[SPOT] Winner: tutte le pubblicità del gelato Algida

 

Winner Algida
: snack gelato pensato per un pubblico adolescente e giovanile, tornato disponibile da qualche tempo nei frigoriferi dei bar, amatissimo prodotto degli anni Ottanta e Novanta che genererà sia la variante al cocco, sia soprattutto la declinazione Taco.
Ma oggi ci occupiamo dell'originale, e delle pubblicità (televisive, ma anche cartacee) con cui l'Algida lanciò prima e promosse poi il suo prodotto.




IL PRIMO LANCIO
Prodotto misterioso, il Winner fa capolino in una pubblicità del 1986 ma non apparirà sui tabelloni dei gelati fino al 1989.
Questo è il primo spot del Winner Algida, e vede alcuni ragazzi impegnati in una caccia al tesoro. Si sottolinea il significato del nome, "vincitore", oltre che il concetto di "gelato e snack insieme".



           

 

1987, L'INCHIESTA GIORNALISTICA
Il secondo spot -mentre ancora il Winner è assente dai tabelloni dei bar- propone un soggetto diverso.
Data la novità di snack e gelato insieme, e visto che ci si rivolge non ai bambini ma ad acquirenti più grandi, si costruisce una storia basata su una sorta di inchiesta giornalistica del Corsera.
Forse proprio questo spot ci suggerisce la soluzione alla non presenza del Winner tra i gelati estivi: era pensato come uno snack da freezer casalingo, disponibile durante tutto l'anno.



           



1989, L'EMOZIONE NUOVA
Un rilancio vero e proprio, in quell'anno.
Lo spot (con un'animazione deliziosa) era trasmesso ovunque, e lo slogan "l'emozione nuova" non lascia dubbi: da qui parte una nuova avventura per il Winner.


           



Che, difatti, debutta anche sui tabelloni Algida di quell'anno, al prezzo di 800 lire:






Lo spot "giornalistico" viene riproposto in un nuovo formato: più breve, ma soprattutto spogliato di ogni riferimento all'inchiesta.
Si crea così un semplice (ma funzionale) background fatto di ragazzi in età da liceo / università, in un ambiente cittadino, come farà poi anche Kinder per il lancio del suo Bueno (vedi QUI).
Lo slogan cambia ancora e diventa "assaggiare per capire".



           


Il Winner è un successone, ora che è presente ufficialmente tra tutti gli altri gelati Algida.
E così, nel 1990 arriva un nuovo spot... o meglio, una seconda versione di quello dell'anno prima ma con claim cambiato in "accendi un brivido in me" (che richiama un celebre verso di Zucchero).


           


SPORT E MUSICA
Dal 1991, il Winner inizia a legarsi a situazioni sportive.
Il primo spot di questo tipo è ancora un ibrido: c'è il tiro con l'arco ma anche la consueta cricca di ragazzi in situazioni di relax quotidiano:


           


"Mordi un brivido vincente" diventa il nuovo slogan, anche su carta:





Nel 1992 ci si "americanizza" un po' e tocca al baseball; un racconto vero e proprio su un momento vissuto da un atleta:



           



Anche sulle riviste, il baseball resta protagonista: di questa pubblicità cartacea del 1992 ne abbiamo parlato QUI.



E c'era anche quest'altra, più rara:





Ma nel 1992 c'è anche la musica: in primavera viene lanciato lo spot (sempre a tema baseball) che annuncia la possibilità di vincere due tipi di compilation musicali, una di successi italiani (Ligabue, Litfiba, Tozzi, Baccini, Ruggeri...) e una di successi stranieri (Red Hot Chili Peppers, Nick Kamen, David Byrne...).



           


Il messaggio passa anche cartaceo, sulle riviste:




THE ICE POWER ERA
Dal 1995, l'Algida decide di puntare ancora sul Winner e dargli rinnovata visibilità.
Il gelato è stato anche al centro di un gioco interattivo telefonico (oggi dimenticato), simile al ben più noto Lion Trophy Show: si chiamava Ice Power - The Winner Adventure, e andò in onda nel '95 (QUI tutti i dettagli!).
The ice power è il nuovo motto, come visto dallo spot ad ambientazione baskettara:



           


           
Nel 1996 lo stesso spot con diversa durata:



           


Ma i tempi erano ormai maturi per lanciare il Winner Taco, ancora più giovanile e cool; dalla sua apparizione, il Taco monopolizzerà il marchio, che con il formato storico tornerà solo nel 2021.
In questo video potete guardarmi mangiare due Winner "edizione odierna" mentre vi racconto tutte le mie vicende sportive!


             

 

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24 commenti:

  1. I primi spot li ricordo tutti, o meglio mi sono tornati alla mente rivedendoli, dal baseball in poi per me sono pressoché nuovi.
    Di Winner me ne sono scofanati decine alla stazione di Taranto quando gli orari scolastici facevano a pugni con quelli ferroviari e avevo circa 50 minuti di attesa (in ora di punta!) per il mio treno... Erano disponibili sia al banco frigo che al distributore automatico, che talvolta si inceppava ma lì costavano un po' di meno (il distributore non apparteneva al bar).
    La "W" con le palme del primo spot mi pare una citazione da "Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo" di Stanley Kramer, con Spencer Tracy, Mickey Rooney e altri...

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    1. Io il Winner lo mangiavo a casa, comprato nelle confezioni al supermercato (e poi passai a quello al cocco)... Il primo spot, con le palme a W, non lo ricordavo... gli altri sì.
      Potrebbe starci la citazione, altroché...

      Moz-

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    2. E tra l'altro nel film indica dove arrivare per vincere una strampalata caccia al tesoro...

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    3. Devo rivedere la scena!! :O

      Moz-

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  2. Leggere il nome di David Byrne accanto a quello di Nick Kamen no, non l'avevo considerato.

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    1. Eppure, nella stessa compilation da... vincenti :)

      Moz-

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    2. Ricordavo il primo spot, le vocette fuori campo. Non ricordavo il segno della w con gli alberi, ripresa pari pari da una scena del film: It's a Mad, Mad, Mad, Mad World.
      Ciao
      Giù

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    3. Yes, , anche Gas qui sopra ha notato la citazione 🌴🌴

      Moz-

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  3. L'ho assaggiato, ma non l'ho capito, preferisco altri ;)

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  4. Io questo gelato non lo ricordo proprio. Tutte le volte che Fred me lo nominava gli dicevo "ma intendi Winner Taco". E lui:"No no, Winner." E niente, l'ho completamente rimosso. Lo scorso anno lo avevamo in negozio, la riedizione. Quest'anno non è in tabellone.

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    1. Strano, sul tabellone del 2022 appare (sotto l'Iceberger)... però ancora non lo mangio mai quest'anno :O
      Per me era un must, all'epoca...!

      Moz-

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  5. Sì, devo ammettere che i gelati iniziano a costare davvero un po' troppo...
    Comunque, visto che eri così portata per gli sport... drei che un Winner ogni tanto te lo puoi concedere, ci sta :D

    Moz-

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  6. Ahaha ma ci sta, non c'è niente di male nell'aggiungere un po' di caramello alla vita^^

    Moz-

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  7. I gelati di fabbrica non sanno da nulla solo da chimico non saziano e non danno soddisfazione se non pochissimi tipo il Winner, li compro pochissimo.
    Meglio quelli freschi più naturali delle gelaterie.

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    1. Anche io li preferisco, comunque si parlava di spot e tutto ciò che c'è intorno a un prodotto 💪🍦

      Moz-

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  8. Era un ottimo gelato, ma fu spodestato dalla versione al Cocco e appunto dal Winner Taco.

    Diciamo che rientrava tra i gelati che preferivo all'epoca, anche se al primo posto rimane il "Magnifico" di allora.

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    1. Il Magnifico top. Ma non ha mai avuto questo clamore mediatico... Comunque oggi mi sa che preno un Winner :D

      Moz-

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    2. Ma io ad un certo punto in poi lo compravo sempre, prendevo quasi esclusivamente il "Magnifico", e se non c'era si passava al Winner/Winner Taco fino a scalare, inutile dire che il "classico" Cornetto non mi faceva impazzire manco allora.

      Oltre il Magnifico (che era pure bello grande) mi pare ci fosse anche uno al Whisky, che ogni tanto i miei mi facevano prendere, ma lo metto come +1 (a pari merito del Magnifico).

      Io ho sempre adorato i gelati artigianali, ma se penso ai periodi al mare, li ho sempre associati a questi confezionati, dato che l'unica spiaggia che aveva i gelati artigianali stava lontano e li tolsero pure loro dopo un pò.

      Caio

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    3. Gran Rico al whisky, tornato anche lui qualche estate fa.
      Io pure alterno gelati così e quelli artigianali, ovviamente preferisco questi ma quelli confezionati non sono male come peccato ogni tanto ^^

      Moz-

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    4. Esatto Gran Rico, mi pare di aver letto ai tempi del ritorno che non c'aveva niente a che vedere con l'originale, di Whisky ce ne aveva poco, un pò come un babà bagnato poco e solo in punta.

      Che poi ad esser onesti, manco tutte le gelaterie son degne di nota, ovunque uno vada può sempre trovarne 1 che meglio non andarci più.

      Mi fai pensare che negli anni è diventato tutto l'opposto, ai tempi mangiavo perlopiù quello artigianale, e poi quello confezionato (direi tra il 60(art)/40(conf) a 70(art)/30(conf)), ora è più un 20(art)/80(conf) dato che è in gelateria ci passo proprio una volta ogni tanto.

      Caio

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    5. Io adoro il gelato in sé, ma ho una passione per l'Algida proprio a livello di... tutto.
      Non solo gelati, ma anche tabelloni e storia.
      In ogni caso, ovvio, meglio il gelato artigianale... Vero, c'era meno whisky ultimamente...

      Moz-

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