Rivista molto particolare sin dall'aspetto, venne ideata e diretta da Davide Castellazzi, che aveva sempre gravitato attorno al mondo nipponico dell'editoria italiana: una garanzia, dunque.
JappaMondo aveva come sottotitolo Manga Anime Tendenze dal Sol Levante.
Un appoccio subito diverso rispetto a quello dei magazine solo anime-manga che giravano, proponendosi quasi come continuazione ideale della rivista Man-Ga! di Panini/Yamato.
Tre numeri in tutto, tre grandi giornali ricchi di informazioni.
Interviste, dietro le quinte, focus, classifiche, mondo giapponese (cucina, musica...).
Non solo animazione e fumetto, ma anche spazio a quel Giappone che in quel periodo era diventato un'esotica moda da osservare con curiosità, cercando di capirne di più su usi, costumi e vita, anni prima che il sushi formato all you can eat diventasse più mangiato di un Big Mac.
Le pochissime pubblicità erano parte del tutto, proposte in box a fondo pagina: un modo persino piacevole di informare sull'uscita di libri, fumetti o VHS.
JappaMondo (il cui titolo venne ideato da Nicola Bartolini Carrassi, mi spiega Castellazzi) si divideva in otto parti, costituite dagli otto grandi "fogli" di giornale che formavano la rivista.
La prima pagina fungeva da copertina, con un editoriale e piccoli articoli introduttivi riguardanti i contenuti del mese; la seconda pagina era dedicata "alla serie", un titolo specifico che veniva analizzato (nelle tre uscite è toccato a Patlabor, Slam Dunk e Lodoss War); "direttamente dal Giappone" era il nome di pagina 3, dove si analizzavano serie e film dell'epoca; la quarta pagina era dedicata ai videogames e ai gadget, con articoli e approfondimenti; la quinta pagina era tutta per l'intervista a un autore di manga.
Seguivano le "Jappa News" con novità anime e manga a pagina 6; la settima pagina era "Itaria News", con notizie e classifiche anime e manga dalle nostre edicole e televisioni; l'ultimo foglio era dedicato alle "Tendenze", che analizzavano aspetti della cultura giapponese.
Il terzo numero ospitò una bella e inedita intervista al compianto Kentaro Miura, autore di Berserk, che lo stesso Davide Castellazzi ha voluto ricondividere sul proprio blog (la trovate QUI).
Edita dalla Epierre di Milano, JappaMondo è stato sicuramente un tentativo ricco e curioso di trattare, con adeguata profondità, gli argomenti che più stuzzicavano i fan italiani in quel periodo segnato dal boom anime/manga.
Forse oggi gli si può rimproverare solo l'eccessiva grandezza del formato, che la rendeva probabilmente scomoda da gestire nella lettura... eppure era così bello perdersi in quelle pagine enormi, colorate e piene di informazioni.
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- SHOGUN - il magazine con tanti manga
- BUNNY BAND - l'exploit Looney Tunes
- GM - Giovani Marmotte
- PIÙ - e il suo gioco
- PSM - PlayStation Magazine
- EXPRESS - la rivista con One Piece
- SUPER ACTION - sport, avventura, fumetti
- BUGS MANIA - l'incredibile mondo degli invertebrati
- TOKI CARTONI & TV - con le novità televisive
- WIZ - la rivista della Marvel
Mai sentita né vista questa pubblicazione, la sua breve vita tra l'altro non ha aiutato a renderla popolare.
RispondiEliminaPiù che scomodo, direi formato insolito, più da quotidiano...
Sì, era grande come un quotidiano, ma con carta molto più spessa.
EliminaInsomma, forse non il massimo specie se vuoi portarlo in giro... ma molto interessante.
Moz-
questa non la ricordo, però tutte quelle riviste di quel periodo e di quegli anni erano davvero una figata. oggi con internet sarebbero obsolete purtroppo. ma sono felice di averle vissute
RispondiEliminaA chi lo dici, Fra :D
EliminaAnche io CONTENTISSIMO, spero sempre di vedere prodotti editoriali così... perché ok che c'è il web, ma alcune cose hanno ancora bisogno della carta.
Moz-
La carta resta, il web no: di quanti siti interessanti, attivi nei primi anni 2000, non c'è più traccia perché chi li curava non ha rinnovato l'abbonamento al dominio? Oppure tutte le immagini, caricate su hosting pratici e gratuiti (tipo Imageshack) sono state cancellate?
EliminaMeglio, molto meglio il cartaceo tutta la vita!
Paradossalmente il digitale lo vedo utile per pubblicazioni tipo quotidiani, perché valgono soltanto un giorno, e sinceramente trovo sprecato usare carta per qualcosa "usa e getta"... Tra l'altro chi si legge integralmente un quotidiano?
Verissimo.
EliminaPurtroppo sembra che non si badi a questo: la carta resta, mentre sul web tantissime cose sono andate perdute.
Ma forse è la gente che vuole solo un qualcosa di fugace!
Moz-
Come tutte altre simili mai lette queste riviste, anche perché più che manga da leggere, gli adattamenti preferivo, tra anime e cartoon ;)
RispondiEliminaBeh, però era una rivista che dava ampio risalto anche agli anime, eh^^
EliminaMoz-
Ricordo vagamente questa rivista ma non l'ho mai comprata! :s
RispondiEliminaEbbe la sua risonanza specie per il formato: una mossa che aiutò a far parlare di sé.
EliminaMoz-
mai visto, e data la durata direi che è stato abbastanza fallimentare!
RispondiEliminaMa gestivi un'edicola per avere questo materiale? xD
Oddio, penso anche io che non sia andata bene: è un vero peccato che questa, Man-Ga! e altre riviste similari (veramente ricche e approfondite) non abbiano mai avuto vita semplice.
EliminaIo? Semplicemente in edicola ci pass(av)o ogni giorno^^
Moz-
be' anch'io, anche se all'epoca avevo solo 12 anni... boh, ricordo sempre pochi fumetti e solo quelli mainstream (Disney, Bonelli, gli ultimi Bianconi). Semmai ricordo che in quegli anni c'era il boom delle pubblicazioni per computer e/o console (TGM su tutte, la adoravo, anche se non potevo permettermela tutti i mesi)
EliminaLa roba giapponese mai beccata, supereroi USA anche quelli solo in poche edicole (anche qui ricordo il boom col superman playpress che mi ha praticamente svezzato, ma in breve tempo non arrivò più nulla tranne quello che compravo io)
Andrea87 intendi le riviste di anime, manga e animazione giapponese? Per quanto riguarda i manga gli anni '90 e primi 2000 sono stati il periodo d'oro dei fumetti giapponesi in edicola!
EliminaAlmeno qui a Cattolica (RN) in qualsiasi edicola andavo trovavo molte pubblicazioni.
Oggigiorno invece nell'edicole sono quasi spariti in favore delle fumetterie, librerie e store online.
Correzione
Elimina"intendi le riviste di anime, manga e cultura giapponese"
boh, sarà questione di "zona": in Sicilia arriva poco e niente, anche le nuove uscite devi richiederle tu in anticipo (e sperare che l'edicolante alzi il culo dalla sedia per richiederlo) altrimenti i distributori non mandano niente... poi si lamentano che vendono poco! eccerto, per loro dovrebbe essere come negli anni 70: 200 gazzette dello sport al giorno, qualche tex, topolino e via andare!
EliminaSì, nella seconda metà degli anni '90 e fino ai primi anni 2000, ci fu un vero e proprio boom (anche modaiolo) di anime e manga e cultura jap, che portò alla nascita di tantissime riviste... molte delle quali ebbero vita breve.
EliminaLo scopo di questa rubrica è mostrarvele un po' alla volta :D
Moz-
Bellissima l'estate 1999 :)
RispondiEliminaRivista molto interessante! All'epoca davvero reperire informazioni sul Giappone era complicato, raro e prezioso^^
Queste riviste davano informazioni preziosissime....
Oggi ci sono molti siti big ricchi d'informazioni ma la differenza sta che le riviste erano scritte da veri giornalisti invece i siti big scrivono anche gli under 20 che si credono di essere competenti.
C'era qualche strafalcione anche nelle riviste professionali, sicuramente, ma certamente almeno si trattava -nel 99% dei casi- di persone davvero competenti e dentro l'editoria...
EliminaMoz-
oddio, onestamente se nei quotidiani ci lavorasse qualche giovane in più e qualche parruccone 60enne in meno, forse sarebbe anche meglio...
EliminaSe poi parliamo di argomenti come quello in questione, di sicuro ci vuole qualche 30enne massimo per parlare di animazione giapponese!
Vero, però deve essere gente competente.
EliminaIeri su Wired è uscito un articolo su Twin Peaks di una giornalista esperta in TV... ignorava completamente che la serie fosse tornata con nuovi episodi nel 2017.
Moz-
No, io leggevo Japan Magazine, Benkyo! e Lodoss
RispondiEliminaNe parleremo a lungo, anche di queste^^
EliminaMoz-
È un vero peccato che non si siano più riviste di questo genere, ma se non hanno funzionato in una era dove c'era il botto di animazione jap e l'adsl era il sogno dei più, dubito che oggi durerebbero più di un numero.
RispondiEliminaEsatto, purtroppo è vero.
EliminaBisognerebbe pensare a qualcosa che sul web non c'è, a livello di contenuti o anteprime.
Moz-