[ANIME] Sailor Moon R, la luna splende: la retrospettiva


 

Il 6 marzo del 1993, immediatamente dopo la fine della prima serie (QUI la retrospettiva) prese il via in Giappone una nuova avventura animata per Usagi e le sue amiche: Sailor Moon R.
Un titolo misterioso, su cui si è tanto discusso: per cosa sta la R? C'è chi dice "return", c'è chi sostiene che stia per "ribbon", o forse per "romance".
Da noi diventa un meno criptico Sailor Moon, la luna spende, e arriva sulle nostre reti nell'autunno del 1995, proseguendo con rinnovato successo la corsa tricolore della guerriera lunare.


IN DUE PARTI

La serie, lunga 43 episodi (posizionandosi al secondo posto, come durata complessiva, appena dopo la prima stagione) si divide idealmente in due parti distinte.
La prima, dall'episodio 1 all'episodio 13, è una breve saga filler che reintroduce i protagonisti mettendoli contro un nemico appositamente creato per l'anime; la seconda, dall'episodio 14 in poi, riprende in animazione il secondo arco narrativo del manga, costituendo la parte focale della storia e della trama, che va avanti con nuove fondamentali entrate in scena.






L'ARCO NARRATIVO DELL'ALBERO SPIRITUALE (EP. 1-13)

Queste puntate inedite vennero create per dare tempo all'autrice Naoko Takeuchi di scrivere e disegnare la seconda parte del manga: inizialmente Sailor Moon era stato pensato per durare una sola stagione, ma visto il successo della prima serie, la Toei volle sviluppare dei seguiti in accordo con la casa editrice e la creatrice dell'opera.
Assistiamo a un ritorno in campo dei protagonisti principali, a due mesi dall'ultima battaglia della serie precedente.
Luna e Artemis sono costretti a risvegliare i poteri delle guerriere (che avevano dimenticato tutto) mentre Usagi (Bunny) tenta di ricordare a Mamoru (Marzio) il loro amore, spesso invano.






È sempre il regista Junichi Sato a occuparsi di questi episodi, che possiamo intendere quasi come un generico riassunto/reboot non tanto della prima serie, quanto dei cliché narrativi dell'opera.
In città arrivano due nuovi studenti, Ail e Ann (che insieme si leggono alien, perché appunto alieni), decisi a rubare l'energia vitale degli esseri umani per evitare che il loro divino albero Makaiju avvizzisca del tutto, morendo.
Attaccano così assembramenti e raduni: quando le guerriere Sailor intervengono, i due nemici utilizzano i Cardians, mostri generatisi da tarocchi spaziali.






A dare un po' di pepe alle vicende, oltre che un nuovo potere per Sailor Moon e un power-up intermedio per le altre guerriere, anche la storia tra Usagi e Mamoru: lui non ricorda nulla del passato, ma la sua volontà crea l'arabeggiante Cavaliere della Luna, con la sua rosa bianca a difesa dell'amata.
In più, Ail e Ann (sotto sembianze umane) inizieranno a provare sentimenti rispettivamente per Usagi e Mamoru.
Il finale vede lo stesso Albero Spirituale porre fine alla battaglia, spiegando che ha bisogno solo di amore per poter sopravvivere.





L'ARCO NARRATIVO DELLA LUNA NERA (EP. 14-43)
Cambio ai vertici della regia, con Kinuhiko Ikuhara che subentra alla direzione dell'anime iniziando poco a poco a dare la sua potente impronta.
Con già nuovi poteri all'attivo, le guerriere Sailor vengono catapultate in una nuova battaglia: quella contro il Black Moon Clan, una famiglia proveniente dal futuro che intende distruggere anche il presente. Nello specifico, vi rimando al riassunto completo della storia (QUI) citando solo l'introduzione di due nuovi personaggi: Chibiusa, sosia in piccolo di Usagi (si scoprirà essere la sua futura figlia) e la misteriosa guardiana del tempo e dello spazio, Sailor Pluto.





Nonostante nel fumetto questa saga riesca ad esprimere maggiormente il suo potenziale (e il suo sentore new age, nonché i timori paranormali che con l'anime un poco si perdono...), Sailor Moon R prosegue deciso sui binari precedenti segnando in patria un boom di ascolti.
Ikuhara è ancora lontano dall'esprimere l'estro della sua arte registica, limitandosi a svolgere bene il suo compito come direttore della serie, che pure ha dalla sua non pochi elementi interessanti: una certa fantascienza cospirazionista, viaggi nel tempo, luoghi particolari e una storia che porta avanti le trame dei protagonisti.






Le guerriere ricevono persino nuovi poteri -dimenticando presto gli attacchi sviluppati nei primi tredici episodi- e questa saga viaggia spedita tra la solita routine (nemici a caccia di energia e del Cristallo d'Argento, nonché di Chibiusa) e una parte più serrata, che punta verso il finale. La sceneggiatura e la struttura della serie sono opera di Sukehiro Tomita, confermato dall'anno precedente.
Al centro di tutto c'è la battaglia per salvare Crystal Tokyo dagli alieni provenienti dal futuro, nonché la storia d'amore tra Usagi e Mamoru, che subisce una brusca interruzione per la sola volontà di tutelare lei da parte di lui.






L'ESTETICA E IL MONDO
Sailor Moon R, in quanto doppia storia, presenta anche quasi una doppia estetica, tra colori e scenari.
Sebbene il tema portante sia quello della minaccia aliena, nei due archi narrativi ciò viene espresso in modo visibilmente diverso.
La saga di Ail e Ann prosegue idealmente con sfumature e sfondi visti nella prima serie, per poi regalare momenti dove prevalgono il rossastro e il verdone, nonché certe tonalità pastello tipiche degli anni '80.




La saga della Luna Nera osa di più e mixa favolistico e fantascienza, generando un'estetica particolare, che a primo acchito può sembrare anche distante e fredda (Crystal Tokyo; la base dei nemici; il futuro; il Portale...) ma che riesce a garantire così quella "lontananza" suggerita dai risvolti extraterrestri/paranormali.





Più colorati sono i risvolti che riguardano le Quattro Sorelle Persecutrici; interessante peraltro il loro interesse verso prodotti "esoterici" o cosmetici.
Sapphire, Diamond e Esmeralda -come i nomi delle pietre che portano- sono invece più cupi.



Particolari le fattezze dei mostri Cardians, che ricordano un po' gli yoma della prima serie ma hanno anche un design che richiama gli anni '80; diversi sono invece i Droidi, che in alcuni casi sembrano anticipare un po' i daimon della serie successiva.




Tra palazzi trasparenti e rovine decadenti, tra cristalli neri e mondi futuri(bili), l'invasione extraterrestre è comunque il tema ricorrente di tutta la stagione.
Particolarmente azzeccata la forma degli UFO della Luna Nera.





I PERSONAGGI
Usagi resta pressoché la medesima della prima serie, con l'aggiunta (l'aggravante, se vogliamo) dell'amata/odiata copia in miniatura di sé, ossia Chibiusa.
Tuttavia i personaggi continuano a funzionare nonostante l'approfondimento minimo e nemmeno di svolta, e la forza della protagonista risulta essere proprio nel suo infantilismo ingenuo (da cui si smarcherà un po' in futuro).
Chibiusa è oggi considerata emblema dei bambini rompiscatole dell'animazione giapponese, tuttavia -spogliata degli atteggiamenti irritanti- presenta una storia finanche drammatica che ogni tanto traspare potente nelle puntate.




Lei sarà al centro delle parti finali della storia, quando il nemico la tramuterà nella Black Lady.
Viene qui introdotto anche il suo gadget Luna P, una sfera magico-robotica in grado di fare qualche trucchetto.
A Sailor Pluto, invece, è riservata una parte più misteriosa e ombrosa, ma meno cupa rispetto al risvolto più tragico presente nel manga.





Ail e Ann rappresentano un'insidia duplice (sia come nemici della Terra sia come elementi di disturbo della coppia Usagi-Mamoru), rivelandosi poi diversi dai personaggi dell'ottusa missione che si erano imposti.
La famiglia della Luna Nera ha delle potenzialità affascinanti, che l'anime non esprime appieno nonostante restino certi intriganti intrecci: Esmeralda, il principe Diamond e suo fratello Sapphire, il sottoposto Rubeus e le Quattro Sorelle Persecutrici (che si redimeranno, diventando buone), nonché i Droidi, mostri di puntata.




Al vertice ci sono però l'oscuro Saggio e la sua entità Death Phantom, che è riusciuto a plagiare l'intero clan scatenando la guerra contro il Regno della Luna.
Nonostante qualche accenno alla natura extraterrestre dei nemici, si perde quasi del tutto l'affascinante fil rouge misterico-esoterico che sta dietro al clan Black Moon: il pianeta Nemesis, il channelling con cui comunicano, la divinazione, i crop circles, l'Era dell'Acquario e la possessione (vedi QUI il simbolismo in Sailor Moon).
Un background derivante dagli echi anni '70 del boom paranormale e new age, che però la messa in scena animata non restituisce del tutto.






LO STILE
Dovendo contare su un certo minutaggio di animazioni da reiterare, anche per Sailor Moon R si fa uso di trasformazioni e attacchi, nonché di una presentazione delle quattro guerriere amiche di Usagi.
La protagonista ottiene una nuova spilla e un nuovo scettro, e le sequenze dove vengono usati sono senza dubbio più articolate e belle rispetto alle precedenti.
Sempre meno usato il Moon Tiara Action e sparisce l'utilizzo della Penna Lunare.




Il character design si divide tra quello morbido della Tadano, che si era occupata di tutta la prima serie, e quello più spigoloso di Ikuko Ito.



MUSICHE
La colonna sonora è firmata sempre dal compianto Takanori Arisawa, che regala influenze particolari specialmente nei brani più malinconici o romantici.
La sigla di apertura è duplice, e gioca sull'arte: la prima cita Van Gogh, la seconda -graficamente più interessante- Dalì e il tempo (i viaggi temporali sono infatti alla base del racconto).



           


Entrambe comunque diventano più elaborate rispetto a quella -pur iconica- della prima serie.



           



GADGET E MERCHANDISING

Probabilmente Sailor Moon R è la serie che ha prodotto e venduto più gadget, sia in Giappone che in Italia.
Confermando il successo della prima serie, la nuova ha avuto l'apice dell'attenzione da parte di case editrici, produttori di giocattoli e anche editori.
Da noi la Panini Marvel Kids ha prodotto gli anime comics in formato book relativi alla saga di Ail e Ann, mentre la Merlin uscì con un mini album di stickers e tattoo.





IN ITALIA
Arrivata nello stesso anno della prima serie, Sailor Moon R divenne Sailor Moon, la luna splende: alti ascolti nei pomeriggi di Canale 5, confermati anche nelle repliche.
L'adattamento seguiva quello dei primi episodi: semplificazioni culturali e omissione di ogni dettaglio riguardante il Giappone (Crystal Tokyo divenne Crystal City), tuttavia non sono presenti censure video.
Chibiusa mantiene il suo nome originale che però viene pronunciato erroneamente kibiusa, perdendo ovviamente anche il senso del tutto (chibi-usa, ossia piccola Usagi).
I brani in giapponese vengono tradotti, come la canzone di Rea per il festival scolastico.
L'ultimo episodio, 43simo della serie e 89simo generale, non è mai stato doppiato né trasmesso: si tratta di un riassunto delle prime due stagioni con un'anticipazione della terza.
La sigla italiana è cantata da Cristina D'Avena:



           


CONCLUDENDO
Pur senza essere riuscita a esprimere appieno il senso extraterrestre che permeava il manga (sostanzialmente la parte migliore presente in quelle pagine...), e sebbene sia considerata una delle stagioni meno riuscite, Sailor Moon R ha dalla sua una trama romantica e sognante ma anche molto dura, nonché l'introduzione di due personaggi presenti poi per tutta la storia.
Da rivalutare.
Le avventure di Usagi continuano con con il primo film (analisi QUI), con la terza serie (analisi QUI), col secondo film, la quarta serie, il terzo film e l'ultima serie.

AL MESE PROSSIMO CON LA RETROSPETTIVA SU SAILOR MOON R THE MOVIE!


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16 commenti:

  1. Ho letto con tantissimo piacere questa meravigliosa retrospettiva.

    Per me una bellissima seconda serie ingiustamente sottovalutata...

    Di grande impatto il cattivo principale l'oscuro Saggio/Death Phantom, l'effetto grafico delle mani mi fa ancora paura...

    Rimasi molto contento della salvezza delle Quattro Sorelle Persecutrici (nella serie successiva non andrà così bene alle 5 Witch... Ma di questo ne parleremo nella prossima retrospettiva).

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    1. Grazie 🌙💓
      Sì, le sorelle sono appunto sorelle, legate da un legame forte, mentre le streghe no, sono stronze arriviste e vogliono solo salire di grado nella loro associazione!
      Vero, anche per me è una serie da rivalutare, ha alcuni episodi veramente fantastici e ben girati (regia, charades, estetica, colori...) come "Proteggere Chibiusa".
      Doveva osare di più sul lato fantascientifico/esoterico, sia durante la parte delle sorelle, sia dopo... 💪

      Moz-

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  2. E in effetti io sono una di quelle che ha sempre apprezzato meno la seconda serie rispetto a tutte le altre. L'arco narrativo di Ail e Anne mi aveva annoiata, così come trovavo orribile il character design di alcuni episodi (non realizzato da nessuno degli animatori citati, direi), e Chibiusa era da prendere a schiaffi da mane a sera, peggio di lui c'era ovviamente solo il SIMPATICISSIMO Dany di Annette.

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    1. O il fratellino di Mila 🤣
      Comunque, anche io ho sempre considerato questa serie come una delle più deboli... Non hanno osato troppo coi nemici, che nel manga funzionano di più (per assurdo...), però non tutto è da buttare, anzi a posteriori può essere salvato! 🌹🌙

      Moz-

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  3. questa serie non la ricordo affatto... è come se fossi passato dalla S1 alla S3!
    Però confermo l'odio per Chibiusa, anche se molto era dovuto alla sua voce italiana, davvero inascoltabile per quanto petulante (mettere la, mi pare, 14enne Morese per una bambina è stata una scelta infausta!)

    Comunque bella retrospettiva!

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    1. Oddio, pensa che io ho sempre trovato azzeccata la voce di Chibiusa, con la Morese... Specialmente a lungo raggio (serie successive!) 😁
      Grazie mille, mi fa piacere che articoli del genere siano apprezzati!
      Comunque con la terza stagione ci divertiremo 🧡

      Moz-

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  4. Unpopular opinion: a me il filler di Ail e Ann era piaciuto. XD

    Se ci pensi è quello che esplora maggiormente l'amore tra Usagi e Mamoru: nella prima stagione passavano da odio e fastidio reciproco a "we are meant to be" nel giro di due puntate, quasi solo perché erano le reincarnazioni di Endymion e Serenity. Nel filler abbiamo una Usagi determinatissima a riconquistare il suo Mamo-chan, e non per una cotta infantile per Milord, o perché è un riflesso dei sentimenti che provava nella sua vita precedente. Lei lo ama come Usagi.

    Poi arriva Chibiusa, e come in tutte le serie in cui i protagonisti si mettono assieme troppo presto la coppia deve scoppiare "perché si ama troppo", e tutto lo sviluppo di Usagi e Mamoru va a farsi benedire. 😅

    La seconda parte della serie è veramente troppo stiracchiata, ci sono davvero troppi filler che appesantiscono la narrazione e annacquano il mistero di fondo (mistero de che poi, già nella sigla ti spoileravano che Chibiusa era la figlia futura di Usagi e Mamo XD), e che finiscono per sacrificare nemici carismatici come Diamond, Sapphire ed Esmeraude. Voglio dire, millemila puntate sulle Quattro Sorelle Ayakashi e sulle seghe mentali di Kouan vs Rubeus, e un solo minuscolo flashback sul rapporto tra Sapphire e il fratello? Ma dai, degli approfondimenti davvero interessanti abbiamo avuto solo le briciole!

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    1. Anche a me il filler era piaciuto, per via dei nemici che alla fine non erano nemmeno cattivi.
      Però appunto, il seguito ufficiale "stona" molto... Usa e Mamo si mettono insieme e... puff! già finisce tutto dopo due o tre puntate.
      Hai ragionissima quando dici che la seconda parte del secondo arco è gestita male, non ho mai capito perché questa scelta (che sarà la medesima anche nella terza serie...), i nemici qui sono comunque un po' depotenziati, nel manga sono quelli che funzionano di più.
      Se anche nella serie animata li avessero resi più malvagi e legati a un paranormale complottistico/fantascientifico (quello da libri di bancarelle estive, giacenze new age anni '70 per capirci...) sarebbe stato fighissimo.

      Moz-

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  5. su kappa magazine 35 sul dossier di sailor moon la r la davano come ribbon

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    1. Ho quel numero, il mio primo incontro con Sailor Moon, probabilmente... magnifico, ricco di schede e di riassunti (spoilerosissimi XD).
      Sì, venne considerata "ribbon" anche per via del nastro che si crea, ma pare che... sia Romance.
      Chissà.

      Moz-

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  6. Sailor Moon R la luna splende, è considerata alle volte la più importante e amata delle 5 serie, e per i fans (soprattutto i fans italiani), questa serie a volte è molto di più che la migliore, nonostante è simpaticamente decente (con allegria e divertimento) e drammaticamente sottovalutata.

    Da questa serie, Marta/Sailor Venus diventa più migliore amica di Bunny/Sailor Moon.
    Successivamente Chibiusa diventa più odiosa di Rea. Mentre Rea, nonostante le sue continue antipatie, finalmente si sacrifica facendosi male, rendendosi sempre più buona, perchè ha proprio avuto tutto ciò che si meritava, soprattutto spesso dall'episodio "Delusioni di cuore". La cosa deludente è che Marzio/Milord tradisce Bunny/Sailor Moon per l'abbandono imperdonabile.

    Tuttavia, a volte, la serie Sailor Moon di 200 episodi non è affatto la preferita degli italiani, nonostante Bunny/Sailor Moon rovina sempre tutto e rovina la vita a tutti gli altri con le sue simpatie sciocche continuamente con grande disonore.

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    1. Oddio, in realtà la serie oggettivamente migliore e più amata e importante è Sailor Moon S (che vedremo qui a giugno)...una serie registicamente perfetta, ben superiore a tante altre produzioni animate seriali, giapponesi e non.
      Beh, Sailor Moon è sicuramente tra le serie cartoon preferite dagli italiani, ha riscosso enorme successo e la Mediaset ha creato addirittura un programma ad hoc per trasmetterla: Game Boat.
      https://mikimoz.blogspot.com/2022/02/game-boat-programma-rete-4.html

      Se non è successo, questo... :)

      Moz-

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  7. Mi stupisce che questa serie a detta di alcuni è tra le meno belle credo che lo sono le seguenti non certo questa!
    Mi è rimasta molto impressa come la prima.
    La nostra sigla è la migliore come musica e sequenze di immagini la giapponese lascia a desiderare.

    Sailor Moon sempre nel ♡.

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    1. Beh, la terza è migliore, dai...! Anche come regia, con Ikuhara che si esprime al massimo.
      Però questa la rivaluterei... in sostanza ha dei difetti, ma non gravissimi.
      W Sailor Moon :D

      Moz-

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  8. La serie con la mia sigla ( italiana) preferita. Questa serie mi ha fatto piangere, me lo ricordo benissimo, soprattutto quando Marzio allontana Bunny. Mi piaceva che i nemici in realtà non fossero così cattivi, che provassero dei sentimenti, certo un po' m'infastidiva che li provassero proprio per Bunny e Marzio, però questa loro sensibilità dava speranza per un futuro migliore.

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    1. Vero, la scena bella cabina telefonica è veramente triste, quando Bunny viene lasciata... 😱

      Moz-

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