[FILM] Ghostbusters Legacy: la recensione (no spoiler)

 

Afterlife: così si chiama in realtà quel che noi abbiamo titolato Legacy.
Oltre la vita, eredità.
Il terzo capitolo della saga degli acchiappafantasmi arriva a oltre trent'anni di distanza dall'ultimo, con in mezzo un reboot non canonico presto dimenticato.
Ma Ghostbusters Legacy è qui per riconnettere tutto: e lo fa nel migliore dei modi, con un sentito omaggio al primo film, a chi non c'è più, e agli immancabili anni '80 che sono ormai la frontiera dell'intrattenimento sicuro.


Possiamo partire proprio da questo aspetto: l'estetica di Legacy, che pure è un film degli anni '20 del nuovo millennio, ha molto-molto-molto di ottantiano.
Luci, colori, fumi.
È un film per chi ama il mito dei Ghostbusters; chi conosce a memoria il primo capitolo (il secondo non viene quasi preso in considerazione, se non per un paio di vaghi accenni) godrà il doppio, anzi il triplo.
Tanti sono infatti i riferimenti (suggeriti, diretti, nascosti, smaccati...) a quell'inizio della grande saga.
Video, snack, merendine. Una pila di libri.
Oltre che l'ovvio immancabile campionario (zaini protonici, trappole, la Ecto-1).



Ma Ghostbusters Legacy è anche un film nuovo: un sequel, certo, ma anche idealmente un reboot della saga, che si innesta col passato e anzi dal passato trae la sua forza.
L'azione si sposta dalla enorme New York al più tranquillo paesino di Summerville, sperduto in culonia.
L'America rurale ha qui fermato il tempo, tra diners e campi coltivati, VHS di classici horror e ragazzi che si divertono andando sul monte.
Qualcuno lascia in eredità agli Spengler (madre e due figli) una vecchia fattoria ia ia oh: il trasferimento della sfortunata famiglia porterà una nuova generazone di acchiappafantasmi connessa con quella originale, oltre che un clamoroso ritorno al passato con una trama che racconta nuovi dettagli di quel che tutti abbiamo già visto.
E conosciamo a memoria.



Legacy è questo: un enorme omaggio che ricalca il film del 1984, e proprio chi conosce a memoria quella pellicola e le sue battute, troverà qui pane per i suoi denti, godendosela e ridendo di gusto.
È un film divertente, una commedia con innocue venature horror che perde l'irriverenza del primo capitolo (ricordiamolo: si veniva dall'esperienza del Saturday Night Live) ma guadagna un tocco nostalgico e pure commovente.
Altrettanto sentito, e doveroso, è l'omaggio a Harold Ramis -deceduto qualche anno fa.
Il suo Egon sa però essere presente, vero spirito motore della vicenda.



Ma ovviamente, oltre che ai nostalgici, Legacy si rivolge anche a nuovi potenziali telespettatori.
L'effetto Stranger Things non è un mero accenno: la presenza di Finn Wolfhard è indicativa della mossa narrativo-commerciale messa in atto; mossa che funziona, creando una continuità che piace sia ai giovani che ai meno giovani.
E che rende questo capitolo, di fatto, un "cinekids" che sa d'altri tempi; sa di avventure da dodicenni, sa di fantastico da esplorare e di vicende orrorifiche da vivere, divertendosi.
Per gli assurdi giri del destino, proprio Wolfhard si ritrova nel ruolo di acchiappafantasmi, dopo aver indossato la tuta e lo zaino per l'halloween di Stranger Things: qui lo vediamo anche alla guida della Ecto-1, che intanto è stata rubata al Lucca Comics. Fantasmagorico.


Stranger Things st. 2


Bravissimi i ragazzini McKenna Grace (Phoebe Spengler) e Logan Kim (Podcast: il personaggio più gooniesiano e riuscito); sono bravi anche gli adulti Carrie Coon e Paul Rudd.
Inutile sottolineare quanto sia gasante rivedere tutti gli storici protagonisti.



Dirige Jason Reitman, figlio di Ivan che aveva girato i primi due capitoli.
Ghostbusters Legacy: una prima parte che forse si perde in qualche minuto di troppo, esplode poi in un secondo tempo piacevolmente fuori controllo, con tutto (o quasi) quel che un fan dei Ghostbusters ama e desidera.
E scommettiamo: quel che mancava qui, ci sarà nel probabile sequel.
Doppia scena oltre i titoli di coda, tra sketch old school (e pure fanservice) e un bel portone che resta aperto a una eventuale continuazione.
Chi chiameremo?

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18 commenti:

  1. Immaginavo ti solleticasse e immagino piacerà anche a me. Ghostbuster rimane un classico evergreen e nonostante svariate derive, questo lo vedo come l'omaggio più pertinente e, paradossalmente, "serioso".

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    1. Sì, diciamo che ci hai visto giusto: certo non manca la comicità e tutta una serie di situazioni piacevolmente assurde come nei primi due, però è anche un film sui legami e sulla famiglia, sull'amicizia e sulla nostalgia. Dunque, ha anche un sapore malinconico...^^

      Moz-

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  2. Domanda: se ci porto mio figlio (6 anni, quasi 7) che il primo non l'ha visto (ci ho provato, ma si annoiava, i ritmi sono troppo diversi da quelli di oggi e il film di per sé non era pensato per bambini) potrebbe piacergli?

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    1. Mh... secondo me potrebbe spaventarsi: nella prima parte, l'ironia è tenuta a freno e dunque alcune scene potrebbero essere horror. Certo, magari lo erano anche nel primo film, ma gli effetti qui sono ovviamente più realistici... forse per questo te lo sconsiglierei, per adesso...

      Moz-

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  3. Sono molto curiosa di vederlo, mi era già piaciuto tanto il trailer (e mi ero anche emozionata).

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    1. La seconda parte del film ti emozionerà tantissimo, allora... *___*

      Moz-

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  4. Devo dire che mi dà una sensazione un po' mista. Da una parte mi puzza come la trilogia sequel di Star Wars e il tentativo disperato di continuare l'onda anni '80-Strangers Things, ma dall'altra sembra anche un'operazione nostalgia fatta con un certo criterio.
    Sospendo il giudizio finché (eventualmente) non l'avrò visto.

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    1. Propende più verso l'operazione fatta come si deve, emozionante specie sul finale, certo anche con compiaciuto fa service dove occorre.
      Ma è piacevole 😎💪

      Moz-

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    2. Ammetto che il fatto che ci sia Paul Rudd probabilmente gli aggiunge un punto a favore! 😀

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    3. Personaggio abbastanza particolare, simpatico 😎💪

      Moz-

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  5. Molto curioso, l'importante per me che riesca a non deludere.

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    1. Non delude, anzi. Ottimo passaggio di consegne 💪😎

      Moz-

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  6. mmh
    nn mi ispira
    sarà che sono nato nel '98, ma sta nostalgia non la sento e non sono particolarmente legato ai capitoli precedenti

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    1. Eh, allora decisamente NON fa per te.
      Però potrebbe anche essere un modo per avvicinarsi al franchise, che immagino riparta da adesso 💪🤩

      Moz-

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  7. visto ieri sera, un po' noiosetto sinceramente... poi l'idea di far morire uno degli acchiappafantasmi originali, mah :/ ....il pubblico come ha accolto la cosa?

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    1. Nel migliore dei modi: sarebbe stato brutto usare un altro attore, a mio avviso.
      Meglio così, personaggio morto come l'attore, hanno reso un giusto omaggio!
      Quarto capitolo già in programma :)

      Moz-

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    2. Ah, non sapevo che l'attore fosse morto... Allora sì, in questo caso ha un significato... 👍Fra l'altro i nipoti li hanno fatto somiglianti, soprattutto la ragazzina...

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    3. Yes, hanno fatto un ottimo casting, per me... Infatti non vedo l'ora di rivederli in azione^^

      Moz-

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