[FUMETTI] Diabolik, L'infiltrato - la recensione (no spoiler)




Seconda copertina di fila dedicata a Ginko, dopo l'ottimo albo dello scorso mese.
Qui vediamo il nostro ispettore, pensieroso e determinato, su un'imbarcazione; dietro, una città che sicuramente non è Clerville.
Nel giorno del suo ideale compleanno (una storia di redazione vuole che Diabolik invecchi solo ogni quattro anni, festeggiando il 29 febbraio) il nostro criminale torna in "America" per l'albo di marzo: L'infiltrato.

È rarissimo vedere gli "USA" in Diabolik, a cui ci si riferisce semplicemente con "oltre oceano" per evitare qualsiasi riferimento geografico.
In passato si è vista un'anonima città dal sapore "a stelle e strisce" in due albi  Un'isola maledetta e Fuga dall'isola del 2007); le uniche formalmente nominate sono Newsal (vista in Contratto per uccidere, del 1982) e Grover City (nell'albo Tre detective del 2021, QUI).
Proprio a Grover City si incroceranno inaspettatamente le strade di Diabolik, Eva e Ginko.





Qualcuno sta facendo incetta di diamanti, in modo veloce e sbrigativo, in tutta Europa (ovviamente, l'Europa diabolika: Beglait, Rennert, Clerville...).Ma perché?
La risposta è a Grover City, dove una banda di terroristi antigovernativi sta provando a mettere le mani su delle fiale di gas nervino...






Al centro di tutto c'è Monica Dumois, volto della retrocopertina, trafficante internazionale di armi. Un personaggio particolare, che viene descritto in modo deciso.
Non è però l'approfondimento dei comprimari (tra cui Diego Baltan, il terrorista) quello su cui puntano gli sceneggiatori de L'infiltrato (soggetto di Gomboli e Pasini, sceneggiatura di Lotti e Mainardi), quanto più l'intreccio del destino che porterà all'estero Diabolik, Eva e Ginko.





L'Interpol gioca un ruolo fondamentale, e tra diversi contrattempi che scombinano le carte più di una volta, il criminale e il suo acerrimo avversario si ritroveranno improvvisamente l'uno contro l'altro, in terra straniera.




Albo poliziesco ricco d'azione e di capovolgimenti, L'infiltrato si fregia dei disegni dettagliati di Santoro (con chine di Ricci).
Una storia che gioca tutto sulla lontananza da Clerville, puntando sulla sorpresa di questo fattore per creare situazioni che altrimenti potrebbero risultare anche già trattate.
Bravi quindi agli scrittori per aver trovato dei nuovi punti dove far muovere i nostri beniamini.

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4 commenti:

  1. Anche se apprezzo le trasferte, preferisco quelle più "esotiche", inoltre la trama non la trovo molto originale sebbene indubbiamente ben scritta... Quindi stavolta salto.
    Poi mi chiedevo: se metto il gas nervino, faccio er frizzantino? 😅

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    1. Effettivamente la trama non è una novità, ma gioca tutto sulla sorpresa di una trasferta estera... il destino ci mette lo zampino. Bello comunque lo svolgimento del colpo e la serie di imprevisti anche "action", insomma, un albo che si fa comunque leggere con molto piacere 💪🏻💥

      Moz-

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  2. Più leggo i tuoi post su diabolik, più mi convinco a cominciare a comprare questi albi, prima o poi dovrò cominciare, appena riesco a risollevarmi, perché per ora ho gravi problemi di salute.

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    1. Eh lo so, purtroppo... l'ho capito. Tieni duro e vinci, che Diabolik ti aspetta con le sue avventure 😎💪🏻

      Moz-

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