terribile il fotoromanzo del telefilm di Kiss me Licia non tanto perché i fotoromanzi sono fuori tempo massimo ma perché la Sprea continua ad esaltare un prodotto scadente che già ai suoi tempi poteva essere fatto molto meglio iniziando da una scelta stilistica molto discutibile unomdtrsno mix italo-giappponese, dialoghi assurdi, doppiaggio su voci italiane cosa che non andrebbe mai fatta, la classe di Giuliano composta da soli due banchi (😅) ecc ecc come si possa esaltare un prodotto del genere lo sanno solo nella redazione della Sprea Editori 😅

    Detto ciò sinceramente a me stuzzica molto questa nuova rivista! Della vecchia Japan Magazine come hanno detto ovviamente avrà solo le rubriche storiche per il resto dall'anteprima vedo diversi articoli di mio interesse sulla qualità questo non ho dubbi conosco le ottime firme di Anime Cult e quindi sono tranquillissimo 🤗

    Alcune domande e consigli

    -Se fatta bene la rubrica della storia dei magazine giapponesi può essere un ottima rubrica esempio di contenuto che i siti d'informazione online (Animeclick, Everyeye, Manga Forever ecc ecc) non fanno e non hanno più interesse in queste cose questi argomenti per me interessantissimi possono essere un punto a favore delle riviste cartacee.

    -Comosco City Hunter solo di fama l'articolo su Japan Magazine N.1 può essere una buona occasione per conoscere questo manga/anime?

    Sulle novità sarebbe bello ma appunto il pubblico odierno sembra non più interessato all'approfondimento analitico delle cose ☹️ ricordo a scuola quando era piacevole studiare Bram Stoker, Edgar Allan Poe, Dino Buzzati ecc ecc ci sarebbe tanto da approfondire sulle cose attuali ma se il pubblico attuale preferisce SOLO la gratuità del web diventa complicato ☹️ ma anche cose più specifiche e tecniche che spieghino i tanti perché il mercato attuale anime/manga è diventato così? Perché sono quasi spariti gli anime di target shojo per ragazzine, perché negli anime attuali sono quasi del tutto spariti quelli che noi occidentali chiamiamo in maniera dispreggiativa filler (in Giappone hanno un nome più neutro ovvero Original TV Anime), perché oggi si punta tanto sui film per le serie di successo? Potrei continuare ancora molto ma temo che al pubblico attuale questi aspetti tecnici quasi accademici non interessino ☹️ come non interessano approfondimenti sui significati di serie horror, splatter, mistery che tanto vanno di moda negli ultimi 10+anni perché oggigiorno attirano di più storie cupe piuttosto che positive? Loro vedono e leggono compulsivamente senza approfondire triste ma vero ☹️ non tutti ovviamente una larghissima fetta purtroppo segue senza reale interesse e senza cercare di approfondire.

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    1. Su Licia: comprendo quel che dici ma fidati, è un mondo che piace. Il clamore suscitato dall'intervista a Barcellini nei numeri 15 e 16 di Anime Cult ne è la prova, così come la curiosità attorno al materiale inedito che qualcuno pubblicherà 🤓💪🏻
      Tu pensa che proprio ieri alcuni fans hanno chiesto di dare ancora più spazio a queste cose.
      In ogni caso, credo che la scelta del fotoromanzo di Love me Licia sia proprio indicativa di COSA è Japan Magazine, cosa vuol essere: spensieratezza, adolescenza, divertimento. 💪🏻🤓
      City Hunter: è un'infarinatura buona, ovviamente gli approfondimenti in tal senso sono su Anime Cult se parliamo di analisi (il bellissimo articolo di Rumor sul n. 13, e spero piaccia anche il mio tra qualche giorno).
      Sui giovani, le riviste e i prodotti attuali: vediamo se Moccia farà il miracolo (e che non sia solo dettato dal suo nome, ma da vero interesse). Secondo me ci sono oggi comunque pochi nuovi titoli su cui poter fare delle retrospettive corpose, forti, lunghe... perché è tutto troppo veloce. Ma qualcosa c'è, e chissà, chissà... 😎💪🏻

      Moz-

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    2. Intanto il vulcano sta eruttando lava e fiamme imperversano 😅 ma il semplice e genuino piacere della lettura cartacea non esiste più? Leggo critiche che fanno rabbrividire 🥶 perché tanta cattiveria nel mondo anime/manga?
      Quelli che hanno abbandonato la lettura cartacea appena avuto internet mi fanno tristezza 😞 mai mi è passato per la testa di non leggere più libri/riviste/almanacchi ecc ecc per via della presenza di internet ma diciamo la verità agli italiani piace poco leggere hanno preferito Facebook e altre cavolate della rete 😅 troppo complicato andare in edicola e leggere una rivista meglio Facebook, notifiche, foto, video ecc ecc 😅

      Stanno massacrando Orange Road, la posta dei lettori, l'articolo su Shonen Jump ecc ecc ma poi criticano la Sprea quando sulla rete (non altrove!) Sono nate le peggio cose iniziando dall'ossessione dei filler (di fatto non esistono filler sono Anime Original Tv in lingua giapponese non hanno il significato dispregiativo nato su internet) per il doppiaggio italiano, neologismi idioti come girellaro hanno inquinato, seminato odio, sparso falsità senza ritegno 1000 volte d più del peggior periodo di Japan Magazine e oggi questa gentucola critica una rivista cartacea 😅

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    3. Non so nemmeno io il motivo, ho sempre incontrato un sacco di tossicità in questa nicchia ma non immaginavo che ci fossero anche tifoserie da stadio contro un preciso editore.
      È chiaro che c'è un problema alla base e mi piacerebbe comprendere da dove viene, come fenomeno.
      Perché ad oggi è per me inspiegabile... specie il fare "due pesi e due misure" che con un altro editore simile (e che, a scanso di equivoci amo e rispetto) non avviene.

      Moz-

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  2. Già leggo persone che si lamentano di Orange Road in copertina 😅 con la classica frase oscena "nel 2024 ancora Orange Road" che applicano per ogni serie dei passato 😱 sinceramente io mi vergogna che la community italiana detto senza timore dimostra SEMPRE di essere pessima! Non è possibile nel 2024 ragionare ancora in questo modo ☹️ non esiste nulla di simile nel mondo degli appassionati di libri, film, musica, teatro ecc ecc ma tu ti immagini qualcuno che direbbe ancora I promessi sposi? Ancora Via con vento? Ancora Volare? Come verrebbe preso? 😅
    Perché il mondo manga e anime italiano dimostra ancora questa immaturità?

    Altra cosa importantissima se Japan Magazine tratterà il Giappone spero che non venga descritto come un Paese a metà tra un luna park e uno zoo bizzarro del tutto logico che JM parli del Giappone in modo folcloristico e colorato ma spero senza scadere nel trash ☹️ uno dei più grandi disastri dell'approccio occidentale al mondo mondo anime e manga riguarda proprio il Giappone dove sono stati fatti danni immensi ancora oggi ci sono persone che "che schifo 1!1#% il Giappone sono razzisti" "lavorano 24h al giorno" "usano maschere sono falsi" "ma voi volete mettere il ragù piuttosto che il sushi?" "le donne sono schiavizzate" "sono stupidi chiedono come facciamo senza karaoke" la sagra del luogo comune ☹️ la colpa di questo riguarda il modo spicciolo di come riviste e siti internet hanno trattato il Giappone nel corso dei decenni e in parte della mancanza di voglia di approfondire del pubblico ☹️ che non riesce a capire che l'Italia non è il centro del Mondo che esistono altre culture e usanze del tutto rispettabili... Ma anche qui confido in Sprea dopotutto Franca Soli su Anime Cult tratta il Giappone senza esagerazioni e sempre in maniera piacevolissima 🤩

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    1. Sì, ribadisco: il fandom anime/manga sa essere davvero tanto tossico. Incattivito non si sa da cosa. È chiaro che Orange Road può non interessare (siamo effettivamente nel 2024), ma è chiaro anche l'intento della rivista. Perché queste persone non hanno supportato Nippon Shock quando parlava solo di cose attuali? Vedremo cosa succederà con Paku, sperando che sia tutto sul moderno.
      Sul Giappone, sarà un racconto di stagioni e costi, un viaggio diciamo, come e dove andare.
      Né mitizzazione né cose troppo oscure, insomma quello che può interessare il lettore di JM nello stile di JM.

      Moz-

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    2. Dicono che l'articolo su Orange Road sarà un inutile elenco di censure anche se fosse può essere lo stesso interessante!
      Poi hanno accusato la Sprea di far riviste solo per lucrare sui girellari (girellaro che neologismo orrido nato non a caso su internet!) e di pubblicare cose di pessima qualità 😅
      Stendiamo un velo pietoso spero che il Kami degli anime possa perdonarli...

      Però che due p**** semplicemente esistono persone che AMANO leggere riviste cartacee da sfogliare, collezionare, rileggere ecc. ecc. Che magari finiscono in biblioteca a differenza degli articoli (in molti casi splendidi chi lo nega?) sui vari Animeclick, Everyeye, Manga Forever ecc. ecc. Infatti poi alcuni di questi siti pubbliano... Varie pubblicazioni cartacee! Perché la carta a differenza del virtuale (che pure tutti amiamo chi lo nega?) Continua ad avere un fascino ed un importanza unica questo tutti lo sappiamo...

      Sono redattore di Sito X
      Sono redattore di rivista Y

      Un altro spessore...

      Il punto rimane sempre lo stesso noi amiamo leggere e collezionare gli altri invece... L' odio perlopiù serpeggia sui siti internet non sulle riviste vorrà pur dire qualcosa, no?

      Abbiamo piacere nel leggere la posta dei lettori magari cartacea piuttosto che un'arida email e quindi?
      Chissà perché in alcuni paesi come Giappone e Francia dove la gente legge molto di più degli italiani le librerie sono piene e varie di infinite pubblicazioni invece cosa fanno questi? Criticano un editore che vuole diffondere un po' di cultura.

      Questa gente che ben conosco hanno avvelenato i pozzi, diffuso stress e malessere, scatenato crociate e tante altre cose brutte che le varie Play Press, Future Media, Sprea non hanno mai fatto... Erano tempi colorati e felici dove dopo la scuola si correva in edicola con il cuore in gola per vedere se era uscito il nuovo numero della propria rivista preferita... Non si parlava di filler, girella,
      pochi frame, 12 episodi al massimo 24 episodi altrimenti la qualità cala ed altre CAVOLATE diffuse da questi odiatori seriali ☹️
      Si vedeva tutto ASSIEME Zanna Gialla, Disney anni '40, telefilm Alfred Hitchcock, film degli '70, anime anni '80 e '90 come anche cose nuovissime dell'epoca tipo Detective Conan, si leggevano libri anni '50, si ascoltavano le canzoni di Gianni Morandi, si guardava Stanlio e Olio così come Mister Bean, ci si chiedeva chi erano Gianni e Pinotto e tanto altro ed era tutto assolutamente normale poi sono arrivati strani individui che hanno iniziato a dire e diffondere menzogne e incredibilmente hanno diffuso a macchia d'olio tutte le loro stupidaggini che hanno avuto grandissimo "successo" 😅

      P. S. Dragon Ball al pomeriggio, Tom & Jerry nel preserale, Film di Lino di Banfi alle 21:05 oppure di Terrence Hill e Bud Spencer quante giorni in estate noi nati negli anni '80 e '90 abbiamo passato così? Nel mezzo andavamo al mare, a giocare a calcio in piazzetta, giocare con le biglie ecc. ecc. Poi anche in edicola dove c'era proprio Japan Magazine e tanto altro e nessuno ci dava dei girellari 😂

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    3. Ieri il delirio, su Fb! XD
      Però tutto quell'odio malcelato è servito decisamente, perché ha messo in luce un problema esistente, di cui finalmente in tanti si sono accorti: ossia, che si fanno due pesi e due misure.
      A prescindere, Sprea è sempre attaccata, mentre Nippon Shock è trattata con un occhio di riguardo. Poco importa se anche quest'ultima "lucra sui girellari" (ovviamente NON è così) cambiando addirittura approccio in corsa e allineandosi all'altra rivista; poco importa che abbia annunciato una serie di volumi monografici sempre di analisi... lì nessuno dice niente.
      Ma appunto, il delirio di ieri ha fatto uscire fuori un bel po' di cose, in tanti mi hanno scritto segnalandomi la valanga di delirio che stava avvenendo e in tanti hanno capito che insomma... al di là di sacrosanti dubbi e perplessità (che ho comunque provato a fugare in questo post, e comunque mi sono detto sempre pronto a rispondere) e di giuste critiche, c'è chi rosica e chi è contro a prescindere... e quanto godo :)

      Orange Road: come ti dico da mesi, è un articolo normale, si parla anche di censure. In modo "visivo". Per analisi e retrospettive c'è Anime Cult, JM ha un approccio diverso, colorato e ludico.
      È bene ribadirlo: qui a essere diverso è proprio lo spirito, che vuol essere leggero e giocoso, complice col lettore.
      Le analisi approfondite, tecniche, sono sempre più su Anime Cult.
      ma tanto (e si è visto ieri anche questo) la gente non lo sa, e continua a dire (senza probabilmente aver mai sfogliato una pagina) che si tratta di articoli presi dal web (ma tu ce lo vedi un Rumor o un Raffaelli - che scrive per testate nazionali - copiare da altri? XD), che sono le solite cose basic e via dicendo.
      Beh, io finora ho sempre scritto cose che sul web non ci sono, e se in parte c'erano... erano qui.
      Ho grande rispetto per chi spende quei sette euro.
      Su JM l'approccio sarà diverso, non di esclusività di materiali/ricerche ma di tono.

      Vero il tuo discorso, prima era un unico grande calderone dove conviveva tutto; il web (sempre sia lodato, ma non sempre) ha poi rimescolato le carte, creando un solco incolmabile.

      Moz-

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    4. So per certo di certe amicizie :) le amicizie orientano tutto...

      "ma tanto (e si è visto ieri anche questo) la gente non lo sa, e continua a dire (senza probabilmente aver mai sfogliato una pagina) che si tratta di articoli presi dal web (ma tu ce lo vedi un Rumor o un Raffaelli "

      No XD anzi una volta quando esisteva il buonsenso al solo sentire nominare Rumor e Raffaelli c'era rispetto e ammirazione.
      Aggiungo anche se poco tecnica nelle questioni ho letto molti articoli di Loredana Lipperini era una delle poche che difendeva il mondo nerd sui quotidiani che vendevano all'epoca 400.000/500.000 copie al giorno.

      "Vero il tuo discorso, prima era un unico grande calderone dove conviveva tutto; il web (sempre sia lodato, ma non sempre) ha poi rimescolato le carte, creando un solco incolmabile."

      Fai sempre conto che tutto nacque da strani soggetti che diffusero odio e menzogne sul web :( gente che ancora investa il web :(

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    5. È purtroppo anche questo un modo (insano e tossico) di vivere una passione 😌💪🏻

      Moz-

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    6. Che le riviste della Sprea in tema anime/manga vendono 1000 o 30000 copie a noi non interessa... A noi ci piace leggere su carta dopo tanta lettura virtuale, ci piace collezionare, ci piace svogliare, ci piace andare in edicola perché in questo mondo neoliberale lorsignori ci vogliono tutti tappati in casa ad acquistare solo tramite e-commerce 😱 ci dicono che su internet si trova tutto 😅 tutto che? Per trovare i dati di vendita di Video Girl Ai ho dovuto setacciare mezzo web 😅 altre miliardi d'informazioni non ci sono su internet 😅 lorsignori hanno inventato concetti strani "animazioni invecchiate", "scene poco fluide", "troppi filler", "con la metà degli episodi sarebbe stato meglio" "brutta la sigla meglio saltarla", "serie per girellari" e potrei continuare all'infinito con le loro idiozie 😅 la cosa che più lascia sconcertati è questa molti sono anche diplomati e laureati 😅 dove hanno studiato? Molto preoccupante 😱
      Il livello di sta gente è talmente basso che vanno in orari una volta per tutte!

      Commento a caso ma se ne trovano a migliaia simili 😅

      "Dopo una lunghissima e estenuante visione della prima metà degli episodi, mi sono ritrovato con la mia compagna a saltare tutte le parti con Kuwabara (personaggio fastidioso come pochi) e gli intermezzi con Botan, Keiko e secondari vari per guardare solo la "ciccia", e l'esperienza ne ha giovato tantissimo."

      Poi questa gente critica la Sprea 😅 troppo complicato per loro comprendere il piacere della lettura, la visione tranquilla di un prodotto, l'analisi sui messaggi che trasmettono anime/manga.

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    7. Poi ovviamente tu devi essere imparziale ma una fetta considerevole degli appassionati italiani questo sono: https://youtu.be/V5hzcbkNtgs?feature=shared

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  3. Risposte
    1. Anche a me piace molto la sua coloratissima rubrica... sempre in prima linea, notizie ovviamente di primissima mano^^

      Moz-

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  4. un grande plauso per l'iniziativa ed il coraggio...
    l'unica cosa su cui sono d'accordo coi detrattori è il fotoromanzo del TF di Licia (altro che "anime comics"...) che era una roba imbarazzante già in diretta, figuriamoci oggi 40 anni dopo...

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    Risposte
    1. Sì, "anime comics" è riportato appositamente tra virgolette, è chiaro che si tratti di un fotoromanzo.
      Sai, è una perla campy, sicuramente. Un mondo a sé vero e proprio, ma indicativo (indicativissimo) dello spirito iper-ludico di questa testata.
      Un qualcosa che sicuramente differenzia dalla sorella maggiore, che resta sempre più approfondita e tecnica :)

      Moz-

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    2. Quando sono venuto a conoscenza del ritorno di questa rivista sono andato in estasi, l'ho sempre seguita con emozione ed interesse sin dai suoi esordi. Un consiglio che io volevo porvi é quello di renderla molto simile di com'era ai suoi tempi poiché era molto apprezzata all'epoca. Infatti sono stato contento di sapere che come ai suoi tempi vi sarà la posta de Drago, La Fiera de Bambù e vorrei chiedervi se sarà presente anche la posta dei lettori e sopratutto la rubrica de "I vostri Disegni", magari si potrebbe pensare di ripristinare anche queste 2 rubriche se non sono già presenti.

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    3. Ciao Paolo: lo spirito è proprio quello di riproporre qualcosa che sia divertente per redattori e lettori, che possa unirli idealmente nella spensieratezza. Il Drago ci sarà e vi fornirà l'indirizzo: vedremo se arriveranno le letterine e i disegni.
      Per il resto, rubriche, interviste, articoli e immagini :)

      Moz-

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  5. Grazie della risposta, sarà bellissimo ritrovare lo splendore e l'adrenalina che provavo a quei tempi della pubblicazione, spero e vi auguro che possa essere un buon riscontro sia per voi che noi lettori, non vedo l'ora di questo fatidico ritorno, in bellissimo tuffo nel passato che mi riporta alla mente ricordi di spensieratezza, grazie 😊

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    Risposte
    1. Grazie mille a te! L'intento è quello (stavolta legale 😁) di spensieratezza e condivisione.
      Poi, per approfondimenti e analisi particolari c'è sempre spazio sulla rivista maggiore, ma qui le cose belle non mancheranno 💪🏻😎

      Moz-

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  6. Dimenticavo di chiedere... quale sarà il formato?

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    1. Grande, tipo quadernone, come l'originale del 1991!^^

      Moz-

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    2. Ah si certo ricordo benissimo, quante pagine avrà se posso chiedere? 😊

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    3. 96 pagine + poster :)

      Moz-

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  7. Wow, non ci resta che aspettare, una bellissima notizia questo ritorno soprattutto per noi nostalgici di questa rivista 😊

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    Risposte
    1. Mi fa piacere che c'è chi apprezza e comprende lo spirito con cui si è deciso questo progetto :)

      Moz-

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  8. Assolutamente, credo sinceramente che già il suo ritorno sia un miracolo e un sogno per chi come me ha sempre amato la rivista 😉

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  9. Per esperienza personale vuoi o non vuoi prima o poi i poster fanno sempre una brutta fine 😂 nei prossimi numeri potrebbero esserci gadget diversi dai poster? Stickers adesivi (ovviamente noi li teniamo intatti 🤩), segnalibri o altro? Possibile una cosa del genere? Io in ogni caso i poster non li appendo più per precauzione 😂

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    1. Questo dipende sempre da come andranno le cose... Chissà chissà 💪🏻😁

      Moz-

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    2. Bene che Japan Magazine vuole essere avvolgente ✨

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    3. Sicuramente vuole riproporre quel mood da cameretta, adolescenza e anni novanta^^

      Moz-

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  10. Forse sarebbe meglio su Anime Cult ma interviste a Fabrizio Margaria e altri personaggi di quella stagione? Ci sono tante cose oscure iniziando dal progetto Hiro e indebolimento Italia Uno, il lento declino delle sigle, i retroscena sui tagli al settore ragazzi ma anche un ricordo indelebile di tante annate memorabili 2002, 2003, 2004, 2005 con il pregio di aver cercato di proporre anche serie ultra giapponesi (eempio Keroro) con adattamenti via via sempre più curati distaziandosi sempre più dalla Valeri Manera e Carrassi...

    Un'intervista esclusiva a Margaria senza peli sulla lingua farebbe il botto...

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    1. Ci si arriverà: per ora c'è Cip Barcellini a raccontare tantissimo su Fininvest, come sai lo scopo è proprio quello di esplorare e tracciare una storia :)

      Moz-

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    2. Immagino tra molto tempo... Spero in domande non scontate e banali.

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    3. Non è ancora schedulata, questo è certo, ma ci si arriverà quando possibile (dipende anche da lui, dopotutto) 💪🏻😎

      Moz-

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    4. Va bene! Leggendo le sue vecchie interviste all'inizio voleva fare tante cose entusiasmanti ma non venne seguito dai vertici Mediaset... Oggi manca una figura come la sua e nel boom anime del 2020 - 2022 (ormai concluso perché la crescita si è stabilizzata nel 2023 e in questo 2024 si sa se caleranno) sarebbe stato utilissimo per rilanciare gli anime in tv...
      Anni fa su Japan Magazine in un intervista fatta da Santo Verduci aveva dichiarato questo: "Prima di diventare un disegnatore di cartoni animati ne ero soprattutto un appassionato, e quindi li adoro. Non per essere di parte, ma sono un estimatore dei cartoni giapponesi e i miei due autori preferiti sono Hayao Miyazaki e Masamune Shirow."

      Io consiglio di intervistare anche Carlo Freccero personaggio interessantissimo che rilanciò gli anni sulla Rai nei primissimi anni 2000 e poi portò tante novità su Rai 4 considerato uno dei migliori canali di anime degli anni 2000 probabilmente per il target dai 20 anni in su il migliore del post MTV

      Wikipedia

      "Dal 24 settembre 2009 Rai 4 aggiunse alla sua programmazione diversi anime, in gran parte in prima TV: essi erano acquistati, doppiati e pubblicati in home video da aziende di distribuzione come Dynit e Yamato Video, che concedevano le licenze di trasmissione al canale. L'appuntamento principale fu fin da subito lo spazio del giovedì notte, che proponeva solitamente due episodi di serie diverse. Esistevano inoltre spazi di trasmissione alla mattina nel fine settimana, in cui trovavano spazio altre opere: nei primi mesi erano localizzati sia al sabato sia alla domenica mattina, ma già dal gennaio 2010 si cominciò ad utilizzare la sola domenica. La fascia mattutina è stata utilizzata per l'ultima volta nella stagione 2013/2014. D'estate infine si proponevano principalmente repliche di prodotti già trasmessi."

      Freccero è stato direttore dal 2008-2013 andato via lui iniziò il declino di Rai 4

      "Segue l'elenco delle serie anime trasmesse da Rai 4 dal 2009 al 2016:"

      Buona parte di questi vennero trasmessi negli anni di Freccero.

      Ano Hana
      Aria - The Animation
      Aria - The Natural
      Code Geass: Lelouch of the Rebellion
      Code Geass: Lelouch of the Rebellion R2
      Dennou Coil
      Ergo Proxy
      Eureka Seven
      Fairy Tail
      L'attacco dei giganti
      La malinconia di Haruhi Suzumiya
      Lovely Complex
      Puella Magi Madoka Magica
      Mawaru Penguindrum
      NANA
      Noein
      Planetes
      Psycho-Pass
      Romeo × Juliet
      Sfondamento dei cieli Gurren Lagann
      Soul Eater
      Special A
      Steins;Gate
      Sword Art Online
      Toradora!
      Tokyo Magnitude 8.0
      Welcome to the NHK

      Sinceramente mi dispiace per le censure di Digimon Adventure 02 dopo l'ottimo inizio con la prima serie di Digimon Adventure all'epoca la serie meglio "confezionata" sulla televisione italiana dei principali sei canali una ventata di novità e freschezza che ancora oggi ha lasciato un ricordo indelebile...

      Anche su Japan Magazine consiglio caldamente di intervistare un personaggio unico come Freccero al quale devo un pezzo della mia infanzia **

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    5. Dipende sempre comunque dalla disponibilità. Ora i fronti sono due, dove poter parlare di queste cose, quindi lo spazio di certo non mancherebbe^^
      Tornando a Margaria, non ricordo se era lui che voleva Bleach addirittura...

      Moz-

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    6. Certo non vi obbligo mica 😅 i miei sono consigli 🤗 Margaria fu già intervistato nel vecchio Japan Magazine mentre Freccero sarebbe un colpaccio... Lui a differenza di tanti ex direttori tv compresi quelli di oggi era davvero competente e con idee innovative... Uno dei pochissimi nati negli anni '40 ad avere conoscenza e competenza del prodotto anime già solo per questo merita tantissimo! La sua Rai Due dal 1996-2002 era un canale fantastico!

      Riporto da Wikipedia

      "Nel 1996 Freccero diventa il nuovo direttore di Rai 2, al posto di Gabriele La Porta. Durante la sua direzione la rete assume l'identità di rete giovane, sperimentale, alternativa e provocatoria. Tra i volti che hanno fatto parte della sua rete si ricordano Sabina, Corrado e Caterina Guzzanti, Serena Dandini, Fabio Fazio, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Michele Santoro e Piero Chiambretti. I programmi proposti dalla sua rete (Satyricon, Sciuscià, Il raggio verde e L'ottavo nano) durante la campagna elettorale del 2001 si rivelarono scomodi per il centro-destra, guidato da Silvio Berlusconi, il quale nel 2002 pronuncerà il noto editto bulgaro che porterà all'allontanamento dalla Rai di Enzo Biagi (già in onda con Il Fatto su Rai 1), Michele Santoro e Daniele Luttazzi (entrambi già in onda su Rai 2)."

      Con Carlo Freccero Rai Due raggiunse l'apice della popolarità tra anime, telefilm, programmi di calcio e sport un generale, programmi per ragazzi e tanto altro.
      Dopo di lui Rai Due ha perso via via appeal...

      Se lui vorrà sarebbe bella un'intervista senza peli sulla lingua in puro stile antisistema Freccero 😍

      Per quanto riguarda le censure di Digimon Adventure 02 ci scommetto che fu un'imposizione dai piani alti ☹️ Tori Animation realizzò quell'episodio con tanta poesia e delicatezza... I vertici Rai vergognosamente lo censurarono ☹️
      In Occidente trattano i bambini come deficienti ☹️ eppure da bambini abbiamo visto tutti film come Incompreso, Marcellino pane e vino, Re Leone ecc. ecc. Dove la morte era un punto fondamentale della storia censurare la morte di un bambino in Digimon Adventure 02 rimane una brutta pagina di storia della televisione italiana puro oscurantismo negli anni 2000 ☹️
      Se era un film, telefilm, libro se non addirittura un cartone animato occidentale col cavolo che veniva censurato!

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    7. Margaria voleva Bleach per Hiro! Purtroppo non se ne fece niente perché solo per Hiro costava troppo!
      Siccome il manga di Bleach era molto violento per la trasposizione animata Studio Pierrot modificò molte scene del manga per renderlo più leggero ma per la tv italiana era lo stesso troppo violento... Portarlo censurato l'avrebbe reso incomprensibile! Ad un certo punto anche in Giappone oltre alle modifiche già apportate fin dall'inizio si decise di rendere il sangue di colore nero... Probabilmente ci fu qualche reclame da genitori e associazioni varie (presenti anche in Giappone ma pare che avevano peso rispetto all'Italia)

      Prima che Bleach arrivò doppiato grazie a Dynit avevo scritto questa recensione riporto cosa disse Margaria

      "IL MANCATO ARRIVO IN ITALIA Nonostante l'enorme successo in madrepatria, l'anime di Bleach non è mai arrivato in Italia, fatta eccezione per alcuni lungometraggi animati distribuiti in home video. Il motivo per cui Mediaset (l'unica azienda italiana che poteva permettersi un simile esborso economico) non ha voluto acquistarne i diritti può trovare spiegazione soltanto nell'eccessiva violenza di molte scene splatter. A differenza dei suoi rivali One Piece e Naruto, trasmessi su Italia 1, Bleach ha scene "più pesanti" e più difficili da censurare; i tagli, troppo numerosi, avrebbero penalizzato il prodotto. Ad inizio 2009 sui forum e siti del settore sembrava che Bleach potesse essere trasmesso sull'ex canale del digitale terrestre a pagamento Hiro, voci che trovarono una piccola conferma durante una chat tra il forum Anime Fun e Fabrizio Margaria, ex responsabile della fascia cartoni di Mediaset. Alle domande riguardo il possibile arrivo di Bleach Fabrizio Margaria rispose: "La mia intenzione è di avere sempre più prime tv su Hiro e soprattutto anime che non trovano spazio sui canali free, per ora è solo un desiderio in Ad inizio 2009 sui forum e siti del settore sembrava che Bleach potesse essere trasmesso sull'ex canale del digitale terrestre a pagamento Hiro, voci che trovarono una piccola conferma durante una chat tra il forum Anime Fun e Fabrizio Margaria, ex responsabile della fascia cartoni di Mediaset. Alle domande riguardo il possibile arrivo di Bleach Fabrizio Margaria rispose: "Ad inizio 2009 sui forum e siti del settore sembrava che Bleach potesse essere trasmesso sull'ex canale del digitale terrestre a pagamento Hiro, voci che trovarono una piccola conferma durante una chat tra il forum Anime Fun e Fabrizio Margaria, ex responsabile della fascia cartoni di Mediaset. Alle domande riguardo il possibile arrivo di Bleach Fabrizio Margaria rispose: "La mia intenzione è di avere sempre più prime tv su Hiro e soprattutto anime che non trovano spazio sui canali free, per ora è solo un desiderio in quanto non esiste un budget dedicato ad Hiro e quindi si fa fatica ad acquistare unicamente per il canale Pay. Lo scoglio più grosso è la spesa per il doppiaggio che si aggiunge a quella dell’acquisto che per il solo sfruttamento pay, i controllori di gestione, non mi farebbero passare.Bleach come altri titoli interessanti (vedi Vampire Knight) vorrei tanto averli ma lo scoglio soldi è ancora pesante, vedremo. Si ho intenzione di mandare tutte le serie senza censure su Hiro, per Bleach (se riuscirò a comprarlo) sarà integrale".

      https://caffediriky.blogspot.com/2020/11/bleach-lanime-splatter-rock-la.html

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    8. Sì, ricordo bene la questione Bleach, e come per l'altra cosa che citi (Digimon) dobbiamo tutti capire che (e lo hai notato) si fanno sia due pesi e due misure, sia ci sono delle regole.
      Dunque, i cartoni giapponesi sono quelli maggiormente considerati pericolosi, perché semplicemente hanno emozioni molto più forti rispetto agli altri, anche quando gli altri propongono scene drammatiche (che rimangono comunque sempre sul "classico", quasi ascrivibili alla larga letteratura occidentale a cui tutti siamo abituatissimi).
      Gli anime sono più "pericolosi", in tal senso.
      E poi, appunto, c'è la questione delle multe. Riadattare e censurare costa, non è che le reti sono contente di doverci rimettere mano e sistemare (sia per vendibilità del prodotto, sia per rimaneggiamenti atti a togliere scene pericolose).
      Pensiamo a Saint Seiya, adattato dalla stessa Fininvest: passa senza problemi per anni, su tutti i canali minori (da quelli associati a Fininvest agli altri), poi quando va su Italia 1 è massacrato di censure... ovvio che sia così, perché lì si incappa in multe salatissime.

      Moz-

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    9. Bleach sarebbe stato ottimo nella fascia delle 23:00/24:00 esistita solo con Berserk su Digimon Adventure 02 si tratta solo di pazzia Italo-occidentale :( per fortuna sia Tim Vision che Crunchyroll hanno rimediato ma rimane una brutta pagina di storia per la televisione italiana :( protezionismo italo-occidentale che ritiene i bambini dei cuccioli da difendere cosa vergognosa! Una mentalità non del tutto morta e sepolta che resiste così come l'avversione verso i prodotti giapponesi.

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    10. Meglio così che incappare in multe salate, purtroppo. Almeno hanno potuto proseguire con la messa in onda... ripeto: purtroppo. Perché tantissime volte è solo questa, la questione.
      La fascia di Berserk ahimé non funzionò bene, era previsto anche Brain Powder ma le cose non andarono benissimo (per me fu colpa anche della poca pubblicità)

      Moz-

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    11. Ho rivisto alcuni spezzoni non ci sono scene violente ma tanta tristezza ma nulla che già non si era visto in altre produzioni per bambini vero o no che avevano pianto tutti i bambini per la morte di Mufasa? So già che dirai che i film al cinema non sono soggetti alla censura...
      La fonte del problema erano (parlo al passato perché tale si tratta per quanto riguarda gli anime in tv) il sistema delle multe tra l'altro in assenza di leggi specifiche? Dare una multa in assenza di non violenza ma di scene tristi avrei voluto vedere in tribunale chi avrebbe vinto... Censurare la realtà per proteggere i cuccioli 😅 mah! La morte non esiste, la sofferenza non esiste, la violenza non esiste?voler per forza fare crescere i bambini in un mondo finto 😅
      Poi certo ci è andata MOLTO meglio di altri paesi più oscurantisti dell'Italia tipo gli USA.

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    12. Esatto, secondo me dipende non tanto dalla morte, ma dal carico emotivo che gli anime aggiungono... e che sono spesso immagini molto toccanti o shockanti.

      Moz-

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    13. Però capisci che tutto nasce dalla folle mentalità italiana e occidentale? Invece sembra che questo sistema delle multe ti piaceva, sembra che lo giustifichi 😅
      Per fortuna in Touch e in altri anime non hanno censurato interi episodi ma neanche in Sailor Moon vedi la morte di Nevius.

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  11. P. S. Che sia Anime Cult o Japan Magazine va ugualmente bene.

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    1. Certo, come dicevo, ormai i fronti sono due e si completano vicendevolmente^^

      Moz-

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  12. Ho saputo solo ora dell'aumento di prezzo di alcuni manga pubblicati da Toshokan.
    Mi dispiace molto sia per l'editore che per i lettori :( certo che era prevedibile un disastro per Monella Chie molto meno per Vino di Zucca.
    Non capisco come un addetto ai lavori così esperto come Castellazzi abbia deciso di portare Monella Chie troppo ostico per il mercato italiano... Senza neanche l'anime arrivato in Italia... Vino di zucca invece sulla carta aveva molte più potenzialità.
    Al posto di Monella Chie si poteva portare Flame of Recca battle shonen figo, Sampei titolo molto conosciuto, KIndaichi giallo molto apprezzato anche se lunghissimo ma comunque più attraente di Monella Chie, Doraemon, Rokudenashi Blues, Cobra, Dash! Yonkuro per citarne alcuni tra i più richiesti nei vari siti internet, forum, canali YouTube.
    Mi dispiace per l'editore ma questo conferma che il mercato italiano non è il Paese dei Balocchi dove basta che sia un manga qualunque per vendere :( non funziona così ma gli addetti ai lavori continuano a ripetere gli stessi errori ricordiamo già la chiusura di Play Press, D/Visual, Comic Art, Planeta De Agostini ecc. ecc.
    Una mazzata anche per me credevo in Toshokan e adesso posso dire addio alla speranza che porti alcuni classici ancora inediti :(
    Spero comunque che Toshokan riesca ad andare avanti... Su Facebook sono stati gentilissimi e mi sono sembrati del tutto sinceri nel loro rammarico... (umanità sparita da tempo in casa Star Comics e da sempre sconosciuta in casa Panini)

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    1. Che dire, si segue una linea editoriale sperando che possa andare, senza tradire lo spirito con cui si entra nel mercato. Magari altri titoli che dici non hanno nemmeno i diritti liberi, chissà...
      Vino di zucca poteva andare alla grande ma sai come? Se ci fosse l'anime da qualche parte.
      Inutile girarci intorno, è vero che i manga vendono tantissimo e tutto il resto, ma manca proprio una struttura generica che da una cosa porta all'altra, è tutto sfilacciato.

      Moz-

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    2. Già in un mercato "piccolo" (ok sempre tra i primi 10 al mondo ma sempre piccolo) non si pubblica un po' tutto ma si vuole creare dei distingui rende tutto più difficile per i nuovi editori.
      I titoli da me proposti sono inediti da noi poi ovviamente non posso sapere come sono messi i diritti.
      Comunque può essere che Toshokan si stabilizzi in proposte di fumetti orientali con buoni riscontri di vendite glielo auguro.

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    3. Per ora non penso comunque vada male, forse sono proprio le serie lunghe a rappresentare un problema... Il resto dovrebbe vendere abbastanza...

      Moz-

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    4. Non ho preso Vino di zucca perché la tematica ragazzo basso e ragazza alta non mi ha preso ma comunque non so veramente se la presenza in streaming dell'anime se avrebbe potuto fare la differenza.
      Viviamo in un mondo dominato dai social network per i cartoni animati e fumetti è difficile perché innanzitutto la base del pubblico infantile e adolescenziale è venuta a mancare :( proprio ieri ho visto in edicola una pila di album dei calciatori Panini invenduta mi si è stretto il cuore... Ma nessun genitore può permettersi di comprare figurine al costo esorbitante di 1€ alla bustina QUATTRO volte tanto il costo di quando io ero bambino senza che gli stipendi siano aumentati di QUATTRO volte tanto :( una volta le figurine erano il passatempo più economico in assoluto con 1000₤ prendevi due bustine ed eri felice tutta la giornata... (costose erano le card e ancora di più costosissime le card del TCG una bustina 7000₤ 11 carte con stampa di alta qualità avevano un prezzo elevato ma vendevano come il pane) oggi no non ci sono cartoni in tv nei principali canali generalisti e non ci passatempi economici come le figurine ormai diventate di lusso l'alternativa per i bambini sono smartphone e lo squallido Tik Tok risultato? Aumento obesità infantile e bullismo :(

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    5. Il problema è che la carta cosa di più, le licenze idem... quindi questo è: i prezzi aumentano.
      Comunque, se Vino di Zucca fosse stato proposto nella seconda metà degli anni 90, secondo me avrebbe funzionato^^

      Moz-

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    6. Ma non gli stipendi ☹️ i genitori non possono prermettersi di spendere per le figurine perché troppo costose... Fossero aumentati gli stipendi sarebbe diverso ma il potere di acquisto è rimasto lo stesso del 2000 o comunque non aumentato ☹️ oggi basta mettere uno smartphone in mano ai figli per risolvere ogni problema ☹️.

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    7. Eh lo so, ma è sempre stato così: i prodotti aumentano, ma non gli stipendi...

      Moz-

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    8. Nel decennio precedenti i grandi classici di quel genere sono stati quasi tutti ristampati: Orange Road, Maison Ikkoku, Touch, Rough, Video Girl Ai, I's (in questo caso ristampa "interna"), Marmelade Boy non me li sono fatti sfuggire... Chi più chi meno sono andati tutti bene forse Vino di zucca nonostante avesse dalla sua il fatto di essere inedito per me paga la sua mancanza di appeal opinione personale ma tra tutte le love commedy degli anni Ottanta e Novanta mi sembra la più debole... Comunque in un modo o nell'altro si concluderà buona cosa per i suoi lettori.

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    9. Non saprei, secondo me se fosse uscito nella seconda metà degli anni '90, sarebbe stato letto di più...

      Moz-

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    10. Sicuramente avrebbe venduto di più ma comunque la maggior parte dei commenti su questo manga anche di persone esperte che scrivono sulle riviste cartacee non è stato tanto positivo... Molti l'hanno definito manga carino ma lontano dalla bellezza di altri esponenti delle commedie romantiche anni '80 decennio in cui sono usciti Orange Road, Touch, Rough, Video Girl Ai (solo per rimanere nel target shonen) rispetto a questi Vino di zucca viene considerato meno bello poi ovvio si tratta di gusti soggettivi per tizio X Vino di zucca potrebbe anche essere la commedia romantica migliore degli anni '80 e sarebbe del tutto rispettabile essendo un'opinione personale... Io mi fido delle mie sensazioni non amo le storie romantiche incentrate ragazzo o ragazza basso e alto (oltre Vino di zucca forse il capostipite di questo tipo di storia ne sono state fatte altre anche di successo con questa tematica) e Natsumi Asaoka perché non l'appeal di una Madoka, Ai (quella di Rough), Moemi, Nobuko... Poi i commenti di persone fidate (non i primi tizi a caso) mi hanno convinto ancora di più nel non acquistarlo.
      Comunque rispetto i lettori di Vino di zucca e molto probabilmente verrà completato.

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    11. P. S. Da quello che so tutte le commedie romantiche anni '80 riproposte tra il 2012 e 2016 sono andate bene alcune esaurite sono state prontamente anche ri-ristampate (cioè esaurite le tirature le hanno ristampate uguale) oggi in molti chiedono una nuova edizione... Con Vino di zucca questo non è successo forse anche perché Toshokan è nato da poco ma anche per Vino di zucca stesso ha meno appeal rispetto alle altre serie citate.

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    12. Questo può essere, senza dubbio. Diciamo che non è un titolo forte che ha un anime così amato. La serie non si vede da secoli.

      Moz-

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  13. Non è sempre stato così gli stipendi sono fermi dal 1990 oggi i bambini vivono situazioni famigliari devastanti in questo mondo neoliberale.

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    1. Neanche più la di vivere la spensieratezza tutti con lo smartphone e tik toker.

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