[CARTOON] DuckTales, stagione finale: la recensione

 

Arrivate finalmente in italiano su Disney + tutte le puntate finali di DuckTales, remake della serie storica di cui abbiamo già parlato QUI, descrivendone le potenzialità e le innovazioni.
Un cartoon che ha colto in pieno lo spirito disneyano ma anche lo spirito dei tempi, tra avventure e misteri, e che termina così ufficialmente la sua corsa: esatto, la terza stagione è anche l'ultima, e chiude il cerchio con un finale perfetto.



Nello spirito della serie storica (QUI una retrospettiva), il remake di DuckTales ne amplia ogni concetto e rompe ogni barriera, proponendo comunque vicende e situazioni note a chiunque ami i paperi Disney.
Non si esce (per fortuna) dal seminato, e i fan di Zio Paperone e famiglia (anche a fumetti, ovviamente) troveranno un mondo che già conoscono.
Al massimo, rielaborato dove necessario, ma senza produrre alcun fastidio.




Amo le opere degli anni '80 ma amo ancora di più quando vengono creati dei remake che possano esprimere al massimo il potenziale di queste opere stesse, all'epoca spesso soffocato da direttive e limitazioni.
Se un tempo dovevamo accontentarci (e non era certo poco, anzi) di arte e trame che però dovevano rispondere a determinati requisiti (perché no, anche tecnici), oggi possiamo goderci al massimo gli stessi titoli ma con una consapevolezza diversa.
He-Man
del 2002 e le Ninja Turtles del 2003 sono solo due esempi di remake/reboot "giusti" (QUI una lista più completa).
DuckTales si inserisce in questo filone, regalando così agli appassionati una nuova opera da affiancare alla serie storica e a tutta la produzione disneyana legata a De' Paperoni.





Sì, perché da subito i creatori di questo DuckTales (Matt Youngberg e Francisco Angones) hanno voluto puntare su una doppia strada.
La prima, come già si vedeva nel cartoon anni '80, è quella di omaggiare/citare/parodiare opere note; la seconda è quella di immergersi nella famiglia dei paperi, citando situazioni e facendo apparire personaggi mai tradotti prima in animazione.




SIAMO COME GAIA, E COME QUI, QUO E QUA
In questa serie, Gaia non è più la mielosa paperetta del 1987.
È una scatenata fangirl della saga dei paperi, della storia di Paperone e quindi di un importante pezzo della mitologia disneyana.
Gaia siamo noi, cresciuti con Barks e Don Rosa; vogliamo trovare agganci e intrecci, vedere parenti e scoprire misteri (a proposito, questo DuckTales passerà alla storia per aver finalmente mostrato Della in un ruolo attivo, di primo piano).





Ma noi siamo anche Qui, Quo e Qua: ragazzini nerd appassionati di cose pop.
E DuckTales, seguendo il tracciato della serie storica, ci dà anche questo: omaggi, citazioni e parodie di tantissimi miti della cultura popolare, ovviamente anche contemporanea.
Emblematico, in questo senso, è l'episodio ambientato in Giappone. Una dichiarazione d'amore agli anime e a Osamu Tezuka (e Lupin: la nipponica TMS animò il DuckTales originale).






La terza stagione alza l'asticella (e già le prime due erano veramente superbe).
Una doppia linea narrativa (convergente) segna la quasi totalità degli episodi, che non dimenticano però storie più tranquille.
Tutti i nodi disseminati negli episodi precedenti vengono al pettine (da Babbo Natale fino al passato dei nemici storici), mentre Paperone e famiglia attraversano il mondo alla ricerca degli ultimi tesori mai trovati.
Ma c'è chi trama nell'ombra, come visto nel season finale della stagione 2: la F.OW.L..
Interessante infatti come questo DuckTales abbia maneggiato anche gli elementi dell'altra storica serie animata paperesca, ossia Darkwing Duck, creando un universo ancora più condiviso.






FAMIGLIA E AVVENTURA
Sono questi, da sempre, i due ingredienti principali del nuovo DuckTales, ma anche due aspetti fondamentali della serie stessa.
La famiglia, il suo concetto, i legami. Anche per forza non di sangue.
In un nucleo dove abbiamo sempre visto zii crescere nipotini, circondati da eterni fidanzati, scapoli incalliti, mogli senza mariti e via dicendo, la famiglia assume un significato più ampio e assoluto.
E l'avventura, avventure di paperi, è il sale di ogni faccenda che riguarda Paperone (anche ovviamente nei fumetti).





Preparatevi quindi a un'immersione nel mondo Disney; amerete DuckTales se amate la storia dei paperi; amerete DuckTales se amate la Disney; amerete DuckTales se amate anche le serie del Disney Afternoon (vedile QUI), omaggiate fin dove possibile in queste puntate.
DuckTales stagione 3 è una grande festa disneyana, quindi, ricca di rivelazioni e colpi di scena (specialmente nelle ultime puntate, con un tris finale che riunisce proprio tutti!).

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12 commenti:

  1. continuo a sostenere che questa serie non ha niente a che vedere con i paperi dei fumetti.
    La solita strategia di prendere personaggi noti e stiracchiarli a destra e a sinistra fino a snaturarli (mi ricorda la She-Ra di Netflix), senza avere alcun rispetto per le migliaia di storie prodotte in passato (cosa che, con fortune alterne, faceva invece il DT originale).

    E dopo aver visto la serie, finalmente capisco l'avvertimento sibillino che ci diede diversi anni fa (quando la serie era stata solo annunciata!) in quel di Catania il buon Roberto Santillo, qualcosa del tipo "Be'... è una roba nuova che voi fan dei fumetti classici potreste non apprezzare pienamente..." Insomma non sapeva come farci capire che non dovevamo aspettarci poi molto da questa serie che ci faceva sognare!

    Non mi dilungo sul twist finale che farà discutere molte persone (copiato dal twist finale di un'altra saga di proprietà disney), ma basta citare il Gongoro svuotato totalmente della sua carica "etica" (nei fumetti è la personificazione del male prodotto da ZP l'unica volta che si è lasciato andare, nella serie è una mera maledizione che colpisce l'uomo più ricco del mondo, così a caso, senza senso!), o introdurre Pico de' Paperis, però sposato... e deceduto (sempre per il voler inserire la roba dei fumetti a caso, senza degnarsi di leggerli, i fumetti!) o, ancora, l'esordio animato assoluto di Paperoga, senza però alcun collegamento allo stralunato papero che da 60 anni leggiamo nei fumetti (ripeto, solo per dire "Eh, eh? vi abbiamo messo Paperoga, va là che bello! Di che vi lamentate?")... ma potrei continuare all'infinito...

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    1. Beh, ma anche il DuckTales originale stiracchiava personaggi e situazioni!
      Vero che Paperoga qui mantiene solo le sue caratteristiche ma non il lavoro storico, però ci sta.
      Insomma, è altro rispetto ai fumetti, e non tradisce lo spirito dei personaggi...
      Secondo me ottimo per aver distinto i fratelli, su Pico ci sono risvolti...
      Se fosse stata come She-Ra Netflix avrei avuto tanto da ridire in negativo, invece a me è piaciuta molto. Non deve avere a che fare coi paperi dei fumetti, è un atto d'amore in primis verso il Disney Afternoon: non si è mai cercato un pedissequo adattamento animato dei fumetti :)
      P.s. il male prodotto da ZP è al centro di uno degli ultimi episodi!

      Moz-

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  2. Me la sparerò probabilmente il prossimo anno, dopo aver finito la seconda settimane fa, peraltro ancora da recensire, e sarà un gran bel divertimento! Peccato solo che la terza è l'ultima.

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    1. Già, anche a me dispiace perché avrebbero potuto continuare... ma da un lato sono anche contento che sia andata così: dicono tutto senza scadere. Aspetto tua rece.

      Moz-

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  3. 1) Ok ok. E' tutto uno spasso. Il finale è stato uno spasso. Ma spesso preferisco Darkwing Duck che sia l'originale che il reboot in arrivo è ormai meglio di DuckTales. Tanto rivogliamo vedere le serie classiche originali e non ci interessano i reboot.

    2) Al giorno d'oggi, sui nostri cartoni animati che preferiamo e che preferisco anch'io, siamo appassionati di rivedere sulle piattaforme streaming Darkwing Duck, Bonkers gatto combinaguai, Ecco Pippo e Timon e Pumbaa compleatamente su Disney Plus, e poi su Netflix / Amazon Prime / Timvision / Mediaset Infinity vogliamo rivedere i cartoni animati degli anni 80/90 di Scuola di polizia, Pippo e Menelao, Tex Avery Show e soprattutto Freakazoid, oltre a rivederli ufficialmente nuovamente su Italia 1 / Italia 2 / Boing / Cartoonito. Perchè ormai sono le uniche cose che come sempre ci interessiamo per rivederli a vita come ricordo. E ora tutti li vogliono, oltre a chiedere in contatto a Mediaset e alle piattaforme streaming come suggerimenti positivi per rivedere sul serio quei cartoni nominati. Evviva.

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    1. Anche io spero nel reboot di Darkwing Duck come continuazione delle storie viste in questo DuckTales... dopotutto c'è in sospeso Negaduck, ma anche Bulba e via dicendo... insomma, ci sarebbe molto di cui parlare^^

      Bonkers lo rivedrei ma ancora non lo mettono online.
      Gli altri cartoon temo non attirino più tantissimo da poter andare su Italia 1 o 2, ma Boing ad eempio potrebbe trasmetterli.

      Moz-

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  4. Sogno il giorno in cui la Disney chiuda i battenti. Quella odierna mi fa letteralmente pieta'(in primis perche' infarcisce ogni cosa con le tematiche globaliste). Spero non arrivi a rovinare Alien e Predator
    (della Marvel non mi frega nulla).

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    1. La vedo dura, se non impossibile.
      È una delle aziende più ricche in assoluto...
      Le tematiche globaliste possono essere trattate anche con maggior cautela, non sempre la Disney fa male... vedi appunto DuckTales^^

      Moz-

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  5. È uno schifo come tutti i rifacimenti e produzioni moderne Disney dalla grafica troppo semplice e brutta alle voci dei doppiatori sia originali che italiani troppo da umani e senza timbro personale alle storie vuote e corte.
    Ma tu sei entusiasta di questa versione, mah!

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    1. Semplice, io vado oltre la grafica (nello specifico, questa si ispira a quella disneyana anni '50) o alle voci (che comunque non sono male, e spesso ci sono i doppiatori storici).
      Guardo al contenuto, alla trama, a ciò che la produzione vuol mettere in scena...

      Moz-

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  6. Come dici già tu, questo è un atto d'amore soprattutto verso il Disney Afternoon ma fa anche quello che da sempre vediamo nei fumetti, mantenendo le caratteristiche principali dei personaggi, fa vivere loro avventure sempre diverse, a volte riscrivendone le storie.
    Si sa, anche nei fumetti italiani ultimamente si sta cercando di dare un’identità diversa ai vari nipotini e quelle scelte in questa serie, seppur esagerate e caricaturali, sono perfette.
    Mi ha divertito tantissimo, mi ha emozionato, mi ha entusiasmato, per il mio modestissimo parere è un capolavoro!

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    1. Esatto, infatti era ora finalmente di "far crescere" i paperetti... ci sta, dopotutto: esordiscono infanti in triciclo, ora fanno le medie.
      Mi piacciono sia in questo DuckTales ma soprattutto nei fumetti italiani...
      Anche a me DuckTales remake è piaciuto tantissimo... :)

      Moz-

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