[RICORDI] una giornata del passato: periodo scuole elementari



Torniamo a parlare delle "giornate del passato". Dopo avervi raccontato quelle autunnali (QUI), quelle invernali (QUI), quelle primaverili (QUI) e quelle estive (QUI), riprendiamo il discorso basandoci sui "periodi".
Ho scelto, per comodità, quelli scolastici; concentrando i ricordi principali delle cose che si facevano a quei tempi.
Nella fattispecie, il periodo preso in esame è quello
dai 5/6 anni ai 10/11 anni.


LA MATTINA
Delle mattine uggiose ricordo il buio fuori, i rumori dei mezzi che puliscono le strade, i fari delle poche auto di chi esce per andare a lavoro; la Tv accesa mentre si fa colazione, la luce in cucina.
Se non andavo a scuola, radio accesa, compiti da anticiparsi, e poi si giocava...


A SCUOLA

Delle mie scuole elementari, tra ricordi e memorabilia (libri, quaderni, ecc...) vi ho già raccontato tutto QUI.
Se parliamo però di giornata standard, ricordo che spesso ero preso da molta noia, il tempo non passava mai.
Amavo sia quando le giornate erano corte, sia quando iniziavano i primi caldi, con più luce.
Se dovessi riassumere: alternarsi delle maestre, ricreazione, attività e alcuni bei momenti coi compagni (a parlare di cartoons, film, storie dell'orrore...).


DA LUNEDÌ A VENERDÌ: FUORI DA SCUOLA
Nei primi anni di elementari di certo non uscivo da solo, ma ricordo bei pomeriggi con genitori o zii ad esempio a far la spesa, o a fare vari servizi (e magari ci scappava l'acquisto di qualche piccolo Lego o di un'action figure dei Masters...).
Venivo accompagnato a casa di amici, o amici venivano magari a casa mia: anche qui, costruzioni e pupazzi, oppure (specie un po' più grandicelli...) giochi di società. Sempre, invece, le VHS coi cartoons Disney.
QUI vi racconto quante cose inventavo all'epoca.
Il catechismo era un'occasione per uscire durante la settimana, mentre il martedì e il venerdì frequentavo una palestra di arti marziali.
La sera a letto presto, ma non sempre: vero che la prima serata in Tv iniziava molto prima rispetto a oggi, ma vidi tutto Twin Peaks (1991) e svariati film trasmessi...






IL SABATO
Nei primi anni delle scuole elementari, il sabato pomeriggio era un giorno come un altro (tranne se si usciva con gli adulti): al massimo si giocava con qualche amico, o si vedeva la Tv (Disney Club e simili, vedi QUI).
La sera si cenava con amici di famiglia o... niente.
In ogni caso in televisione davano sempre i programmi Disney (vedi QUI).
Ovviamente i sabati erano i giorni dove poteva capitare una festa di compleanno: di fratelli, di cugini, di amici... e quindi ecco che qualche volta i pomeriggi/sere diventavano speciali!


LA DOMENICA
Messa alla domenica, che poi significava passeggiata e via a casa di nonna: c'era ancora qualcosa della Disney in televisione. Nei mesi invernali, pranzo coi parenti e pomeriggio o a casa (compiti o... niente) o con amici; nei mesi autunnali ci poteva stare una passeggiata magari al bosco; in primavera si andava tutti in campagna, e si passava lì l'intera giornata!






Voi che ricordi avete di quei tempi?
Com'erano le vostre giornate-tipo di quando frequentavate le scuole elementari?
Parliamone nei commenti!

47 commenti:

  1. All'inizio delle scuole elementari non socializzavo con nessuno, mi avevano tolto il tempo per giocare, leggere fumetti, disegnare storie (pseudo fumetti con personaggi miei) e continuare a imparare da autodidatta... A scuola mi accompagnava quasi sempre, andata e ritorno, mio nonno che viveva con noi; il pomeriggio cercavo di "togliermi d'avanti" tutti i compiti da fare per cercare di continuare quanto l'andare a scuola mi aveva spezzato... Nel giro di poco tempo, che io ricordi, tuttavia, scoprii la "comodità" di vedere cartoni animati anziché creare storie, tuttavia la televisione mi fece da spunto per costruire coi Lego personaggi simili a quelli che vedevo, per esempio riprodussi - con qualche licenza reinterpretativa - le tre navicelle che si agganciano a formare i tre robot di Getta Robot... e abbozzai anche un Goldrake che entrava e usciva dalla sua navicella (quadrata), ma che doveva volare solo in orizzontale per non scivolare via e rovinare sul pavimento...
    Quando papà aveva il turno di mattina, un paio di volte a settimana andavamo dai miei zii e cugini, che però erano più grandi di me e con sempre meno affinità da spartire.
    La domenica era sveglia forzata perché dovevo andare a Messa e poi passare in edicola, ma non dai primi anni delle elementari. Alcune domeniche d'autunno mi alzavo prima per andare in pineta con papà a cercare funghi, prima di andare alla funzione delle 10 (ora che non ci vado più l'hanno posticipata).
    Col passare degli anni, iniziai a socializzare con i compagni di classe, con alcuni dei quali ci vedevamo uno o due pomeriggi a settimana per giocare, cosa che poi proseguì con uno di loro anche alle medie: rigorosamente Masters, oppure giochi di ruolo, o ancora impersonavamo cacciatori di criminali dotandoci di qualche strambo potere (io potevo mimetizzarmi, l'amico trasformarsi in una feroce tigre, sua sorella che giocava con noi spostarsi in un istante da un punto all'altro; poteri comunque limitati nel tempo).
    La sera vedevo sempre la televisione in famiglia, tra film del lunedì, quiz di Mike Bongiorno il giovedì, varietà del sabato sera...

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    1. Bellissima sia la cosa dell'uscita pre-messa (anche se sapere di avere una incombenza ti rovina un po' tutto).
      Belli anche i ricordi dei superpoteri coi tuoi amici: è proprio vero, la fantasia non ha limiti.
      Vorrie anche dire che non è vero che videogiochi e cartoons distruggono la fantasia, perché io e i miei amici inventavamo cose super anche prendendo spunto da questi^^

      Moz-

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    2. L'uscita pre-Messa era possibile perché uscivamo di casa all'alba, comunque il bosco era a una ventina di minuti di auto, quindi i tempi erano "filo-filo", considerando che volendo c'era anche la Messa pomeridiana o andavo d'anticipo il sabato; anzi ora che ci penso mi pare che facessi così il più delle volte.
      La fantasia se c'è, non muore certo con videogiochi e cartoni animati, tantomeno con i fumetti: tutto sta nell'avere voglia e tempo di fare attività ludiche. Come scrissi tempo fa, io mi inventai un giornalista televisivo capace di trasformarsi in Man-E-Faces per affrontare a seconda dei casi cattivi umani, robotici o mostruosi 🤩, dando così una mano alla giustizia. Ma già alla "primina", durante la ricreazione che era lunghetta, giocavo a "L'uomo Ragno" con l'altro bambino, tutto in modo dialogato, lui faceva Peter Parker e Uomo Ragno, io Jason e Kingpin (cattivo fisso 😄).

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    3. Mi sfugge chi sia Jason 😱
      Comunque sì, la messa anticipata del sabato pomeriggio si usava anche qui, solo che chi doveva "vivere" la Chiesa per fare comunione e via dicendo, doveva starci alla domenica, dove si ritrovano tutti gli altri del catechismo...
      In sostanza, nemmeno alla domenica si era liberi, la cosa assurda è che con la fine della scuola questo obbligo quasi veniva meno... Insomma la fede era legata ai periodi scolastici 😅

      Moz-

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    4. Jameson, non Jason... 😅 Il direttore del giornale...
      La Messa pomeridiana era infatti relativamente triste poiché frequentata essenzialmente da anziani, e tra i canti imperava "Symbolum 77" invece di altri meno deprimenti, che per me è la versione ecclesiastica della sigla del Tg1! 😅

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    5. AHAHAHAH XD
      Comunque sì, la messa del sabato è da anziani... io ricordo che c'era ogni tanto una messa anche con gli scout, pomeridiana, ma boh... disertata il più delle volte.

      Moz-

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    6. Da me gli scout si spartivano la "gestione" di due Messe domenicali (lettori, scelta canti, offertorio): Agesci alle 10 (la cosiddetta Messa cantata), Masci al tardo pomeriggio. Mentre facevo le superiori i due gruppi si unirono nella Messa delle 10, e quella della domenica pomeriggio passò ai gruppi di Azione Cattolica (infatti agli incontri del sabato ci si spartiva i compiti).

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    7. Insomma, l'imbarazzo della scelta... XD
      In ogni caso, brutto essere vincolati anche dalla messa...

      Moz-

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  2. Per i romani: io abitavo alla Pisana, i miei lavoravano in zona Porta Pia - XX Settembre (12-14 km che sembravano 40) e per motivi logistici mi iscrissero ad una scuola vicina al lavoro e non a casa, diversamente da mia sorella (a cui badava mia nonna fresca di pensione, credo). Quindi, oltre a non poter frequentare liberamente i miei amici, dovevo alzarmi presto, transumare in macchina e fare pure i corsi pomeridiani senza mensa. Non ho idea di a che ora pranzassi una volta rincasata, né ricordo se soffrissi la fame. Avevo una sola maestra vecchio stampo, dallo scappellotto facile. La ricreazione si faceva a volte nel cortile interno, misto mattonato e ghiaia su terra riarsa mi pare. Ai pomeridiani facevo teatro, inglese, disegno e forse una quarta materia che non ricordo. Al ritorno non avevo altro da fare che leggere, non potendo guardare la TV; nessuna voglia di fare i compiti, spesso li facevo l'indomani mattina in macchina. Nel fine settimana finché i miei stavano insieme forse si faceva qualche gitarella, un salto a villa Pamphili che era vicina, non avevo amici perché i miei compagni abitavano vicino alla scuola e li frequentavo extra moenia solo se facevano una festa o durante l'unica gita che abbiamo fatto in 5 anni. Bella vita di mer... ora che ci rifletto.

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    1. Che brutta la cosa dell'unica gita in 5 anni! :O
      Comunque, una scuola all'avanguardia, se vi facevano fare l'orario continuato / tempo pieno.
      Teatro, inglese, disegno... belle cose per l'epoca, no?

      Moz-

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    2. Penso di sì, non è che mi rendessi conto… e siccome si andava da lunedì a sabato, non ho idea di quanto durassero le giornate: non molto, se saltavo il pranzo lì. Perché non fruissi della mensa mi sfugge, o era per chi faceva il vero tempo pieno o costava troppo o me l’hanno evitata perché non mangiavo nulla. Dovrei chiedere a mio padre se ricorda qualcosa.

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    3. I motivi possono essere molteplici, per la mensa... Considera pure che all'epoca non si stava certo attenti come oggi ad allergia e via dicendo...

      Moz-

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  3. Delle elementari ricordo il Maestro. Unico per tutti gli anni. ora non c'è più possibilità di affezionarsi.. certo se non te ne capitava uno del quale conservare splendido ricordo per sempre..bel guaio.. io sono stato molto fortunato!

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    1. Io ne ho avute tre fisse... E sono rimasto comunque legatissimo a loro!! 🤓💪♥️

      Moz-

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  4. Scuola vicina a casa, sveglia alle 8/8 e 10. Arrivo in aula con la bocca ancora sporca di caffellatte. Tutto sommato mi piaceva andare a scuola ma mi divertivo di più con trenini, pista Polistil, costruzioni Lego, basket e calcio. Un salutone a te e tanti auguri di Buona Pasqua

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    1. Eheh comodità! Ma tutti quelli che conosco tra coloro che avevano la scuola a pochi passi, arrivavano sempre in ritardo!! 🤣🤣🤣
      W i pomeriggi!
      Grazie mille Fabio, ricambio gli auguri 🐰🕊️

      Moz-

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    2. Penso che Dragon Ball l'hanno seguito davvero tutti, indistintamente!! XD
      Eheh però che pizza abitare accanto la scuola... non saprei se sia bello o meno.

      Moz-

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  5. Ero un ragazzino piuttosto solitario, però stranamente andavo molto d'accordo con quasi tutti i miei compagni di classe e ancor più stranamente io stavo simpatico a loro. Infatti ho dei bei ricordi delle elementari, mai successo niente di grave (solo qualche cosa "da bambini", ma niente di che) e poi la nostra maestra era una donna "vecchio stile" ma non pedante, che faceva del suo meglio non solo per insegnarci le materie ma anche per farci stare bene insieme con educazione e rispetto reciproco.

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    1. Effettivamente non è semplice per nulla saper creare un'armonia in classe..anche noi alle elementari stavamo tutti benissimo insieme, amici veramente! 💪🤩

      Moz-

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    2. Bellissima questa cosa^^

      Moz-

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  6. io ho fatto 3 scuole elementari diverse... Nel senso proprio di istituti differenti, cambiando compagni, maestre... Se mi chiedi la ragione di ciò sinceramente non lo so, ho ricordi confusi... Di sicuro all'epoca la mia famiglia di divideva fra Trapani e Calatafimi, infatti la seconda scuola elementare dove andai si trovava proprio al paese ma vi feci un paio di mesi appena della 4a elementare, poi tornai di nuovo a Trapani in un'altra scuola.... Di quest'ultima scuola ricordo la maestra d'inglese che il primo giorno di scuola, avendo io sempre studiato francese nelle altre scuole, mi disse la famosa frase "tu qui il francese te lo devi dimenticare"...
    Comunque alle elementari non ero uno studente modello e non studiavo granché, per la verità nemmeno alle medie... Ho iniziato a fare più bella figura alle interrogazioni al liceo, ma nemmeno subito...pure lì c'è voluto un po' , sono stato sicuramente un ragazzo timido (e anche adesso non è che io sia il massimo della sfacciataggine...)
    In 3a elementare ricordo che cambiammo sede della scuola (solo la sede, gli insegnanti in questo caso erano gli stessi) ed io mi misi a piangere dicendo che i miei non lo sapevano e non avrebbero saputo dove venirmi a prendere...😨

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    1. Questa cosa che hai detto alla fine è particolare, perché anche io vivevo così queste situazioni: come se non capivo davvero il tutto, ovviamente i genitori già sapevano del cambio, ma tu non lo sai per scontato! 😅😭
      Comunque, devi aver avuto un'infanzia movimentata con tutti questi cambi... Spero che le amicizie non ne abbiano risentito!! 🤞

      Moz-

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  7. Eheh per il periodo delle medie ci sarà un post a sé, poi... Ma va bene, hai già raccontato tutto qui!
    In ogni caso, non è necessario il ricordo "scolastico", ma del periodo.
    Quel che facevamo nell' fascia 6-10 anni, per così dire 💪🤓
    Comunque bellissimi i diari delle medie con dentro... di tutto! 🤓💪

    Moz-

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  8. Bellissima la cosa del tennis, mi ha fatto ricordare una cosa analoga 🎾!
    Effettivamente questo tuo periodo è stato sicuramente impegnativo e intenso... Ci credo che crollavi dal sonno!
    Per fortuna i bambini hanno energie a non finire...!
    Vero pure per il vivere "troppo" con gli amici di scuola; anche a me avrebbe fatto strano, infatti ho sempre avuto anche amici di altre compagnie...
    🤩💪

    Moz-

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  9. Per quanto mi riguarda, devo andare un decennio indietro. Le mie scuole elementari furono negli anni 1977 - 1982. È trascorsa una vita. Quello che ricordo: erano vicine a casa, quindi si andava a piedi, con tanto di macchine che schizzavano le pozzanghere e ti inzaccheravano. Scuola ricavata tutta nel pianterreno di un grande palazzo, quindi di fatto appartamenti riadattati (tipico del sud). Grembiulini bianchi noi femmine, blu i maschi. Fiocco cangiante a seconda dell'anno frequentato: blu in prima, rosa in seconda, rosso in terza, verde in quarta, tricolore in quinta.
    Giochi di cortile, tantissimi, in tutte le stagioni. Figurine dei calciatori, da vincere all'avversario al gioco dello "schiaffo" (menato in terra, l'aria le faceva capovolgere e tu vincevi), gioco a biglie di vetro da mandare nelle buchette scavate nel terriccio davanti casa (strada non asfaltata). Cartoni in tv. Ai tempi Candy Candy e Lady Oscar, che esordirono nella tv italiana. Ma poi anche cartoni come Peline, Sandy dai mille colori, Bia, e tanti altri. Che tempi!!

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    1. Con le figurine anche noi, ma quello dello schiaffo lo facevamo col soffio... c'erano sempre i bambini più "di strada", smaliziati, che sapevano trucchi e trucchetti XD
      Le pozzanghere... oddio... che brutto essere presi dall'acqua, mi successe alle medie.
      La Tv si stava affinando... era un periodo d'oro: se riguardo quei palinsesti, piango.

      Moz-

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  10. sì, ricordo bene questa cosa di Danilo... **
    Comunque veramente, certe maestre assurdamente ottuse e cattive.

    Moz-

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  11. Pensa tu! Strana questa cosa, effettivamente...!

    Moz-

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  12. Mi alzavo alle 7 facevo colazione con il caffelatte e i biscotti o il tè con le fette biscottate/i biscotti nel mentre mi guardavano i cartoni su Rai 2 e Italia 1, uscivo da casa alle 7.45 e arrivavo a scuola più o meno in orario 😆 era distante pochi metri e ci stavo quindici o venti minuti ad arrivarci a piedi, le lezioni iniziavano alle 8-8.10. Se mi ricordavo e soprattutto se ci riuscivo mi portavo appresso uno o due giochini della Kinder/Ferrero, delle patatine e di ogni tipo dentro le tasche del giubbotto e del grembiule, nell'astuccio o nello zaino ci giocavo sottobanco e sotto il banco durante le lezioni e a ricreazione in seconda o ai primi mesi della terza mi portai qualche portachiave a forma di skateboard con le rotelline che giravano della Pringles sì proprio quel marchio che avevo trovato in regalo, qualcuno lo regalai ai compagni di classe uno lo usai in classe per giocarci lo facevo sfrecciare sui banchi, il mio l'avevo prestato ma i miei compagni maschi me lo ruppero e mi arrabbiai mi pare che anche quelli che gli regalai li distrussero così io rimasi senza neanche uno intero, era un giochino semplice ma mi piaceva tanto ci rimasi molto male.
    Alle 12.20/12.30 la scuola finiva e tornavo a casa dopo quindici minuti o mezz'ora il tempo del ritorno variava se rimanevo a chiaccherare in strada con qualche compagna/o e se facevo o meno i miei frequenti soliti viaggi e avventure mentali di fantasia ✨ nel tragitto.
    Arrivata mi toglievo il grembiule e alle 13.15/30 pranzavo guardandomi Dragon Ball e gli altri cartoni successivi e la Melevisione nel mentre facevo i compiti e giocavo finivo tra le 17 e le 19, mi lavavo, cenavo alle 20.30 guardandomi la tv con la famiglia se il film o il programma era interessante proseguivo la visione sennò andavo nella mia camera a giocare, in quarta e quinta adoravo leggere i fumetti Disney vecchi degli anni 70-80-90 che quelli attuali dei primi 2000, Holly Hobbie e Il Giornalino.
    Durante la settimana andavamo a trovare gli zii e ci stavamo dal pomeriggio alla sera a volte io e i miei fratelli ci passavamo la notte questo era nel fine settimana quando la scuola era finita al sabato, mi piaceva tantissimo stare da loro perché avevano Sky e potevo guardarmi i cartoni e i canali che nella tv pubblica non vedevo a casa mia mi mangiavo piatti molto più buoni fatti a mano freschi in giornata da mia zia che mia madre non faceva mai perché non sa cucinare, potevo giocare con il Gameboy classico degli anni 90 lo storico mattone grigio chiaro dei miei cugini che utilizzavano dieci anni prima quando erano adolescenti e nella natura con la palla, a saltare la corda e con le costruzioni Lego soprattutto con la giraffa e la casa che mi ero fatta e altri giocattoli nel loro giardino che a casa mia mancava non ce lo avevamo, scorrazzare con la biciclettina bianca a strisce nere che era in origine di mio fratello che io chiamavo la zebrata perché mi ricordava una zebra nella stradina di ghiaia davanti al guardino e nel boschetto che hanno vicino a casa loro, e andare a vedere i conigli e le mucche che loro allevavano per farci la carne assieme alla loro vicina e socia che abita praticamente sopra di loro in una collinetta.
    Le elementari sono l'unico periodo quasi bello e dolce della scuola e della mia vita il resto è uno schifo l'opposto furono le medie un vero inferno e tortura che mi massacrarono.
    W le elementari!

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    1. Mi fa piacere averti fatto tornare indietro a questi ricordi piacevoli :)
      Penso che ognuno di noi abbia dei pensieri simili, come racchiusi in uno scrigno... tu li hai così nitidi che ricordi anche precisamente gli orari!!

      Moz-

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    2. Non così chiari gli orari sono approssimativi e i ricordi sono molto dimenticati ma qualcosa me lo ricordo ancora.

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  13. Ricordo che per un periodo alle elementari andavo al prescuola, che era un'aula della scuola piena di giochi. Io e un mio compagno di classe giocavamo a Labirinth, ma coi tempi ristretti che si avevano prima della campanella non c'era tempo di finire, e ogni volta si doveva ricominciare daccapo.
    Nel cortile della scuola c'erano tre tigli che crescevano circondati dall'asfalto. D'autunno perdevano le foglie che andavano a ingiallire il pavimento asfaltato. Il cortile della scuola era esattamente sopra il palco del teatro cittadino: c'erano tre parallelipedi, che servivano penso a fare in modo che vi arrivasse aria, e se ti avvicinavi, certe volte da lì arrivava della musica (probabilmente stavano provando).
    Al liceo poi, sarei stato io a recitare, in quello stesso palco sotto la mia vecchia scuola, ma questa è un'altra storia...
    Ci sono tornato poi anni dopo perchè un anno la parrocchia affittò la palestra della scuola per farci l'oratorio al sabato pomeriggio (una roba surreale, anche perché ero l'unico animatore, anche lì altra storia...) e in seguito perché era lì il mio seggio elettorale (prima che cambiassi residenza). Ricordo lo sgomento a vedere l'altezza nei lavandini dei bagni: "Ma che, ero un nano?", pensai.

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    1. L'effetto dei lavandini succede anche a me ogni volta che mi capita di insegnare all'asilo o alle elementari... XD
      Bello il ricordo dei tigli e dei parallelepipedi... vedi, il palco e poi la palestra... tutto torna, anche se in altre forme...

      Moz-

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  14. Passo per lasciarti gli auguri di buonissima Pasqua.
    Ciao Miki.
    sinforosa

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    1. Grazie mille Sinfo, ricambio di ♥️
      🕊️🐰

      Moz-

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  15. Risposte
    1. Grazie altrettanto, bro! ♥️🕊️🐰

      Moz-

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  16. Buona Pasqua, Miki!

    Le elementari le ho frequentate in calabria, all'epoca vivevo lì... la mia giornata scolastica era 8.30 - 13, senza rientri e dal lunedì al sabato.
    In realtà avremmo dovuto fare tedesco come lingua straniera, ma complice anche il fatto che in quella scuola andavano bambini di una zona vicina non propriamente raccomandabile (in classe con me avevo il nipote diretto, primogenito del primogenito, di un pezzo grosso della ndrangheta, tant'è che si chiamava come "cotanto" nonno...) molti genitori si opposero, tra cui anche mio padre ("Ma in classe con mio figlio molti non sanno l'italiano e gli volete fare studiare il tedesco?!")
    A scuola comunque andavo bene e mi piaceva anche, anche se ricordo che ogni anno odiavo quando arrivavamo ai "verbi", quella mole quasi infinita di tempi da imparare a memoria (ho sempre avuto problemi con la roba a memoria, tipo date, formule...)
    In V poi ci cambiarono di sede che era un po' più lontana da casa (per 4 anni andavo letteralmente di fronte!), ma si poteva raggiungere cmq a piedi...

    Il pomeriggio mi ricordo che lo passavo a studiare, ma facevo comunque in tempo a vedere i cartoni del pomeriggio, anche se non sono mai stato "perseverante" con la tv, per cui magari vedevo 2-3 puntate di un cartone, poi succedeva qualcosa e tipo saltavo una settimana di visione (ancora oggi è così, mi salva l'on demand)... tant'è che di molti cartoni che potevo giurare di aver visto per l'intera infanzia, in realtà avevo visto pochissime puntate (es: le Tartarughe Ninja, Holly & Benji, Lupin, Batman TAS... ma anche i Power Rangers... quando li ho recuperati da grande, ho scoperto di ricordare le prime 15-20 puntate, il resto mai viste!)
    Andava meglio il sabato quando invece era d'obbligo il disney club, forse andava in onda più tardi di BimBumBam? Perché non lo perdevo mai! Ricordo anche che alle volte televotavo per il cartone col telefono quando i miei non c'erano, specialmente se in lizza c'erano quei noiosi cartoni di Pluto (LOL)... era sì a pagamento, ma non credo che si pagasse così tanto (come succede oggi) perché i miei non si accorsero mai di nulla!
    Ho cominciato ad avere appuntamenti fissi con la tv un po' più tardi, nel '94 tipo (ero già in II / III elementare), perché mia mamma era in attesa di mia sorella e dovette passare un sacco di tempo dentro e fuori l'ospedale... mio padre lavorava e spesso il pomeriggio rimanevo solo (oppure se il turno lo permetteva, mangiavamo noi due a casa e poi mi portava in ospedale da mia mamma e mi prendeva la sera verso le 8 quando smontava)... fu così che scoprì "ZapZap" su TMC, complice anche l'orario "tardo" del contenitore (mi pare iniziasse verso le 18, a BBB e compiti già ampiamente finiti) e grazie a Ranma 1/2 trovai un "nuovo cartone" che mi piaceva tantissimo e che mi fece tanta compagnia!
    Ancora oggi inconsciamente Ranma per me è l'anime "da grande", una sorta di spartiacque nella mia psiche, a differenza di quelli che guardavo prima che rimangono come "cartoni da piccolo" (mi spiego meglio: prima vedevo passivamente quello che davano in TV, con Ranma è come se ho deciso io di cominciare a seguire un anime/cartone, quindi una scelta "da grande"), sebbene in realtà come anno di produzione non fosse affatto così, visto che Ranma è di fine anni '80!

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    1. CONTINUA (sono andato un po' troppo a ruota libera xD)

      A catechismo, stranamente, andavamo il pomeriggio di un giorno feriale, cosa che mi liberava la domenica (mai amato andare in Chiesa... alle volte mi portavo un topolino perché quell'ora non passava MAI! Poi quando scoprì che a quell'ora su C5 davano un nuovo cartone chiamato "i Simpson", avevo trovato la scusa definitiva per cercare di saltare la messa il più delle volte). Tra l'altro avevamo preso il catechismo molto sul ridere: per esempio quando uno leggeva dal libro (quello famoso che avevano tutti...), noi altri leggevamo pure in sottofondo a mò di babbiata... oppure battevamo le mani sulla cartellina tipo "Corrida di Corrado" xD

      La domenica invece non ricordo speciali routine, una gita era abbastanza casuale... anzi di solito restavo a casa a giocare coi miei Lego, con le mie tartarughe ninja o con la mia pista polistil (enorme, figlia di diverse piste comprate negli anni!) e tutti i bambini del palazzo venivano a casa mia fino a tarda sera... una volta ci telefonò un padre disperato "Pronto, senta, ma mio figlio è ancora da lei? Me lo può far salire, che è quasi mezzanotte...?"

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    2. Pensa, Zap Zap TV lo cito nel post di domani!
      Buon Pasqua/Pasquetta anche a te...!^^
      Bellissimi i tuoi ricordi.
      1) ma tu eri amico di quel bambino?
      2) Disney Club ha avuto diversi orari, anche mattutini, oppure mattina e pomeriggio.
      3) vero, penso valga per tutti: si guardavano spesso puntate casuali di un programma, e pensavamo di averlo seguito tutto!!
      Bellissimi anche i ricordi domenicali con gli amici a casa... eheh, i giocattoli hanno questo potere, è bello riunirsi attorno a questi e condividerli con altri ragazzini...

      Moz-

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    3. sì, certo: in classe eravamo in normali rapporti anche se io non sono mai andato a casa sua (e viceversa). Poi in V ci hanno divisi in 2 sezioni e lui è finito nell'altra...
      Ripensandoci acquisisce senso un piccolo incidente: all'uscita da scuola la maestra schiaccia con la ruota della macchina il piede di questo bambino, non facendogli praticamente niente (un paio di giorni di piede fasciato) ma ho visto la maestra diventare cianotica e l'indomani mattina addirittura il preside scusarsi pubblicamente con il padre che lo accompagnava a scuola... tutta roba che all'epoca mi sembrò "eccessiva"

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    4. OO
      Madonna... io pure sarei morto di infarto...!

      Moz-

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  17. Più o meno le stesse cose anch'io, ma in piccolo rispetto a te, comunque giornate a cui ritornerei volentieri.

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    1. Sì, assolutamente anche io tornerei a quei tempi... almeno come testa^^

      Moz-

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