[GIOCATTOLI] tutti i set Lego Spazio, vol. 3 (1982-1983)



Entriamo nell'ultima "fase classica" dei Lego Spazio, quella tradizionale prima che arrivino set un po' più particolari.
Qui c'è ancora il fascino dei vecchi Lego, con gli uomini dello spazio impegnati nelle esplorazioni e nelle ricerche.
Vediamo quanti set ricordate! A voi!

 

Tutte le foto sono prese dal sito Brickset.com!
Vi ricordo che potete rivedere anche i set

1982

SURFACE EXPLORER
Mezzo molto particolare, uno degli ultimi (per diversi anni) ad avere le braccia meccaniche.



INCROCIATORE COSMICO
Doppia navicella per esplorazioni su superficie e veloci spostamenti.




RAZZO TRASPORTO MOBILE
Un carro elaborato con sopra un razzo altrettanto particolareggiato.




1983

SUPERMODEL BUILDING
Disponibile solo in Inghilterra e Germania come premio a punti, si tratta di un mix dei set 6880 e 6929.





MINIFIGURES PACCO DA 6
Sei omini spaziali ognuno attrezzato con un arnese diverso.




MINIFIGURES PACCO DA 4
Versione ridotta del precedente, cambia il colore di qualche attrezzo.



PATTUGLIA SPAZIALE
Una piccola navicella della Space Patrol.



TRASPORTO DI SUPERFICIE
Un mezzo a ruote per addentrarsi nelle zone più inaccessibili e esplorarle.





SISMOBILE
Un mezzo a ruote con radar e sismografi per mappare il terreno di altri pianeti.





CENTRO CONTROLLO MISSIONI
Una stazione spaziale per fornitura di mezzi e necessità agli uomini impegnati nelle messioni.
Una sorta di garage per mezzi e velivoli.






GALAXY COMMANDER
L'ultimo grande set dell'anno è una enorme astronave con pista di atterraggio/decollo e due mezzi mobili da terra.





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27 commenti:

  1. belli belli eh… ma con tutti quei pezzettini piccoli c’è da impazzire

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    1. Beh, è il bello dei Lego... specie quelli di una volta :)

      Moz-

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  2. capolavori!
    segnalo una curiosità sul colore delle minifig space, dalla viva voce di uno dei designer dell'epoca:

    “I due colori originali (rosso e bianco) caratterizzavano gli esploratori, in giallo avevamo scienziati, in blu tecnici o meccanici e immagino che i neri fossero guerrieri, ma non potevamo contarci molto. Non ci era permesso fare la guerra”.

    (“The original two colors (red and white) were explorers, yellow were scientists, blues were
    technicians or mechanics and I guess the black were warriors, but we were not allowed to make a big deal out of this. We were not allowed to make war.”)

    Jens Nygaard Knutsen “The Truth about LEGO SPACE” Brickjournal #6 Volume 2 Estate 2009: 38-43.

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    1. Bellissimo!
      Beh, diciamo che fazioni più distinte (e fra le righe in guerra tra loro, volendo) sono poi arrivate.
      Questa serie storica (che termina di fatto qui in modo classico: dal prossimo arrivano già le evoluzioni Light & Sound) però... rimane mitica.

      Moz-

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    2. Un po' in ritardo nel glorioso Natale 1984 mi arrivò il razzo trasporto mobile 6950. Se notate sul razzo è montato un mini satellite, che apre le alette quando rilasciato in orbita (pannelli solari).
      Al tempo in cui la gamma colori si ampliò io cominciai ad appassionarmi a Star Trek. Attorno al 1985 lo trasmettevano su Italia 1 alle 18:30.
      Il giallo e il blu mi permettevano di far partecipare Chekov e Sulu (giallo) Spock e McCoy (azzurro). Anche Kirk doveva essere giallo, ma io lo associavo al nero che uscì nelle serie successive.
      Come ho già detto il rosso era per McCoy, Uhura e i ragazzi della sicurezza. Il bianco per qualche ospite diplomatico o burocrate, che io regolarmente facevo morire.

      Giù

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    3. Adoro queste fantasie bambinesche. Tu Star Trek, io coi Masters...
      Il razzo mobile credo sia veramente bello ancora oggi, con tutto che adesso i pezzi sono mlto più "ficcanti", ma questo è veramente fatto come si deve, sembra quasi una cosa moderna...

      Moz-

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    4. Quindi i colori degli astronauti erano pertinenti i ruoli, un po' come in Star Trek.

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    5. Bella questa cosa...^^

      Moz-

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  3. Strano, è comunque tra le linee principali!! :o

    Moz-

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  4. Mi piacerebbe se riuscissi a recuperare info ed immagini sui mitici set PLASTIC CITY BY ITALOCREMONA. ERANO I RIVALI DEI LEGO MA MOLTO PIU' DUTTILI NEL POTER COSTRUIRE QUELLO CHE SI VOLEVA.

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  5. Ho nitido nella mente soltanto il mezzo su ruote con i due bracci meccanici alle estremità, l'equivalente di una macchina per sbancamento cantieri terrestre.
    Credo mi sia rimasto impresso perché poco prima di quel periodo si era aperto un cantiere edile accanto al mio palazzo e due cingolati si occuparono di effettuare lo scavo di fondazione e il caricamento del terreno rimosso su un camion. E io coi miei Lego costruivo ulteriori mezzi di lavoro che, dalla mia prospettiva del 2° piano, erano di dimensioni compatibili con quelli veri, e giocavo a "dare una mano". 😃

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    1. Ti (e mi ci) vedo come molti bambini a far andare i mezzi sul parapetto e intanto con la voce fare tutti quei suoni tipo beat box: vrrrrr, brrrr, ththththththt, sffsfs, mhmmhmhmhmhmhmh. Ah beata infanzia (nel mondo occidentale pieno di balocchi)
      Giù

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    2. Ahaha bellissimo ricordo!!
      Insomma, mischiavi gioco e realtà... e ci sta, vedi tu cosa balena in testa ai bambini!!

      Moz-

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    3. Non ricordo se facessi rumori e versi, quelli li riservavo ai Lego di forma robotica coi quali giocavo in cameretta. 😅

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    4. Secondo me sì, è tipico fare BRUUUM, WROOOO ecc ecc :)

      Moz-

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  6. Comunque all'epoca in cui la distribuzione avveniva prevalentemente attraverso i negozietti di quartiere e in cui se il set non era venduto, il negoziante imperterrito continuava a esporlo senza sconti capitava spessissimo che le collezioni avessero vita molto più lunga. Quindi set dell 83 potevano benissimo arrivarti come regalo anche nel 1986.
    Oggi nella grande distribuzione finita la stagione si mette lo sconto e si fa spazio alla nuova collezione.

    Ciao
    Giù

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    1. Esatto, infatti io per anni ho visto esposto il CASTELLO GIALLO, che uscì quando non ero ancora nato.
      Gli anni '80 erano certo un mondo frenetico, ma non così usa e getta... c'era ancora il fascino di questi negozietti che avevano cose del passato... e io adoravo i Lego del passato :)

      Moz-

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    2. ancora oggi non so come sia possibile che un giocattolo appena uscito venga bollato immediatamente come fallimento e svenduto... è successo coi LEGO Hidden Side (forse la serie recente più interessante creata tra i senza brand) che già dopo un paio di settimane erano scontati in tutti i negozi per liberare le giacenze in quanto "fallimentare"... boh!

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    3. Intendi quella con la realtà aumentata?
      In effetti anche a me, appena l'ho vista, mi ha dato impressione di cosa di poco conto, sai?
      Un insuccesso a volte lo avverti a pelle... tanto che mi chiedo sempre come sia possibile che in fase di sviluppo di certe cose... qualcuno creda davvero che possano funzionare (mi riferisco anche a film, libri ecc)

      Moz-

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    4. sì, quelli. in realtà, al di là della realtà aumentata (che comunque era fatta bene... peccato che non fosse compatibile con tutti i cellulari un po' più vecchiotti, forse il motivo del fallimento) erano bei set che si trasformavano da robe in disuso a posti spettrali.

      Io ho preso il treno 70424 e il liceo 70425 e valgono ogni singolo centesimo pagato (sono durati così poco che non ho avuto il tempo e la moneta di prendere altro :( )! Mettigli accanto la Ecto-1 dei Ghostbusters e sono la morte loro!

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    5. Però guardate il lato positivo: se compri un esemplare poco costoso e poi la serie diventa di culto anni dopo, puoi venderlo su ebay con soddisfazione!
      Giù

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    6. L'idea infatti era bella, ma come concetto... Non so perché, forse il tema, forse la grafica... mi sapevano di qualcosa di non perfettamente riuscito.
      Avrei provato col fantasy, forse...

      Moz-

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