[TELEVISIONE] i problemi di identità dei canali Mediaset



Negli anni '80 e '90 la Fininvest -poi Mediaset- dominò la scena televisiva italiana, offrendo un'alternativa all'istituzionale Rai.
Non ci interessa qui esplorare modalità politiche con cui l'egida del Biscione mise su un colosso multi-mediale (tre reti, un quarto canale "satellite", e testate varie).
Fino agli anni 2000, possiamo dire, la Mediaset ha avuto una sua precisa identità.
Cavalcando ovviamente i tempi correnti, rivoluzionandosi su misura.
Ma oggi? Cosa è successo a queste reti?

Di certo l'offerta Mediaset si è ampliata: una marea di canali digitali dedicati ai più svariati argomenti.
Tgcom 24 è l'all news con notiziari perenni; La 5 il volto "femminile"; Boing e Cartoonito sono rivolti ai più giovani; Iris e Cine 34 ai bei film; 20 agli eventi più cinema e serialità; Top Crime è risevato a chi ama giallo e poliziesco; Focus a chi ama i documentari; Mediaset Extra è la rete delle repliche e dei recuperi; Italia 2 è uno specchio di Italia 1.
Proprio di questi due canali, e ovviamente degli altri due classici Canale 5 e Retequattro, ci occuperemo nelle prossime righe.



Guardando al passato, era facile identificare i tre canali principali.
Canale 5 era la rete ammiraglia; sostanzialmente la Raiuno berlusconiana.
Di lì passavano film di cassetta in primissima visione, show di forte presa e tutti i volti principali dell'azienda.
Retequattro era la rete col tocco femminile, addirittura "per massaie". Telenovelas e soap a profusione, ma anche film d'antan e telefilm brillanti.
Italia 1 era la rete giovane: cartoons, sport, musica, programmi freschi e uno sguardo al modello di vita americano.
Tutto qui, semplicemente.
Possiamo aggiungerci Italia 7, un vero e proprio quarto canale (poi abbandonato, vedi QUI la sua storia) destinato a un pubblico maschile.





Col tempo, nuove mode hanno via via modificato la proposta delle tre reti, che però hanno sempre mantenuto una propria identità.
Penso all'arrivo dei quiz show e dei reality di inizio anni 2000 (letteralmente un'invasione, con un sacco di immondizia al seguito); lo strapotere degli show della De Filippi, che spesso -tra le poche cose funzionanti davvero come share- monopolizza gli spazi; una serie di fiction che dall'altissima classe iniziale (vedi Distretto di Polizia) hanno via via saturato ogni slot con titoli non sempre all'altezza.
Poi infotainment, la politica, la cronaca... inseguendo spesso la Rai.
E si arriva a oggi.
Retequattro ha perso la sua impronta "rosa" diventando un canale serioso (se ne vogliamo prendere il buono, vada per i bei film che ripropone); Canale 5 ha perso il suo essere ammiraglia, diventando un mix tra la Retequattro anni '90 (soap e telenovelas...) e programmi "trash"; Italia 1 non ha quasi più nulla di giovanile, reggendosi solo su Le Iene e poco altro.
Peraltro, con una grafica così cupa che non rimanda minimante a una freschezza spensierata:




Eppure si è ancora in grado di fare qualcosa di carino, come nelle due giornate dedicate agli anni '80:




Una notizia recente voleva Studio Aperto e TG4 in crisi d'ascolti e prossimi alla chiusura; anche se la questione è stata smentita e spiegata, è sintomo che qualcosa non quadri più come un tempo.
La fiction ormai ha perso smalto, e dove la Rai propone ormai serie d'autore (Coliandro, L'amica geniale, I bastardi di Pizzofalcone, Rocco Schiavone...) assieme a grandi classici (Montalbano, Don Matteo...) la Mediaset è ferma a vecchi modelli ormai stantii (Solo, Rosy Abate...).




In tutto questo si inserisce Italia 2, una rete nata per assomigliare un po' alla primissima Italia 1 e col tempo modificatasi (tra chiusure annunciate e mai avvenute) in un qualcosa che (r)esiste in mezzo a un mare di proposte.
A noi qui interessano ovviamente gli argomenti nerd/pop dunque di quelli parleremo; nello specifico serie cartoon, qualche serie TV e qualche film.
Su Italia 1 alla mattina vanno in onda, praticamente in loop da anni, sempre le stesse serie retronostalgiche.
Funzionano bene ma nemmeno sempre (la gente dopo un po' si scoccia): all'ennesima replica -pur in un'inedita versione rimasterizzata- persino quel capolavoro di Lady Oscar ha floppato, venendo sospesa dopo pochi episodi.




Per il resto, è sempre un L'incantevole Creamy, Pollon, Heidi, Fiocchi di cotone per Jeanie... in un eterno susseguirsi di repliche che lasciano davvero poco spazio a ripescaggi insperati (il recentemente trasmesso Hilary, ad esempio).
Italia 2 cerca di allargarsi un po', tra novità vere e proprie (My Hero Academia, Fire Force), nuovi episodi di serie cult (One Piece) e qualche proposta interessante (City Hunter, Lamù) in mezzo ai sempiterni Dragon Ball GT e I Cavalieri dello Zodiaco (spesso da rimbalzarsi su altre reti).
A breve tornerà anche il Detective Conan, nella speranza che funzioni per vederne puntate inedite.




Un po' troppa dispersione, un palinsesto che sembra non tenere conto di un verticalità, uno spreco di forze per riempire tanti canali.
Eppure basterebbe riprogrammare con una precisa identità quelli già esistenti, e fare in modo che il fan possa trovare un preciso slot per cartoon in una data ora, sempre; e quindi anche il telefilm, anche il film cult. Inserendoci classici e cose nuove, in tandem.
Sembra invece si proceda quasi a casaccio, senza che il fruitore possa più identificarsi (e fidelizzarsi) a un canale.
Voi cosa ne pensate?

UNA MIA PROPOSTA

86 commenti:

  1. Come sai snobbo cordialmente la tv da anni, processo iniziato quando la Rai ha iniziato a interrompere i film come le tv private, e dall'affresco che racconti non mi sto pentendo affatto: attualmente seguo soltanto qualche evento sportivo ritenuto "minore" e "Un posto al sole" ma su Raiplay per questioni di orario.
    Ricordo bene l'organizzazione anni '80 dell'allora Fininvest, con un controllo anche su Koper Capodistria che offriva sport internazionale gratis! Poi il salto di carriera di Maurizio Costanzo che ha spudoratamente favorito la moglie, l' arrivo dei reality lì come su altre reti, i notiziari iniziati come "speciali" sulla Guerra del Golfo e mai più interrotti, il meteo e TGCom24 durante i film, il posticipo della prima serata... Un accumulo di contaminazioni anno dopo anno, cui va aggiunto l'aumento della pubblicità (in origine le anticipazioni del TG5 non erano seguite da un blocco pubblicitario!).
    Meglio Mediaset com'era prima, nettamente.

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    1. Sì, sicuramente la TV tutta si è imbastardita clamorosamente.
      Ma se da un lato la Rai ha mantenuto la sua istituzionalità, restando fedele a se stessa come TV di servizio (con aggiunta di diverse cose davvero pregevoli) Mediaset sembra arrancare proprio in quello che le riusciva bene: intrattenere.
      Forse più di tutti ha subìto la concorrenza satellitare/digitale...
      🤔👍

      Moz-

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    2. Se Mediaset non avesse voluto subire certa concorrenza, avrebbe benissimo potuto negare spazi pubblicitari a Sky, DAZN, Netflix tramite le proprie agenzie... (poi non so se Silvio ha delle quote di proprietà anche lì!) e puntare soltanto a promozione delle emittenti del proprio circuito. Forse che in un qualche blocco pubblicitario del pomeriggio promuovono il film che andrà su Iris in prima serata, o il documentario che passerà su Focus? A sensazione direi di no, perché è e resta una televisione commerciale, disposta a vendere spazi anche alla concorrenza pur di massimizzare i profitti, anche a scapito degli spettatori persi.

      Quanto mi piaceva il blocco che presentava velocemente la prima serata delle tre emittenti con slogan finale "Resta tra amici"! Accattivante, essenziale, spesso ti metteva nell'imbarazzo della scelta!

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    3. Un tempo Mediaset evitava giustamente le pubblicità di Sky, quando lasciò la piattaforma (ahimè chiudendo pure quel capolavoro di Italia Teen Television...). Poi non so cosa successe e prese a trasmetterle.
      Sì, comunque promuovono le proprie offerte su tutti i canali, ci sono schermate che ti fanno vedere i titoli delle prime serate di qualunque rete, indipendentemente dal canale dove sei.
      Vero quel che dici, ma forse c'è proprio troppa scelta. Io limiterei il tutto a 6 canali.
      Tre normali, e tre sulla scia (Italia 2, La5 e Mediaset Extra/Iris) in questi farei confluire tutto.

      Moz-

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  2. Di certo la nostra generazione è cresciuta parallelamente allo sviluppo delle tre reti principali di Finivest/Mediaset: non posso scordarmi gli appuntamenti quotidiani e settimanali che abbiamo imparato a seguire con una fedeltà quasi assoluta anche perché era l'unico modo per coltivare la passione per i cartoni animati.
    Oggi, secondo me, ci sono molte cause che hanno fatto finire nel dimenticatoio questi canali. In primo luogo il risveglio delle coscienze dopo anni di berlusconismo comunicativo (oggi non mi sintonizzerei su quei canali neanche sotto tortura perché hanno dei palinsesti orripilanti che ammiccano a un certo tipo di mentalità conservatrice) poi sicuramente degli errori organizzativi derivanti dal non aver saputo gestire un parco canali che se organizzato bene potrebbe proporre un'offerta di livello e infine, parere ancora più personale, non sopporto le frequenti interruzioni pubblicitarie quando guardo un film, un cartone o una serie. Potrebbero anche, e semplicemente, essere le vittime designate dell'evoluzione digitale che fagocita e schiaccia chi non sa stare al passo.

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    1. Ecco, anche per me è un po' come hai detto alla fine.
      Certo, il berlusconismo iniziale non fu mai così fastidioso come quello finale (dal 1998 agli anni 2000). Prima era uno yuppismo che guardava a un'America italianizzata... Comunque non siamo berlusconiani, anI ci hanno insegnato a stare alla larga da certi modelli politici sfruttando però la loro offerta cool! 😎🔥💪

      Moz-

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    2. Be' poi siamo cresciuti e abbiamo imparato a distinguere il prodotto dal produttore

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    3. Eheh, no ma giuro che io ho sempre fatto la distinzione, erano cose divertenti ma non un modello da seguire...^^

      Moz-

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  3. Ottima disamina. Ricordo anch'io constant g a quando negli anni 80 praticamente rete4 era la rete delle nonne perché proponeva quelle soap opera argentine quali topazio milagros (me le son sorbite tutte) mrntre italiauno era davvero il canale giovane (A tal proposito non so se ero solo io che avevo il dubbio se metterlo sul 6 come tasto del telecomando oppure sul 4 scalzanfo retequattro).
    A tal proposito ricordo che la primissima messa in onda di x-files 94 era stata appunto su canale 5, inizialmente un po'in sordina e ad orari improponibili, per poi approdare su Italia 1 in prima serata quando ebbe il successo aspettato, appunto sul canale di giovani.

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    1. Yes!! Ci sono stati vari programmi che si sono scambiati rete dopo un po' di rodaggio (anche I Simpsons!) 😎
      Retequattro di Topazio era anche quella di Ciao Ciao... W Grecia Colmenares 🧡📺
      Comunque, thanks! Io vorrei si tornasse a una situazione identitaria più semplice.

      Moz-

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  4. Li ho conosciuti nell'infanzia solo nei 2000 li ho sempre considerati spazzatura per la loro insulsa programmazione e povertà di contenuti sono dei canali amatoriali provinciali trasmessi nazionalmente.
    Penso che anche quando nacquero e durante i loro anni migliori negli 80 e 90 facevano schifo, di meno ma sempre cavolate.
    Anche se non li guardo e mi baso sugli spezzoni che vedo in internet e in tv i canali più belli erano e sono ancora per quanto calati di qualità e varietà quelli statunitensi perché sappiano che parte tutto da loro che creano mille cose.

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    1. Forse non proprio dai primi 2000 ma già lì qualcosa iniziava a non andare.
      Negli anni '80 e '90 erano molto meglio, zero reality e zero porcherie martellanti come gli show della D'Urso o la De Filippi... c'era del trash ma era "accomodante", di famiglia.

      Moz-

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  5. Bei tempi quando la Rai trasmetteva senza interruzioni e lo faceva perché era la TV di stato per la quale pagavi un abbonamento, mentre le altre erano tv commerciali che non ti chiedevano soldi però mettevano pubblicità ovunque. Mi stupisce che i vari organismi di controllo non abbiano mai trovato da ridire su tale svolta Rai sugli spot nei film e programmi vari. È un sopruso bello e buono. Non per niente preferisco seguire lo stesso programma su Raiplay senza interruzioni e quando mi pare. Cosa che non vale per il Festival Di Sanremo poiché viene interrotto dagli spot anche sulla piattaforma streaming. Ma forse è anche un bene perché ogni puntata supera abbondantemente ogni volta le tre ore e sono decisamente troppe per il cervello umano. Ritengo che comunque la maggior parte delle persone segua ormai i programmi sulle piattaforme streaming per comodità.

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    1. Guarda, da amante del pop a me le pubblicità non hanno mai dato fastidio (tranne rarissimi casi, esempio se messe a cazzo in un film).
      Per me anzi le pubblicità sono sempre state un modo per staccare... avvolgendomi ancora di più nella commercialità di un mondo che funzionava.
      E servivano per cambiare un po' canale, o per fare la pipì^^

      Moz-

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  6. non c'è stato ricambio generazionale ai vertici (Berlusconi ha 86 anni ormai, Confalonieri è forse anche più vecchio, ecc...) mentre il mondo intorno a loro è cambiato: adesso è anti-storico un palinsesto con il programma che comincia all'orario X pieno di pause pubblicitarie quando in streaming il programma inizia quando dici tu e senza spot (anche Sky trasmette i film alle 21/21.10 senza pause + la possibilità di rivedere tutto in streaming)... Ma secondo voi due quasi 90enni (per quanto arzilli) sono in grado di capire cosa interessa ai giovani come quando avevano 50 anni? Sempre se se ne occupano ancora loro...

    E' risaputo che a zio Silvio le tv non interessino più tanto per creare consenso (così come non gli è servito più il Milan e lo ha ceduto) e lascia le reti in balia dei funzionari con la sola indicazione di "non spendere troppo". Anche perché l'ultima volta che il figlio ha osato, ha fatto fallire la sezione pay comprando la Champions League a prezzi fuori mercato!

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    1. "Berlusconi ha 86 anni ormai, Confalonieri è forse anche più vecchio, ecc..."

      https://www.youtube.com/watch?v=_oSRvcdlgSI

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    2. Ahaha addirittura gli Stones?^^
      Comunque, pensa: Berlusconi chiamò ai tempi la Valeri Manera, le diede carta bianca secondo certi dettami che dovevano rispecchiare il target dell'azienda, e via.
      Bisogna affidare le cose a chi ne capisce, ma penso che effettivamente forse non interessa più a nessuno...

      Moz-

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  7. Una volta i cartoni animati li trasmettevano su Rete 4. Ci andavano anche veri e propri programmi interattivi come Game Boat! A un certo punto si è deciso di spostare i cartoni su Italia 1 che è così diventato il canale per i giovani, mentre Rete 4 era il programma per gli anziani. In casa mia io guardavo sempre Italia 1 e occasionalmente 7 Gold (per gli anime, i documentari o il wrestling), i miei genitori la Rai e mia nonna guardava Rete 4. Certo, ogni tanto guardavo anche altri canali (sempre alla ricerca di cartoni o documentari) ma la base generale era quella X4
    Il problema di oggi è che la televisione in generale è diventata obsoleta per i giovani, che guardano tutto su Internet, dai computer o dai microschermi di cellulari, i-pad etc. La TV in Italia la guardano solo i "vecchi" (o gli appassionati di calcio che poi mi sembra stia invecchiando anche quella categoria) e quindi le reti televisive investono e trasmettono solo in cose che possano attrarre questa fascia. Certo la concorrenza dei colossi streaming non aiuta ma c'è da dire che Mediaset ha proprio smesso di provarci e quando ci prova ogni tanto fa solo gaffe. Esempio: la Rai ha visto che negli ultimi tempi vanno forte le serie TV modello Netflix/HBO e allora produce roba come I Medici, Gomorra, Leonardo, Il Nome della Rosa... non dico nemmeno che a me piacciono ma diamogli credito perché almeno la Rai ci prova a stare al passo con i tempi (è perfino passata al cinema). La Mediaset, invece, non ci prova nemmeno. Avrebbero potuto provare anche loro a creare le loro serie TV (o magari film) originali, avrebbero potuto provare a rilanciare l'animemania (se ne è discusso parecchio sul blog di questo) ma non l'hanno mai fatto. E uno magari dice "eh ma se mancano i soldi", mancano i soldi ma intanto spendono 20 milioni (qualcuno dice addirittura 60) per realizzare Adrian?!
    Un altro problema per me è stato proprio questa divisione in tanti canali. Secondo me funzionava meglio quando i canali erano pochi. Ad esempio oggi abbiamo tipo 3 o 4 canali dedicati ai cartoni per bambini. Lo stesso Italia 2 non sono sicuro che sia stato una buona idea. Non era meglio cercare appunto di rilanciare quello principale piuttosto che almeno la gente lo conosce?
    Concordo anche sulla grafica che si fa cupa e non trasmette più le stesse emozioni. A questo proposito, mi permetto di aggiungere che un altra cosa che si è persa e che secondo me invece giocava un ruolo importante sono gli spot pubblicitari dei programmi, i promo di Italia 1 dei vecchi tempi erano veramente delle opere d'arte, facevano venire subito voglia di guardare anche i programmi più scrausi. C'è un canale Youtube che li sta recuperando tutti, ditemi voi se non ho ragione quando dico che sono stati una perdita devastante:
    https://www.youtube.com/playlist?list=PL2KxtAV4u1XeVRq_3owcVcHitnjWAKgbb
    A me sembra che Mediaset si sia proprio arresa. Come tanti altri in Italia del resto.. Si percepisce che la fine è vicina e invece che lottarvi contro si preferisce arraffare quello che si può finché si può. Purtroppo è una mentalità prevalente..

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    1. ... e quindi la.grafica cupa di Italia 1 ecco che acquista un senso, esprimendo la condizione dei trentenni di oggi che, di tanto in tanto, svogliatamente, ancora ci buttano un occhio... 😕

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    2. Dunque, in realtà sia Rete4 sia Italia1 avevano i cartoons (il primo Ciao Ciao, il secondo Bim Bum Bam ma anche la fascia preserale).
      Poi Bim Bum Bam passò su Canale 5, e Rete4 tenne qualcosa (Game Boat) mentre Italia 1 ebbe il lunch time.
      Infine, nel 1996 mi pare, tutto tornò su Italia 1 che acquisì ancora più l'identità di rete giovane (anzi, anche per bambini) ma già lo era, tra wrestling, sport americani, film action e notti horror.
      Concordo comunque. La Mediaset nemmeno prova a stare al passo, e Italia 2 (che era una buona idea) sembra navigare un po' a vista... non capisco perché non le facciano acquisire una identità precisa. Solo con City Hunter sentii un po' questa cosa, oltre che appena aprì.
      La grafica di Italia 1 sembra un funerale...

      Moz-

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  8. "Si percepisce che la fine è vicina"... nel caso di Mediaset (e della filosofia che le sta dietro, che i commentatori precedenti hanno bene analizzato) io direi "si auspica".
    Speriamo che riprenda forza la RAI "di servizio" che ha degli ottimi canali tematici, anche se probabilmente ai giovanissimi è proprio il mezzo televisivo che non interessa più.
    Raistoria purtroppo è un po' scaduta da quando c'è di mezzo Paolo Mieli, ma si può ancora vedere. PQR i film, nuovi e meno nuovi, Raimovie ne fa di belli, ma purtroppo il grosso della torta ce l'ha Silvio, e tocca guardare Iris. Meno male che sul digitale terrestre ci sono anche altre cose, tipo Paramount ecc., dove la pubblicità è anche meno invasiva. Ho notato infatti che se vai su Raimovie, hai 7 possibilità su 10 di beccare il film, mentre se vai su Iris, 7 su 10 ti becchi i "conFFigli per gli acquiFFti" :D

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    1. Cosi J_D_ La_ Rue la RAI investe i NOSTRI soldi per doppiare e non completare Fairy Tail.
      Senza dimenticare le spese pazze per Sanremo che hanno fatto la storia così come i tarocchi di Affarri Tuoi.

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    2. Stai citando il peggio del peggio della Rai, a parte Fairy Tail che francamente non so cosa sia.
      Affari tuoi , Uno mattina e compagnia per me sono un esempio della degenerazione della Rai che vuol imitare Finivest, Sanremo semplicemente "non esiste", l'ultima volta che l'ho visto c'erano i Duran Duran.
      Io ho espresso una "speranza", che passa per il rafforzamento dei canali mediatici e forse per l'obliterazione di raiuno, raidue e mettiamoci pure raitre.
      Per sperperare soldi pubblici siamo campioni mondiali, ma non è la tv commerciale la soluzione. Opinione personale.

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    3. Volevo dire canali "tematici".

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    4. Io penso che la Rai oggi funzioni bene, perché la parte critica è passata e paradossalmente sembra essere la TV italiana standard, vero esempio di qualcosa che si affianca alle reti in streaming.
      La Mediaset non sa bene forse cosa vuole... eppure di diritti e materiali ne ha tantissimi.
      C'è stata la sua epoca d'oro, ma oggi si regge solo su GF Vip e cose analoghe. Un vero peccato.

      Moz-

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  9. Il problema è che mancano persone competenti come c'erano in passato.

    Prendiamo Laura Casarotto direttrice di Italia 1 cosa ha fatto in 7 anni di positivo? Zero idee, zero innovazione, zero rilancio.

    Eppure nonostante tutto Mediaset negli ultimi anni ha investito in maniera considerevole negli anime prendendo Fire Force, My Hero Academia, Dragon Ball Super, i nuovi episodi di Naruto e One Piece, con l'eccezione del remake di Capitan Tsubasa l'unico un minimo valorizzato il resto è stato relegato a Italia 2 con ascolti inevitabilmente bassi. Possibile che la Casarotto e i manager Mediaset non abbiano un minimo di conoscenza delle mode odierne? Neanche una semplice ricerca di mercato? Mentre dalle librerie arrivano dati confortanti delle vendite dei manga in crescita Mediaset non ha saputo minimamente cavalcare l'onda di questo boom. Allora, mi chiedo per arginare il declino non hanno in mente nulla? Neanche sfruttare la scia favorevole attuale? Come può rimanere in piedi un canale del genere? Senza più identità e idee?

    Fossi io un dirigente Mediaset o la Casarotto stessa avrei fatto ricerche di mercato per capire cosa piace al pubblico attuale e investito in pubblicità...

    Anche perché così si buttano soldi senza senso.

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    1. purtroppo in Mediaset, come un po' in tutta l'Italia, non tutto gira come logica imporrebbe: è risaputo che la fascia dei bambini venne distrutta dalla De Filippi, perché voleva che TUTTI gli adolescenti guardassero i suoi schifo-programmi...

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    2. E intanto spendono 20-60 milioni per Adrian..

      La storia della De Filippi mi è nuova, puoi spiegarmela per favore?

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    3. La DeFilippi, si dice in giro, pare si sia imposta per togliere potere alla fascia ragazzi più forte (Dragon Ball ecc), per favorire i suoi Amici.
      Non so se sia così, ma è vero pure che prima o poi l'anime-boom sarebbe scemato (e già lo era, tranne un guizzo finale sailormooniano/onepiecesco nel 2010). E che comunque i suoi Amici funzionavano benissimo.

      @Gravo: verissimo, noi ragioniamo però da fan, loro avranno altri dati.
      Certo è che proprio nemmeno ci puntano, dovrebbero creare slot che alternano anime nuovi e quelli classici retronostalgici, anche se io avrei addirittura altre idee... specie visto lo streaming imperante.
      Secondo me è Italia 2 il canale da potenziare in questo senso...

      Moz-

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    4. Non è la prima volta che sento parlare di un auto-sabotaggio del genere, per esempio avevo sentito che la wrestlingmania di Italia 1 finì perché i produttori del calcio si erano lamentati che i bambini non compravano più buste, album e giocattoli del calcio, compravano quelli del wrestling.
      Ma queste cose sono legali? L'Italia non ha leggi contro i monopoli o qualcosa del genere? Perché qualsiasi paese civile ce l'ha. Il monopolio è il nemico numero uno della creatività.

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    5. Eh, ci sarà pure ma appunto è arginabile grazie a certe lobby... tutto connesso, spingi e elimini qualcosa.

      Moz-

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    6. Oddio, ricordami cos'è Vecchi bastardi! 🤔
      Vero, voglio credere alla buona fede della scelta ma penso che se il wrestling fosse stato all'apice del successo (e ricordiamo: non solo televisivo ma anche in edicola e nelle giocherie) col cavolo che lo segavano via.
      Specie con tutti i contratti trasversali.
      Ricordo anche la storia dei cartoon per universitari... patetica (era una questione, la stessa ancora in corso, di slot riservati commercialmente solo a quegli show).
      Su Italia 1 e 2: penso che ormai vogliano puntare sulla seconda, e a me sta bene che diventi una Italia 1 come nel passato, ma allora che lo facciano!!!
      Studiassero un palinsesto concreto! 👍🔥

      Moz-

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    7. @Moz: se è così allora non bisogna stupirsi se Mediaset è diventata stagnante e non investe più in nulla. I monopoli sono il nemico peggiore della creatività. Fintanto che i canali saranno in mano a un politburo di vecchi fossili a cui interessa solo tenersi stretti i soldi che hanno e non vogliono rinnovarsi perché loro sono già ricchi, allora non c'è speranza. Che poi ho descritto un po' l'Italia in generale: nessuno investe in novità, chi ha i soldi si tiene stretto quello che ha disperatamente, se qualcuno ha un idea tutti lo guardano male per paura che possa portargli via quel poco di spazio che sono riusciti a ritagliarsi.

      @Gravo: M.R. sarebbe? Comunque la violenza, il caso Benoit etc. erano solo una scusa. Il wrestling era all'apice della popolarità a livello di franchise quando a un certo punto han deciso di farlo fuori solo perché, come ho detto, stava togliendo clienti al calcio. In una società civile, la concorrenza è normale e considerata anzi essenziale (perché, lo ripeto, il monopolio porta solo alla stagnazione) ma qui in Italia evidentemente piace giocare sporco. E allora ci becchiamo quello che ci meritiamo.

      Italia 2 poteva anche essere interessante se solo l'avessero lanciato come si deve (a cominciare dal fatto che a un certo punto ha cambiato pure numero di canale, anzi ricordo che occorreva sistemare la ricezione per vederlo perché era andato via satellite o qualcosa del genere) ma soprattutto se avessero gestito bene i titoli che hanno preso. Faccio un esempio: acquistano i diritti di My Hero Academia, uno degli anime più in vista del momento, uno che potrebbe effettivamente diventare il nuovo Dragon Ball (perché ha anche lo stesso potenziale di andare in onda senza troppe censure e di piacere quindi sia a piccini, che se lo vedrebbero senza perdere troppo, sia a più grandi) ma il loro modo di trasmetterlo ha fatto pena. A parte il ritardo pazzesco rispetto all'originale e il doppiaggio sottotono in certi punti, ma poi non ha mai avuto una vera distribuzione regolare. E il primo film, ambientato dopo la terza stagione con tanto di episodio che fa collegamento diretto ad esso, è uscito al cinema in Italia quando ancora si era fermi su Italia 2 alla seconda stagione. Lo stesso erorre che fece la Rai con il film dei Digimon.

      In conclusione: non capisco cosa l'hanno creato a fare questo Italia 2 e tutti questi nuovi titoli se poi non li sanno sfruttare.

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    8. Ah, se è per questo anche con X-Files mi pare fecero un errore simile, ai tempi del primo film al cinema XD
      M.R. penso sia Tiraboschi, direttore di Italia Uno.
      Comunque sì, hai pienamente ragione sul monopolio e sugli auto-sgambetti.
      Italia 2 era nato, se ricordi, come una copia old-style di Italia 1. Oggi ci sono film per deficienti, qualche anime buttato lì (gli unici che ho percepito come "concreti" sono stati City Hunter, Dragon Ball GT con tanto di scena inedita e gli attuali One Piece/Fire Force.
      Il resto sembra tutto casuale, non c'è un palinsesto avvolgente.

      Moz-

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    9. Più che altro non serve offendere. Se una cosa è oggettiva, con garbo ci sta il dire qualunque cosa a riguardo.
      Mettere in mezzo persone che nel discorso non c'entrano niente, specie utenti del blog, è un altro conto e lo sai anche tu 😎💪
      Sul wrestling: comunque funzionò in tre periodi distinti, io aspetto anche il ritorno del quarto boom che stranamente non viene ancora pompato... 💪

      Moz-

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    10. Ne parlo qui:
      https://mikimoz.blogspot.com/2018/01/wrestling-in-italia.html
      Ormai il wrestling WWE se l'è preso DMAX, quindi ciao core^^

      Moz-

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    11. Le censure su DBZ vennero per precedenti multe che Italia 1 ovviamente non voleva più rischiare di dover pagare.
      È un discorso complesso, forse oggi superato, ma l'apice dell'anime-mania coincise anche con la massima attenzione per i contenuti.

      Mediaset ebbe sia sfortuna di subìre internet senza capirlo a fondo, sia la colpa di spingere la gente verso il web con questi atteggiamenti.
      Non furono lungimiranti: a un certo punto hanno smesso di "crescersi" il proprio pubblico.
      Tamarreide era una risposta all'amatriciana di Jersey Shore; Uman era un giochetto giapponese, ricordo che fu sospeso per scarsi ascolti e invece scopro che andava bene? Mah...

      Moz-

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    12. Lo so, purtroppo la Mediaset deve rispondere anche a logiche commerciali superiori: se un programma non va, DEVE purtroppo spostarlo o sospenderlo perché comunque ha siglato accordi pubblicitari garantendo una certa percentuale di share ai committenti...

      Moz-

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    13. Guarda, negli anni '80 e primi '90 quasi manco si sapeva cosa sarebbe andato in onda...
      Nel 1998 le ultime tre puntate di Slayers andarono in onda unite in un solo episodio da 20 min perché il giorno dopo iniziavano le partite di tennis... serie sospese c'erano anche all'epoca ma che io ricordi ciò si intensificò man mano dalla fine degli anni '90, forse quando bisognava garantire certi ascolti sempre più con accordi siglati...

      Moz-

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    14. In realtà ai miei tempi le prime serate ce le potevamo scordare... il tabù fu rotto da Lupin III e poi dalla serie di Diabolik, oltre che una serata Futurama / South Park ma era sempre molto dopo il "mio" periodo.

      Moz-

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    15. ricordo ancora quell'anno che spostarono Dragon Ball nel preserale di Italia 1, era nel 2001 e rinunciai pure alla 2a (sfortunata) edizione di Quiz Show per vedermelo, era arrivato alla saga di Great Saiyamen...
      forse l'unica volta in cui ho fatto una scelta così dichiaratamente a favore di Mediaset... col senno di poi, sapendo tutte le repliche che hanno fatto di DB, mi sarei goduto il quiz di Amadeus ancora un po'...

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    16. Verissimo: i cartoon impazzavano a ogni ora e Game Boat che citi (e che vedremo nei mesi prossimi qui) fu realizzato -pensa- per il solo scopo di trasmettere Sailor Moon!
      Ma immagina un film di Sailor Moon quanto avrebbe fatto alla sera... potevano aprire le porte ai film animati... e invece niente.
      Ale: ahha in effetti poi DB lo hanno riproposto in ogni salsa a ogni ora su ogni canale XD

      Moz-

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    17. Quello che manca a Mediaset è proprio identità e visione d'insieme.
      Prima tutto era avvolgente, creato per far restare le persone; guarda i contenitori tipo Bim Bum Bam, Game Boat (entro l'inverno dai!^^), le sigle di Cristina...
      I prodotti erano quasi un blocco, una cosa sola.
      Oggi boh, qualcosa si è perso, secondo me i nuovi lavoratori Mediaset manco sanno cos'hanno in magazzino, i diritti e via dicendo...

      Moz-

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    18. Dovrebbero chiamare gente competente, che è cresciuta con loro e conosce anche il fandom, oltre che televisione e comunicazione.
      Eh lo so, pensa a cosa hanno in magazzino...

      Moz-

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    19. Ahaha per me sarebbe una figata!!! 🤓👍

      Moz-

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  10. Avevo fatto un commento chilometrico e non mi si è salvato, che nervoso!
    Proverò a riscriverlo, anche se mi scoccia aver perso il commentone del secolo... u.u
    Da due anni non ho la TV in casa e posso assicurarti che si sta da papa. Fatta questa premessa, già da prima la snobbavo alla grande da ormai molto tempo. L'hanno sempre guardata i miei genitori ma, per quanto mi riguarda, era diventata un indistinto sottofondo che mi passava "sott'orecchio" e nulla più.
    Ho perso interesse nella televisione quando ho iniziato a notare il declino della qualità delle trasmissioni proposte. E questo vale soprattutto per la sopra citata Mediaset (all'epoca Fininvest) e la cara vecchia MTV, che potremmo prendere ad esempio come caso eclatante di canale che è diventato esattamente l'opposto di come era nato: pochissima musica e tonnellate extra di trasmissioni spazzatura.
    Ahimè, come diceva Gravo poco prima di me: al giorno d'oggi (e tutto ciò è quasi paradossale) manca personale competente che sia in grado di pensare non solo al lato commerciale ma anche alla soddisfazione del fruitore finale. Mediaset è come un'azienda che produce e vende un automobile all'avanguardia il cui reparto commerciale fa di tutto per accaparrarsi fino all'ultimo centesimo ma che fornisce un servizio clienti del menga.

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    1. Mamma mia cosa hai citato: MTV. Assurda la sua trasformazione... da canale musicale a semi-generalista (apprezzabile) fino a diventare ZERO MUSICA e solo trashate all'americana tipo Pimp my ride, Jersey Shore e simili... I M B A R A Z Z A N T E.
      Il disagio, proprio.
      Concordo su tutto...

      Moz-

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    2. E vogliamo citare cose come " A shoot at love with Fila Tequila"? Il trash del trash all'ennesima potenza.

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    3. Questo proprio non lo conosco, ma immagino il disagissimo!!! :)

      Moz-

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    4. Con gli occhi di adesso queste trashate ora sono piacevoli e farebbero salire gli ascolti di MTV da dieci anni è come LA7 telefilm e programmi piatti da noia mortale.

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    5. Di La7 parleremo a breve^^

      Moz-

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  11. Dunque, chi mi ha preceduto ha più o meno detto tutto. Come ho detto più volte il mio modello di TV sarebbe quello della Rai di una volta o della BBC la prima si faceva programmi educativi al ma poi ti facevano sceneggiati all'avanguardia come Il Segno del Comando oppure coproduce a Spazio 1999. La seconda produce contenuti originali come Doctor Who. Mediaset secondo me ha smesso semplicemente di provarci, i motivi li ha detto chi mi ha preceduto. L'unica cosa che tenta di fare è di occupare spazi e frequenze per non lasciarli agli altri. Basta vedere il caso di Cine 34, nei primi mesi tanto Fulci, Margheriti...pellicole cult o irrintracciabili da anni mentre adesso solo commedie,a tanti piaceranno,ma quando lo stesso film viene replicato dieci volte, una volta per omaggiare la Giorgi, una per celebrare Verdone ed una per Celentano allora qualcosa non va ...

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    1. Verissimo: altro punto da toccare. I canali digitali Mediaset partono alla grande, poi magicamente diventano una cosa proprio basic.
      Hai fatto il giusto esempio con Cine34... mah. Da capire perché... forse davvero sono cose che NON PAGANO? non attirano?

      Moz-

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    2. Forse. O magari c' è anche la voglia di risparmiare. Un canale Mediaset che è ancora abbastanza decente è il 20 che trasmette tutto un ventaglio di serie televisive, da Chuck a Last Kingdom, da Lucifer e the Flash a Chicago Fire,tutte cose con un piccolo ma discreto pubblico, nel w. e. Il 20 programma anche intere maratone. Però come hai fatto notare tu questo sarebbe dovuto essere il compito di Italia 2. E allora che senso ha avere due reti fotocopia? Solo per occupare frequenze?

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    3. Esatto, occupano frequenze e lo share si suddivide in tante piccole porzioni che loro contano come unica...^^

      Moz-

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  12. Mi accodo al post di Parisi che ha detto sinteticamente metà di quanto volevo dire io.
    Causa 5G le frequenze oggi valgono tanto in sè, a prescindere dal successo o dall'apprezzamento del pubblico. Ecco il perché di Cine34 o Il20. Un po' come quando negli anni 90 le case editrici pubblicavano qualsiasi cosa anche ciarpame pur di occupare spazio sugli scaffali.

    La De Filippi spadroneggia, ma come darle torto visto che riesce a comunicare con un certo pubblico? Secondo me è anche brava a trovare i talenti e farli emergere. E questo è uno dei problemi di Mediaset oggi: non hanno quelle figure che vedevano al volo il talento e sapevano valorizzarlo. E se manca chi sa trovare e proporre artisti nuovi e validi , non richiami pubblico, non intrattieni. Esempio: Italia 1 era il mio canale da piccolo. Chi è che trainava il canale? Paolo Bonolis e i DJ di DjTV. Vi sfido a dire il contrario. Voglio dire: potevano non piacerti ma il Bim Bum Bam (con lui e la voce di Uan) e il gruppo Scotti, Amadeus, Fiorello, Linus erano il perno su cui ci sintonizzavamo, a ruota guardavamo i telefilm delle 15:00 e quelli delle 18:00.

    Cosa farei io? Te lo dico nel prossimo post.
    A fra poco
    Giù

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    1. Vero, ecco altro problema: c'era una trasversalità, anzi un verticalità del tutto.
      Un programma trainava l'altro, c'erano i volti della rete (persino la Golia, annunciatrice, era un traino per tutta la rete, idem la Pierobon e via dicendo).
      Oggi questa identità NON ESISTE più... sembra tutto gettato a casaccio.

      Moz-

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  13. 1) cercherei un direttore che riconosca questi talenti. Questione di fortuna? Forse. Difficile? Secondo me con tanti youtuber che scalpitano non così difficile. Fatto? Fatto.

    2) Creerei ex novo su Italia1/2 un contenitore con queste figure, supportandole, facendole crescere, soprattutto dandogli autori giovani e promettenti. Il fine dovrebbe essere esplorare il futuro dell'intrattenimento. Quindi un certo grado di sperimentazione ci dovrebbe essere. E il fatto di essere sperimentali eviterebbe lo scontro frontale con l'ammiraglia De Filippi. Fatto? Fatto.

    3) argomenti: cultura pop-giovanile, cercando di carpire cosa sono i giovani oggi e cosa saranno fra vent'anni. Il pubblico va curato e fatto crescere. Fatto? Fatto.

    3 e mezzo) Questo è punto cruciale e ostico: per poter avere credibilità questa strategia non dovrebbe avere paura del "male". Cosa voglio dire? Viviamo in un epoca di politically correct e di ipocrita uniformità che rasenta il ridicolo. Non mi riferisco tanto alle questioni LGBT o al rispetto delle donne che è sacrosanto. Mi riferisco piuttosto a quel voler dare il messaggio giustino e buonino, per accodarsi. Esempio: perché in GENERALE i ragazzi vanno in piazza a manifestare? Per il clima? NO. Risposta data dalla generalità dei teen-ager su richiesta personale: per saltare lezione. Prova a dedicare spazio a questo dibattito serio senza ipocrisie e vedrai che qualcosa di buono ne nasce. Ma i temi simili sono mille. Perché non sempre vengono toccati? Perché fa comodo. Fatto? Non credo...

    Fine: poco da fare Netflix, streaming e youtube tolgono spazio di manovra alla TV. Per rinnovarsi dovrebbe paradossalmente fare due passi indietro e diventare più simile alla radio. Da studio i veejay si collegano ai ragazzi da piattaforma con meno mediazione e il coraggio di affrontare anche l'intervento sgradito e poco allineato. Al massimo chiudi il collegamento.
    Questo tipo di contenitore potrebbe essere nella versione più moderata quello che fa Linus al mattino, ma con persone più giovani. Al contrario sul tipo della zanzara di Cruciani se vuoi un mix più aggressivo. Certo dovresti dare ai giovani la possibilità di esprimersi, un dialogo vero. Pasolini - al di là della politica - non aveva paura di toccare certi temi con la gente comune, il pubblico e i giovani. Non è finita bene, ma perché era molto avanti sui tempi.

    4) a questo tipo di contenitori-traino puoi collegare prima dopo e in mezzo:
    a) serie vintage scelte e/o magari commentate
    b) serie nuove sconosciute, esotiche ma originali, magari che hanno avuto poca fortuna in patria e quindi a costo più basso (chi ti dice che non trovi una perla tra il vario trash pop globale)
    c) uno o due comici (tipo tv delle ragazze o talent comico) su cui investire e da allevare
    d) autoproduzioni ma non occorrono tutti questi soldi, le fai sviluppare da quelli del punto c. Le primissime stagioni del Doctor Who costavano due soldi e tanta fantasia.
    e) musica di un dj giovane e bravo che esca dalla TRAPpola di certi stili.

    Un twitch più strutturato e cadenzato, con una regia professionale, che solo un'azienda può fare, non certo un gruppo di amici. Ci sono stati esempi in passato, ma non ci hanno creduto abbastanza.
    Ho buttato tanta carne al fuoco. Ma questo è ciò che farei se fossi un direttore folle e affamato di Italia 2.

    Ciao
    Giù

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    1. Secondo me hai dato delle ottime idee.
      Io aggiungo una su tutte: Mediaset dovrebbe siglare accordi anche con Netflix per trasmettere le loro serie, cadenzate. Un po' come succede con Rai (Gomorra) e Mediaset stessa (Romanzo Criminale) che presero cose Sky.
      Insomma, non è impossibile.

      Vero, far crescere i talenti, ma prima era appunto una fucina. Oggi mancano comunque i grandi nomi della TV, che dopo gli anni '90 Mediaset sono finiti (nel senso: quelli di oggi sono ancora quelli del passato, ormai vecchiotti).
      Questo tipo di programmi che citi è ciò che ancora manca alle TV in streaming.
      Se si svegliano prima loro, è la fine completa per Mediaset, ahimè.

      Moz-

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    2. Beh. Paradossalmente la Rai anche su questo è parecchio più avanti, dato che da Netflix ha già preso diverse cose: da Narcos a Daredevil e così via. Inoltre tra Rai Sky a parte l'esempio Gomorra che è calzantissimo, pare che i rapporti siano più che buoni molto aldilà della cortesia di facciata e dell'ovvia concorrenza che c'è e che ci deve essere. Certo non sempre è stato così ma pare che, con tutti i loro ( a volte anche enormi) limiti i vertici della dirigenza Rai a livello di fiction sappiano vedere più lontano dei loro omologhi Mediaset.

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    3. Almeno su queste cose...poi ovviamente quando si tratta di soldi anche Rai e Sky litigano parecchio...ovvio. 😉

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    4. Assolutamente sì.
      Mediaset ebbe un gran periodo d'oro con le fiction, quando capì che la qualità eccelsa pagava. Oggi è ferma a quei modelli di 15/20 anni fa... forse ogni tanto ci prova, ma non ha appeal.
      Secondo me potrebbero essere alla ricerca di qualcosa come Coliandro... deve diventare un fenomeno sociale!

      Moz-

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  14. Denis: non prendiamoci in giro posso dire che emittente regionale Rete 7 l'anno scorso alla 20 e 30 e praticamente senza pubblicità passava film come Thelma e Louise, Ai confini della realtà, Detective Stone, Distretto 13, La città verrà distrutta all'alba di Romero, invece adesso passa vecchi telefilm spariti da tempo come Wonder Woman, L'incredibile Hulk e La famiglia Addams se ci riesce Rete 7, Mediaset semplicimente non gli interessa più il pubblico, per vedere film con pochissima pubblicità li fanno solo di notte robe di Joe D'amato, Bruno Mattei e altro cinema bis.
    Mi costano meno prendere i film in dvd e Bluray che spariranno molto presto nei negozi,tra l'altro ho vinto 10 euro al Lotto e sono bastati per prendere la serie quasi completa di Gigi la trottola ( la consiglio fa morire dal ridere).
    Comunque su Dmax c'è il wrestling in chiaro sia Raw e Smackdown e tornato Cm Punk in un' altro federazione chiamata AEW, dopo ben 7 anni di assenza e mi chiedo perchè non la trasmette Italia Uno, visto che 2-3 anni il canale poi defunto Fight Network trasmetteva Impact che offriva ottimi incontri, non hanno voglia di investire perchè gli costano meno meno i programmi come reality, talk show e altre menate, insomma il digitale si è rivelata una fregatura mille canali con spalmati a orari diversi le stesse cazzate.

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    1. Ciao Den!
      Ecco, ma questa rete... che rete è? Spesso ci sono canali che nemmeno hanno i diritti... non sarà questo il caso, sicuramente, anzi ben venga.
      Anche io penso che costino meno (e rendano di più) programmi come il GF che queste cose, che presuppongono un'idea precisa di palinsesto...

      Moz-

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  15. Non dimentichiamo che prima di Mediaset (voi siete piccoli, lo so..) la tv aveva il monoscopio fino alle cinque di pomeriggio..la tv h24 è nata con loro, il monopolio del tempo anche.. i ora sono un netflixiano/primeamazoniano/youtubiano/appleiano/disneyano/skyano/daznoniano. Di consuetudinario guardo principalmente La 7. Praticamente nulla in Rai, ad esclusione di Rainews24 al mattino e salvo recuperare molto su Raiplay. Ma davvero dovremmo avere 76 ore al giorno. Guarda solo a che ora ti scrivo.. ahah

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    1. Ahaha ma ti capisco, anche io con troppa offerta mi perdo.
      Non ci sono più sicurezze, spesso si finisce a sprecare tempo alla ricerca di qualcosa.
      Vero quel che dici anche se fino ai primi anni '90 la Fininvest aveva sì 24/24 ma la notte erano repliche dei programmi del giorno^^

      Moz-

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  16. Denis: ma no essendo film vecchi costeranno per trasmetterli sui 2mila euro, non gli interessano semplicemente oppure c'è un problema di contenuti.

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    1. Non saprei, o forse immaginano che nn ci sia un pubblico interessato...

      Moz-

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  17. Innanzitutto disamina eccellente, purtroppo è così, il problema sono gli ascolti, a cui danno troppo peso.

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    1. Il problema è che gli ascolti sono legati ad accordi commerciali...

      Moz-

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  18. Analisi perfetta. Le 3 reti Mediaset le identificavo ancora (perché è da tanto che non seguo più programmi Mediaset, ormai, tanto che per me esiste soltanto Italia 1 Simpson) così come le hai descritte, ma pensandoci alla luce di questa analisi, in effetti non è più così. E a proposito di cose che ci interessano... ultimamente, tra una notte in bianco e l'altra, ho ritrovato pure Mimì e la Nazionale di Pallavolo 😅

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    1. Yes, tu pensa, ho beccato nella stessa notte... la fine e poi il primo episodio XD
      Comunque, pure questa cosa di maratone notturne SEMPRE con gli stessi titoli... boh!

      Moz-

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  19. Di Italia 7 non avevo mai sentito parlare!
    Non sono d'accordo sul giudizio su Rete4. Non mi pare affatto un canale serioso, ma col tempo ha estremizzato l'assetto di canale da "TV di regime" fino a sfociare nel trash più abietto e disturbante, amato dagli appassionati del genere, che sono di bocca buona, non altrettanto di cervello.
    Su Italia 1 concordo, non ha più nulla di giovanile, ha perso anche l'attenzione verso i più piccoli. Ma questo tratto lo condivide con la RAI.
    E comunque Heidi ha ampiamente rotto il cazzo.

    Comunque se vogliamo buttarla sul semplice. La Gialappa's alcuni anni fa sulla RAI faceva Rai Dire Nius, un programma semplice, però fatto bene, che intratteneva con poco. Tornati su Italia1 si sono risvenduti alle Iene. Diciamo persone giuste con idee buone ci sono, ma sono utilizzate male, se vengono inseriti in contesti che puntano a un determinato conformarsi invece che guardare al pubblico vero.

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    1. Beh, Rete4 è serioso nel senso che fa molto infotainment... quarto grado, quinta colonna, zona bianca... ci manca solo terza dose come titolo XD
      Però fa anche tanti bei film cult e d'autore.
      Italia 1 ha il difetto di non essere più... verticale, come se non intende crescersi nel tempo (anche nel tempo delle 24h) un pubblico.
      ì, vero che le risorse ci sono... e comunque si tratta sempre di personaggi del passato!

      Moz-

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  20. Sui Simpson sappiamo come funziona: hanno un accordo su quello slot, che DEVE essere solo d'animazione "per adulti".
    Sicuramente sciocco e autolimitante, ma tant'è.
    Io ormai di Italia Uno me ne frego e spero che a essere potenziata sia Italia Due... tanto è lo stesso... anzi su un canale secondario si può sperimentare di più.

    Ah, 4 talk sono davvero ammorbanti. Manca quello chiamato "Terza dose" a sto punto... ancora non lo hanno inventato? XD

    Moz-

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  21. Moz, a proposito di Mediaset... il remake di Walker lo hai visto? 🙂

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    1. Solo un paio di puntate e pure male... peccato perché avrei voluto seguirlo, ma la domenica pomeriggio insomma... che orario è^^

      Moz-

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    2. condivido sull'orario😓..... sono comunque riuscito a vedermela tutta 👍

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    3. gradevole, tutto sommato 🙂
      il finale è aperto, spianando la strada per la 2a stagione...

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    4. ...aggiungo che io l'ho presa con più benevolenza perché non sono mai stato un fan della serie classica, le differenze infatti ci sono...

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    5. Bene, se lo becco da qualche parte (tipo Tim Vision) lo vedrò sicuramente!!^^

      Moz-

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    6. Purtroppo nulla è cambiato da allora, anzi.
      Solo peggiorato.
      Un vero peccato... mi fa strano che non se ne accorgano.

      Moz-

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  22. Ahaha sperando che non sia davvero così... più che altro perché significherebbe che non ne stiamo uscendo :o

    Moz-

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  23. Ahahah potrebbe essere un programma che parla di tossicodipendenza...^^

    Moz-

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