[SIGLE] Il magico mondo di Gigi (I Sorrisi, 1983): chi la canta?


 

Incredibile come dietro tutte le sigle cartoon italiane più misteriose ci siano dietro praticamente sempre gli stessi artisti e imprenditori.
Il magico mondo di Gigi è una di queste, e dopo quarant'anni in molti si chiedono ancora di chi sia la voce che ne intonava le parole.
Una storia particolare, perché peraltro la sigla di Gigi è la pietra dello scandalo che fece interrompere ogni rapporto lavorativo tra Frank Agrama e Levy/Saban...



Mahō no purinsesu Minkī Momo, ossia La principessa della magia Minky Momo è una serie che conta 63 episodi ma da noi ne furono importati (e adattati/tradotti) solo 52.
I restanti arriveranno solo anni dopo (Il magico mondo di Gigì fa parte della schiera di anime che in Italia hanno un adattamento discontinuo, vedi QUI) e ciò ha significato anche che la stessa opera abbia nel nostro Paese due distinte sigle.
Ma a compiere quarant'anni è la prima, storica opening; quella "misteriosa". Riascoltiamola:





               

GIGI O GIGÌ? IL MISTERO DEL NOME
L'anime debuttò il 21 novembre 1983, su una Retequattro non ancora di proprietà berlusconiana (QUI la storia della rete) ma era importato e prodotto -per il mercato occidentale- proprio da un caro amico di Silvio Berlusconi, ossia il Frank Agrama presidente della Harmony Gold, azienda nota per la saga di Robotech (vedi QUI).
Ho recuperato il palinsesto del 21 novembre '83 dal sito Radiocorriere TV, montandoci per comodità il box con la presentazione del cartone, che in realtà appariva nella pagina del 23 novembre.
Il magico mondo di Gigi era in onda il pomeriggio alle 17.20.





Ma il nome della protagonista è Gigi o Gigì? Sia il titolo che appare in sovrimpressione, sia quello riportato dai giornali, è Il magico mondo di Gigi, senza accento.
E questo perché il nome stesso della protagonista è legato all'interprete della sigla.
Jehan Agrama, infatti, figlia di Frank, era affettuosamente chiamata Gigi, che con accento francese diventa appunto gigì (da pronunciarsi con la g dolce).
A mettere il punto sull'identità dell'interprete è il sito Anisong.fr, che inizialmente aveva attribuito la voce delle sigle italiane Superbook (QUI), Arrivano i piccoli e Il magico mondo di Gigi alla cantante Dominique Mancinelli, salvo poi correggersi nel 2022, specificando che 

In una prima versione di questa intervista [a Dominique Mancinelli, nel 2021, n.d.r.], alcuni credits italiani sono stati attribuiti a Dominique Mancinelli-Merrill, in particolare quelli di Gigi o Superbook. Si è scoperto che non è così, dato che Gigi è cantata da Jehan "Gigi" Agrama.

Come staranno le cose?





LA SIGLA DEL LITIGIO
Se si leggono bene i credits italiani, sembra proprio che il disco con la sigla era pronto per essere pubblicato, stampato su etichetta Baby Records, per conto della Saban Records e dell'etichetta (oggi Warner) CGD.
Dell'incisione destinata alla vendita della sigla di Gigi non v'è traccia in Italia: il disco non è mai uscito. E questo perché la Harmony Gold denunciò proprio Haim Saban e l'oggetto della contesa era proprio la sigla de Il magico mondo di Gigi!
Scopriamo infatti dal Los Angeles Times che

La Harmony Gold, la società di produzione di Hollywood dietro la serie d'animazione Robotech, fece causa a Saban e ai suoi soci nel 1984 per aver presumibilmente rinnegato un accordo di pagamento di 53.000 dollari per il diritto di distribuzione della sigla del cartoon Gigi in Francia e Italia.
Saban ha ribattuto, sostenendo che la Harmony ha infranto l'accordo consentendo a un'altra società di scrivere una nuova musica per la sigla.


Cosa che infatti fu: in Francia, la sigla di Gigi era inizialmente identica a quella italiana (tranne ovviamente che per la lingua). Cantata da Dominique Mancinelli, come si è scoperto da poco.
Dopo questa faccenda, Agrama e Saban si accordarono in qualche modo, ma non ebbero più nulla da spartire in ambito lavorativo, cessando ogni rapporto.





TRE REFUSI NEI CREDITS
Ma chi sono i Somrisi e chi è Ciro D'Amico, nomi riportati nei credits?
Siamo di fronte a delle sviste: si tratta ovviamente dei Sorrisi e di Ciro Dammicco, di cui tanto si è parlato sia per la sigla di Lamù (QUI la ricostruzione) e quella di Ulysse 31 (QUI).
Anche il nome Shuki Levy è scritto in modo impreciso, guadagnando una y.


anche nelle altre lingue è Gigi, senza accento



VERSIONE D'AVENA
Quando la serie passa alla Fininvest si avverte la necessità (probabilmente, stavolta, anche legale) di avere una nuova sigla italiana.
E così Il magico mondo di Gigi, nel 1991, diventa Benvenuta Gigì.
Canta D'Avena, su testi di Alessandra Valeri Manera e musiche di Ninni Carucci.




La Fininvest doppia per l'occasione anche gli episodi mancanti, ovviamente con un cast vocale diverso (la versione Polvision utilizzava peraltro solo pochissimi doppiatori a coprire tanti personaggi), e come si può vedere dal titolo in sovrimpressione, sembra proprio che sia stata l'azienda milanese a dare il nome Gigì (con la i accentata) alla protagonista.
Anche la serie sequel arriva su Italia 1, nell'estate del 1995, col titolo Tanto tempo fa... Gigì (e quindi sempre con questa grafia del nome).



52 commenti:

  1. Incredibile cosa ci sia dietro la sigla di un cartone animato che racconta buoni propositi per riavvicinare l'umanità ad avere fantasia!
    Diciamo che stavolta la sigla di Cristina è stata necessaria, anche se preferisco per ragioni affettive e di ricordi quella vecchia.
    Bel cartone animato che vidi forse alla prima o alla seconda trasmissione, e di cui devo ancora recuperare il finale... Quando ne parlavo in periodi diversi da quando andava in onda, tutti lo scambiavano con "Gigi la trottola". Uguale proprio! 😅

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    1. Ma sai che forse, proprio perché in Italia Gigi è un nome maschile (diminutivo di Luigi, perlopiù) e considerando che la pronuncia del nome della protagonista era sempre stata la francese... Avranno optato (da un certo anno in poi, ossia con la Fininvest) per cambiare grafia in Gigì?
      Secondo me ci sta 🤩💪✨

      Moz-

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    2. Certo che ci sta, ma io ai compagni di scuola pronunciavo "Gigì" come nei dialoghi, erano loro che non conoscevano proprio questo cartone animato e pensavano che pronunciassi male io il nome della "Trottola". 😅

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    3. Non era meglio lasciare il nome originale Minky? (Momo immagino sia il cognome) Come sempre i talebani occidentali devono complicare tutto :( spesso i nomi giapponesi sono semplicissimi... Spesso sono anche unisex.

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    4. @Gas: perché ovviamente questa serie è molto molto molto meno famosa e ricordata rispetto a Gigi la trottola, nonostante il passaggio sulla Fininvest in versione completa, e nonostante il sequel...
      @Gravo: la Harmony è una multinazionale che deve portare ovunque, e quanto più possibile in modo chiaro e semplice, i prodotti: ecco perché hanno cambiato i nomi (col benestare del Giappone, ovviamente). Nel caso specifico, hanno omaggiato la figlia del presidente.
      Per inciso, noi in Italia non abbiamo nemmeno utilizzato tutti i nomi nuovi... Ma comunque non ti stupire di questo, la storia di Fujiko insegna: i giapponesi stessi cambiavano i nomi per vendere di più i loro prodotti in un mercato molto diverso dal loro^^

      Moz-

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    5. Ma capisci che i nomi giapponesi spesso sono semplicissimi? Go, Kato, Yu, Yui, Tomomi, Minami, Madoka, Kaoru, Yahiko, Aki ecc ecc per molto aspetti sono più semplici dei nomi italiani dove ti trovi il Fabrizio di turno più complicato di tanti nomi giapponesi... I giapponesi cambiavano i nomi in pochi casi mentre in tanti casi d decidevano di propria volontà le alte cariche degli studi d'animazione inebriate dal fruscio delle banconote mentre tanti altri erano contrari...Ma che siano Harmony, Rai, Fininvest chiunque la modifica dei nomi e luoghi rimane una delle peggiori oscenità nella storia del mondo dell'intrattenimento.

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    6. Certo, ma fidati che se tanti cartoon hanno fatto successo da noi, è anche per la localizzazione. Dopotutto come vedi è pratica comune (americana, europea...) e gli stessi giapponesi non la ostacolavano anzi in certi casi la promuovevano loro stessi (Rayearth ti dice nulla?).
      Ora ovviamente i tempi sono cambiati e non ce n'è più bisogno.
      Per fortuna non abbiamo chiamato Utena per come voleva venderlo la Enoki, eh... avremmo avuto Ursula! 🤣💪

      Moz-

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    7. Concordo con Gravo (ma sono 2?), io che sono cresciuto con Alcor/Ryo/Koji, notando le somiglianze e venendo preso in giro quando esprimevo i miei sospetti che fosse sempre lo stesso.

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    8. Lì siamo stati noi i fessi, nel non capire che era lo stesso personaggio.
      Comunque ragazzi, vi ricordo che pure Mickey è un nome facile (no?), eppure lo abbiamo chiamato Topolino... Il perché è palese 💪

      Moz-

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    9. "Certo, ma fidati che se tanti cartoon hanno fatto successo da noi, è anche per la localizzazione."

      Ma su quali basi oggettive puoi dire questo? Se rimanevano i nomi originali di persone e luoghi non avrebbe cambiato nulla ma almeno si rispettava il materiale originale.
      Era pratica comune della FOLLE e MALATA mentalità occidentale applicata da gente che si crede tuttora la migliore espressione del genere umano 😅 nel 99% dei casi altro non erano che decisioni imbarazzanti.... I giapponesi erano favorevoli? Come già scritto erano perlopiù le alte cariche degli studi d'animazione inebriati dai soldi... Ma se andiamo nel mondo dei manga già negli anni '90 i diktat erano MOLTO più severi! Molti mangaka non volevano il ribaltamento delle tavole per dirne una.

      Ma noi siamo occidentali quindi ci crediamo migliori 😅 i nomi giapponesi erano considerati strani quelli inglesi in molti casi ben più complessi da pronunciare andavano bene 😅
      Ma tu immagina un libro di Stephen King con dentro nomi e luoghi italianizzati per andare incontro al pubblico nostrano 😅 cosa sarebbe successo?

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    10. @Gas75

      Come ho già spiegato diverse volte quando sono a casa dai miei genitori utilizzo il secondo account 😁

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    11. Ragazzi, che piaccia o meno è così.
      E sì, a volte abbiamo cambiato anche i nomi americani, pure nei romanzi e nei film.
      Succede, per tanti motivi.
      Il Giappone era una terra lontana, strana, non arrivava a tutti. La cultura americana/anglosassone era molto più pratica.
      E sì, che piaccia o meno, se gli studi italiani perdevano tempo e energie a riadattare -localizzandole- le opere che invece sarebbe bastato tradurre, è proprio perché rendevano molto molto di più.
      Secondo voi Gigi la trottola sarebbe ricordato egualmente se fosse stato Dash Kappei?
      Per dire un titolo non da tv primaria.
      Pensiamo a tutti i titoli Fininvest/Mediaset da milioni di telespettatori... poi per fortuna le cose sono cambiate, con in mezzo ibridi e casi strambi, ritorni graduali al giapponese e infine zero localizzazioni. È un processo, un percorso ben preciso che serviva a far "arrivare" maggiormente un'opera a un'altra audiece, un'altra cultura.
      E appunto, spesso gli stessi giapponesi cambiavano i nomi, magari traducendoli, ma penso sia normale.
      Non guardiamo solo ai samurai: pure Paperino e Topolino, Isidoro, il doppiaggio di una stagione di He-Man e tanti altri sono annoverabili tra gli esempi.

      Moz-

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    12. Pressapochismo e zero passione da parte dei signori che acquistavano i cartoni animati giapponesi considerati spesso da loro robaccia buona solo per guadagnarci :(

      Ti capisco tu ci guadagni con quella insana nostalgia fatta di adattamenti alla cavolo di cane!

      La soluzione esisterebbe anche ma viene poco praticata da Yamato e Dynit fare di tutte le serie messe su Prime Video i sottotitoli fedeli ma lo fano raramente devono guadagnare e risparmiare :( per un Ashita no Joe sottotitolato fedelmente caricano altre dieci serie alla Valeri Manera :(

      Che poi di Kiss me Licia non hanno nascosto il Giappone l'adattamento per certi versi risulta sorprendente.

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    13. Resta un fatto: almeno avessero dato nomi italiani... Gundam: Amuro diventa Peter, Fraw diventa Mirka, Mirai diventa Flanneth, Char diventa Scìa (chimica?)... L'accondiscendenza giapponese verso i nomi inglesi anche per prodotti doppiati in Italia, quella nom me la spiego.

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    14. @Gravo ma io mica difendo quella pratica, semplicemente cerco di capirla e comprenderla... è storia della comunicazione.
      A me piace vedere l'evoluzione della cosa, che va di pari passo al Giappone sdoganato sempre più.
      Non sono pro o contro, io provo a capire come stavano le cose, e sono consapevole che senza degiapponesizzazioni molti titoli che hanno generato miliardi sarebbero, all'epoca, arrivati con molta meno forza (vedi Sailor Moon).
      Oggi non occorre più.
      @Gas: perché comunque la cultura dominante era quella americana. Fino ai primi anni 2000 era ancora così, USA Is cool, e Satoshi diventa Ash, per i Pokémon.
      Niente di strano, è questione storica.
      Poi ok, ci stanno anche le italianizzazioni, tipo Lucia, Marta ecc... che possono essere anche giapponesi (Luce, Marina e Anemone docet).

      Moz-

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    15. Lavori per una casa editrice che pubblica materiale nostalgico quindi ₤€¥ ma non ci vedo nulla di male adattamenti alla Valeri Manera, sigle della D'Avena, mondo fermo al 1989 (o 1996 secondo i tuoi parametri) ecc ecc per me non devono sparire devono rimanere disponibili per chi ama Uan, Bonolis, Manuela ecc ecc (anche io almeno in parte rimango affezzionato a quel mondo) ma che venga giustificato no... Va bene erano altri tempi ma bisogna sempre considerare che i fautori di quel mondo lo facevano solo per il mero guadagno... Hanno fatto disastri incommensurabili e sotto sotto negli studi Mediaset odiavano anche gli anime :(

      Sailor Moon sarebbe stato meno potente con i nomi e luoghi originali? Tutto da dimostrare! Nel 2000 quindi pochi anni dopo Sailor Moon su Rai Due andò in onda Digimon con i nomi dei luoghi originali quindi Tokyo con il quartiere di Odaiba e la stazione metropolitana Hikarigaoka le evoluzioni dei Digimon con il sillabario Katakana nessun bambino rimase indispettito... Ma quanto mai!

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    16. Ma dove hai visto che giustifico queste cose? 🤣 Ripeto: io sono formalmente uno studioso di televisione e comunicazione, e mi piace capire queste cose. Gli anime in Italia, e i loro adattamenti, raccontano anche le evoluzioni della società, a modo loro.
      Vero che guadagno con cose nostalgiche, ma per diciassette anni l'ho fatto gratis trattando le medesime cose: semplicemente, soldi o meno, mi interessano molto.
      A volte, più che l'anime in sé, mi interessano più gli intrecci che ci sono dietro (vedi Lamù, mai troppo piaciuto, o appunto Gigi).
      Che sia da dimostrare, la cosa che hai detto, è già dimostrata: non avrebbero perso tempo a cambiare nomi e location, altrimenti. Era parte della formula vincente...

      Moz-

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    17. Guarda infatti la differenza tra Digimon e Pokémon... Questo ultimi riadattati dalla Nintendo stessa che ha appunto occidentalizzato tutto... C'è proprio tutto un percorso specifico negli adattamenti, verso il Giappone... Nei prossimi mesi ne parlerò proprio su Anime Cult 😁🤩💪

      Moz-

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    18. Ho scritto il commento prima di leggere il tuo delle 22:17:00

      Non è facile discutere con chi è rimasto fermo al 1996... Esiste tutto un mondo dopo il 1996.
      Ma poi vuoi capire che molte cose erano fatte alla cavolo di cane? Anche altamente altalenanti 😅 quella formula poi cambiata è stata altrettanto vincente!

      La Rai che lavorava molto meglio di Mediaset con Digimon Adventure 02 spacciarono un alimento giapponese (riso e alghe) per zucchine ma poi nell'episodio 33 adattarono in maniera divina una cosa complessissima come le 4 bestie di Kyoto qui dal minuto 14:00 al 16:00:

      https://www.animeworld.so/play/digimon-adventure-02-ita.1-zlR/2-nb6

      Ok? Folclore di Kyoto roba davvero complessa ma poi un semplice alimento spacciato per zucchine 😅 era il 2002 periodo in cui il 99,9999% dei bambini nulla sapeva del folclore di Kyoto e del Giappone in generale... Cosa sarebbe cambiato 7 anni prima con i nomi originali di Sailor Moon? Nulla!

      Cosa costa ammettere che Mediaset, Rai ed altre aziende italiane e internazionali hanno speso lavorato malipe! L'avversità verso i prodotti culturali di intrattenimento giapponesi è stato un fenomeno che ha attraversato la società italiana e internazionale fino a pochi decenni fa ma che in maniera minore perdura ancora oggi.

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    19. I Digimon hanno avuto la fortuna che ogni nazione poteva decidere quale versione prendere negli USA in mano all Saban modificarono di brutto togliendo la colonna sonora e censurando diverse cose con tanto di dialoghi aggiunti 😅 una versione raccapricciante ☹️ in Italia in mano alla Rai versione giapponese ci è andata bene...

      "Ma dove hai visto che giustifico queste cose? 🤣"

      Le discussioni

      Del tipo: https://m.youtube.com/watch?v=pkFiolEfP44&pp=ygUOSW8gc28gaW8gZSB2b2k%3D

      Una mia sensazione? Su dieci cose che dici ne azzecchi una massimo due... Come quella su Naruto considerato da te non di successo e paragonato a Dragon Ball 😅 come dire negare il successo de il Gladiatore perchè Titanic ha fatto 10 volte tanto 😅 no perché un anime che ha fatto 2.200.000 telespettatori con il 15% share non è stato di successo? 😅 Allora cos'è stato di successo come fanno i giovani d'oggi 2.200k 15% sono ascolti strepitosi! Da Top 10 anni 1990-2020.
      Ma tante altre cose errate hai detto nel corso degli anni mentre se io facevo giuste e ragionate obiezioni:

      https://m.youtube.com/watch?v=pkFiolEfP44&pp=ygUOSW8gc28gaW8gZSB2b2k%3D

      Mediaset è sempre dalla parte giusta, noi appassionati siamo un branco di nippofili infantili, l'occidente è sempre dalla parte giusta soprattutto noi italiani siamo i numeri 1 in tutto ecc ecc

      Lascio il blog faccio prima.

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    20. Guarda, a questo punto cosa posso dirti... Fai quello che ti senti. Io non so spiegarmi meglio di così, evidentemente.
      Non giustifico i cambiamenti, parlavo di edizioni italiane e censure da molti anni prima di guadagnare, ho una laurea in storia della televisione e questo argomento mi ha sempre interessato perché riflette i cambiamenti della società.
      Non so come dirtelo. Se tu in questo ci leggi che io appoggio quelle scelte, non so come farti capire il contrario.
      Non mi interessa appoggiarle o meno, mi interessa invece comprenderle.
      E la questione è semplice: la de-giapponesizzazione serviva per arrivare molto molto di più (ma altrimenti chi glielo faceva fare ad alterare nomi e dialoghi?); era una pratica che gli stessi giapponesi (sapendo di non avere una cultura vicina e forte come quella americana) avevano compreso, non solo permettendo i cambiamenti, ma anche proponendone loro stessi.
      Poi il Giappone è diventato di moda, sushi e sashimi hanno iniziato a mangiarli tutti, i nomi non erano così assurdi e difficili e poco a poco si è tornati a non alterare.
      Esempio: le due tranche di episodi di Rossana. Nella prima tutti i nomi sono cambiati, nella seconda (con gli episodi acquisiti in un secondo momento) alcuni nomi giapponesi sono rimasti (Nakao, Sengoku...).
      Ecco cosa mi interessa. Il fenomeno in sé, non le opere (non di tutte sono fan).
      Pensavo, dopo diciassette anni di blog e uno di riviste, che fosse chiaro cosa mi piaceva trattare (e ripeto: non significa affatto celebrare la Mediaset, l'occidente e tutto il resto che dici). 😅💪

      Moz-

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    21. Rimane il fatto FONDAMENTALE che Mediaset e altre aziende non se ne fregavano un cavolo di rispettare il prodotto originale della serie ARRANGIATEVI ☹️ oggi per colpa di quelle scelte sbagliate la maggior parte degli anime per un VERO appassionato sono inguardabili ☹️ o si ridoppia oppure almeno sottotitola TUTTO altrimenti non ne vale la pena.

      Mediaset e non solo considerava il proprio pubblico dei deficienti.

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    22. Vedi, tu hai ragione sotto questo profilo ma non si sta parlando di questo, nello specifico. Proviamo a capire il perché: si trattava il pubblico da deficienti? Non proprio, anche se a una prima occhiata può sembrare così.
      La questione è che alcuni nomi e concetti, cibi, luoghi ecc erano ostici. Per cosa? Non che un bambino non possa capirli o impararli, ma è per una immediatezza.
      Partiamo dal presupposto che le opere animate sono sì arte, ma soprattutto commercio. Non si mettono a realizzarle perché spinti dal fuoco dell'arte, anzi. È un lusso quando al commercio ci si riesce ad abbinare l'arte. Ma il senso è vendere, farle vedere a tutti.
      E allora ecco, vale anche per le televisioni che le acquisiscono: credi che solo in Italia cambiano nomi? Guarda in Spagna, Francia, America... è normale. La cultura dominante è quella occidentale (Americana in primis), ovvio che siano ri-localizzate così. Per arrivare a tutti, davvero, e fare un mucchio di soldi.
      Sono gli stessi giapponesi a permetterlo e anzi a volte a operare in tal senso (Lupin, Rayearth, Pokémon...). È normale, o forse meglio dire... era normale.
      Oggi il Giappone è alla portata di tutti, non è più così strano o difficile. I nomi possono restare. Ma il processo che ha portato a questo è complesso, e ne abbiamo visto gli step proprio in Italia... Ecco, questo è l'aspetto che mi interessa, non l'opera in sé (che, se amo, conosco in entrambi le versioni) 💪😎

      Moz-

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    23. Su Naruto in Italia: se fosse stato un titolo sul quale volevano puntare tutto (come fu per altri) avremmo visto il finale da tempo. È stato un buon successo iniziale, poi evidentemente non ha più risposto alle esigenze di rete. Oggi lo portano a termine perché sono altri ad avere altre esigenze, ma per la TV di allora (che doveva basarsi su pubblicità, merchandising ecc) evidentemente ha funzionato solo fino a un certo punto.

      Moz-

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    24. Io non ci vedo dei "favoritismi" dal parte del Moz verso Mediaset: è naturale che il circuito televisivo più pop sia stato quello, per cui molta roba approfondita qui è passata su quelle emittenti, soprattutto su "ItaGlia 1". 😅
      Che poi abbiano apportato tagli, trasmissioni incomplete, modifiche, cambi di nomi, serie in continuity trasmesse senza ordine (fu così l'ultima volta che vidi Goldrake su Italia 7!) è oramai una realtà che non può essere cancellata ma che in alcuni casi ha visto metterci delle più che decenti "toppe" (anche se a cominciare le trasmissioni integrali e fedeli agli originali giapponesi mi pare fu MTV). Per contro non dimentichiamo che la Rai spesso e volentieri tagliava delle dirette sportive, dalla Coppa Davis alla cerimonia di inizio giochi olimpici, ed erano eventi acquistati in esclusiva per essere negati al pubblico italiano!

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    25. Chiara dimostrazione che non sai le cose ☹️ Naruto appartiene alla schiera di anime trasmessi nella seconda parte del 2000 che andavano verso il 2010 periodo in cui in Mediaset cambiò TUTTO, periodo di calo generalizzato di TUTTI i canali tv e di TUTTI i programmi che siano anime, telefilm, quiz game gli altri invece appartengono al periodo precedente anni '90 prima parte 2000.
      Chiaro?
      Calo generalizzato per TUTTI Naruto, Simpson, One Piece, serie tv varie, quiz game ecc ecc

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    26. Dal 2010 in poi era inevitabile un calo di ascolti generalizzato per tutti i programmi iniziando da quelli giovanili di Italia Uno la nascita del Digitale Terrestre e la crescita di internet sono stati determinanti ☹️ successivamente sono calati un po' tutti in qualsiasi fascia oraria nel corso degli anni per dire anche Striscia la Notizia ha perso oltre il 50/60% di telespettatori.
      Anche un Giappone Tv Tokyo, Fuji Tv, Asahi Tv sono calate tutte... Oggi se nella terra del Sol Levante un anime fa il 10% di share si grida al miracolo dieci anni fa era quasi la norma.

      Senza dimenticare il progetto Hiro.

      Evidentemente per la maggior per la stragrande maggioranza del pubblico anni Novanta e 2000 glimanime erano solo un passatempo momentaneo.

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    27. @Gas75

      "Io non ci vedo dei "favoritismi" dal parte del Moz verso Mediaset:"

      🤐🤐🤐🤐🤐🤐🤐

      Ho visto poche cose sulla Rai ma da fan dei Digimon sono molto contento di averlo visto su Rai Due... Almeno la prima serie venne trattata bene rispetto alla media degli anime Mediaset di quel periodo era su un altro livello 🤩 amo la sigla dei Manga Boys diversa dai testi dittatoriali e musicali imposti da Alessandra Valeri Manera 😅 AMO che non hanno nascosto i luoghi dove si svolge la storia in Giappone a Tokyo nel quartiere di Odaiba (anche se la maggior parte degli episodi si svolgono nel Digiworld) AMO sentire le voci del doppiaggio romano, AMO che non hanno censurato la parola morte... AMO che in Digimon pur esseno un anime per bambini non sia edulcorato in stile occidentale dove i genitori fanno vivere i bambini in campane di vetro proteggendoli da ogni minimo pericolo in maniera morbosa.
      Sarò sempre riconoscente alla Rai per questo poimovvia anche la Rai ne ha combinate di ogni colore 😅
      Nel corso degli anni ho anche visto molti episodi di vari anime registrati sui canali televisivi giapponesi iniziavano sempre in orario preciso, sempre con sigla iniziale e finale senza tagli l'inverso della Mediaset anni 2000 😅

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    28. Provo a rispondere a tutti e due:
      Gas, esatto. Non sono cose che possiamo ignorare, e pensa... sono gli aspetti che più amo di questo mondo. La Tv, l'editoria... la storia italiana che si intreccia a queste cose.
      Ecco perché non mi importa più di demonizzare Mediaset o Rai o altri... ma capire, sapere perché certe cose avvenivano, comprendere quali erano le motivazioni socio-culturali (e sì, che piaccia o meno, anche economiche).
      Gravo: la televisione ha ovviamente avuto un calo d'ascolti e Naruto è una di quelle opere che si è trovata nel mezzo. Intendo solo dire che, se avesse continuato a generare profitto continuativo, non ci avremmo messo tutti questi anni per vedere il finale (agosto 2024)... ovviamente bisogna ragionare su un modello televisivo cambiato, vero, ma secondo me è proprio come dici tu: all'epoca era proprio una moda che si era sgonfiata.
      Digimon è stato censurato poco (anche lì hanno cambiato i nomi, eh): perché credi che i protagonisti si chiamino Izzy, Joe, Matt, T.K.?
      Semplice: pur avendo cognomi giapponesi, il loro nome è stato reso molto più immediato e facile da ricordare. Vedi che nomi come Sora, Mimi sono rimasti? Perché erano semplici di loro.
      C'è poco da fare... oggi non serve più, ma all'epoca sì.

      Moz-

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    29. Sia Italia Uno che Rai Due all'epoca fecero delle scelte sbagliate che oggi pagano caro... Era un calo generalizzato ma non venne capito oppure pensavano che 24h di serie-tv e sit-com avrebbero risolto il problema 😅 l'unica cosa da fare era non snaturarsi e accettare l'inevitabile calo audience tanto tutte le soluzioni messe in campo per arginare il calo ascolti sono fallite tutte.

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    30. Magari avevano accordi pubblicitari, non è così semplice la questione purtroppo.
      Ci hanno provato, le televisioni sono cambiate... in modo irreversibile ☹️

      Moz-

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    31. Il sempre attento e autorevole Stefano Bini

      https://mowmag.com/culture/com-e-che-italia-1-si-e-persa-per-strada-i-giovani

      L'articolo di Bini (persona autorevole giusto?) va letto piano piano con la giusta attenzione dice cose del tutto condivisibili.

      Una cosa è certa qualsiasi formula che hanno messo in campo non ha mai (se non temporaneamente) fermato il calo ascolti.
      Forse è davvero finita per sempre la tv dei ragazzi.

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    32. Articolo che avevo già letto qualche tempo fa e con cui concordo quasi del tutto. Perché non so se sia vero che il pubblico rimasto su Italia 1 sia quello cresciuto ai tempi su quella rete, ossia me. È un canale che invece mi sembra aver raccolto la trasformazione di altri spettatori che erano su altri canali.
      Sul resto concordo tantissimo: sia sull'abbandono della crescita della gente (vedi, anche lui parla di sigle, Bim Bum Bam... Ossia il mondo avvolgente), sia sulle potenzialità inespresse, sia sul fatto che ad esempio la Rai ha invece un'identità ben precisa e si è ripresa alla grande anche con qualità.
      Dunque la questione è che Italia 1 (ma Mediaset in generale) NON intendono invertire la rotta, se continuano su questa scia.

      P.s. ma dei nomi cambiati nei Digimon non dici nulla?
      Era la dimostrazione che anche ai tempi si doveva ancora cambiare qualcosa per arrivare di più... pur con la reintroduzione degli elementi nipponici (anche la Mediaset li aveva reintrodotti parzialmente, vedi Sakura o Fancy Lala)

      Moz-

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    33. Dell'articolo di Bini non condivido la sua idea di rinascita di Rai Due infatti: https://bubinoblog.altervista.org/il-disastro-la-crisi-profonda-di-rai2-e-le-colpe-di-una-governance-cieca-e-inadeguata/

      Non a caso le due emittenti giovanili per eccellenza Italia Uno e Rai Due da quando hanno abbondanto la loro natura sognatrice e giovanile sono precipitate... Ormai adesso siamo fuori tempo massimo l'ultimissima chance è stata negli anni pandemici poitevano mettere in prima tv qualche anime e serie-tv in voga sfruttando la giappomania... Hanno anche acquistato Star Comics senza sfruttare in tv My Hero Academia, Hakyuu, Fairy Tail, One Piece, Tutor Hitman Reborn Detective Conan senza dimenticare in seconda serata Demon Slayer ho citato solo le serie anime di cui Star Comics pubblica i manga ma nulla sole le briciole su Italia 2 ☹️ vera la giappomania con così tante novità in due anni oggi avremmo avuto una SUPER nuova Italia Uno tirata a lucida! Invece no ancora Simpson Simpson, Simpson... Non resta che aspettare la fine definitiva di Italia Uno 🥀.

      "(vedi, anche lui parla di sigle, Bim Bum Bam... Ossia il mondo avvolgente),"

      Perché io cosa ho detto in tutti questi anni? Quante volte ho fatto notare che l'abbandono delle sigle sia stata una cosa molto negativa? Innumerevoli volte... Prima quando c'era la Valeri Manera le sigle duravano 2 minuti sia iniziale che finale poi quando la Valeri Manera andò via le sigle diminuiranno ad un solo 1 minuto poi 5 secondi poi sparironno del tutto... Con Luca Tiraboschi le sigle finali erano sempre tagliate 😞
      Ma per me non conta solo il business per te se serie animata X o serie-tv Y non diventa un fenomeno culturale alla Kiss me Licia, Creamy, Beverly Hills 90210 non genera merchandising (detto in italiano paccottiglia spesso inutile) non merita di esistere ☹️ ci sono cose belle che non hanno avuto successo come Mushiking o Invasion non hanno generato merchadising e profitti ma per saranno sempre capolavori... Quello che per me conta sono innanzitutto la poesia che un'opera trasmette poi secondariamente viene la paccottiglia.

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    34. Senza dimenticare che le piattaforme streaming non sono adatte per i bambini/ragazzi perché non sanno autogestirsi ☹️ poi oggi ci sono bambini che si vedono cose assurde come Chainsaw Man 😅 opere compless i impossibili da comprendere per un bambino ma anche cose come Jujutsu Kaisen che critica il sistema giudiziario giapponese ma cosa vuoi che capisca un bambino di queste tematiche?
      Principalmente però il problema rimane quello che bambini/ragazzi si riempiono di contenuti streaming senza limiti sin da piccoli vengono cresciuti al binge watching ☹️
      Non mi interessa quello che dicono i finti progressisti neoliberali io su questo sono fieramente BOOMER!
      Quando c'era la tv per fortuna era diverso orari precisi e si stava il giusto davanti alla tv parchi e piazze erano piene e si andava a dormire presto.

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    35. "P.s. ma dei nomi cambiati nei Digimon non dici nulla?"

      Hanno fatto 30 ma non 31 😅

      Dopo una lunga esperienza durata anni di visione di anime in lingua originale, in versione Mediaset e in versione Rai posso dire che in quel periodo quando la Rai trasmise i Digimon (fine estate 2000) fece il miglior "confezionamento" di quell"epoca!

      -Sigla italiana ma senza collage
      -Pochissime censure video
      -Poche edulcorazioni nei dialoghi
      -Sigla iniziale con i crediti
      -Sigla finale diversa da quella iniziale
      -Colonna sonora non monomessa tranne nel caso della insert song "Brave Heart" solo in versione strumentale
      -Scritte in giapponese (sillabario Katakana) durante le digievoluzioni e presentazioni dei nuovi Digimon non tolte
      -Luoghi giapponesi tradotti correttamente e non nascosti o modificati

      In quegli anni il miglior trattamento possibile e di gran lunga superiore agli anime trasmessi su Italia Uno in quel periodo poi ovviamente aveva i suoi difetti ma ancora oggi si rimane meravigliati ** si nota proprio una lavorazione fatta con cura come non si era mai visto sui canali nazionali... (eccetto MTV ma quello lo considero un altro mondo)

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    36. Correzione

      Come non si era mai visto intendo il periodo 1990 - 2000 quei 10 anni solo riferito ai principali canali televisivi nazionali che hanno trasmesso anime in Rai Due, Rete 4. Italia Uno.

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    37. Primo messaggio: forse non riesco a essere io chiaro, sul merchandise e sul successo. Non intendo che una serie deve produrre e vendere per forza gadget di se stessa. Anzi.
      Ma funzionare come ascolti in una fascia oraria dove piazzare pubblicità generiche, anche di bambole, peluche, cancelleria.
      Anime a parte, la Rai ha riottenuto molta molta più identità, rispetto a Mediaset che l'ha persa del tutto. Sui canali Mediaset non si vede UNA produzione di qualità da tanti anni, mentre i telefilm Rai sono esportati anche all'estero con riconoscimenti altissimi.

      Moz-

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    38. Anche io vorrei si tornasse un minimo agli orari, o comunque non al binge selvaggio.
      Mi sta bene che un'opera sia caricata tutta, disponibile, ma ci vuole una televisione che ancora possa accompagnare.

      Moz-

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    39. Esatto, Digimon è proprio come lo descrivi ma hai ammesso anche tu che c'erano censure, alterazioni (tipo la storia famigliare), nomi cambiati. Perché cambiare i nomi in altri inglesi?
      Non è lo stesso?
      Era quello il mio discorso: arrivare meglio al pubblico. Strano che qui non lo dici, mentre per Sailor Moon lo hai detto... Cosa cambia tra Izzy e Bunny, alla fine? Nulla. Il concetto è proprio il medesimo...

      Moz-

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    40. Bambini e piattaforme streaming

      Ribadisco quanto scritto sarò anche boomer ma vedere le cose streaming per i bambini non va bene per molti motivi invece per noi adulti rappresenta l'unico modo (visto che gli orari tv sono ostici e l'offerta attuale molto carente) per vivere ancora i sogni che avevamo da bambini... Oggi senza le
      piattaforme streaming saremmo come i nostri padri che ricordavano nostalgicamente i tempi foto della loro infanzia ... "Ti ricordi quel cartone?", "Ti ricordi quel telefilm?", "come faceva quella sigla?"
      Invece grazie allo streaming il sogno continua...

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    41. Digimon

      "Esatto, Digimon è proprio come lo descrivi ma hai ammesso anche tu che c'erano censure, alterazioni (tipo la storia famigliare), nomi cambiati. Perché cambiare i nomi in altri inglesi?
      Non è lo stesso?"

      Nella prima serie le censure sono presenti in un solo episodio le alterazioni ci sono nella seconda serie Adventure 02 non hanno trasmesso un episodio ☹️ episodio che ho visto due volte molto commovente e triste ma che in nessun caso andava censurato ☹️ nomi cambiati un'occasione persa... Dopotutto le intenzioni della Rai erano buone ma alla fine avevano sempre la mentalità provinciale italiana di quel periodo...
      Quel periodo degli anime della Rai è stato solo un fuoco di paglia ma di sicuro il "confezionamento" fatto per Digimon Adventure era di gran lunga il migliore del suo periodo...
      Per capirlo appieno ci vogliono anni e anni di visioni degli anime in versione Mediaset, versione Rai, versione originale con sottotitoli.

      Poi ovvio che la versione presente su Crunchyroll sia la MIGLIORE in assoluto ma quella fatta dalla Rai rimane per i tempi che furono pregevole.

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    42. Ma appunto, è proprio il discorso che facevamo.
      Non si tratta di mentalità provinciale (allora anche i giapponesi la avrebbero, censurando a monte le loro opere o vendendole con nomi riadattati...), ma di mercato.
      Oggi ci sembra assurdo perché tutti sono capaci di ricordare Hiroshi, Tsubasa, Minako e Orochimaru, ma all'epoca non era così scontato... ed è servito un lungo percorso per abituare il pubblico.
      Non potevano farlo subito, di colpo, perché certe opere dovevano VENDERE, e Usagi non avrebbe venduto come Bunny, che piaccia o meno (ma la cosa è così palese che 1- è così per quasi tutti gli altri Paesi non giapponesi 2-l'operazione costa, e se Mediaset/Rai ecc ci perdevano tempo e soldi, è perché era l'unico modo valido per farle diventare di successo)^^

      Moz-

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    43. I giapponesi sono molto provinciali...

      Appartengo alla generazione di mezzo quella del cambiamento dai nomi inventati ai nomi originali... (Cambiamento che avvenne per far felici i fans adulti che protestavano su giornali e riviste)
      Il salto di qualità sui principali canali (escluso quindi MTV) ci fu con Detective Conan nel 2002 (mi riferisco non alle censure solo all'adattamento) sto guardando dall'inizio la serie su Crunchyroll in SUB-ITA per verificare cosa fece all'epoca Mediaset controllo gli episodi doppiati e suppergiù hanno fatto un buon lavoro su alcuni aspetti anche migliore (minuzie tipo un personaggio che riferndosi a Conan dice kodomo ovvero bambino - versione Crunchyroll tradotto ragazzino - versione Mediaset - bambino in questo caso più giusta la traduzione MS) in Conan oltre i luoghi ci sono tutti i nomi originali in Digimon solo i luoghi > comunque una gran cosa per i tempi che furono.
      In Conan aspetto di verificare cosa hanno fatto con l'adattamento degli alimenti.

      Se poi usciamo dal circuito Rai e Mediaset, Maison Ikkoku del 1989 e completato mi sembra nel 1993 aveva già tutti i nomi di luoghi e personaggi originali (tranne alcuni cambiati dagli adattatori non si sa per quale motivo ma sono comunque pochi) il che lo rende molto più godibile.

      Ma non mi stancherò mai di ripeterlo la soluzione esiste sottotitolare tutto e nel caso ci siano i numeri ridoppiare tutto ed ogni polemica viene spazzata via...

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    44. Esatto, ma citi proprio una cosa che dovrebbe farti riflettere: Maison Ikkoku, per quanto bello (e lo è davvero) e con un certo seguito, secondo te ha mai fatto i numeri e smosso i soldi di Sailor Moon?
      No.
      Se avesse dovuto farlo, avresti visto Cara dolce Chiara XD

      Moz-

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    45. Vabbè però Maison Ikkoku era chiaramente per un pubblico universitario anche per questo si è salvato 😅 su YouTube ci sono delle sigle della D'Avena in tema Maison Ikkoku sono per caso fanmade? Purtroppo non sono granché 😅 la D'Avena non è adatta a tutto...

      Sarà principalmente una questione generazionale ma io non ho mai avuto problemi con i nomi e luoghi giapponesi era il 2002 quando Detective Conan iniziò su Italia Uno periodo in cui la cucina giapponese era quasi sconosciuta in Italia ritenuta SOLO per persone ricche del Giappone si dicevano varie cose stereotipate: "sono ricchissimi", "sono super tecnologici", "non sanno giocare a calcio" 😅 queste cose pensava il 97/99% degli italiani 😅 era bello DC immerso nel Giappone quotidiano era bella la rivalità Conan di Tokyo vs Heiji Hattori di Osaka, finché un giorno chiesi al mio prof di lettere, storia e geografia perché in Giappone ci sono le scritte in caratteri latini? Lui mi rispose una cosa del genere: "il Giappone nel corso dei secoli si è occidentalizzato" una risposta buona ma non del tutto giusta i caratteri latini sono dopo gli ideogrammi (kanji) e i due sillabari hiragana e katakana il quarto sistema di scrittura della lingua giapponese.
      Detective Conan piacque nonostante quel mondo giapponese era ancora lontano ma molto affascinante... Conan con Ran (Bea 😅) Ayumi (Francy), Genta (Carlone), Mitsuhiko (Robertino), prof Agasa (Prof. Rossi), Ispettore Megure (Ispettore Renato) cosa sarebbe venuto fuori? Brividi di terrore 😅

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    46. Ecco, eppure in America i nomi di Conan sono stati tutti cambiati! Vedi che dipende dalla percezione di una popolazione riguardo una cosa?
      E fidati, avresti avuto Cara dolce Kyara se qualcuno avesse voluto trasmetterlo forzandolo come prodotto per un'altra fascia oraria... 🤓💪

      Moz-

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    47. Meno male che Maison Ikkoku si è salvato... Era impossibile trasformarlo per bimbi la storia parla di un universitario sfortunato che cerca di trovare un futuro felice per i bimbi sarebbe stato troppo noioso... Però ecco ora che mi ricordo viene detto che Mitaka ha comprato delle bambole a Napoli ma nel manga non c'è nessun riferimento a Napoli...

      Detective Conan ieri ho visto il celebre episodio "Sonata al chiaro di Luna" l'isola Tsukigake viene semplicemente chiamata "Isola" la valuta yen (che in giapponese si dice EN non YEN) cambiata in dollari 😅 per il resto il nome dei personaggi sono sempre giapponesi Kuroiwa, Kageyama, Nishimoto ecc ecc ma come hai scritto in un altro post l'adattamento migliora nelle stagioni seguenti...

      Detective Conan non so cosa c'entra la versione USA in questo caso 😅 però ecco gli americani sono più chiusi di noi riguardo il mondo dell'intrattenimento giapponese eppure hanno avuto cose integrali (in versione sottotitolata) che noi ci sogniamo... Su Crunchyroll hanno Yu-Gi-Oh ORIGINALE con sottotitoli in ENG mentre da noi Netflix ha portato l'orrida versione 4Kids ☹️ poi in USA anche Touch e tanto tanto altro in versione fedele...

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  2. Non sapevo che ci fossero tutti questi misteri dietro la sigla storica di Gigi, io la ricordo benissimo, non perdevo un episodio e lo trovavo adorabile. Stranamente sono cresciuto ugualmente maschio etero e abbastanza sciatto :-D

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    1. Non era un cartone spiccatamente femminile, era semplicemente magico ✨🤓
      Prima non ci si faceva tante paranoie a riguardo 🤣
      Comunque sì, e sai quanti misteri magari nasconde Fininvest/Mediaset sulle sigle pure molto più recenti?

      Moz-

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    2. La D'Avena e Manera hanno messo le zampacce ovunque 😅

      I produttori giapponesi rimasero sconvolti che agli adulti piacesse Minky Momo parole del pianificatore della serie Toshihiko Satō. ⬇️

      https://www.animeclick.it/news/85438-lo-sapevate-che-curiosita-e-aneddoti-su-anime-e-manga-maggio-2020

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    3. Yes, sapevo dell'amore dei giapponesi verso Momo! 💗
      Per quanto riguarda la sigla forse questa volta si era reso necessario perché la sigla storica poteva essere "pericolosa", in ogni caso è grazie alla Fininvest che abbiamo avuto la serie completa e il suo sequel.
      Abbiamo rischiato di avere una serie monca se ci fossimo fermati agli episodi importati nel 1983... 🤓💪

      Moz-

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